ULTIM’ORA, IL VULCANO SI È “SVEGLIATO”: POPOLAZIONE IN FUGA

Molte le immagini catturate del vulcano Colima, le foto mostrano un’alta colonna di cenere e fumo che si alza dal cratere. Questo “Vulcano di Fuoco”, in Messico, regala uno…

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spettacolo naturale grandioso. La vicenda però ha messo in allerta tutta la popolazione che vive nei suoi pressi, tantissime le persone momentaneamente evacuate dalle…

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proprie case in attesa che la situazione si stabilizzi. Nel mentre, un gruppo di esperti sta costantemente monitorando le condizioni del vulcano, in modo da….

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prevedere possibili risolti negativi. Si attende quindi di sapere cosa comporterà realmente questo fenomeno, ammirando le immagini di questo splendido evento.

I medici hanno i risultati della tac del figlio e dicono al padre di sedersi. Ma quello che lui diventerà 15 anni dopo è strabiliante…

Mattia non è un ragazzo come gli altri, purtroppo si è dovuto confrontare sin da piccolo con una gravissima disabilità motoria che gli ha condizionato la vita. Ma non gli ha tolto la voglia di viverla, tanto che….

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Mattia con il suo sorriso riesce a far stare bene chiunque gli stia accanto. Ecco come ne parla il papà, Fulvio Luparia:  “Mio figlio è come un calabrone. O meglio, come uno di quelli che a Torino chiamiamo ‘bombi’… non sono cattivi, hanno piccole ali ma, a quanto pare, non potrebbero volare. Ecco, Mattia è così. Non potrebbe fare niente, ma se ne frega, e vola…”.

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Il papà di Mattia, un giorno, ha avuto un’idea straordinaria. Anche se probabilmente non si sarebbe mai aspettato che potesse avere un simile risultato. Notando che il figlio era…

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molto attratto dalla pittura, nel suo laboratorio ha attaccato dei pennelli e rulli sulla sedia a rotelle di Mattia, che è riuscito a realizzare dei quadri davvero bellissimi.

Se vedete questo sulla vostra macchina parcheggiata, non avete avuto buona sorte: ecco cosa rischiate!

Vi lasciano una banconota sul tergicristallo, la maggior parte delle volte di grosso taglio. Poi aspettano che voi torniate alla vostra macchina, magari dopo una giornata al centro commerciale. E quando…

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vi accorgete di quei soldi, ecco che i ladri entrano in azione. Aspettano che voi usciate dalla macchina per andarli a prendere e quando sarete fuori arriveranno di corsa e vi ruberanno l’automobile. I soldi ovviamente nella maggior parte dei…

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casi erano anche finti e voi vi ritroverete senza la vostra macchina. Con questo stratagemma i ladri sono riusciti a rubare molte auto, prendendo di mira in particolare quelle parcheggiate con la fronte verso il muro. È successo anche a…

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una giovane madre, Kyri Viehmann, che per fortuna si è accorta di quella banconota solo dopo essere partita. Così, dopo averla presa, ha visto che era falsa e che dietro c’era scritto: “Pensavi fosse vera, eh”. Per fortuna è riuscita a scampare al pericolo.

Ecco perché bisogna evitare le catene di preghiera

Molti di voi le avranno ricevute sui social o su WhatsApp. Stiamo parlando delle catene di preghiera, che si diffondono sempre di più grazie a Internet. Spesso accompagnate da minacce di “punizioni” se non diffuse. Ma la Chiesa è categorica nel rifiutare ogni tentativo di strumentalizzazione della preghiera… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Due motivi per evitarle”]

Le catene, nel caso specifico, andrebbero evitate per due motivi: minacciare disgrazie a chi le interrompe è un peccato grave, perché non si può minacciare nel nome di Dio; lasciando intendere dei benefici personali per chi le diffonde, rappresentano di fatto forme di superstizione… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli errori legati alle catene”]

Come ricorda il Catechismo, “attribuire alla sola materialità delle preghiere o dei segni sacramentali la loro efficacia, prescindendo dalle disposizioni interiori che richiedono, è cadere nella superstizione”. Il portale Aleteia.org riporta allora una serie di errori legati a queste catene:

1 – Un primo errore è avvalersi di una presunta necessità altrui a beneficio personale

2 – Un altro errore di queste catene è che sono ricette o formule per ottenere risultati a scapito della fede. La magia pretende di ottenere qualcosa attraverso formule che devono essere seguite alla lettera per ottenere il risultato desiderato, e si abbandona il cammino della fede per addentrarsi in quello della magia

3 – Queste catene di preghiera sono un grave errore perché “si attribuisce un’importanza in qualche misura magica a certe pratiche, peraltro legittime o necessarie” (dal Catechismo)

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”In questo modo si abbandona Dio per la nostra salvezza”]

4 – Un altro problema è la questione della minaccia per la mancata realizzazione di una pratica, il che è inaccettabile. Questo suggerisce anche di avere una paura infondata nei confronti di Dio per richieste rivolte da uomini che pretendono di parlare in suo nome

5 – Un altro errore di queste catene di preghiera è la diffusione di preghiere e immagini che contengono errori teologici. È una cosa seria, perché le persone che non possiedono una fede molto solida e ben radicata possono cadere in errore, a scapito di una sana preghiera e di un rapporto corretto con Dio

6 – Un sesto problema che deriva dal fatto di ricorrere a queste pratiche e riporvi fiducia è l’abbandono di Dio a scapito della nostra salvezza. Quando ci rendiamo conto che Dio non risponde quando agitiamo la nostra bacchetta magica, quando vediamo che Dio non fa ciò che chiediamo, arrivano il disincanto e la frustrazione

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE[nextpage title=”Attenzione anche ai rischi informatici”]

7 – Un settimo errore risiede nel fatto di voler “motivare” gli altri a diffondere una catena per ottenere ciò che si desidera in modo facile, rapido ed efficace, anche indipendentemente dal compimento della volontà di Dio, volontà che il buon seguace di Cristo deve concretizzare, anche se con sforzo, nella sua vita quotidiana.

8 – Un ultimo problema, seppur non meno importante e che non va escluso anche se non è di carattere religioso, è che queste catene, quando vengono inviate per e-mail, sono spesso usate per cercare informazioni, diffondere virus informatici.

Ogni cristiano saldo nella fede sa infatti che la preghiera è motivata solamente dall’amore e deve adattarsi alla volontà di Dio.

Hotel Rigopiano, polemiche sui soccorsi. Laura Bodrini: “È il momento di farla finita…”

A una settimana dalla slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, non si spengono le polemiche legate ai soccorsi. O meglio, alle condizioni precarie che costringono i vigili del fuoco a lavorare senza i mezzi necessari. Il Corpo dei vigili del fuoco ha comunque voluto specificare che, nel caso dell’hotel, “il contingente e i mezzi impiega costituiscono un dispositivo assolutamente adeguato allo sforzo operativo in atto e tengono conto della complessità degli interventi che il severo scenario pescarese continua a proporre ai soccorritori”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

La nota ufficiale entra nel dettaglio: “In particolare, le unità USAR (Urban Search and Rescue) concentrate nello scenario operativo sono 73, fatte convergere, nelle ultime 24 ore, dai reparti del Veneto e della Lombardia, in avvicendamento di quelle, di pari numero, della Toscana e del Lazio che hanno operato fin dal primo momento. A queste unità, a cui è affidata la ricerca sotto le macerie e il recupero delle persone coinvolte nel crollo, se ne aggiungono altre in concorso, quali, in particolare, quelle cinofile e quelle con formazione specifica per interventi in valanga”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Boldrini”]

Anche la presidente della Camera, Laura Boldrini, è intervenuta sulla questione. A margine dell’incontro con i presidenti dei consigli delle regioni del centro Italia colpite dal terremoto, la terza carica dello Stato ha espresso “cordoglio per le vittime del sisma e del maltempo, vicinanza alle famiglie delle colpite da questa nuova tragedia, sostegno pieno e incondizionato ai soccorritori. Viviamo ore di ansia, in attesa di sapere cosa è successo nell’albergo”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Si è quindi raccomandata di “evitare polemiche, in un momento in cui le priorità sono altre”, invitando “ogni istituzione a fare la propria parte, a collaborare, perché questo è il momento più duro e difficile per le popolazioni colpite dal terremoto: il clima non aiuta e il morale delle persone è molto provato”.

Maltempo, salvata anche la piccola Rachele: “Era intimorita e gelata dal freddo…”

Con la sua famiglia, era rimasta isolata nel paese di Valle Castellana (provincia di Teramo) a causa della neve. Rachele, una bambina di 5 anni, è stata quindi trasportata insieme ai suoi cari a bordo di un elicottero al campo sportivo. Dopo aver camminato sulla neve, però, la piccola stava per cedere al gelo. Un militare degli Alpini è quindi intervenuto per portarsela sulle spalle, dopo averle offerto un pezzo di cioccolata… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La foto virale”]

La madre Marina ha immortalato la sua piccola, in una foto divenuta subito virale su Facebook, proprio sulle spalle del militare. Che si chiama Mattia Popesso, primo caporal maggiore friulano di 25 anni. Al Messaggero, l’alpino ha raccontato la vicenda: “Sono arrivato in zona la notte di giovedì e venerdì mattina eravamo già operativi. Sabato mattina abbiamo organizzato l’evacuazione di un gruppo di 23 persone da Valle Castellana ad Ascoli Piceno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Come ha convinto la bambina”]

Io e i miei colleghi, muniti di sci, abbiamo spianato una piccola strada per far passare la gente che doveva raggiungere il campo sportivo di Prevenisco. A loro abbiamo dato delle ciaspole perché ci potessero seguire. Ho subito visto che c’era una bambina. Ho notato che era molto spaventata e mi sono avvicinato a lei”. E poi ancora: “Le ho raccontato che la mia compagna ha un bambino della sua età e poi le ho chiesto dell’asilo e dei regali che le aveva portato Babbo Natale. Aveva le scarpine bagnate per via della neve e aveva le mani gelate. Allora le ho fatto indossare i miei guanti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

L’ho sollevata e me la sono messa sulle spalle. Le ho dato della cioccolata e ho continuato a chiacchierare con lei. Mi parlava dei suoi giochi, della scuola. Poi, lungo i due chilometri di percorso, mi sono accorto che si era addormentata abbracciata al mio elmetto da sci. Appena arrivati a destinazione l’ho fatta salire sull’elicottero e, non appena il CH47 è decollato, sono tornato al lavoro in quanto c’erano altre persone da raggiunge al paese isolato”. A chi lo chiama eroe, risponde: “Ho fatto solo il mio dovere che è quello di portare sostegno, aiuto e anche conforto psicologico alle persone che sono in difficoltà”. Infine, ecco come hanno proceduto nel soccorso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Abbiamo dovuto raggiungere case rimaste isolate sotto 4 metri di neve nelle quali si trovavano anziani soli e disabili. In alcuni casi si è reso necessaria anche la loro evacuazione con delle barelle che abbiamo trainato con gli sci. Per due notti abbiamo dormito nella scuola di Valle Castellana e la popolazione locale ci ha offerto brandine e coperte. Siamo addestrati a scavare nella neve anche per 12 ore, senza mangiare. Dietro ci sono mesi di addestramento. Alla base di tutto c’è il nostro grande amore per la montagna”.

Hanno salvato vite all’Hotel Rigopiano: sono morti anche loro

La tragedia dell’elicottero precipitato in Abruzzo, nell’area di Campo Felice, si lega all’altra drammatica vicenda dell’Hotel Rigopiano. Delle sei persone a bordo del velivolo, due avevano infatti partecipato alle prime operazioni di soccorso all’albergo travolto dalla slavina. Si tratta del medico Walter Bucci e del tecnico del Soccorso alpino, Davide De Carolis… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo della cugina di De Carolis”]

“Lui è mio cugino Davide, esperta guida alpina, facente parte del soccorso alpino, colui che è stato tra i primi ad intervenire nella tragedia di Rigopiano, colui che ha estratto vivo uno dei sopravvissuti, colui che dedicava la maggior parte della sua vita ad aiutare gli altri. Bene… Nell’incidente di oggi in quell’elicottero c’era anche lui…”, il ricordo triste della cugina… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le altre vittime”]

Il dottor Bucci lascia invece una moglie e una figlia: medico cardiologo, non doveva neanche essere in servizio nel giorno dello schianto. Le altre persone decedute sono: Giuseppe Serpetti, infermiere del 118; Ettore Palanca, lo sciatore ferito soccorso proprio dall’elicottero; Gianmarco Zavoli, il pilota; Mario Matrella, tecnico di volo.

Il nigeriano aggredisce una donna, l’edicolante interviene per difenderla. Ecco cosa gli hanno fatto

Un uomo di 60 anni è finito in ospedale semplicemente per aver tentato di difendere una ragazza da un’aggressione. Angelo Lionello, questo il nome del sessantenne edicolante di Padova, non ha pensato alle conseguenze del suo intervento e si è frapposto tra l’aggressore e la giovane difendendola. Pensava sarebbe finita li ed invece…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Ragazza aggredita in centro”]

Pensava sarebbe finita li ed invece il venticinquenne Lucky Omoakhodiom, di origini nigeriane, ha infierito su di lui. Il tutto era nato quando il ragazzo nigeriano, in pieno centro cittadino, si era scagliato contro una ragazza cinese di 25 anni gettandola a terra. ha quindi iniziato a prenderla a calci e pugni e, a quel punto, è intervenuto Angelo. A quel punto il ragazzo nigeriano ha preso una scopa e ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Scopa in faccia”]

A quel punto il nigeriano ha preso una scopa e l’ha gettata in faccia all’edicolante. Angelo ha detto ”L’ha afferrata e mi è venuto contro. Mi ha bastonato sul volto. Mi ha fatto cadere a terra”. Non contento gli ha sbattuto addosso anche anche una bicicletta. La ragazza nel frattempo è riuscita a chiamare i carabinieri che sono poi intervenuti. Angelo ha avuto la peggio: le ferite al volto gli sono valse otto giorni di prognosi.

Uomini e Donne: Sonia Lorenzini lascia il Trono? La decisione della ragazza

Si era diffusa la voce nell’ambiente di una incredibile decisione di Sonia Lorenzini: lasciare il trono!! Ma come si fa a lasciare dopo poche registrazioni un posto tanto ambito e sul quale tutti vorrebbero stare? Ed infatti, da quello che è emerso nelle scorse ore, Sonia ha deciso di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Abbandono della poltrona”]

Sonia ha deciso di non abbandonare la sua “poltrona”. Ma perché avrebbe dovuto lasciare il trono? Tutto nasce da una polemica innescata in parte da Mario Serpa, nuovo opinionista del programma, secondo cui Sonia ed uno dei corteggiatori (Federico) si conoscerebbero da tempo e lei avrebbe già scelto!! Ma Sonia…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Accuse rispedite al mittente”]

Ma Sonia non demorde e, dopo aver declinato ogni accusa, ha deciso di andare avanti. Sonia e Federico sono anche stati pizzicati da alcuni fan della trasmissione in un’esterna a Roma a Fontana di Trevi. I due sembravano molto complici ma Sonia si è detta tutt’altro che certa della sua scelta finale e vuole continuare la conoscenza ma allo stesso tempo vuole conoscere anche altri ragazzi.

Sbagliato dire a una mamma casalinga “Ma cosa fai tutto il giorno?”: ecco perché

Tante mamme rimangono a casa ad accudire e crescere i figli, spesso però proprio queste donne vengono ingiustamente accusate di non fare nulla tutto il giorno. Una mamma specializzata nell’arte…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Post virale”]

…dei tatuaggi ha deciso di scrivere un libro-tributo proprio per le mamme casalinghe. Il suo post su Facebook è diventato virale, ottenendo 640mila like e oltre 300mila condivisioni. Si tratta del dialogo tra il marito e uno psicologo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il colloquio”]

P: lei cosa fa per vivere Signor Rogers?
M: lavoro come bancario
P: e sua moglie?
M: lei non lavora. Lei è una casalinga
P: Chi prepara la colazione per la sua famiglia?
M: mia moglie, perché lei non lavora
P: a che ora si sveglia sua moglie?

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M: presto, perché deve organizzarsi. Organizza il pranzo per i bambini, si assicura che siano ben vestiti e pettinati, se hanno fatto colazione, se si sono lavati i denti e hanno preso le cose per la scuola. Si sveglia con il piccolo e gli cambia il pannolino e i vestiti. Lo allatta e gli prepara la merenda.
P: come vanno a scuola i bambini?
M: mia moglie li porta a scuola, perché non lavora
P: dopo aver portato i bambini a scuola cosa fa?

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M: ci impiega un po’ a organizzare cosa fare mentre è fuori, così non deve preparare e disfare i seggiolini troppe volte, come fermarsi a pagare le bollette o fare un salto al supermarket. Qualche volta si dimentica qualcosa e deve tornare indietro, con il bimbo a rimorchio. Quando torna a casa deve preparare il pasto al piccolo e allattare al seno di nuovo, cambiare il pannolino, prepararlo per la nanna, poi deve pulire la cucina, fare il bucato e pulire la casa. Sa, perché lei non lavora.
P: quando lei torna dall’ufficio cosa fa?
M: Mi riposo, ovviamente. Sono stanco dopo aver lavorato tutto il giorno in banca.
P: cosa fa tua moglie di sera?

PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE [nextpage title=”Cena e casa ordinata”]

M: prepara la cena, serve i bambini e anche me, lava i piatti, riordina ancora un po’ la casa, si assicura che il cane sia rientrato, mette a posto ciò che è avanzato dalla cena. Dopo aver aiutato i bambini con i compiti, fa indossare loro i pigiami, cambia il pannolino al piccolo, gli dà il latte caldo, si accerta che tutti i bimbi abbiano lavato i denti. Quando è a letto si sveglia di frequente per allattare al seno e cambiare il pannolino se necessario, mentre noi riposiamo. Perché lei non deve svegliarsi per lavorare.