Cinque per mille 2021

Cinque per mille 2021

Oggigiorno esistono diversi strumenti che permettono di sovvenzionare, in modo diretto o indiretto, determinate associazioni, fondazioni, onlus, che perseguono finalità non lucrative. Tra essi rientra sicuramente il cinque per mille (5 x1 000), come lo stesso nome suggerisce, si tratta di una parte dell’IRPEF (imposta sul reddito delle persone fisiche) che lo Stato Italiano destina ad enti che si occupano di ricerca scientifica, attività no-profit ed altre attività socialmente utili per sovvenzionarli. È direttamente il cittadino a scegliere a chi donare 5 per mille, contestualmente alla dichiarazione dei redditi. Infatti, il sistema del cinque per mille dipende dal reddito del contribuente, e chi ha una capacità contributiva maggiore trasferisce maggiori somme rispetto a chi ha un reddito più basso, in ossequio al principio di proporzionalità.

Come funziona il 5 x 1000

Come già detto, donare il 5 per mille consente di finanziare organizzazioni no profit, nonché enti di ricerca, università e alcune amministrazioni pubbliche, come i comuni (che devono, però, vincolare la somma ricevuta alle attività sociali). In particolare, le attività svolte da questo tipo di organizzazioni devono rientrare nelle finalità stabilite dalla legge.  A differenza delle donazioni, però, a questo metodo di sovvenzione non sono collegati maggiori oneri in quanto è collegata direttamente ad una quota dell’IRPEF, vincolata da parte del contribuente, inserendo il codice fiscale dell’organizzazione o dell’ente scelto. Questa forma di finanziamento per il terzo settore, introdotta a partire dal 2005, è considerata dal punto di vista giuridico una concretizzazione del principio di sussidiarietà orizzontale disciplinato puntualmente dall’articolo 118 della nostra carta costituzionale. Una volta compreso come funziona potrai anche tu devolvere il cinque per mille 2021 all’organizzazione no profit che vorrai. 

Come scegliere 5 per mille

Per la scelta del 5 per mille, o meglio a quale attività destinare la somma, è bene consultare gli elenchi degli enti accreditati. In questo modo infatti è possibile evitare di commettere errori. Già dal lontano 2014, sono state semplificate le procedure di iscrizione negli elenchi, e non è prevista ogni anno l’iscrizione dei soggetti già iscritti, tranne in caso di variazioni dei propri dati.  In questo modo il legislatore ha cercato di semplificare notevolmente la procedura. È molto semplice devolvere il 5 x 1000, basta compilare un’apposita sezione del modello 730, oppure del CU (cedolino unico) o del modello redditi (ex unico), firmando e precisando a chi devolverlo. È bene ricordare, che se il contribuente non indica la destinazione 5 per mille, la quota rimane nella disponibilità dello stato. Quindi, se hai intenzione di sovvenzionare una determinata organizzazione no profit, attento a come fai il 5 per mille.

Devolvi il 5 per mille a Medici Senza Frontiere

Tra le organizzazioni no profit maggiormente conosciute a livello nazionale, spicca sicuramente Medici Senza Frontiere. Devolvendo il 5 per mille a questa onlus puoi aiutare a salvare tantissime vite, portare farmaci in luoghi dove i beni primari scarseggiano, aiutare a sconfiggere violenze fisiche e morali perpetrate su giovani e bambini e molto altro ancora. Da anni ormai Medici Senza Frontiere, così come altre organizzazioni, lotta per migliorare la vita a chi è in una situazione di estremo disagio.

QUANTO PUOI RISPARMIARE ACQUISTANDO SU INTERNET? SCOPRILO QUI!!

Quante volte sei andato prima in negozio per vedere quel cellulare, quella televisione o quel ferro da stiro che tanto ti piaceva eri li li per acquistarlo ma poi hai pensato…”beh perché prima di acquistare non vedo sul cellulare se su internet trovo lo stesso prodotto magari a un prezzo più vantaggioso”? 
 
Al giorno d’oggi con gli stipendi fermi ormai da oltre dieci anni e con un’economia ancora in fase involutiva, inevitabilmente si cerca sempre di risparmiare soprattutto se, a parità di prodotto, è possibile tenersi in tasca dei soldi (che fanno sempre comodo) sempre utili alla famiglia! 
 
Ma siamo sicuri che l’annuncio che abbiamo trovato su internet per comparare il prezzo con quello applicato dal negozio fisico fosse realmente il migliore presente online? Molto probabilmente no!! Il motivo? Sono molti (e diremmo forse troppi) gli utenti che si fermano ad un confronto con il prezzo che si trova sul principale portale di vendita online che risponde al nome di Amazon non sapendo, però, che ci sono un’infinità di negozi online con migliaia di recensioni positive che applicano prezzi ben al di sotto di quelli presenti proprio sul portale dalla grande “A”! 
 
Certo, cercare i prezzi sui singoli portali di ogni negozio online diventa un lavoro che farebbe perdere la pazienza anche al più incallito risparmiatore al mondo!! Ed allora come fare? In vostro aiuto arriva il comparatore di prezzi online! Cos’è? E’ un vero e proprio motore di ricerca online che filtra decine di migliaia di siti in maniera automatica e, in pochi secondi, trova le diverse tariffe applicate dai vari negozio per il prodotto desiderato. 
 
Badate bene, non vi propone solo il miglior prezzo applicato ma è un vero e proprio comparatore ossia offre la possibilità di vedere da chi viene applicato il prezzo migliore comparandolo con quello degli altri portali online ed ordinandolo in maniera crescente di prezzo! Meglio sfruttare l’offerta vantaggiosissima di un negozio che ha magari recentemente aperto il suo mercato online e che non ha molte recensioni oppure meglio andare su un sito di vendite che è già ampiamente ed adeguatamente recensito e sperimentato ma che offre il prodotto ad un prezzo leggermente più alto? Beh questo spetta voi deciderlo! 
 
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Ora è ufficiale. Addio alla storica azienda dolciaria italiana

Si chiude nel peggiore dei modi la vicenda della Melegatti, la storica azienda dolciaria di San Giovanni Lupatoto, famosa per i prodotti delle festività natalizie e pasquali. Il Tribunale di Verona ha dichiarato il fallimento della società… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO DELL’INDICE[nextpage title=”L’appello dei dipendenti”]

I giudici hanno accolto l’istanza che era stata presentata dal pubblico ministero: la situazione dei debiti della Melegatti è stata considerata troppo onerosa. I 350 dipendenti dell’azienda avevano lanciato un appello per cercare di tenere separate le responsabilità degli amministratori dalle possibili soluzioni per salvare la situazione dei lavoratori… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Rappresentiamo la parte onesta, credibile e seria, noi siamo coloro che fino ad oggi con dignità, sacrificio e senso del dovere hanno mantenuto in vita l’anima dell’azienda, il suo lievito madre e allo stesso modo stiamo tenendo in vita la speranza”, questa la posizione dei dipendenti.

POSTE ITALIANE ASSUME 10MILA DIPENDENTI

Rivoluzione in vista per Poste Italiane. Nei prossimi cinque anni, infatti, la società di logistica prevede …

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…oltre diecimila assunzioni, dovute alla fuoriuscita annua di circa 3mila unità, la maggior parte per pensionamento. L’amministratore delegato di PI, Matteo Del Fante…

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…ha confermato la costante crescita economica dell’azienda, con un utile di 1,2 miliardi di euro che potrà essere raggiunto nel 2022. La metà dei nuovi assunti…

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…saranno destinati al settore finanziario e assicurativo.

Azienda cerca 10 nuovi dipendenti: ecco i requisiti che fanno discutere

Un’acciaieria di Riva Trigoso, frazione di Sestri Levante in Liguria, ha pubblicato un annuncio di lavoro tramite il quale cerca…

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…10 nuove figure da assumere. Ma i requisiti sono molto particolari. Innanzitutto i candidati dovranno preferibilmente…

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…neodiplomati che abbiano svolto un periodo di alternanza scuola/lavoro in aziende associate a Confindustria. “Cerchiamo figure specializzate, non generiche tute blu” ha specificato il Ceo Massimiliano Sacco.

PENSIONI, CAMBIA TUTTO: una bella notizia per centinaia di migliaia di persone

La novità sulle pensioni era molto attesa e ora è arrivato il disco verde: c’è l’accordo tra Inps e l’Associazione delle casse di previdenza dei professionisti. Il cumulo contributivo non avrà più i costi del passato, una innovazione che non può che fare piacere. Ecco cosa ha…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole di Boeri”]

…detto a tal proposito il numero uno dell’ente previdenziale, Tito Boeri:

“Non saranno più penalizzati i lavoratori che hanno carriere mobili. Nel giro di dieci giorni sarà predisposta la procedura informatica per le domande e dopo le singole convenzioni tra l’istituto e le casse, che dovrebbe avvenire in tempi molto brevi, si potranno presentare le prime domande”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Riconoscimento pensionistico”]

Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, ha invece aggiunto:

“Finalmente riusciamo a portare a termine la possibilità di poter vedere collegate tutte le varie entità versate, nelle varie storie contributive, e possiamo prevedere una singola pensione cumulata senza lasciare spezzoni contributivi che non abbiano poi un riconoscimento di tipo pensionistico”.

BASTA RINCARO BOLLETTE Scoperta shock dall’inchiesta!! Non paghiamo solo per i morosi…

Quando paghiamo la bolletta della luce, che cosa paghiamo? Non solo il consumo elettrico. Perché andando a spulciare bene ciò che ci arriva a casa, si potrà notare che…

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…tra i cosiddetti oneri accessori e di sistema ci sono varie componenti non ben spiegate, ma che si riferiscono a cose che hanno poco a che fare con le nostre utenze. Per esempio una parte di quanto spendiamo va allo smaltimento delle centrali nucleari dismesse, anche se dal 2005 …

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3[nextpage title=”Soldi per la ricerca”]

…circa 100 milioni di euro all’anno vanno allo Stato direttamente. Ci sono  poi soldi che vengono destinati alla ricerca svolta nell’interesse del sistema elettrico nazionale oppure alla fornitura di energia…

PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4[nextpage title=”L’accollo dei morosi”]

…al sistema ferroviario. E’ giusto che tutti lo facciano? Siamo sicuri che debbano essere i nostri soldi a finanziare questa ricerca? Mettiamoci poi che, come emerso di recente, i soldi non pagati dai “morosi” si riverseranno su tutti gli altri utenti.

Facebook perde una causa sulla privacy: Ecco cosa fa con i dati degli utenti

Stop dal Tribunale di Bruxelles alla pratica utilizzata da Facebook, che registrava e incamerava i dati di navigazione degli utenti anche quando questi non stavano utilizzando il più popolare sito di social network… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La sentenza”]

I giudici belgi hanno deciso che la società di Mark Zuckerberg si metta in regola e cancelli le informazioni archiviate in questo modo ritenuto “illegale”. Previsti anche 250 mila euro di multa per ogni giorni di ritardo nell’adeguarsi alla sentenza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il motivo”]

Facebook ha già fatto sapere che ricorrerà in appello contro la decisione del tribunale della capitale belga. Secondo questi ultimi, la società americana non avrebbe informato a sufficienza gli utenti sulle pratiche di raccolta dei loro dati.

Bollette: Arriva la brutta notizia per gli italiani

I costi di chi non paga le bollette potranno ricadere su chi invece le salda regolarmente. Potremmo trovarci a dover pagare di più per coprire l’evasione di altri cittadini. A rivelare la questione è il Sole 24 Ore, il quale spiega che…

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la stima di insoluto totale per le bollette elettriche si aggira attorno a un miliardo di euro. Dei quali una parte di oneri generali arretrati, circa 200 milioni di arretrati, saranno distribuiti fra tutti i consumatori. Una misura, decisamente ingiusta nei…

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[nextpage title=”Soluzione”]

confronti dei cittadini in regola, nata al fine di rispondere alla crisi di alcune aziende elettriche che si sono ritrovate senza i soldi per saldare i fornitori in seguito alle bollette fatturate ma non incassate.

Multe salate per chi rifiuterà i pagamenti elettronici sopra i 5 euro

Se il cliente chiederanno di pagare tramite bancomat o carta di credito, i negozianti e i professionisti dovranno accetterà la richiesta per le cifre superiori ai 5 euro. Altrimenti scatteranno le sanzioni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Sanzioni”]

È quanto sarà previsto dal decreto attuativo che il governo sta preparando: finora infatti esisteva la norma, ma non la sanzione. Le multe saranno di 30 euro per ogni violazione accertata, come spiegato dal viceministro dell’Economia Luigi Casero… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Ecco quando”]

“Entro settembre prevediamo di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni per chi rifiuta un pagamento elettronico. Abbiamo aperto un tavolo con le categorie di professionisti e parleremo anche con le banche per ridurrei costi dei Pos”.