Peli incarniti, che fastidio! Ecco 2 metodi infallibili per rimuoverli senza dolore

I peli incarniti sono antiestetici e dolorosi. Solitamente, quando in un corpo ci sono dei peli si tende ad associare i concetti di trasandetezza e poca femminilità, ovviamente nel caso di una donna. La depilazione è il metodo più sfruttato, ma bisogna essere molto accorti, visto che il minimo errore può consentire ai…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Due rimedi”]

…peli di non essere del tutto tagliati e crescere sottopelle. Le irritazioni, poi, sarebbero dietro l’angolo. Cosa fare allora? Esistono due semplici procedure che possono essere seguite e garantire risultati importanti e utili. La prima consiste nel praticare degli…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Impacchi caldi”]

…impacchi caldi, un rimedio casalingo che viene sfruttato da tantissimo tempo. Bisogna applicare un asciugamano imbevuto di acqua calda nella zona interessata, non prima però di aver lavato la pelle con del sapone neutro. Inoltre, è necessario disinfettare la zona dopo aver concluso il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Gusci delle noci”]

…trattamento. Il secondo metodo è ancora più particolare e ha a che fare con i gusci vuoti delle noci. Non si butta via niente e con questi gusci si otterranno benefici importanti. Bisogna bruciarne una manciata per poi mescolare la cenere ottenuta con una tazza di acqua. Il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Alternativa economica”]

…composto deve essere lasciato riposare circa mezz’ora, ripetendo la procedura tre volte al giorno, fino a quando il pelo incarnito non sarà sparito del tutto. Anche questa alternativa è sicuramente più economica della classica depilazione.

Alessia Cammarota ripensa ad Aldo: l’ultimo gesto preoccupa i fan

Una frase pubblicata su Instagram in dialetto napoletano: “E te ricess appienn tutt cos e vien cu me”, ossia “e ti direi di lasciare tutto e di venire con me”. L’ha scritta Alessia Cammarota…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

[nextpage title=”Il messaggio per Aldo”]
l’ex corteggiatrice di Uomini e Donne che sta soffrendo molto dopo l’allontanamento dall’ex marito Aldo Palmeri. Per i fan le sue parole sono suonate come un invito all’ex partner di lasciar perdere la nuova conoscenza (Aldo è stato avvistato in compagnia di un’altra donna) e ricominciare a vivere con lei…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=”La proposta”]
Aldo però non sembra proprio intenzione di ritornare sui propri passi. Alessia si dedica allora anima e corpo al suo piccolo Niccolò, il figlio avuto proprio da Palmeri. In attesa di capire se la bella Cammarota accetterà l’invito di Maria De Filippi di tornare a Uomini e Donne.

Simona Ventura: “Stefano Bettarini mi raccontava delle sue amanti”

Simona Ventura è stata protagonista dell’ultima puntata del Maurizio Costanzo Show, dove si è raccontato a tutto tondo soprattutto dal punto di vista personale: “Oggi sono la guerriera che sono sempre stata…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Ho sette vite…”]
Ho sette vite come i gatti. Ho avuto i miei momenti di debolezza, quelli in cui sono caduta sotto i colpi della vita, ma mi sono sempre rialzata”. Poi la popolare conduttrice ha parlato del divorzio dall’ex marito Stefano Bettarini: “Io ero “Simona Ventura”, lui il bello del calcio italiano…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Sapevo tutto”]
Ero molto innamorata di lui (…) gli ho perdonato tante cose, sapevo dei suoi scivoloni, sapevo tutto. Qualcuna delle sue donne me l’è persino venuto a dire, e avrà sempre la mia stima”…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Anche io ho tradito”]
Si arriva così a una confessione davvero molto intima: “Io nel matrimonio ho tradito una volta sola, dopo otto anni, lui molte volte. Ma la volta che ho tradito io, ho capito era finita. Gli uomini cazzeggiano, le donne sostituiscono”.

Questo esperimento sul cheeseburger ha scioccato milioni di amanti del McDonald’s

Quante volte abbiamo sentito parlare dei danni provocati sul nostro organismo dal cibo dei fast food? Uno studio dell’Università di Nottingham ha voluto indagare su cosa succeda nella fase digestiva…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

[nextpage title=”Lo studio choc”]

Per studiare questo fenomeno, hanno sciolto un cheesburger del McDonald’s nell’acido cloridrico per tre ore e mezzo, simulando così una vera e propria digestione. L’acido contenuto nel nostro stomaco è in grado di scomporre il cibo ed è così acido che, se non ci fossero le mucose, sarebbe capace di autodistruggersi…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=”Tre ore mezzo non bastano…”]

Ma dopo tre ore e mezzo, il cheeseburger non si era ancora sciolto completamente: si era ridotto a un grumo colante una sostanza collosa e scura. Se in media il nostro apparato digerente smaltisce una macedonia in circa mezz’ora, un panino elaborato come il Big Mac richiedere almeno tre giorni. Mangiarlo una volta ogni tanto può anche essere ammesso, ma l’importante è che la nostra dieta privilegi cibi salutari per prevenire malattie gravi e accumulo di peso.

Con questo rimedio per la tosse, non dovrai più correre in farmacia – RICETTA

Con l’avvicinarsi delle inverno e con le temperature sempre più basse, in tanti si trovano a dover convivere con una fastidiosa tosse o con il mal di gola…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Rimedi naturali”]

Senza dover ricorrere per forza a dei farmaci, esistono dei rimedi naturali per combatterla. Come per esempio questa miscela di zenzero, limone e miele, alimenti che uniti insieme permettono di ottenere un composto dalle proprietà decongestionanti, antibatteriche, antiossidanti e antinfiammatorie…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Ricetta”]

Basta grattare la buccia di due limoni e aggiungerla a mezza pentola di acqua, zenzero e portarla a ebollizione. In un’altro pentolino scaldate invece una tazza di miele grezzo e al termine mescolatelo con la precedente miscela, aggiungendo il succo dei limoni. Ecco realizzato il potente sciroppo naturale.

Bari, bimba di 3 mesi trovata morta nel lettino d’ospedale: “E’ stata uccisa qui…”

Sembra proprio che sia stato il padre, in preda a un raptus di follia, a uccidere la figlia di tre mesi nella tragedia successa il 13 febbraio scorso. L’accusato è il 29enne Giuseppe Difonzo, di Altamura (provincia di Bari). L’uomo, avrebbe…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il fatto”]

compiuto il gesto dentro l’ospedale Giovanni XXVIII di Bari, dove la piccola era ricoverata. Lui stesso chiamò gli infermieri avvisando che “si era sentita male”, ma non ci volle molto per capire che qualcosa non tornata. L’uomo era già stato detenuto in passato per violenze sessuali nei confronti di una minorenne (figlia di amici di famiglia) e in…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Precedenti”]

più era anche affetto dalla sindrome di Munchhasen, un disturbo psichiatrico che lo porta a richiamare l’attenzione su se stesso, fingendo una malattia, disturbo che, spiega la procura, avrebbe “trasferito” sulla figlia.

Italia sotto shock, purtroppo è tutto vero, è morta Angela…

Ci risiamo, l’Italia è costretta a confrontarsi con un nuovo, terribile, caso di femminicidio. Questa volta è accaduto in Sardegna, a Sassari, dove Angela doppio, una donna di 66 anni, è stata…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Dove”]
uccisa dal marito in modo a dir poco brutale. Nicola Amadu, questo il nome dell’uomo sessantasettenne, l’ha uccisa all’ingresso della loro abitazione a Tronconi, periferia di Sassari. I due stavano litigando pesantemente e, secondo le prime ricostruzioni, l’uomo…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Tragedia”]

avrebbe colpito la moglie prima con calci e pugni, poi, dopo averla atterrata, le avrebbe gettato addosso della benzina prima di darle fuoco bruciandola viva.

“Mio zio è morto legato al letto, non lo hanno fatto nemmeno mangiare”: immagini sconvolgenti

Legato, nudo, affamato, assetato. Le immagini di sorveglianza hanno ripreso così, in queste condizioni, Francesco Mastrogiovanni, in un reparto psichiatrico di diagnosi e cura dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, a Salerno. E quelle condizioni hanno portato alla sua morte. Martedì 15 novembre ci sarà la sentenza d’appello a carico dei 6 medici coinvolti, visto che nella sentenza di primo grado erano stati tutti condannati  per sequestro di persona e falso in atto pubblico, con assoluzione di tutti gli infermieri: “Non voglio credere che li assolvano tutti. No, di fronte alla terribile evidenza di quelle immagini non si può non condannarli”, ha commentato Grazia Serra, la nipote di Francesco Mastrogiovanni.

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La nipote”]

Ecco il racconto della ragazza: “Sì, purtroppo è vero. In quei giorni dell’estate 2009 ho avuto un colloquio con un medico, ero col mio fidanzato. Gli chiesi perché mio zio, che aveva insegnato a scuola fino a pochi giorni prima, era stato ricoverato per un Tso. Ebbi risposte vaghe e poco chiare. Ci dissero che non potevamo vederlo perché c’era il rischio concreto di agitarlo, meglio star lontano dai parenti. Poi ho rivisto le immagini della contenzione. Ho visto come era ridotto mio zio proprio nel momento in cui io parlavo con quel medico e sono rimasta scioccata: era con un pannolone in un letto senza coprimaterasso, con piedi e mani legati. Un animale viene trattato meglio. Quel medico, nei suoi turni di lavoro nei giorni del ricovero, non si è mai avvicinato al letto di mio zio”.

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Assoluzione”]

Sulla possibile assoluzione: “No, non ci voglio credere… Quelle immagini sono chiarissime e guardandole non si può non condannarli. Mi aspetto che venga riconosciuto colpevole chi lo merita. Sicuramente mio zio ha subìto una tortura e auspichiamo l’introduzione nell’ordinamento italiano di questo reato comprensivo dei trattamenti inumani e degradanti, dando così piena attuazione alla convenzione di New York del 1984. Francesco Mastrogiovanni è rimasto legato a quel letto per più di 87 ore, perché lo hanno tenuto così per un po’ anche da morto. Non lo hanno alimentato. Il personale del reparto lasciava il vassoio col cibo lì accanto al letto, ma lui essendo legato non poteva muoversi. Dopo qualche ora, gli toglievano quel vassoio anziché aiutarlo a mangiare”.

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Casi analoghi”]

Inevitabile accostare questa evidenza a quelle di Cucchi, Uva, Budroni, Aldrovandi: “Sono vicende diverse ma sì, in un certo senso sì perché quando è morto anche Francesco Mastrogiovanni era nelle mani dello Stato, in questo caso tra le mura di istituzioni mediche pubbliche. La mia battaglia sui social network serve per mantenere alta l’attenzione sul caso in attesa della sentenza d’appello del prossimo 15 novembre. E poi, soprattutto, per fare in modo che quello che è successo a lui non accada a nessun altro”.

+++ IL DRAMMA DI PAOLA CARUSO +++ La confessione choc della “Bonas”

Una corsa in ospedale e tanta paura. È quello che è accaduto a Paola Caruso, la bonas di “Avanti un altro”, operata d’urgenza per un’emorragia interna partita dalle ovaie. Un’esperienza terribile raccontata a Diva e Donna: “Sono sfiduciata, temo di poter star male di nuovo. Sono debole, non posso fare sforzi, andare in palestra o dedicarmi ai miei cavalli”.
CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Il malore”]

Tutto è accaduto all’improvviso: “Era un sabato sera ero con amici a casa a Roma quando ho sentito delle fitte terribili alla pancia. Dopo mezz’ora non riuscivo a muovermi per i dolori. Un’ambulanza mi ha portata in ospedale. Era chiaro che c’era qualcosa di grave, ma i medici non capivano cosa. Hanno aspettato tre giorni prima di pensare di operarmi senza sapere bene cosa cercare”.
CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Il salvatore”]

Il salvatore: ”Per fortuna un uomo forte un imprenditore di 42 anni che avevo incontrato 10 giorni prima che mi sentissi male, mi ha portata in una clinica dove hanno capito subito che l’emorragia partiva da un’ovaia. Prima di entrare in sala operatoria, il dottore mi aveva detto: ‘Non so se riuscirò a salvarti l’ovaia’. La cosa peggiore che a 31anni ti puoi sentire dire, ho creduto che non avrei più potuto avere figli”.
CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”L’operazione”]

L’operazione: “Mi hanno salvato l’ovaia, oltre che aspirato tutto il sangue che avevo perso: era arrivato al fegato – ha concluso l’ex naufraga – dopo queste vicissitudini è uscito il mio lato più oscuro. La paura mi ha segnato per sempre. Non so se riuscirò a tornare a sorridere di nuovo”.

Odiava Sua Madre, Perché Aveva Un Solo Occhio, Dopo Anni La Scioccante Verità!!

Su internet ne girano tante di queste storie, alcune sono reali, altre no. Non sappiamo dirvi con esattezza se questa lo sia, ma di certo, a prescindere dalla veridicità, deve aiutare tutti noi a riflettere. Leggete…

“Un giorno, durante la scuola elementare, lei è entrata in classe per salutarmi. Ero così imbarazzato. 

Come ha potuto farmi questo? Le ho gettato uno sguardo odioso e lei corse fuori. Il giorno dopo a scuola uno dei miei compagni di classe mi disse: “EEEE, tua madre ha solo un occhio!” 

Volevo seppellirmi. Volevo che mia mamma sparisse dalla faccia della Terra. 

Quello stesso giorno sono rientrato a casa e le ho detto urlando: “Sei contenta? Ora sono lo zimbello della scuola! Perché non muori!” 

Mia madre non ha risposto… Non mi sono fermato neanche un attimo per pensare a quello che avevo detto, perché ero pieno di rabbia. Non ero consapevole dei suoi sentimenti. 

Volevo andare…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Seconda parte”]

via da quella casa e non avere più nulla a che fare con lei. Così ho studiato sodo e ho avuto la possibilità di andare all’estero a studiare. 

Mi sono sposato, ho comprato una casa tutta mia e ho avuto dei figli. Ero così felice della mia vita. 

Poi un giorno mia madre è venuta a trovarmi. Lei non mi vedeva da anni e non aveva mai incontrato i suoi nipoti. 

Quando si fermò davanti alla porta, i miei figli risero di lei. Io le dissi urlando come si era permessa di venire senza nessun invito. Infine le dissi: “Come osi venire a casa mia e spaventare i miei figli! Fuori di qui! ORA!!!” 

Dopo questo, mia madre rispose tranquillamente: “Oh, mi dispiace. Sicuramente ho sbagliato indirizzo.” E scomparve dalla vista. 

Un giorno, mi arrivò…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Terza parte”]

una lettera con l’invito per una rimpatriata con i vecchi compagni di scuola. Così mentii a mia moglie dicendole che partivo per un viaggio d’affari. Dopo la rimpatriata, andai alla vecchia casa dove sono cresciuto…solo per curiosità. 

I miei vicini mi dissero che mia mamma era morta. Non versai una sola lacrima. Mi consegnarono una lettera che mia mamma scrisse per me…che diceva: 

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Quarta parte”]

“Mio carissimo figlio, 

Ti penso tutto il tempo. Mi dispiace per essere venuta a casa tua e di aver spaventato i bambini. 

Ero così felice quando ho saputo che stavi arrivando per la rimpatriata. Purtroppo non sarò neanche in grado di alzarmi dal letto per vederti. Mi dispiace per essere stata un costante motivo d’imbarazzo durante la tua infanzia. 

Vedi… quando eri molto piccolo, hai avuto un grave incidente, dove hai perso un occhio. Come mamma, non potevo sopportare questo..così decisi di donarti il mio. Ero così orgogliosa di mio figlio che ora avrebbe guardato il mondo al mio posto..proprio con quell’occhio. 

Con tutto il mio amore….Tua Mamma”