ULTIM’ORA – Vi arriverà una lettera a casa: cosa dovete fare

Avete avuto dei problemi con la dichiarazione dei redditi? Allora è probabile che anche voi rientriate nelle 90mila segnalazioni di anomalie che l’Agenzia delle entrate sta spedendo ad altrettanti italiani, in riferimento alla dichiarazione del 2012.

In allegato ci…

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sarà pure la procedura per poter accedere al sito e visionare tramite un calcolatore gratuito realizzato per poter accedere alle sanzioni ridotte del ravvedimento operoso a coloro che abbiano ricevuto una comunicazione di promozione della compliance per l’anno d’imposta 2012.

Su questi due fronti si…

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[nextpage title=”Il comunicato”]

rinnova ancora una volta l’impegno dell’Agenzia a migliorare e intensificare il dialogo e la collaborazione con i cittadini. In ogni caso, chi riceverà la lettera del Fisco potrà mettersi in contatto con l’Agenzia per chiarire subito la propria posizione, evitando che l’anomalia si traduca in futuro in un avviso di accertamento vero e proprio. Questo sia se dal confronto emergerà che il contribuente non ha commesso errori, sia nel caso in cui il cittadino voglia regolarizzare in maniera agevolata la propria posizione con le sanzioni ridotte previste dal nuovo ravvedimento operoso”.

BONUS di 500 euro per chi possiede un animale domestico: ecco come ottenerlo

Da qualche mese la notizia sta circolando in rete. Si tratta di un bonus di 500 euro destinato a chi ha in casa un animale domestico. Ma non è per chiunque! Ecco tutti i dettagli. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”A cosa riferimento il bonus?”]

La richiesta del bonus fa riferimento alla dichiarazione dei redditi 2016.non si tratta di un vero e proprio assegno ma di una detrazione tra le spese deducibili dal modello 730. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La finalità del bonus”]

Si tratta di un’iniziativa politica che mira ad incentivare l’adozione e debellare l’abbandono. Per avere informazioni circa questo bonus vi basterà chiedere al CAF.CONTINUA A LEGGERE

NOVITA’ BOLLO: abolito il bollo auto per 5 anni. Ecco in quali Regioni e da Quando…

Finalmente delle buone notizie. Alcuni automobilisti sono esonerati dal pagamento del bollo se sono in possesso di un ibrido. La possibilità di non pagare questa pesante tassa sarà valida per 5 anni a partire dall’anno in corso. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco dove il bollo non si paga più”]

Per il momento però il taglio del bollo auto è stato attuato solo in regioni specifiche come la Liguria, ma non è escluso che anche tutte le regione seguano questa scia. “è un intervento importante che segna il proseguimento del piano di riduzioni delle tasse indicato nella legge regionale per la crescita. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole di Toti”]

Giovanni Toti ha dichiarato che questa è una vera svolta. Abbassare le tasse è possibile. E’ un esempio che molte altre regioni dovrebbero adottare. È da sottolineare però che solo alle auto ibride sarà possibile eliminare il bollo. Si tratta, nello specifico di auto con due motori, quello elettrico e quello a benzina!CONTINUA A LEGGERE

Scompare la carta a favore di avanzate tecnologie informatiche

Con l’entrata in vigore del Codice dell’Amministrazione Digitale è stata data attuazione ai meccanismi finalizzati a realizzare concretamente la tanto auspicata scomparsa della carta a favore di più avanzate tecnologie informatiche. Nel corso dell’anno 2016, il 40% degli investimenti delle imprese del nostro Paese sarà finalizzato a progetti di dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti. È, infatti, già in atto un percorso di dematerializzazione, finalizzato ad eliminare i documenti cartacei esistenti negli archivi delle amministrazioni, sostituendoli con opportune registrazioni informatiche, ed evitare o quantomeno ridurre la produzione di nuovi.

Altresì nota come conservazione sostitutiva, archiviazione ottica o gestione dei flussi informativi, la dematerializzazione e digitalizzazione dei documenti offre la concreta opportunità a liberi professionisti, imprese, uffici giudiziari ed enti pubblici di conservare i propri documenti ed eliminare gli ingombranti archivi cartacei nel pieno rispetto dei dispositivi di legge, semplificando al massimo l’attività di conservazione.

Con l’archiviazione digitale è possibile abolire l’uso della carta, con procedure approvate dall’Ordinamento Giuridico Italiano. Grazie all’uso di supporti informatici, è possibile archiviare rapidamente e con un ridotto consumo di spazio tutta la documentazione rilevante, riducendo sensibilmente i costi relativi a carta, inchiostro e corrente elettrica.

Snellendo e digitalizzando le procedure di archiviazione, le aziende avranno modo di ridurre notevolmente le spese relative agli spazi da destinare alla conservazione fisica dei documenti cartacei da archiviare. Molte ditte, infatti, per mancanza di spazio in azienda, devono ricorrere talvolta all’affitto di magazzini dislocati per il deposito della contabilità. Non è raro che i liberi professionisti utilizzino il proprio garage come archivio dei documenti. Per legge, infatti, la documentazione deve essere custodita e conservata per un periodo di almeno dieci anni.

Inoltre, la digitalizzazione delle procedure di archiviazione elimina o, perlomeno, riduce il rischio di errori di compilazione, trascrizione e stampa, operazioni che, tra l’altro, richiedono molto tempo e l’impiego di risorse.

Bolletta Elettricità, Come Ottenere un Rimborso (retroattivo fino a 10 anni) se Trovi questo Codice

Avete notate delle bollette della luce più care del solito nonostante fate molta attenzione a calibrare e a limitare ai minali l’uso degli elettrodomestici più pesanti a livello energetico? Ecco quale potrebbe essere la causa: aver sottovalutato la tariffa della nostra compagnia. Per tenere sotto controllo il vostro consumo, controllare le tariffe, sia la D2 che la D3 applicate alle utenze luce domestiche.

Molti non sanno che per pagare meno dovrebbero avere la tariffa D2, applicai ai clienti domestici fino ad un consumo massimo di 3kw mente, la tariffa D3 è applicata obbligatoriamente ai clienti domestici oltre 3 kW e non residenti fino a 3 kW di potenza impegnata che ha costi maggiorati del 30% circa. Basta chiamare il fornitore per capire che tipo di tariffa è associato al nostro domicilio e procedere con un eventuale rimborso per tutti i mesi in cui si è pagato di più senza motivo.CONTINUA A LEGGERE

Fonte: Concorsi pubblici. org

Ancora in crescita il trading online in opzioni binarie

Il trading online in opzioni binarie continua a sorprendere gli addetti ai lavori. Questa particolare tipologia di investimento finanziario, infatti, continua a far registrare numeri in forte crescita nonostante i mercati finanziari, negli ultimi mesi, siano stati tutt’altro che positivi.

Specialmente tra i giovani, infatti, il trading binario continua ad attirare moltissimi trader (o aspiranti tali) attirati dalla velocità con cui è possibile investire grazie a questo strumento. Il trading in opzioni binarie, infatti, è un trading speculativo fatto di investimenti che, solitamente, non vanno oltre la scadenza di qualche ora. Le opzioni binarie, infatti, sono un ottimo strumento di investimento ed offrono al trader l’opportunità di generare elevati profitti in breve tempo.

Ma gran parte di questo risultato è dovuto ai broker che, da 2 anni a questa parte, hanno avviato un progetto fatto di corsi di formazione dedicati agli appassionati di trading online, con cui hanno contribuito a diffondere la cultura negli strumenti finanziari. E maggiore è la consapevolezza delle persone e maggiori saranno anche i risultati.

Esistono differenti tipologie di opzioni, fra le quali sono molto apprezzate le opzioni binarie one touch, che offrono tassi di rendimento molto elevati a fronte di un rischio che, con le dovute accortezze, può essere gestito. Scopriamo in dettaglio cosa sono le opzioni binarie one touch e come possono essere utilizzate per generare grandi profitti.

Il trading online con le opzioni binarie tradizionali richiedono che il trader preveda l’andamento del prezzo, mentre le opzioni binarie one touch impongono una condizione in più: oltre a prevedere il trend dell’asset, l’investitore dovrà anche prevedere correttamente se il valore toccherà, nel periodo di riferimento, una specifica soglia, impostata all’apertura dell’operazione finanziaria (da cui la definizione one touch).

Una delle particolarità più interessanti di questi strumenti è quello di poter essere acquistati in qualsiasi momento, anche durante i weekend, quando i mercati finanziari sono chiusi.

Un altro vantaggio delle opzioni binarie one touch risiede nei tassi di rendimento elevati offerti all’investitore, determinati dal rischio più elevato dell’investimento se confrontato a quello cui si va incontro investendo in opzioni binarie tradizionali. Il tasso di rendimento può raggiungere infatti il 550%, consentendo al trader di far lievitare, in poco tempo, il capitale a disposizione.

Il trading online con le opzioni binarie one touch è verificato una volta al giorno, alle 17:00 GMT. Al momento della verifica, se il valore dell’asset ha toccato la soglia stabilita l’operazione si conclude positivamente ed il profitto viene versato, in caso contrario l’opzione binaria si chiude negativamente.

Sebbene questi strumenti attraggano molto, in virtù dei tassi di rendimento offerti, si consiglia di diversificare il proprio investimento, puntando anche su altre tipologie di opzioni binarie e su strumenti di investimento differenti. Scegliendo in modo accurato come gestire il proprio capitale si ridurrà il rischio di perdere il denaro a disposizione.

Fonte: TradingOnlineGuida

Se hai 10 euro in tasca prendile subito e guarda con i tuoi occhi cosa ti sveliamo

Forse non tutti sanno che da quando la moneta è nata c’è stata una crisi dell’economia mondiale perché, in pratica, ha rappresentato una specie di truffa: è un prodotto privato, frutto di grandi interessi economici. Basterà che prendiate delle banconote dal vostro portafoglio per vedere con i vostri stessi occhi quello che il vide vi suggerirà.

Sulle banconote, infatti, c’è il simbolo di copyright , ci avete mai fatto caso? Ecco cosa vi spiega il professore Aldo Giannuli.CONTINUA A LEGGERE
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Truffa Enel? Niente paura, con la “Class Action” potrai essere risarcito

Molto spesso capita di ricevere delle bollette un po’ strane per non definirle gonfie esageratamente rispetto all’effettivo consumo di energia elettrica. Tutto qua noi non è affatto possibile capire quanta energia ogni mese consumiamo. Forse, quando nutrite dei dubbi, non avete tutti i torti. Di recente, infatti, l’associazione Codici si ha inoltrato un atto di diffida nei confronti del Presidente del Consiglio dei Ministri, del Ministro dello Sviluppo Economico e dell Presidente dell’AEFG .

Con questo le atto, si fa riferimento a tutte le “vittime” di questo inconveniente che dovrebbero attuare una mobilitazione collettiva. Chi ha già aperto una pratica con un fornitore dovrebbe registrarsi sul sito e compilare in ogni parte la “class action contatori” che troverete nella sezione “modulistica”. Per un eventuale reclamo dovrete utilizzate il modello “reclamo energia”.CONTINUA ALEGGERE

Assicurazioni: ecco le applicazioni che monitorano le abitudini di guida

Nell’ultimo periodo, sono in molti a ritenere che sarebbe interessante calcolare il premio dell’assicurazione dell’auto e degli altri veicoli dipendentemente dalle abitudini di guida dell’automobilista. Senza alcun dubbio, intraprendere tale percorso significherebbe creare banche dati in grado di archiviare tutte le informazioni relative agli assicurati. Proprio tale idea sta alla base della cosiddetta usage-based insurance. Ma di cosa si parla quando si fa riferimento a tale meccanismo di calcolo del premio assicurativo? Grazie alla usage-based insurance sarà possibile effettuare il calcolo non sulla base dell’età o dei sinistri causati ma, piuttosto, sulle abitudini di guida. Fino ad oggi, però, tenere sotto controllo le abitudini di guida degli assicurati era davvero molto difficile.

Come in molti altri settori, anche in quello assicurativo le nuove tecnologie sono state di grande aiuto. Attualmente, infatti, possono essere utilizzate molte applicazioni da installare direttamente sul proprio smartphone con cui è possibile monitorare la guida. A tale riguardo, è davvero interessante citare l’app appositamente progettata e sviluppata da LexisNexis. Utilizzando tale applicazione, le compagnie assicurative avranno la possibilità di monitorare costantemente il veicolo. In questo modo, dunque, si avrà l’opportunità di localizzare il veicolo, stabilire il chilometraggio medio che percorre, registrare la velocità media e le varie accelerazioni. In buona sostanza, pertanto, le compagnie di assicurazione potranno rielaborare dati a dir poco fondamentali per delineare il profilo dell’assicurato. Una cosa è certa: l’applicazione di LexisNexis è nata per offrire l’opportunità agli assicurati di calibrare il premio assicurativo sulla base del proprio comportamento alla guida. Gli effetti positivi di tale iniziativa sono due. Da una parte, gli automobilisti sono incentivati ad essere più prudenti alla guida e, dall’altra, sono molto più motivati a stipulare una polizza su misura e, in alcuni casi, è davvero conveniente. Di sicuro, siamo alle prese con una vera e propria rivoluzione del settore assicurativo. Le compagnie assicurative sono solite tenere conto di variabili fisse che, però, non sempre rispecchiano le reali abitudini di guida dei contraenti. Solo in questo modo, quindi, si avrà la possibilità di creare un meccanismo trasparente e basato su dati certi e non su statistiche o medie aritmetiche.

A giovarne saranno sia gli assicurati che le compagnie e c’è da scommettere che anche i sinistri ed i comportamenti ‘azzardati’ alla guida diminuiranno notevolmente. A questo punto, non resta che attendere per scoprire i riscontri pratici di tale innovazione. Simili applicazioni sono già state create negli USA. Addirittura, proprio negli Stati Uniti esse di differenziano dipendentemente dalla finalità della raccolta dei dati. In alcuni casi, infatti, le applicazioni utilizzano i dati solo per consigliare ai conducenti di modificare le proprie abitudini di guida. In altri casi, invece, i dati vengono aggregati al fine di proporre vantaggiosi sconti agli automobilisti virtuosi. A tale proposito, è molto interessante specificare che i conducenti vengono classificati anche sulla base della fascia oraria in cui utilizzano il mezzo di trasporto e non solo sulla velocità tenuta, sulle accelerazioni, sulle frenate e sui chilometri percorsi in un determinato lasso di tempo. In Italia, invece, si è fatto di più. Un gruppo di ricercatori, infatti, ha sviluppato un’applicazione molto utile grazie alla quale è possibile valutare le abitudini di guida sia degli automobilisti che dei motociclisti tenendo conto di fattori esterni quali, ad esempio, la pioggia ed il traffico. Tutti i dati vengono aggregati grazie ad uno specifico algoritmo e generano un punteggio finale sulla base del quale verrà stabilito il profilo dell’assicurato. Nel caso in cui gli assicurati ottengano un punteggio alto, potranno godere di notevoli sconti al momento del ricalcolo del premio assicurativo. L’idea di optare per lo sviluppo di un’applicazione per gli smartphone è dovuta al fatto che, in questo modo, gli automobilisti avranno la possibilità di utilizzarla in maniera immediata senza neanche accorgersene. A questo punto, dunque, è chiaro che per riuscire a risparmiare sulla polizza auto è quanto mai necessario affidarsi alle nuove tecnologie. Quella delle compagnie assicurative nei confronti della digitalizzazione è un’apertura molto importante che consentirà loro di offrire ai propri clienti prodotti personalizzati e pronti a soddisfare ogni genere di esigenza. E non dimentichiamo, poi, che queste novità potrebbero essere molto utili ad abbassare il premio di assicurazioni per autocarri, che sono indubbiamente tra quelle più elevate in Italia.

Legge 2016 PRELIEVO FORZOSO dai vostri risparmi: ecco come difendersi

È un problema che potrebbe verificarsi da un momento all’altro e molti si chiedono cosa fare se la Banca può attingere al vostro conto corrente?
BRRD è un acronimo che a molti non dirà nulla ma è una direttiva che è entrata in vigore in Italia dal 1 gennaio 2016. La “Bank recovery and resolution directory” commuta il classico meccanismo “bail-out” in cui era lo Stato e tutti i suoi contribuenti (tramite le tasse) a salvare l’istituto in “bail-in” in cui saranno i obbligazionisti, gli azionisti e i correntisti a sobbarcarsi questa responsabilità. In poche parole se c’è una falla che mette a rischio la vita della banca saranno i privati relazionati a quell’istituto e non le casse pubbliche a rimediare. Fermi tutti, non correte a chiudere i vostri conti bancari!

I correntisti infatti saranno l’ultima soluzione, a fronte dell’onere degli azionisti. Se questo non bastasse, toccherebbe agli obbligazionisti con obbligazioni subordinate, poi agli obbligazionisti e infine agli obbligazionisti senior che sono la categoria meno a rischio dei tre. Qualora anche questi interventi fossero vani allora entrerebbero in scena i correntisti ma anche qui ci sono delle clausole. I correntisti interessati alla manovra saranno solo quelli con un fondo maggiore di 100mila euro grazie alla tutela del deposito interbancario. Se il conto è cointestato a una coppia? Allora la banca coprirà fino a 200mila euro.
E se un cliente ha diversi conti? In questo caso il fondo non è moltiplicato per il numero di conti correnti ma rimarrà sempre fisso a 100mila euro. Ovviamente la richiesta della banca varrà solo per il conto corrente aperto in quella determinata banca e l’esistenza di altre fonti non verrà minimamente intaccata.
Fonte:Retenews24