Portano la nonna in ospedale per un braccio rotto, la restituiscono cadavere. L’accaduto è da incubo

Una donna di 75 anni è morta dopo essere stata lasciata in un reparto per ben tre giorni senza ricevere alcuna consulenza medica. Il fatto è avvenuto nel Regno Unito e l’anziana aveva subito la…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Ricovero sbagliatp”]

…frattura del braccio, ma è stata scambiata per un’altra paziente e ricoverata nel reparto di cardiologia. Dopo tre giorni è subentrata una polmonite e la sepsi, poi purtroppo il decesso. L’ospedale ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole del figlio”]

…ammesso la propria responsabilità, ma la famiglia vuole sapere di più. Secondo il figlio della donna, la morte è avvenuta proprio a causa del ricovero in quell’ospedale. Tra l’altro, la 75 enne era…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Scambio di pazienti”]

…stata dimessa, ma poi la famiglia si era accorta che qualcosa non andava e c’era stato il ricovero in cardiologia. Lo scambio di pazienti è stato incredibile e per l’anziana le ore di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Negligenze”]

…agonia sono state molte e terribili. Le negligenze della struttura dovranno essere approfondite con la massima attenzione.

GRASSO SU FIANCHI E GLUTEI? ECCO 9 CONSIGLI PER ELIMINARLO:

Il grasso che tende ad accumularsi sui glutei è un problema che affligge moltissime donne. Alcuni consigli utili possono aiutare ad eliminarlo: di solito questo grasso si accumula a causa della dieta sbagliata e della eccessiva sedentarietà. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Cibi da evitare”]

In particolare, si devono evitare determinate categorie di cibo, come ad esempio quello con troppo zucchero o troppo sale, senza dimenticare i cibi grassi e le fritture. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Regole essenziali”]

Le regole da seguire sono le seguenti:

regime alimentare sano ed equilibrato
eliminate lo zucchero e i grassi nocivi
bevete almeno un litro e mezzo di acqua al giorno
consumate 5 pasti di frutta e verdura al giorno
bevete due bicchieri di acqua prima di ogni pasto
riducete l’apporto calorico giornaliero PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Altri consigli”]

Altri consigli molto importanti riguardano una camminata all’aria aperta da fare per almeno trenta minuti ogni giorno, oltre a tre serie da 20 ripetizioni di squat. Esistono anche esercizi tonificanti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Esercizi fisici”]

Ad esempio, è utile fare 50 sollevamenti del bacino, 50 slanci posteriori per ogni gamba, 50 slanci laterali sul fianco e 50 affondi frontali per gamba.

APPENA SCOPERTA LA MISCELA ANTIRUGHE “MAGICA”!! IN POCHE ORE LA TUA PELLE SEMBRERA’ PIU’ GIOVANE DI MOLTI ANNI

Le rughe sono un problema con cui tutti devono confrontarsi per prendere atto che il tempo trascorre inesorabilmente. Per lavare il viso e rendere la pelle più giovane, però, si può usare un detergente naturale composto da pochi e semplici ingredienti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Gli ingredienti”]

Bisogna utilizzare mezzo cucchiaino di olio di cocco, un terzo di tazza di sapone liquido di Castiglia, due terzi di tazza di acqua filtrata o distillata e 10-15 gocce di olio essenziale di lavanda. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Mescolare in una ciotola”]

Si mescolano tutti gli ingredienti in una ciotola, fino a quando non sono ben combinati. Il composto deve poi essere versato in un contenitore vuoto. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Come usarlo”]

Una volta ricavato il prodigioso detergente sarà sufficiente sfruttarlo la mattina e ogni volta che ci si lava il visto: i risultati saranno sorprendenti e ve ne accorgerete in tempi molto rapidi.

10 TRUCCHI CHE FUNZIONANO PER RISPARMIARE SULLA BOLLETTA IN INVERNO

Ecco 11 modi da leggere e rileggere per riuscire a risparmiare durante il periodo invernale e non far impennare le bollette.
1- L’alluminio dietro i termosifoni
2- Un isolante acrilico per gli spifferi
CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Occhio ai gradi”]
3- Un isolante autoadesivo
4- Il paraspifferi
5- Il termostato sotto i 21 gradi

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Forno ed elettricità”]
6- Le prese elettriche vanno isolate
7- Non chiudere mai il forno
8- Le finestre della cantina

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Ventilatori da soffitto”]
9- Tenere aperti gli scuri
10- La pulizia della canna fumaria
11- I ventilatori da soffitto

Questi genitori vogliono solo dire addio, ma ciò che la loro bimba in fin di vita fa sciocca tutti

Tubi e sonde vengono messi nel corpo di Bella, per un problema al cervello scoperto dai suoi genitori dopo che la bambina aveva iniziato a perdere i capelli. Non solo, la piccola ha anche una deficienza di vitamina B12, per la quale il suo corpo non è in grado di produrre da sé l’enzima che permette alle cellule di crescere…
CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”La scelte”]
sane. I medici consigliano ai genitori di porre fine all’agonia della bambina, così familiari e amici si riuniscono nell’ospedale per l’ultimo saluto. Francesca e Lee, in lacrime, stringono la mano della figlia un’ultima volta. Viene scattata ancora una foto e poi la coppia spegne la macchina.
CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Il salute”]
“Sapevo, mentre le stringevo la mano, che sarebbe arrivato presto il suo ultimo respiro. Sentivo che la sua stretta si faceva sempre più debole e la sua mano affondava nel letto. Ma poi, a un tratto, mi ha stretto un dito”, racconta il padre. Proprio in quel momento, però, Bella comincia a…
CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Miracolo”]
piangere inspiegabilmente. L’ossigeno nel sangue inizia a normalizzarsi e si decide di sottoporla a nuove cure.  In poche settimane la piccola riesce a recuperare e cinque mesi dopo Bella sembra un’altra bambina, finalmente normale. Un vero miracolo.

Mentre pulisce, la donna trova QUESTA COSA del marito. Non trattengo le lacrime

Il marito di Julia se ne è andato da tempo, senza nemmeno aver dato una spiegazione. La donna soffre, non riesce a capire. Poi, a distanza di mesi, mentre fa le pulizie trova questa lettera. E capisce tutto:
“Cara Julia:
Ti scrivo ora, mentre dormi, perché domani potrei non essere io quello che si sveglia al tuo fianco.
CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Prima parte”]
In questi viaggi di andata e ritorno, ogni volta trascorro sempre più tempo dall’altra parte e uno di questi giorni… chi lo sa? Temo che potrei non tornare indietro.
Domani già potrei non essere più capace di capire ciò che mi succede. Domani già non potrei più dirti quanto ammiro il tuo coraggio, la tua fermezza, il tuo impegno nel rimanere al mio fianco, cercando di rendermi felice, senza farmi pesare nulla, come sempre.
CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Seconda parte”]
Domani potrei non essere più cosciente di quello che tu fai per me. Come quando metti dei foglietti sulla porta affinché non confonda la cucina con il bagno; o quando alla fine cerchi di farti una risata perché dimentico di mettermi le calze prima di indossare le scarpe; o quando ti impegni a mantenere viva la conversazione di modo che io non mi perda nessuna frase; quando ti avvicini gentilmente e mi sussurri uno dei nomi dei nostri figli; quando rispondi con tenerezza a uno dei miei moti di ira che alle volte mi assalgono, come se qualcosa, all’interno, si ribellasse in me contro questo destino che mi affligge.
CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Terza parte”]
Per questa e per tante altre cose. Se domani non dovessi ricordare il tuo nome, o il mio.
Se domani non dovessi essere capace di dirti grazie.
Se domani, Julia, non fossi capace di dirti, anche fosse l’ultima volta, che TI AMO.
E che sono tuo per sempre.
T.A.M.R.”.

100 chemio a soli 37 anni, nessuno malato ha retto tanto: “Resisto per lui”. Ed ecco cosa accade…

Ben, un aspirante giornalista e chirurgo da Malvern, nel Worcestershire, purtroppo da anni deve fare i conti con un cancro che lo ha colpito. Il ragazzo 37enne ha parlato all’edizione online del Mirror, poco prima dell’inizio del suo 89° ciclo di chemioterapia. E a settembre del prossimo anno dovrebbe arrivare a 100 sedute: “Sono la persona…
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più giovane nel Regno Unito ad aver ricevuto questa quantità di chemio. C’è una donna di 70 anni, da qualche parte in Inghilterra, che ha avuto 75 cicli di chemio, ma il mio specialista ha fatto delle indagini e ha detto che non c’è nessuno nel Paese che ha avuto tanto chemio come me”.
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Poi ha parlato della malattia in generale e della situazione delicata da spiegare ai suoi figli: “All’inizio ho trovato che la cosa migliore fosse non pensarci o non soffermarmi sulla diagnosi. Si arriva ad un punto di accettazione ed all’autoconvinzione nel dire che non puoi fare nulla di questo. Ho tutte le informazioni che mi servono sulla malattia e tutto l’aiuto che potrei ricevere. E poi ho tante cose da guardare al futuro. La mia ispirazione principale è rappresentata dai miei figli. Mi è stato detto che avevo così tanto veleno messo nel mio corpo che non c’era alcun modo per me di avere dei bambini, ed invece…
CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”La verità”]
li ho avuti e sono perfetti. Per me è molto più facile parlarne pubblicamente ora e non provo dispiacere nel farlo. I miei figli stanno crescendo così meravigliosamente, e cosa c’è di più forte ed in grado di darti le energie sufficienti oltre a questo?” Prima o poi però dovrà dire la verità ai bambini: “Non sanno che il loro padre ha un tumore al cervello, ma penso che Martha abbia intuito qualcosa. E’ terribile pensare a come dovrò spiegar loro la cosa”.

Quest’uomo è stato colpito da un fulmine mentre era in montagna per le arrampicate. Quello che ha visto quando ha riaperto gli occhi lo ha fatto urlare…

Jonathan Hardman è un ragazzo americano di 27 anni appassionato di arrampicate, nelle quali si avventura sempre in compagnia del suo cane, un pastore tedesco di nome Rambo. Un giorno si trovavano a quota 4.000 metri sul monte Bierstadt, quando il tempo è cambiato all’improvviso: si è alzato un vento molto forte e si sono presentate nuvole che non promettevano nulla di buono. Quando poi un lampo ha squarciato il cielo, Jonathan è stato colpito da un fulmine… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Non trovava più Rambo”]

“Ho sentito qualcosa di intenso, ho colpito la terra e ho visto scendere del sangue. Non riuscivo a muovere le braccia e le gambe”, ricorda il giovane. Dopo essersi riparato sotto una roccia, si è quindi accorto di non avere più vicino a sé Rambo. Inoltre, non si era nemmeno accorto di avere una profonda ferita sul cranio e ustioni su una spalla e sul busto. Ecco che poi ha intravisto il suo cane, che giaceva immobile: “Ho urlato e stavo andando a prenderlo, quando la gente sotto la roccia con me mi ha fermato. Ma non riuscivo a smettere di urlare il suo nome”. Il cane però era stato colpito dallo stesso fulmine ed era morto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli aveva salvato la vita”]

Purtroppo Jonathan è stato costretto a lasciare lì il corpo del suo amico. Il quale, a tutti gli effetti, gli aveva salvato la vita: i medici hanno infatti accertato come il cane si fosse preso la maggior parte delle scariche del fulmine. “Era un amico fedele, il migliore che si potesse avere. Ed era sempre di buon umore”, ricorda Jonathan, che ora si sta riprendendo dall’incidente. L’allevatore che gli aveva dato Rambo, intanto, ha avuto una nuova cucciolata: quando il ragazzo se la sentirà, c’è un altro piccolo cucciolo che lo aspetta.

“Non possiamo andare avanti così”. Coppia perde il lavoro e lei si ammala di cancro…

La crisi economica in cui versano molte famiglie italiane continua a produrre storie di tragica difficoltà. Come quella di Dario Harbas, un disoccupato triestino che si trova a dover combattere con lo sfratto nel periodo di Natale e con la grave malattia della moglie… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Preferisco la salute di mia moglie piuttosto che pagare un affitto da 600 euro perché non ce la faccio proprio, non lavoro e non ho più entrate”, si sfoga Dario. “La scelta era quella di operare a vantaggio di mia moglie non certo di chi ha ricevuto in tutti questi anni il mio affitto sempre in maniera puntuale… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Le sue aspettative di vita in questo momento sono nei 5 anni la ricaduta è successa entro il primo anno dalla fine della chemioterapia e non riusciamo ancora a capire a livello di servizi sociali cosa succederà. Finiremo in tribunale per lo sfratto – conclude Dario – e vedremo come evolverà la situazione. Non vogliamo nulla di gratuito e immediato, ma un affitto da 600 euro non riesco a pagarlo e sotto questa cifra non troviamo nulla nel mercato privato”.

“Sto morendo di freddo”. Ecco cosa fanno i poliziotti…

La chiamata alla centrale di polizia di Belluno è arrivata alle 23.30: un ragazzo nordafricano rivelava di trovarsi in stazione, di non sapere dove andare e soprattutto di avere molto freddo. Gli agenti si sono quindi recati sul posto e hanno ascoltato la storia di questo immigrato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La storia di questo ragazzo”]

era partito dall’Emilia Romagna nella speranza di passare qualche ora al caldo, ma una volta sceso a Belluno si è subito imbattuto in temperature rigide. I poliziotti hanno deciso così di portarlo in un bar per offrirgli un cappuccino caldo. Quindi lo hanno accompagnato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La notte al caldo”]

al Centro Diocesano Giovanni XXIII, dove il ragazzo ha potuto trascorrere la notte pagando, con soldi propri, una camera comunque scontata. La polizia ha inoltre segnalato la situazione di questo giovane ai servizi sociali del comune di Belluno.