Il metodo Pantellini per la cura e la prevenzione del cancro

E’ incredibile come un metodo semplice che ha curato tantissime persone a partire dagli anni ’50 ad oggi sia praticamente sconosciuto, eppure tratta con successo il cancro e le malattie degenerative. Purtroppo non è un business per le case farmaceutiche dato che il trattamento costa solo pochi euro. In questo articolo si spiega come è stato scoperto, il successo e come metterlo in pratica.

Prima che scoppiasse il caso Di Bella, il metodo del Dott. Gianfranco Valsé Pantellini era sicuramente la terapia contro il cancro più usata e più conosciuta in Italia, nel campo della medicina alternativa. Come la maggior parte delle scoperte scientifiche più importanti, anche questa trae origine da un caso fortuito e da un errore.
Nel 1947, il Dott. Pantellini consigliò ad un malato di cancro inoperabile allo stomaco, con prognosi di pochi mesi di vita, di bere limonate con bicarbonato di sodio al fine di calmare i forti dolori. Immaginatevi la sorpresa quando dopo sei mesi il suo problema oncologico regredì al punto di non essere visibile all’indagine radiografica. Cos’era successo ? Il paziente, per errore, non aveva usato il Bicarbonato di Sodio, ma il Bicarbonato di Potassio.
La cosa sorprese il Dottore, ma gli dette anche l’intuizione per uno studio che avrebbe cambiato la sua vita, tanto che anni dopo annotò: «È come se avessi ricevuto una botta in testa».

Pantellini proseguì le sue ricerche per quarant’anni, scoprendo che è la combinazione tra l’acido ascorbico (vitamina c) e il Bicarbonato di Potassio che produce l’Ascorbato di Potassio, il più potente antiossidante, che non solo trattava efficacemente il cancro ma trovava applicazione anche in alcune malattie degenerative ed autoimmuni.
Continuò a tenere conferenze, partecipò a vari congressi di oncologia, pubblicò le sue scoperte su riviste mediche, curò con successo migliaia di persone. Risultato ?
Alcune denunce da parte dell’Ordine dei Medici (assolto), problemi a non finire, diffamazioni; ma l’aspetto più grave è che in tutti questi anni, Pantellini non è mai stato preso in considerazione dalla classe medica. Non viene confutato, semplicemente viene totalmente ignorato.
Chi volete che abbia interesse a prescrivere l’Ascorbato di Potassio, un prodotto che costa pochi euro per un mese di terapia e che, oltre a tutto, non è brevettabile? In un’intervista disse: “Ci sono degli interessi enormi, prima di colpire questi interessi bisogna stare attenti anche noi di colpirli bene così da farli degradare nel tempo. Tutto il mondo oggi vive sul denaro, e lei sa quanti migliaia di miliardi ci sono in giro in questo momento sulla sua testa. Se la medicina si è instradata su un’unica strada questa non è colpa mia.
E’ colpa del destino dell’umanità. Anche del vostro! Perché di li al 2015, se non prenderemo provvedimenti seri, saremo uno contro uno col cancro“.
Pantellini ha sperimentato che la somministrazione di ascorbato di potassio, che non provoca effetti collaterali indesiderati, ha in dosaggi diversi, un’azione preventiva e curativa nei riguardi del cancro.
Lo scienziato ha trattato, tra l’altro, con successo malattie autoimmuni da virus dipendenti e, tra queste, la sclerosi multipla. Sul probabile meccanismo d’azione dell’Ascorbato di Potassio Pantellini ha scritto: “Ritengo… che il Potassio, per la sua affinità verso i gruppi idrogeno degli amminoacidi presenti all’interno delle membrane cellulari, presiede attivamente ai fenomeni degli interscambi ossido-riduttivi dei medesimi, mantenendo costante la quota proteica necessaria ad un’ordinata strutturazione del complesso edificio cellulare ”.

Intervista al Dott. Pantellini fatta da Giuseppe Cosco

Finalmente scopriremo insieme cos’è il cancro…

Cosco: Professore che cosa è il cancro ?

Pantellini: Il cancro è una malattia degenerativa che ha anche un’origine genetica. Fino a poco tempo fa io non avevo un’idea lucida di quale fosse l’origine di questa patologia, ma oggi ho la certezza che a provocare questa manifestazione siano i radicali liberi, radicali liberi che vengono messi in libertà nella cellula dai mitocondri. I mitocondri, con questi radicali liberi, colpiscono il nucleo della cellula diecimila volte al giorno, cercando di sovvertirlo.

A questa azione dei mitocondri si antepone un enzima connaturato alla stessa cellula che, per natura propria, elimina questi radicali liberi. La produzione di questo enzima viene regolata da un gene. Quest’enzima è la superossido-dismutasi, fortemente riducente e contrastante l’azione dei radicali liberi. Se i radicali liberi, per condizioni particolari fisiologiche e anche per stress endogeni, stress ossidativo interno, riescono ad eliminare dalle cellule o da una cellula quest’enzima è certo che si scatena il tumore. Il cancro è una manifestazione di questo difetto cellulare.

  1. : Cosa ne pensa della chemioterapia ?

Pantellini: Non dico nulla della chemioterapia, perché si sa già tutto.
Essa ha un’azione deleteria e devastante sull’intero organismo. La chemioterapia si regge su un assioma, anzi su un paradosso: “Ciò che fa venire il cancro, lo guarisce”, guardi a che assurdità si è arrivati. Nella chemioterapia, la ciclofosfammide non è altro che un iprite chelata che viene introdotta nell’organismo, causa sui tessuti delle reazioni di Feulgen liberando quattro molecole di acido cloridrico. Quindi come si può pensare di curare il cancro con l’acido cloridrico ?

  1. : Come è arrivato a capire l’importanza dell’ascorbato di potassio per la prevenzione e la cura del cancro ?
    Pantellini: Fu un malato che mi mise sulla strada dell’ascorbato di potassio. Scambiò il bicarbonato di sodio con il bicarbonato di potassio, e da lì è partita la mia ricerca.
  2. : Questo sale…

Pantellini: E’ il più forte antiossidante che abbiamo a disposizione oggi.
Non è dannoso, viene assorbito rapidamente e agisce sul cancro. Difatti i tumori trattati con ascorbato di potassio o regrediscono o si fermano oppure vanno più lentamente avanti. La casistica è molto, molto, molto vasta e positiva.

  1. : Quali sono i dosaggi ?

Pantellini: Per la prevenzione si possono somministrare due o tre dosi la settimana, la mattina a digiuno, per quattro o cinque mesi consecutivi, poi interrompere un mese e ricominciare. Per la cura, invece, di dosi bisogna assumerne tre al giorno. Cioè occorre prendere la dose preventiva di gr. 0.15 di acido ascorbico e gr. 0.30 di bicarbonato di potassio, tre volte al giorno.

  1. : Posso scrivere che in caso di tumori definiti iniziali, con l’ascorbato, si ottiene la guarigione completa ?

Pantellini: Certamente, si ha il 100% di regressione del tumore.

  1. : Ci sono altre malattie che rispondono bene a questo trattamento?

Pantellini: L’assunzione dell’ascorbato di potassio nei malati di AIDS mantiene l’individuo sieropositivo però non lo fa passare nella fase successiva. Stiamo portando avanti un protocollo di terapia sperimentale al riguardo e i risultati sono molto interessanti.

  1. : Le persone in cura preventiva dal 1970 hanno…

Pantellini: Nessuna di loro, e sono molte centinaia, è stata colpita da cancro o da malattie virali.

  1. : Professore lei è solo in questo lavoro ?

Pantellini: Sono affiancato da molti altri ricercatori, italiani e stranieri e poi in America diversi scienziati (tra cui Irwin Stone, Cameron e Pauling, N.d.R.) portano avanti protocolli sperimentali simili (fondati
sull’ascorbato di sodio).

  1. : Se l’ascorbato di potassio fosse somministrato su larga scala avremmo risultati incredibili?

Pantellini: Si, ma non sono cose che posso fare io, io posso dare delle indicazioni. Si deve mobilitare chi è preposto alla salute pubblica, cominciando dal ministro della sanità.

  1. : Il cancro è anche un affare e gli interessi economici che vi ruotano intorno sono davvero tanti e da tutto ciò che è emerso, le porcherie della “malasanità” di Stato…

Pantellini: Era una cosa logica. Non è una scoperta che ci sia la malasanità. Era meglio se i politici italiani avessero visto più a fondo l’interesse e la salute della gente, ossia pochi farmaci, ma buoni, sperimentati, che moltissimi farmaci anche con prezzi altissimi che non servono a nulla e fanno male.

  1. : Sperimentano molto sugli animali…

Pantellini: E’ difficile riportare l’esperienza fatta su animali all’uomo.
L’uomo ha riflessi farmacologici molto diversi. Per esempio un coniglio mangia anche l’atropina senza avere nessun disturbo, l’uomo, invece, muore.

  1. : Secondo lei la cecità dei cattedratici è frutto di ignoranza o di malafede ?

Pantellini: Io non so cosa nasconda, ma sono morti anche molti di loro di cancro, che io ho tentato di salvare.

  1. : Visto il bassissimo costo dell’ascorbato di potassio, poche centinaia di lire, le industrie farmaceutiche hanno tentato di metterle i bastoni tra le ruote?

Pantellini: Hanno provato, tramite anche i loro emissari appartenenti ad un certo tipo di classe medica, ma è difficile fermare la marcia dell’ascorbato di potassio.

  1. : Ci sono dei medici in Italia che usano l’ascorbato?

Pantellini: Ci sono dei bravissimi medici in Italia, dei bravissimi chirurghi, anche dei bravissimi oncologi che utilizzano l’ascorbato di potassio.

  1. : Dove si può trovare l’ascorbato di potassio?

Pantellini: Molte farmacie lo preparano bene, io non posso dire i nomi, però, ci sono farmacie a Firenze, Treviso, Verona, Milano e Bologna che hanno l’ascorbato di potassio perfettamente dosato e chiuso in bustine ermetiche.

  1. : Professore un’ultima domanda. L’ansia e lo stress hanno importanza nella genesi di un cancro ?

Pantellini: Certamente. La mente e i suoi complessi legami col corpo, rivestono una grande importanza. Io sono certo che l’insorgenza tumorale sia dovuta al riemergere di una struttura evolutiva della materia vivente, avvenuta qualche milione di anni fa, e che ciò si ripeta, oggi, quando i geni autoregolatori della chimica cellulare sono inattivati nel loro chimismo enzimatico per uno stress di qualsiasi natura.

Il Dott. Gianfrancesco Valsé Pantellini è morto nel 1999. dai tempi di questa intervista ci sono stati diversi sviluppi nello studio dell’ascorbato e delle modalità di utilizzo del medesimo, in particolare la formulazione dell’ascorbato più ribosio sembra potenziare l’efficacia dell’ascorbato di potassio, così come l’associazione con la vitamina B12. La Fondazione Pantellini porta avanti gli studi condotti dal dottore e segue i pazienti che vogliono seguire questa cura.

Chi vuole usarlo a scopo preventivo ecco come si prepara il rimedio “Pantellini”

Ingredienti
Uno o due limoni preferibilmente freschi
(un limone contiene mediamente dai 45 ai 75 mg per 100 ml di succo. Un limone grosso di circa 250 grammi contiene circa 90 ml di succo.
Pantellini consiglia 150 mg di vitamina C. Si presume che il limone sia maggiormente efficace della sola vitamina C)

Bicarbonato potassio (circa la punta di un cucchiaino 300 mg)
Un cucchiaino che non sia di ferro
Si può aggiungere ghiaccio o zucchero (meglio se di canna) a piacere.
(Si può fare anche con le bustine disponibili in farmacia e erboristeria)
Dove e cosa comprare
Il bicarbonato potassio è un integratore fatto per 2/3 di bicarbonato ed 1/3 di potassio.
Il ministero della Salute lo “inquadra” come integratore alimentare.
Si trova in farmacia e erboristeria al costo medio di 5 euro/100 grammi.
Il chilo è disponibile alle volte solo in farmacia a 20 euro con richiesta medica su foglio bianco.
La preparazione
Fare la premuta del succo di limone, aggiungere due dita di acqua fredda (circa 200 Ml) e una punta di cucchiaino di bicarbonato di potassio (K). Agitare bene con un cucchiaino che non sia di ferro per circa un minuto.
Il Pantellini è pronto e può essere gustato.
A piacere è possibile aggiungere, SOLO dopo la preparazione, ghiaccio e/o zucchero.
Note sulla conservazione del bicarbonato potassio
Teme l’umido e la luce pertanto si consiglia di travasare una modica quantità (un cucchiaino) in una bustina per alimenti da riporre poi in un barattolino da cui attingere di volta in volta.
E’ sempre meglio “strizzare” le bustine per evitare aria la cui umidità puo danneggiarlo.
Perché lo zucchero
Per una questione di gusto. Alcuni lo preferiscono così.
Per un discorso di presunta utilità. Lo stesso Pantellini consigliò una “limonata zuccherata”.

Alla Fondazione Pantellini sommano il ribosio (che è uno zucchero). La stessa funzione cellulare della pompa Na/K scambia sodio con potassio e glucosio.

Da retenews24

Un uomo sta guidando moderatamente in una stradina di campagna. Ad un certo punto un carabiniere…

Ecco una barzelletta che forse già avete sentito in passato ma che vale la pena rileggere!

“UN UOMO STA GUIDANDO MODERATAMENTE IN UNA STRADINA DI CAMPAGNA, AD UN CERTO PUNTO UN CARABINIERE LO FERMA DICENDO: ‘LE DEVO FARE UNA MULTA PER ECCESSO DI VELOCITÀ.’ L’UOMO LO SUPPLICA DI NON FARLA MA IL CARABINIERE RISPONDE: ‘SENTA, AMO MOLTO GLI INDOVINELLI, SE SA RISPONDERE ESATTAMENTE A QUESTO INDOVINELLO NON LE FARÒ LA MULTA.’ L’UOMO SI PREPARA ED IL CARABINIERE INIZIA: ‘IN UNA STRADINA BUIA SI VEDONO DUE FARI… CHE COS’È?’. L’UOMO RISPONDE: ‘COME CHE COS’È? … SICURAMENTE È UNA MACCHINA!’ E IL CARABINIERE RIBATTE: ‘TROPPO GENERICO… POTEVA ESSERE UNA FIAT O UNA BMW… MI DISPIACE DEVO FARLE LA MULTA!’. L’UOMO SI METTE A SUPPLICARE IL CARABINIERE PER UNA DOMANDA DI RISERVA COSÌ IL CARABINIERE GLIELA FA: ‘IN UNA STRADINA BUIA SI VEDE UN FARO… CHE COS’È?’ E L’UOMO RISPONDE: ‘COME CHE COS’È? … È UN MOTORINO AL 100%!’. MA IL CARABINIERE FACENDO LA MULTA DICE: ‘MI DISPIACE… TROPPO GENERICO… POTEVA ESSERE UNA VESPA O UN CIAO. DEVO FARLE LA MULTA!’ L’UOMO SECCATO ACCETTA LA MULTA ED INFINE DICE: ‘SENTA SIGNOR CARABINIERE… LEI MI HA FATTO LA MULTA MA VISTO CHE GLI PIACCIONO TANTO GLI INDOVINELLI, POSSO FARGLIENE UNO IO?’. IL CARABINIERE MOLTO INTERESSATO ASCOLTA L’UOMO: ‘IN UNA STRADINA BUIA CI SONO DEI FUOCHERELLI AI MARGINI DELLA STRADA… COSA SONO?’ ED IL CARABINIERE PRONTAMENTE RISPONDE: ‘COME COSA SONO? …SONO PROSTITUTE!’ E L’UOMO: ‘EH… MI DISPIACE… TROPPO GENERICO… POTEVANO ESSERE SUA MOGLIE, SUA MADRE, SUA FIGLIA, SUA SORELLA…’.

Un brutto incidente in moto e poi lo strano viaggio nell’altra vita: “Sono morto due volte e poi tornato indietro. Vi racconto com’è l’aldilà”

 L’uomo aveva avuto un violento incidente in sella alla sua moto e arrivato al Pronto soccorso sostiene di aver perso la vita per ben due volte: “La prima volta è stata poco prima dell’incidente, la seconda volta in sala operatoria. Sentivo dolore ovunque e a un certo punto non ho sentito più nulla, non ho sentito più la vita. Poi mi sono svegliato e ho sentito di nuovo dolore”.

Qualche utente gli chiede quali sono le sensazioni che si provano quando ci si crede morti: “È come quando schiacci un sonnellino: ti addormenti per un po’ e non sogni, ti svegli e hai la sensazione di aver dormito a lungo, mentre in realtà sono stati solo 15 minuti. Uno spazio vuoto, senza pensieri e senza coscienza”. Per qualcuno è tutta sensazione soggettiva, ma a detta dell’uomo un medico al suo risveglio gli ha confermato: “Sei morto per un paio di minuti”.

Conversazione EPICHE: “ Tu sei una…

Avete mai letto i messaggi di conversazioni whatapp, o gli sms che alcune e persone pubblicano sui social? Eccone uno che vi farà sbellicare dalla risate. Perché? Beh non è necessario spiegarlo, basta leggere.

“Buonanotte amore,mi sono alzato un attimo per prendere una tachipirina che ho la febbre alta….
ti chiamo domattina appena mi sveglio….ti amo
sogni d’oro amore mio,io ora sono ad una festa e c’è un tipo che ha la tua stessa giacca e il tuo stesso cappellino, che buffo….a domani
haha divertiti
sono dietro di te
e inutile che fai finta di niente e ti allontani
bravo fermati e comincia a metterti in ginocchio”.

Un signore passa davanti un negozio e vede la lampada di Aladino…

Un signore passa davanti ad un negozio e vede in vetrina la lampada di Aladino, 500 € e si dice: “porca miseria, la lampada di Aladino a 500 €!” e prosegue il suo cammino. Dopo ci ripassa davanti e decide di comprarla. Va dalla commessa e gli chiede: “Ma è proprio quella vera? Funziona? Esaudisce proprio ogni desiderio?” e la commessa: “si si, stia tranquillo che funziona”.

Il signore la porta a casa e decide di esprimere il primo desiderio e dice: “voglio un miliardo” e dopo pochi secondi gli appare un biliardo da gioco. Allora tutto incazzato va dalla commessa e gli dice: “guardi… lei mi ha preso in giro… io gli ho chiesto un miliardo a sta lampada e mi ha dato un biliardo!” e la commessa gli dice: “venga, mi segua” e lo porta nel retrobottega. Allora la commessa alza un panno bianco e il signore vede un omuncolo alto 30cm che si aggrappa alle sbarre della gabbietta bestemmiando, urlando, scuotendosi. A questo punto la commessa gli dice al signore: “secondo lei che cosa gli ho chiesto alla lampada…un pazzo di 30 cm?”.

C’era una volta un ragazzo nato con una grave malattia,

Ecco una storia che riuscirà senz’altro a commuovervi… C’era una volta un ragazzo nato con una grave malattia, una malattia di cui non si conosceva la cura. Aveva 17 anni, ma poteva morire in qualsiasi momento. Visse sempre in casa sua, con l’assistenza di sua madre, ma un giorno stanco di stare in casa decise di uscire almeno una volta.
Chiese il permesso a sua madre e lei accettò. Camminando nel suo quartiere vide diversi negozi e passando per un negozio di musica, guardando dalla vetrina, notò la presenza di una tenera ragazza della sua età. Fu amore a prima vista. Aprì la porta ed entrò guardando nient’altro che la ragazza, e avvicinandosi poco a poco, arrivò al bancone dove c’era quell’adorabile fanciulla. Lei lo guardò e gli disse sorridente: “Posso aiutarti?” Nel frattempo egli pensava che era il sorriso più bello che avesse mai visto nella sua vita e sentì il desiderio di baciarla.
Balbettando le disse: “mi piacerebbe comprare un cd”. Senza pensarci, prese il primo che vide e le diede i soldi. “Vuoi che te lo impacchetti?” – Chiese la ragazza sorridendo di nuovo. Egli rispose di si annuendo; lei andò nel magazzino, tornò con il pacchetto e glielo consegnò. Lui lo prese ed uscì dal negozio. Tornò a casa e da quel giorno in poi andò al negozio ogni giorno per comprare un cd. Faceva fare il pacchetto sempre alla ragazza e poi tornava a casa per riporlo nell’armadio. Egli era molto timido per invitarla ad uscire e nonostante provasse non ci riusciva. Sua madre si interessò alla situazione e lo spronò a tentare, così egli il giorno seguente si armò di coraggio e si diresse al negozio. Come tutti i giorni comprò un altro cd e come sempre lei gli fece una confezione. Lui prese il cd e, in un momento in cui la ragazza era distratta, posò rapidamente un foglietto con il suo numero di telefono sul bancone; dopodichè uscì di corsa dal negozio. Il giorno dopo squillò il telefono. Sua madre rispose: “Pronto?”, era la ragazza che chiedeva di suo figlio; la madre afflitta cominciò a piangere mentre diceva: “Non lo sai?… è morto ieri”. Ci fu un silenzio prolungato interrotto dai lamenti della madre. Più tardi la madre entrò nella stanza del figlio per ricordarlo. Decise di iniziare dal guaradare tra la sua roba, aprì l’armadio e con sorpresa si trovò di fronte ad una montagna di cd impacchettati. Non ce ne era nemmeno uno aperto. Le procurò una curiosità vederne tanti che non resistette: ne prese uno e si sedette sul letto per guardarlo; facendo ciò, un biglietto uscì dal pacchettino di plastica. La madre lo raccolse per leggerlo, diceva: “Ciao, sei bellissimo! Ti andrebbe di uscire con me? TVB…Sofia.” La madre emozionata ne aprì altri e trovò altri bigliettini: tutti dicevano la stessa cosa.

Questa è la vita, non aspettare troppo per dire a qualcuno di speciale quello che senti. Dillo oggi stesso. Domani potrebbe essere troppo tardi.

Un carabiniere: “Maresciallo scommette 50 euro che …

Un carabiniere : “maresciallo scommette 50 euro che la macchina che fermiamo non ha l’assicurazione?”
“va bene ” la fermano e non ha l’assicurazione….poco dopo…
“Maresciallo scommettiamo che il prossimo che fermiamo non ha la patente?”
“Va bene pero adesso ne giochiamo cento!!!”
Comincia cosi la barzelletta più incredibile che ci sia capitata qui in redazione! Tema forze della giustizia che e’ un tema sempreverde in questo ambito, questa storiella e’ una autentica perla nel suo genere che sicuramente racconterete ad amici e parenti o ai colleghi in ufficio!
Eccola intera per voi.

storia maresciallo intera

La casa di Emily Ratajkowski

La casa si Emily non è la classica casetta in  mattoni e cemento in bella vista ci vengono subito in mente i loft americani,  che a tutt’oggi rimangono una delle più belle espressioni di design moderno perché sono strutture tutte da reinventare, essendo ex capannoni dismessi.

 Dal suo loft Emily ha una vista davvero singolare: questo squarcio di New York sembra una cartolina con i suoi palazzi tipici, le scale antincendio e la gente in continuo movimento.

E se ci facciamo un giro all’interno della sua abitazione subito scopriamo che ci troviamo nel mezzo di un laboratorio creativo: ovunque si vedono opere d’arte contemporanea, teli, colori, libri d’arte e cavalletti per dipingere, di sicuro questa è una passione che gli è stata trasmessa dal padre, pittore di professione.

Appesi alle pareti bianche non a caso ci sono un’infinità di quadri, stampe e ritratti, forse qualcuno è anche suo; abbastanza singolare è stata poi la scelta di appoggiare semplicemente ad un muro il gigantesco specchio dalla cornice in legno chiaro che riflette la cucina minimalista, di colore scuro: l’unico tocco di colore è dato dalle maniglie in acciaio che fanno pendant con il frigo ad incastro.

Nella camera da letto bella è la sistemazione del lettone, leggermente disfatto, sotto l’ampia finestra: non appena comincia a spuntare il sole i primi raggi riscaldano un ambiente già di per se avvolgente, irradiando di conseguenza tutta la stanza.

Anche il bagno è particolare, ricorda molto quelli degli anni 50/60: è  piastrellato di bianco fino ad una certa altezza, con un bordino nero che richiama gli appendini dello stesso identico colore, uno specchio a muro non piccolo, ma c’è un’unica grande incognita, avrà la vasca o la doccia? Resterà una nostra curiosità!

La figlia di un contadino ha mai avuto un compagno…

Forse l’avete già sentita questa parla di una figlia di un contadino. Volete leggerla? Eccola per voi.
“La figlia di un contadino è cresciuta e non trovando nessun compagno nella campagna si sente male.
Quindi suo papà la porta dal dottore per vedere come farla star meglio.
Il dottore vede questo pezzo di figa e gli tocca una tetta.
Lei salta dalla felicità e il dottore si scatena, si toglie i vestiti e ci va dentro.
E il papà gli dice:
“Ma cosa sta facendo?!? ”
E il dottore:
” Ehm… questo sarebbe una specie di massaggio interno…”
E il padre:
” Ma che miracoli che fa la scienza. Io avrei giurato che se la stava inculando!!!”