Era prevedibile che si arrivasse a questo punto già nel momento in cui Donald Trump è stato eletto presidente degli Stati Uniti, ma che ci si arrivasse in tempi così brevi forse non era così preventivatile. La situazione internazionale è molto delicata, così come gli equilibri geopolitici, apparentemente sul punto di degenerare. L’ulteriore conferma arriva dal tweet del presidente Usa:
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[nextpage title=”Gli Usa”]
“La Corea del Nord cerca guai. Se la Cina decide di aiutare sarebbe magnifico. Altrimenti, risolveremo il problema senza di loro!”. Donald Trump ha risposto così alle parole del portavoce del ministro degli Esteri della Corea del Nord: “La nostra forza nucleare è la nostra spada della giustizia e il più affidabile deterrente ad una guerra, questo ci permette di difendere la nostra terra socialista e la vita delle persone”. Queste sono solo le ultime dichiarazioni che seguono quelle precedenti di Kim Jong-Un a seguito della pressione maggiore degli Usa su Pyongyang, con navi da guerra americane:
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[nextpage title=”La Corea del Nord”]
“La grave situazione prevalente dimostra ancora una volta che la Corea del Nord era del tutto giustificata ad aumentare in ogni modo le sue capacità militari di autodifesa. L’amministrazione Trump è abbastanza stupida da schierare forze strategiche sorprendenti una dopo l’altra in Corea del Sud, parlando di ‘pace con la forza delle armi’, ma la Corea del Nord rimane impassibile. Prenderemo le più dure contromisure per difenderci”. Da parte degli Usa, la reazione era invece stata affidata al segretario di stato Usa Rex Tillerson, che ha minacciato la Corea del Nord di sanzioni, maggiori pressioni e una possibile azione militare per fermare il suo programma nucleare.