La storia che vi stiamo per raccontare arriva da Walsall, in Inghilterra, dove una donna affetta da gravi disturbi mentali si è vista portare via il suo unico figlio. Attenzione: non si tratta di un bambino in carne e ossa, ma di una semplice bambola. Susan Dunn portava sempre con sé il piccolo in ogni momento della giornata, sempre attenta nei suoi confronti.
Il bambolotto veniva trattato esattamente come una madre tratterebbe suo figlio: lo curava con amore, lo custodiva e gli regalava moltissime attenzioni. Nel settembre del 2013, Susan è stata ricoverata nell’ospedale della zona per diversi problemi di salute ed è stato proprio lì che il bambolotto è stato distrutto. La donna, a seguito di una discussione con un’infermiera, si è vista distruggere il “figlio” sotto il naso.
Il personale medico sapeva perfettamente che cosa significasse quella bambola per Susan, decidendo così di torturarla per ferire la donna. A causa di questo gesto, l’infermiera è stata condannata dal giudice a versare una somma di 90 mila euro. Susan ha così ricevuto del denaro da parte dell’ospedale per ciò che le è stato tolto. Ecco le parole di sua sorella: “Hanno torturato la bambola davanti ai suoi occhi. È stato straziante per lei”.