Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. E’ un “disastro” per la Volkswagen. La casa automobilistica tedesca ha riconosciuto di aver falsato la misurazione sugli scarichi di gas dei veicoli diesel venduti negli Stati Uniti per aggirare gli standard ambientali.
Un portavoce dell’azienda, riporta lo Spiegel online, ha affermato: “Lo abbiamo ammesso davanti alle autorità. Corrisponde a verità. Collaboriamo attivamente con le autorità”.
L’ad della Volkswagen, Martin Winterkorn, ha annunciato l’avvio di un’inchiesta indipendente per chiarire l’accaduto. “Mi scuso personalmente in tutti i modi, per aver perso la fiducia dei nostri clienti e del pubblico”, ha detto Winterkorn.
“Quanto accaduto ha per tutti noi del direttivo e per me personalmente la massima priorità”. “Una cosa deve essere chiara – ha continuato Winterkorn, citato dallo Spiegel – la Volkswagen non tollera alcuna violazione delle regole o delle leggi” e quindi “farà tutto il possibile per recuperare la fiducia persa. Lavoriamo con le autorità in modo completo e per chiarire tutta la vicenda in modo rapido e trasparente”, ha detto il numero uno della casa automobilistica.
La casa automobilistica avrebbe usato un software capace di rilevare quando la macchina è sottoposta ai test sulle emissioni, in modo da tenere attivo il sistema di controllo sulle emissioni solo in quel periodo di tempo. Negli altri momenti, è l’accusa dell’Epa, i veicoli inquinano molto più di quanto comunicato dalla casa produttrice.
Categoria: Cronaca
Aleppo, salvata bimba nata con un proiettile in testa
I medici dell’Aleppo City Medical Council hanno fatto un lavoro davvero estenuante per salvare la piccola bimba colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria
Condannata alla nascita dopo essersi trovata insieme alla madre sotto il fuoco delle bombe. Ma il suo destino, evidentemente, non era ancora stato scritto.
Un’operazione salvavita eccezionale quella dei medici dell’Aleppo City Medical Council. Con un cesareo d’urgenza sono riusciti a far nascere una bimba siriana nonostante una scheggia di proiettile impiantatosi nella piccola fronte.
La bimba era stata colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria.
L’operazione è documentata anche in un video che sta facendo il giro della rete (sebbene contenga immagini forti e sconsigliate a un pubblico sensibile).
L’operazione è riuscita perfettamente. I medici hanno prima rianimato la bambina, strofinandola e massaggiandola all’uscita dal grembo, fino a farla finalmente respirare e piangere. Per loro la bimba si chiama Amal, che in arabo vuol dire “speranza”.
Incidente a Romanengo: sette feriti, gravissima bimba di 8 anni
Un evento assolutamente tragico: uno schianto terribile lungo l’ex strada statale Serenissima, quella che collega Crema a Orzinuovi. L’incidente è avvenuto intorno alle 21.40, nel territorio di Romanengo. Due le vetture coinvolte: si sarebbero scontrate all’altezza di un incrocio.
Il bilancio per ora è terribile: sette feriti, di cui tre sarebbero bambini. Tra di loro anche una bimba di otto anni.
Proprio la più piccola ha subìto le ferite più profonde, ed è stata immediatamente ricoverata al Civile di Brescia. Sul posto in tutto sono arrivate sette ambulanze, per altrettanti feriti: poi i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia locale.
Tre i bambini rimasti feriti, tutti a bordo di una Opel Corsa guidata probabilmente dai genitori. Auto che poi si è scontrata con una Chevrolet, su cui c’erano altre due persone.
Addio piccola Letizia: il suo cuoricino si è fermato e 8 giorni
Il padre Stefano Ascione, 52enne ha dichiarato: «È stata brava fino alla fine, piena di forza e di voglia di vivere. Se Dio se l’è presa vuol dire che forse non voleva che soffrisse». Il padre era in lacrime mentre raccontava la notizie della morte della sua piccola di soli cinque mesi e otto giorni.
Una vita breve, quella di Letizia, ma già carica di sofferenza e un’operazione al cuore. «Era forte, malgrado il suo cuoricino avesse problemi. È stata a casa con la mamma e me, si rotolava sul letto era piena di energia, pensavamo ce la potesse fare, invece…».
Purtroppo non è stato così e questa tenera piccolina ha dovuto salutare il mondo troppo presto.
Il giovane papà vede che il bambino nella culla è tutto nero….
In clinica, il giovane papà entra in camera della giovane mamma.
Il bambino nella culla è tutto nero.
Di fronte alla faccia interrogativa del marito, la mamma spiega: – Comprendo la tua sorpresa, ma vedi, ho riflettuto molto e ho capito perchè nostro figlio è nero: tu sai che quando ero piccola, mio padre lavorava in Costa d’Avorio, e mia madre aveva trovato una balia nera. I geni del suo latte sono passati nel mio sangue ed ecco perchè nostro figlio è nero.
– Davvero? E’ per questo? Sei proprio sicura? Oh, cara, come ti amo!
E il giovane papà va ad annunciare la nascita del bambino ai suoi genitori.
Sua madre: – E’ nato? Come sono contenta! E dimmi, ti somiglia?
– A dire la verità, è nero… ma c’è una spiegazione. Sai che quando tua nuora era piccola, suo padre lavorava in Costa d’Avorio, e suo madre aveva trovato una balia nera. I geni del suo latte sono passati nel suo sangue ed ecco perchè il bambino è nero.
– Ah, sì, capisco. E’ successo lo stesso a te: quando eri piccolo ti ho dato del latte di mucca, i suoi geni sono passati nel tuo sangue ed è per questo che sei cornuto!
Scoperta la proteina che ripara il cuore
Finalmente una bella notizia in campo medico. A quanto pare la proteina follistatina-like 1 (FSTL1) sperimentata sui topi e sui maiali è in grado di stimolare la formazione di nuove cellule del muscolo cardiaco dopo un attacco cardiaco.
La scoperta, effettuata dai ricercatori americani dell’Università di Stanford e descritta sulla rivista Nature, potrebbe aprire una nuova pagina nella cura dell’infarto.
Negli individui sani la proteina “miracolosa” si trova sull’epicardio, la membrana che circonda la parete del cuore. In seguito a infarto, invece, se ne perdono completamente le tracce.
Utilizzando una sorta di cerotto bio-ingegnerizzato, che imita il tessuto dell’epicardio e funziona come una “riserva” di proteina FSTL1 negli animali infartuati, gli scienziati hanno osservato la crescita delle cellule del muscolo del cuore, nonché il miglioramento delle funzioni cardiache.
Le fughe notturne del Santo Padre
Sembrerebbe una storia di un romanzo d’autore, eppure, a quanto pare, la vicenda risulterebbe molto reale. Monsignor Konrad Krajewski è l’attuale arcivescovo dell’Elemosineria Apostolica, il dipartimento della Curia Romana istituito da papa Gregorio X nel XIII secolo per amministrare l’assistenza del Santo Padre ai poveri.
Nel dicembre 2013, in un’intervista, monsignor Konrad ha affermato che quando conversava con papa Francesco sulle sue visite notturne ai senzatetto di Roma era frequente il “rischio” che il papa decidesse di andare insieme a lui.
Uno dei giornalisti ha chiesto se Francesco ci era già andato qualche volta. Monsignor Konrad ha solo sorriso e ha detto: “Prossima domanda, per favore!”
Quando era cardinale a Buenos Aires, Jorge Bergoglio aveva l’abitudine di uscire di notte per far visita ai poveri e ai senzatetto, sedersi con loro in mezzo alla strada, parlare e condividere il cibo. Era del tutto normale anche incontrarlo sui mezzi di trasporto pubblici della capitale argentina. È una vicenda che testimonia la sua grande bontà e il suo animo puro.
Monsignor Konrad ha riferito che in un’occasione il papa gli ha detto: “Lei può vendere la sua scrivania. Non ne ha bisogno. Quello che deve fare è uscire dal Vaticano. Non aspetti che le persone vengano qui a bussare alla porta. Esca lei e cerchi i poveri”.
Secondo le guardie, papa Francesco uscirebbe dal Vaticano di notte, travestito da “semplice sacerdote”, per andare a trovare chi vive in strada. Il Vaticano nega le informazioni.
Francesco non sarebbe il primo pontefice a effettuare delle “fughe”. Si dice che papa Giovanni XXIII amasse camminare per Roma di sera e che Pio XII si vestisse da francescano per aiutare a nascondere gli ebrei perseguitati durante la II Guerra Mondiale.
Puntatori laser comprati dai cinesi: è allarme, un bambino resta quasi cieco
Questi terribili aggeggi made in Cina hanno provocato danni permanenti alla retina e al visus, in un caso con la perdita totale della vista ad un occhio. E’ quanto accaduto a tre minori italiani, fra i 10 e i 13 anni, a causa di puntatori laser utilizzati in modo improprio.
I puntatori in questione, sottolineano i Nas, si presentano a forma di penna stilografica, di colore nero, con rifiniture di colore grigio argento, e riportano le indicazioni “LASER POINTER – N0. 01 JAPAN” e “QC PASSED 5” o “QC PASSED 4”. Secondo le indagini effettuate, i puntatori laser sono stati posti in commercio da venditori ambulanti, verosimilmente di nazionalità Pakistana-Bangalese e Cinese, a Bologna, Rimini e Firenze.
Benché ad oggi non sia stata ancora formalizzata alcuna denuncia-querela, il N.A.S. di Bologna sta assiduamente eseguendo controlli sul territorio giurisdizionale, procedendo a sequestri amministrativi, non solo nei confronti di venditori ambulanti, ma anche nei negozi, scrive BolognaToday.
Fate bene attenzione e controllate fra i giocattoli dei vostri bambini.
Mamma che allatta il bimbo di un’altra, ed è subito censura
Foto come quest afanno infuriare non poche persone. Jessica Anne Colletti, 26 anni, americana della Pennsylvania è una mamma che allatta il bimbo di un’altra donna.
Nella foto infatti è ritratta col suo piccolo, Lucien, di 16 mesi, e con Mateo, 18 mesi, figlio di un’amica.
La foto in realtà è stata pubblicata durante la settimana internazionale che celebra l’allattamento al seno, e Jessica ha voluto dare la sua testimonianza.
Jessica le chiese se poteva allattarlo, Charlie accettò, e così la balia, da “asciutta” si trasformò in “bagnata”!
Non sono mancati però i commenti positivi, di tutti coloro che hanno voluto sostenere la causa dell’allattamento al seno, anche se in alcuni casi “estremo”.
“La sensualizzazione del seno è stata sviluppata dalla società – dice Jessica – in realtà allattare al seno fa bene ed è un gesto naturale, anche se lo fa una donna diversa dalla madre”.
La donna sostiene che immediatamente dopo la pubblicazione della foto su facebook (che capeggia in copertina sul suo profilo), oltre alle critiche più o meno velate ha ricevuto non solo molti like (oltre 700), ma anche richieste di amicizia, per lo più maschili!
E voi cosa ne pensate?
Vesuvio, vasto incendio sulla cima in fumo ettari di macchia mediterranea
I napoletani sono stati scossi da un forte incendio di vaste dimensioni, visibile a chilometri di distanza, alle pendici del Vesuvio: in fumo una decina di ettari di macchia mediterranea, nel Parco Nazionale. Per l’intero pomeriggio hanno lavorato allo spegnimento numerose squadre della Guardia Forestale e dei vigili del fuoco.
Un evento che ha scosso tanti i napoletani creando spavento e terrore sulle possibili conseguenze che avrebbe potuto portare danni ingenti a cose e persone.