Ebola, allarme rientrato a Messina e Taormina

E’ fortunatamente rientrato l’allarme di un presunto caso di ebola verificatosi a Messina. Un senegalese, appena rientrato da un viaggio in Africa, aveva manifestato diversi sintomi riconducibili all’ebola. L’uomo era stato subito trasferito dall’ospedale di Messina a quello di Taormina e sistemato in un’area protetta dell’ospedale Gaetano Martina. Da lì sono state effettuate tutte le analisi del caso, le quali sono state inviate all’ospedale Spallanzani di Roma. L’uomo non è risultato essere affetto dalla mortale malattia.

La notizia aveva già generato il panico in città, ma fortunatamente l’allarme è rientrato. Il virus Ebola ha fatto migliaia di vittime nelle zone ad Ovest dell’Africa, quindi è normale che faccia paura.

 

Cassino, medici ed infermieri aggrediti al pronto soccorso.

E’ stata una domenica movimentata al pronto soccorso di Cassino. Questa la dinamica dei fatti: un anziano è stato portato al nosocomio perché ha avuto un malore. Dopo più di un’ora di attesa alcuni familiari dello stesso hanno avuto un acceso diverbio con i sanitari del pronto soccorso. Il diverbio è sfociato in lite che ha coinvolto pure due medici presenti nell’ospedale.

Pronto l’intervento delle forze dell’ordine che hanno proceduto ad identificare tutte le persone coinvolte nella rissa. A quanto pare sarebbero stati i due figli dell’anziano a picchiare prima due infermieri e poi i due medici.

Una volta ristabilita la calma le attività hanno ripreso regolarmente.

Pescara: cadavere trovato sulla spiaggia, si sarebbe suicidato

Stamattina il cadavere di un uomo è stato ritrovato in una spiaggia di Pescara. Le forze dell’ordine sono state allertate da un pescatore della zona e sono intervenuti sul posto. L’uomo è stato subito identificato: si tratterebbe di un 53 enne del posto.

L’autopsia ha chiarito le dinamiche del decesso. A quanto pare l’uomo avrebbe dapprima tentato il suicidio in mare ma senza riuscirci, poco dopo sarebbe morto a causa di un infarto provocato dal freddo e dallo stress.

Le forze dell’ordine stanno interrogando i parenti della vittima per capire i motivi che hanno portato l’anziano a compiere il gesto estremo.

Scialpinista muore sul Monte Bertrand nel Cuneese

Uno scialpinista è morto oggi sul Monte Bertrand a circa 2200 metri di altezza. Il protagonista della tragedia si chiamava Giorgio Clot, aveva 46 anni e risiedeva a Taggia in provincia di Imperia. L’uomo sarebbe scivolato a causa di una lastra di neve ghiacciata e sarebbe finito in un canalone precipitando per diversi metri.

A dare l’allarme sarebbe stato un altro uomo che era in compagnia della vittima. Il Soccorso Alpino è prontamente intervenuto per tentare di salvare lo scialpinista, purtroppo non c’è stato niente da fare: Clot è deceduto a causa delle tante lesioni provocate dalla caduta.

L’amico ed il suo cane sono stati portati a valle dai soccorritori.

Pavia, muratore uccide un uomo con tre colpi al volto

Nella giornata di oggi, un muratore ha ucciso con tre colpi di fucile al volto Maurizio Varesi, sessantenne amico di famiglia. Ieri i due avrebbero avuto degli screzi per dei lavori che il muratore stava seguendo ad un portico. Oggi l’uomo ha intercettato il sessantenne mentre si trovava sopra il suo trattore e lo avrebbe ucciso. I colpi sono stati uditi da un parente della vittima che ha immediatamente allertato le forze dell’ordine.

Il muratore si è dato alla fuga ed è attualmente latitante. Gli inquirenti stanno facendo tutti i rilevamenti del caso per stabilire con certezza la dinamica degli eventi.

I fatti sono avvenuti nella frazione di Buscarella in provincia di Pavia.

Omicidio Nemtsov: tre uomini arrestati, uno si fa saltare in aria

Continuano senza sosta le indagini per individuare tutti i colpevoli dell’attentato ai danni di Nemtsov in Russia. Secondo le informazioni fornite dai media russi, tre persone sarebbero state arrestate con l’accusa di aver partecipato a vario titolo all’attentato. Shagid Gubashev, Ramzan Bakhayev e Tamerlan Eskerkhanov questi i nomi delle tre persone catturate.

Intanto le autorità russe hanno individuato quelli che sarebbero gli esecutori materiali dell’attentato: i due ceceni Zaur Dadayev e Anzor Gubashev, attualmente ricercati.

Un sesto uomo sarebbe stato accerchiato dalla polizia a Grozny, l’uomo pur di non farsi prendere si è fatto saltare in aria con una granata.

Terni, paracadutista perde la vita nello stesso punto dove lo perse Taricone

Stamattina un uomo ha perso la vita durante un lancio con il paracadute. Ancora sconosciute le cause dell’incidente, a quanto pare  Massimiliano Piraccini, questo il nome dell’uomo deceduto, si sarebbe lanciato da un’altezza di 4000 metri insieme a due amici. Dopo circa 50 secondi dal lancio avrebbe provato ad aprire il paracadute, ma qualcosa non avrebbe funzionato correttamente. L’uomo si è schiantato al suolo nella località di Vallemicero-Valleantica.

Dopo la tragedia è stato postato un video su Youtube di un precedente lancio effettuato dall’uomo. Dalle immagini si nota come Massimiliano perda i sensi subito dopo il lancio. In quell’occasione fu salvato dal suo istruttore.

Casualità ha voluto che l’uomo perdesse la vita proprio nello stesso posto dove, nel Giugno 2010, Pietro Taricone perse la vita in un incidente dalle modalità analoghe.

Sudafrica: bus investe due triatlete italiane…

Edith Niederfriniger, 41 enne di Merano e Linda Scattolin, 40 enne della provincia di Padova, si stavano allenando in bici quando un pullman si è ribaltato investendole in pieno.

I fatti si sono verificati in Sudafrica sul Franschhoek Pass a Capo Occidentale. L’autobus stava trasportando un’intera squadra di rugby ed alcuni tifosi che si stavano recando nella città di Grabouw per disputare un match. Non sono ancora chiare le dinamiche dell’incidente, a quanto pare l’autista ha perso il controllo del mezzo a causa delle rottura dei freni. Il pullman si è ribaltato ed è finito addosso alle due cicliste.

Tragiche le conseguenze dell’incidente: due giocatori della squadra ed un tifoso hanno perso la vita, mentre una delle due cicliste è stata ricoverata in gravi condizioni.

Roma: due donne incidono scritte sul muro del Colosseo. Denunciate

Ieri il Colosseo è stato oggetto dell’ennesimo atto vandalico ad opera di due giovani ragazze americane, le quali hanno deciso di lasciare un segno della loro visita incidendo un paio di scritte sui muri del famoso monumento. Non contente hanno deciso di immortalare il loro atto vandalico facendosi un selfie vicino alle scritte.

Il fatto non è passato inosservato e alcuni turisti hanno riferito tutto ai sorveglianti, i quali hanno subito allertato le autorità che operavano in zona. Le due donne sono state denunciate per danneggiamento aggravato.

Un evento simile era già capitato nel Novembre scorso, quando un turista russo di 42 anni aveva inciso una grande K su uno dei muri dell’anfiteatro. In quel caso l’uomo fu arrestato.

Gambia, due pescatori italiani rischiano la vita…

E’ ancora tutta da chiarire la vicenda che ha condotto due pescatori italiani in un carcere del Gambia. Da una prima ricostruzione dei fatti sembrerebbe che il motivo dell’arresto sarebbe da ricercare nelle dimensioni delle maglie della rete utilizzata per la pesca.

I due arrestati sono Sandro De Simone, capitano della nave Idra e Massimo Liberati, direttore di macchina. Un terzo italiano, Vincenzino Mora, sarebbe trattenuto a bordo del peschereccio stesso. A quanto pare i due arrestati sarebbero detenuti in carcere in condizioni disumane, addirittura senza cibo da lunedì scorso. Solo il console onorario in Gambia sarebbe riuscito ad ottenere un incontro con i due detenuti, dichiarando di averli trovati in non buone condizioni fisiche e mentali.

Intanto la moglie di Sandro De Simone ha lanciato un appello a Matteo Renzi e al ministro degli Esteri affinché si faccia tutto il possibile per liberare i due detenuti.