Sentite uno strano “crack” ogni volte che provate e scrocchiare le dita?. Purtroppo questa è un’abitudine diffusa, che se può essere motivo di fastidio per alcuni, pare non comporti, comunque, un danno fisico. A dirlo sono diverse ricerche scientifiche che confutano l’obiezione di chi sostiene, senza evidenti prove empiriche, che quest’abitudine causi l’artrite. Dell’argomento si occupò nel 1998 una rivista specializzata, Arthritis & Rheumatism, che pubblicò l’esito di un esperimento del dottor Donald Unger: per sessant’anni il medico scrocchiò due volte al giorno le dita della mano sinistra, non della destra. Al termine dell’esperimento, ossa di mano destra e sinistra mostravano lo stesso livello di usura e, in sostanza, non vi erano segni di artrite. Undici anni dopo, nel 2009, Unger vinse l’IgNobel, un premio-parodia del Nobel, sebbene quella non fu la prima ricerca volta ad approfondire l’argomento.
Nel 1990 uno studio pubblicato dagli Annals of the Rheumatic Diseases concluse che effettivamente sollecitare in quel modo le ossa dalla mano non causa artrite, sebbene possa incidere sul gonfiore delle mani e su una ridotta capacità di presa. Questa ricerca, tuttavia, associava l’abitudine a lavoro manuale, onicofagia (mangiarsi le unghie), tabagismo e assunzione di alcoolici.

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