In un’intervista ad una rafio argentina FM Milenium Papa Francesco rivela una verità sconcertante: “Mi sono sentito usato da persone che si sono presentate come amiche e che io forse non avevo visto più di una o due volte in vita mia. Hanno usato questo per il loro vantaggio. A me questo fa male”. Già nelle scorse settimane dall’entourage del Papa era trapelata la irritazione per la tendenza di alcuni politici argentini ad utilizzare l’opportunità di una foto o di un incontro con il Pontefice in chiave politica, in particolare in vista delle prossime elezioni presidenziali.
Il Santo Padre continua: “Non ho mai avuto tanti ‘amici’ come adesso.Tutti sono amici del Papa. L’amicizia è qualcosa di molto sacro. Lo dice la Bibbia: `abbi uno o due amici`. Prima di considerare amico qualcuno, lascia che il tempo lo metta alla prova, per vedere come reagisce davanti a te”.
Per il Papa: “l’amicizia è accompagnare la vita dell`altro da un presupposto tacito. In genere, le vere amicizie non devono essere esplicitate, succedono, e poi è come se si coltivassero. Al punto di far entrare l’altra persona nella mia vita come sollecitudine, come buon auspicio, come salutare curiosità di sapere com’è lui, la sua famiglia, i suoi figli. Sento il bisogno di avvicinarmi, della prossimità”.
Il papa conclude: “Non sono soltanto io quello che dà, ma anche quello che riceve. Io ho bisogno dei fedeli, i fedeli mi fanno un dono, mi donano la loro vita. Il prete deve esser eun ponte perciò, si chiama pontefice , cioè costruire ponti e non isolarsi e, quando dico prete, intendo anche i vescovi e il Papa”.
Come non essere d’accordo con le sue parole?