AVETE IN CASA QUESTE VECCHIE MONETE O SCHEDE TELEFONICHE? POTREBBERO VALERE OLTRE 10 MILA EURO

Le vecchie monete e le schede telefoniche ci fanno tornare in mente in maniera nostalgica il passato che non tornerà più, ma hanno ancora un grande valore, non soltanto affettivo. I collezionisti…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Monete rare”]

…sono pronti a sborsare cifre interessanti per ognuno di questi cimeli. Ad esempio, la moneta da 100 lire del 1955 vale 1200 euro, mentre quella da 50 lire del 1958 arriva fino a 2mila euro. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Schede telefoniche”]

C’è poi la moneta da cinque lire coniata nel 1956 e che può valere tra i 50 e i 60 euro, ma che può arrivare anche a duemila euro in caso di conservazione perfetta. Ci sono poi le schede telefoniche. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Cifre importanti”]

Quelle delle serie “Numeri Utili” o “Svegliette” (1986) sono davvero introvabili, tanto è vero che un collezionista potrebbe addirittura arrivare a pagarle 10mila euro, una vera fortuna.

Arriva il Bonus Famiglia 2017: ecco come funziona! Importi, requisiti e come riceverlo…

Il Bonus Famiglia, come si intuisce dal nome, è stato pensato per aiutare le famiglie italiane in difficoltà nel 2017. In attesa della nuova Legge di Stabilità, va detto che il governo ha già annunciato l’…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Famiglie in difficoltà”]

…introduzione di questa agevolazione, ma come funziona esattamente? Il bonus è stato pensato per venire incontro alle famiglie con almeno 4 persone in difficoltà economiche e avrà come…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Soglia di povertà”]

…criterio di riferimento l’Isee, l’indicatore della situazione economica equivalente. Non è stato pensato però per le famiglie che sono sotto la soglia di povertà visto che hanno già dei sostegni economici. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”L’importo”]

L’erogazione del bonus avverrà tramite gli sportelli dell’INPS e il funzionamento non sarà diverso dal Bonus Famiglia 2016, da richiedere con la stessa domanda di assegno (il valore di quest’anno è stato pari a 500 euro).

ITALIANI, LACRIME E SANGUE – DAL 2017 AUMENTANO TUTTE LE TASSE (IMU, IVA, SIGARETTE, BENZINA, SUCCESSIONE). IN ARRIVO…

Alle nuove tasse poste al vaglio del Senato se ne aggiungeranno di nuove. L’Istat ha ribadito che ci saranno nuovi buchi di bilancio: l’andamento del Pil si inchioderà a +0,8% per quest’ anno e +0,9% per il 2017. Sono quindi già pronte nuove tasse a cui è già stato dato un nome. La prima è l’Imi, fusione tra Imu e Tasi per le seconde …
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case, che prevede un innalzamento dell’aliquota dal 10,6 per mille all’ 11,4. La web tax, un’ imposta sulle società estere, come Facebook e Twitter, a cui sarà chiesto di fatturare tutta la pubblicità in Italia. Il governo ha congelato l’ipotesi, riconoscendo il rischio di causare una fuga di massa. La cedolare secca del 21% su Airbnb, con lo scopo di far…
CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Imposta Flat”]
pagare un’imposta «flat» a tutti coloro che affittano abitazioni private via web, operazione che innalzerebbe il gettito. Su tutti incombe il rischio della tassa di successione, L’ obiettivo è quello di ridurre la franchigia dall’ attuale milione a 500.000 euro per i coniugi e i parenti in linea retta, aumentando parallelamente l’ aliquota dal 4 al …
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7%. L’imposta per fratelli e sorelle salirebbe dal 6 all’ 8%, mentre per i parenti fino al quarto grado si arriverebbe a un’imposizione del 10%. Per le eredità superiori a 5 milioni di euro: 21% di aliquota per coniugi e figli, 24% per fratelli e sorelle, 45% per tutti gli altri.

Rottamazione di Equitalia, un altro sgravio per i contribuenti. Ecco quale…

Via il balzello del 6% che si applica su ogni cartella esattoriale di Equitalia. Questa la richiesta, tramite un emendamento al decreto fiscale presentato in Commissione finanze della Camera. Un altro colpo per l’agenzia di riscossione, che verrà sostituita per decisione del governo Renzi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La Cassazione”]

Nei giorni scorsi, la Cassazione aveva già chiarito come la prescrizione fosse in ogni caso di natura quinquennale: “I contribuenti potranno finalmente far annullare migliaia di cartelle esattoriali prescritte. Gli stessi potranno chiedere ad Equitalia l’estratto di ruolo, verificare se le cartelle esattoriali sono riconducibili a debiti prescritti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il parere dell’esperto”]

in tal caso, presentare istanza di autotutela direttamente ad Equitalia e, per completezza all’Ente creditore; in caso di diniego, impugnare il provvedimento nei termini di legge”, spiega l’avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon Consumatori.

Domanda Disoccupazione 2016: Novità! Sussidi fino a 1300€/mensili per 2 anni

Il nuovo sussidio di disoccupazione, la NASPI (Nuova Prestazione di Assicurazione Sociale) potrà essere richiesto attraverso un modulo che comprovi il proprio stato di disoccupazione. Rispetto alla vecchia domanda, ora ci sono nuovi requisiti per poter accedere. Eccoli a seguire…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Indennità”]

L’indennità è destinata a chi ha perso involontariamente il lavoro ad esclusione delle seguenti categorie:

i dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni;
gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato.

Potranno invece chiedere la Naspi i seguenti lavoratori che hanno perso il posto involontariamente:

apprendisti;
dipendenti della pubblica amministrazione con un contratto a tempo determinato;
personale artistico con contratto subordinato a tempo determinato;
soci lavoratori di cooperative con un rapporto di lavoro subordinato
lavoratrici che hanno presentato le dimissioni nel periodo della maternità, perché si tratta di dimissioni per giusta causa;
lavoratrici madri obbligate a presentare le dimissioni durante il periodo tutelato dalla maternità;
lavoratori che sono stati licenziati per motivi disciplinari.

Ma come presentare la richiesta? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Come fare richiesta”]

La domanda di disoccupazione va presentata entro 68 giorni dalla perdita del posto di lavoro. La domanda per richiedere la disoccupazione deve avvenire solo per via telematica, attraverso il sito dell’Inps. Per svolgere le pratiche si dovrà essere in possesso del Pin dispositivo. Nel caso in cui non se ne fosse in possesso ci si potrà rivolgere al patronato e farsi guidare nelle pratiche per la richiesta. Bisogna:

Eseguire il login nell’area dei Sevizi online del sito ufficiale dell’ines;
Selezionare Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito e poi cliccare sulla dicitura Naspi, che comparirà sulla barra di sinistra;
Una volta entrati in questa sezione dovrete cliccare su Indennità di Naspi e poi su Invio domanda.

Dopo aver svolto questi passaggi si dovranno controllare con cura i propri dati anagrafici e le motivazioni del licenziamento.Per poter presentare la domanda di disoccupazione 2016 occorre però essere in possesso di ulteriori requisiti, oltre alla perdita del lavoro:

Essere in possesso dello stato di disoccupazione;
Avere versato nei quattro anni precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione almeno tredici settimane di contribuzione;
Aver maturato almeno trenta giornate di lavoro effettivo nei dodici mesi che precedono l’inizio del periodo di disoccupazione.

Come chiedere lo stato di disoccupazione? PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Stato di disoccupazione”]

Il lavoratore dovrà infatti essere privo di qualsiasi occupazione, anche saltuaria, stagionale o occasionale. Si dovrà inoltre essere immediatamente disponibile a svolgere un’altra attività lavorativa e soprattutto mostrarsi attivi nella ricerca di una nuova occupazione. Il disoccupato dovrà presentarsi di persona presso il Centro per l’Impiego, munito dei seguenti documenti:

Carta d’identità o documento di riconoscimento valido;
Copia del contratto di lavoro;
Per i disoccupati stranieri verrà richiesto anche il permesso di soggiorno e un indirizzo abitativo.

Per mantenere lo stato di disoccupazione la persona non dovrà svolgere alcun tipo di mansione e dovrà presentarsi annualmente presso il Centro per l’impiego per ratificare lo status.

Per quanto riguarda il calcolo dell’importo dell’indennità di disoccupazione occorre dividere il totale delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni per il numero di settimane di contribuzione e moltiplicare il quoziente così ottenuto per il numero 4,33. L’indennità di disoccupazione 2016 è pari al 75% della retribuzione mensile risultante da tale operazione qualora la stessa sia pari o inferiore a 1.195 euro. Qualora la retribuzione superasse i 1.195 euro mensili, invece, l’indennità di disoccupazione 2016 è pari al 75% di tale importo a cui si aggiunge una somma pari al 25% del differenziale tra la retribuzione mensile e il predetto importo. In ogni caso l’importo dell’indennità di disoccupazione 2016 non può superare i 1.300 euro mensili. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Durata”]

La durata dell’indennità di disoccupazione 2016 dipende dalla storia contributiva del lavoratore, in ogni caso non possono superare i due anni. In particolare la durata massima è pari alla metà delle settimane coperte da contribuzione nei quattro anni precedenti il giorno di perdita del lavoro.

Costruzioni e verande abusive, cambia tutto. Ecco le nuove regole

Nessuna confisca o demolizione per le costruzioni e i manufatti abusivi, nel caso esistesse l’ipotesi di archiviazione di un reato edilizio per prescrizione. A stabilirlo è la Corte di Cassazione: “La sentenza che accerta la prescrizione di un reato non denuncia alcuna incompatibilità logica o giuridica con un pieno accertamento di responsabilità… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La sentenza”]

Quest’ultimo, anzi, è doveroso qualora si tratti di disporre una confisca urbanistica”, si legge nella sentenza riportata dal portale Punto di Diritto. Quindi, “anche a fronte di una decisione definitiva, ma in mancanza di qualunque motivazione che consenta di capire se… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La spiegazione”]

il provvedimento ablatorio sia stato disposto legittimamente oppure no, ossia in conformità ai canoni, già espressi dal diritto vivente sul tema della confiscabilità dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente costruite, anche quando non si pervenga alla condanna o alla irrogazione della pena, l’ordinanza dovrebbe essere annullata”.

Cartelle esattoriali: ecco dopo quanto tempo Equitalia non può più chiedervi nulla…

Ci ha pensato la Corte di Cassazione a chiarire una volta per tutte quali siano i tempi di prescrizione per i crediti erariali: nel caso della notifica di una cartella esattoriale, vale la prescrizione quinquennale. Come spiega il presidente di Aidacon Consumatori, l’avvocato Carlo Claps… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il parere dell’esperto”]

“i contribuenti potranno finalmente far annullare migliaia di cartelle esattoriali prescritte. Gli stessi potranno chiedere ad Equitalia l’estratto di ruolo, verificare se le cartelle esattoriali sono riconducibili a debiti prescritti; in tal caso, presentare istanza di autotutela direttamente ad Equitalia e, per completezza all’Ente creditore; in caso di diniego, impugnare il provvedimento nei termini di legge”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”In caso di rottamazione”]

Secondo Claps, chi ha deciso di non aderire alla rottamazione delle cartelle voluta dal governo Renzi potrebbe non essere tenuto a dover versare poi gli importi agevolati. Chi invece ha aderito alla sanatoria, rischia di non poter più ricorrere alla prescrizione.

Referendum, Financial Times: “Se vince il no l’Italia esce dall’euro”

“Dopo la Brexit e Donald Trump occorre prepararsi al ritorno di una crisi dell’Eurozona. Se il premier Matteo Renzi dovesse perdere il referendum costituzionale del 4 dicembre mi aspetto una sequenza di eventi che metterebbe in dubbio la partecipazione dell’Italia all’Eurozona”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Ipotesi catastrofica”]

A sostenerlo è Wolfgang Munchau, direttore associato del Financial Times, in un editoriale pubblicato sul più prestigioso quotidiano economico-finanziario del mondo. Secondo Munchau, l’ipotesi così catastrofica non sarebbe legata all’esito del quesito in quanto tale, bensì alle ripercussioni a livello politico e quindi economico della sconfitta al referendum dell’attuale presidente del Consiglio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Se Renzi dovesse perdere ha detto che si dimetterà, portando al caos politico. Gli investitori potrebbero concludere che il gioco è finito. E il 5 dicembre l’Europa potrebbe svegliarsi con un’immediata minaccia di disintegrazione”.

PNEUMATICI, ecco cosa verificare sulla gomma per evitare la supermulta

Un obbligo che spesso sfugge di mente a tanti italiani. Entro il 15 novembre si dovevano infatti cambiare le gomme della propria auto, montando dei pneumatici invernali… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La scadenza”]

 Lo stabilisce una Direttiva del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Tra il 15 ottobre e appunto il 15 novembre era infatti previsto il periodo in cui poter montare le gomme per la stagione fredda, mentre tra il 15 aprile e il 15 maggio 2017 scatterà quello per tornare ai pneumatici estivi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il simbolo”]

Quest’obbligo è rivolto a tutti i veicoli a motore e a quattro ruote che percorrono i tratti extraurbani di alcune strade provinciali. I motocicli e i ciclomotori devono invece fermarsi in caso di neve. Per controllare che le gomme siano invernali, bisogna che vi sia impresso il logo “M+S”.

Le auto più vendute del 2016

I primi nove mesi dell’anno sono stati piuttosto intensi per il mercato automobilistico, con dei dati in forte aumento sia per quanto riguarda il nuovo che per l’usato. Le prime iscrizioni sono cresciute dell’oltre 16% su base annua, confermando agli operatori del settore di trovarsi in un momento particolarmente vantaggioso per la professione che svolgono. Aumentano del 4,5% anche i passaggi di proprietà di vetture di seconda mano: stavolta la buona notizia è soprattutto per i privati, che possono vendere la propria vecchia auto approfittando di una forte domanda di mercato che diminuisce l’effetto della svalutazione.

Tanta Italia nei primi dieci
La classifica dei modelli più venduti del 2016, pur mancando i dati relativi all’ultimo trimestre, sembra già scritta: a dominarla sono le due reginette tutte italiane del gruppo FCA, ovvero la Panda e la Ypsilon. La prima, oro assoluto nel podio delle auto con più ordini in questi nove mesi, è giunta alla sua terza edizione edè completamente Made in Italy. A produrla è infatti lo stabilimento di Pomigliano d’Arco, al centro di numerose dispute e notizie negli ultimi anni ma che continua a dimostrare di saper realizzare un prodotto di qualità. Il modello marchiato Lancia, invece, continua con le sue linee chic a colpire il mercato femminile, per il quale è anche ampiamente accessibile partendo da una base di 13.350 euro per il modello meno accessoriato.

Il gruppo FCA mette ancora a segno numerosi colpi scendendo lungo la classifica, ed infatti si trovano rispettivamente terzo, sesto e settimo posto le diverse varianti della famiglia 500: il modello classico rimane dominante, seguito dalla versione L ed infine dalla X. Ancora Italia poi all’ottavo posto, che viene occupato dall’intramontabile Fiat Punto. Non riesce ad entrare invece nella top ten il Renegade, SUV sempre prodotto dal gruppo FCA con il marchio Fiat che pur è riuscito ad inserirsi diverse volte nelle classifiche dei parziali mensili.

Le auto straniere
Se sei posizioni su dieci sono occupate da auto italiane, le altre quattro si distribuiscono in modo piuttosto interessante. È intanto da notare come non ceda il passo il gruppo Volkswagen, che con la coppia Polo-Golf riesce sempre ad inserirsi nella top ten; i due modelli si collocano rispettivamente al nono e quinto posto.

Sorprende che la Golf non sia la prima esclusa dal podio, ma il mercato ha dedicato la sua preferenza all’unica auto francese presente in classifica. Si tratta della Renault Clio, che con 38mila ordini ha guadagnato la posizione di prima tra le auto straniere vendute in Italia in questi nove mesi. Il prezzo della versione base è identico a quello della Ypsilon, ma il target di mercato più maschile e sportivo ha fatto sì che i due modelli non risentissero della reciproca competizione.

A chiudere la classifica troviamo la mai dimenticata Ford Fiesta, anche una tra le più economiche in classifica. Questa parte da 12.750 euro e gode del fascino intramontabile di un modello che ha reso la casa americana importante anche in Europa soprattutto dopo il restyling del 2012. Nessuno dei primi dieci posti è invece occupato dalle case nipponiche, anche se Toyota continua la sua ascesa nel mercato delle city car e potrebbe piazzare la Yaris o la Aygo tra le nuove auto più vendute dell’anno che verrà.