Un padre scopre perché il figlio si ammalava spesso e denuncia tutto (FOTO)

Il padre notava che il figlio si ammalava spesso. Così ha deciso di vederci più chiaro. Così, indagando, l’uomo ha fatto un’agghiacciante scoperta. Ecco cosa ha scoperto. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco com’era l’interno del beccuccio”]

Simon O’Kanada, si domandava come mai il figlio si ammalasse spesso. Così un giorno nota che c’è della muffa nei beccucci antigoccia dei biberon di plastica della ditta Tomme Tippee. Il fatto è che l’interno di tali beccucci non può essere lavato se non forzandolo né si può vedere al suo interno. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La reazione del padre”]

Ovviamente, quando ha scoperto tutto questo, il padre sconvolto ha telefonato alla compagnia per lamentarsi ma la responsabile che ha ricevuto la chiamata ha riso di lui e delle sue preoccupazioni. Ecco cosa ha deciso di fare una sua amica. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La decisione di un’amica di famiglia”]

Una sua amica ha deciso allora di condividere la foto della muffa e così hanno fatto tanti altri mamme e papà che hanno dato il via ad una vera e propria campagna Facebook. Sefate attenzione è la parte che tiene il bocchino quella in cui è contenuta più muffa. Nemmeno più lavaggi riuscivano a rimuoverla completamente. CLICCA SUL PUNTO 5 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La reazione del web”]

Le disgustose immagini del beccuccio della Tomee Tippee sono state condivise su Facebook migliaia di volte e seguiti da innumerevoli commenti dei genitori scandalizzati. Ecco le foto del beccuccio. CLICCA SUL PUNTO 6 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le foto”]

Inizialmente l’azienda produttrice dei biberon si è scusata con i clienti, invitando i genitori a seguire il diagramma per lavare correttamente il manufatto. Ecco cosa hanno scritto i genitori su Facebook:” a tutti coloro che stanno usando i beccucci antigoccia della Tommee Tippee per un po’ di tempo. GETTATELI VIA. Apriteli, rimuovete l’antigoccia e spaccatelo in due. La muffa si annida nel tappo e fa ammalare i vostri bambini. Se potete scattate una foto e unitevi agli altri genitori che hanno fatto un esposto al servizio clienti. Né il lavaggio a mano o in lavastoviglie la elimina“.la risposta della ditta. CLICCA SUL PUNTO 7 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La reazione del web”]

In un comunicato di risposta, la ditta ha dichiarato che se usati correttamente questi biberon con beccuccio non danno alcun tipo di problema, a meno che non vengano usati liquidi non raccomandati, come latte, la formula, succhi scadenti. In ultimo, l’azienda si è scusata nuovamente e in un nuovo comunicato ha fatto sapere che lanceranno a breve un nuovo tipo di biberon modificato in modo che la muffa non si formi più e trasparente in maniera che sia subito visibile. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Unimamme

Tremendo schianto tra un’auto e un camper: un morto e due bambini gravissimi

Una giornata nera per quanto riguarda gli incidenti stradali. Dopo il tir ribaltato sull’A1 e lo scontro mortale tra un auto e un camion in Valsugana, c’è stato l’incidente più grave di tutti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”L’incidente tra un’auto e un camper”]
Sulla Salaria, chilometro 28.300, un’auto e un camper si sono scontrati per cause ancora da chiarire. Sul colpo è morto un ragazzo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”I due bambini in gravi condizioni”]

mentre risultano quattro feriti. Tra questi, due bambini che sarebbero in condizioni molto gravi. I piccoli sono stati subito trasportati dall’elimbulanza.

Omicidio della piccola Maria, c’è la svolta: ecco cosa c’era nell’auto di Daniel…

Possibile svolta fondamentale nel caso dell’omicidio di Maria Ungureanu, la piccola di 10 anni trovata morta nella piscina di un ristorante a San Salvatore Telesino, comune in provincia di Benevento. Nella macchina di Daniel… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ritrovamento”]

romeno di 21 anni indagato principale della vicenda, sono stati ritrovati due calzini per bambini che potrebbero appartenere alla vittima. La madre… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Gli esami”]

di Maria ha già riconosciuto quei calzini, ma la prova del nove arriverà dagli esami del Ris di Roma. Daniel è accusato di omicidio e violenza sessuale.

Padre Jacques: “Io m’inginocchio solo davanti al Signore”. E l’hanno sgozzato…

La Francia e l’intera Europa piangono la morte tragica di Padre Jacques, il prete di Rouen (cittadina della Normandia) trucidato da due attentatori affiliati all’Isis. L’ennesimo atto di violenza degli jihadisti, che ha colpito nel profondo la Chiesa cattolica. Da questa vicenda emergono la grande fede e il coraggio di un uomo anziano, ma fermo nei suoi valori. Ecco cosa racconta Suor Danielle… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La testimonianza di Suor Danielle”]

 a proposito dell’orrenda morte del prelato: i due “invasati” , come li definisce, “gridavano Daesh, Daesh o anche Allah Akbar” e “volevano che Padre Jacques si inginocchiasse, giravano attorno all’altare facendo una specie di proclama islamico, in arabo. Tutti gridavano. ‘Fermatevi, non sapete cosa state facendo È una follia”. Ma i due avevano i coltelli e minacciavano tutti”. Poi la richiesta al prete di inginocchiarsi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Padre Jacques non ha voluto inginocchiarsi, ha resistito e credo che tutto sia degenerato in quel momento”. Suor Danielle era vicino alla porta della chiesa e oggi racconta i retroscena di un atto barbarico che rattrista tutti.

NOTIZIA TERRIBILE: è successo in Italia, poco fa

Ha fatto l’esame solo qualche giorno fa, eppure l’esito non è stato quello sperato. La donna, una 25enne sposata, torna così a casa e rivela al marito il suo insuccesso. Questa notizia diventa solo l’ennesimo pretesto per metterle le mani addosso. L’uomo, un 40enne, residente a Roè Volciano – in provincia di Brescia (di origini tunisine), avrebbe percosso ripetutamente la giovane moglie, una donna di circa 25 anni, dopo aver appreso la notizia del suo insuccesso. Ecco cosa le ha fatto. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa è successo dopo l’esame”]

È tornata dal marito che l’ha aspettata in auto, a Salò. Lei è arrivata a testa bassa, demoralizzata: “Mi hanno bocciato”. Per la rabbia l’uomo ha cominciato a picchiarla già nel’abitacolo, ma a casa la situazione è poi degenerata: l’uomo l’ha picchiata con violenza. La ragazza è riuscita a scappare, a correre dai vicini e a chiedere aiuto. In pochi minuti sono arrivati i carabinieri. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le conseguenze per l’uomo”]

Le forze dell’ordine hanno arrestato l’uomo portandolo in prigione. L’uomo dovrà rispondere alle accuse di lesioni e percosse e rischia dai sei mesi ai tre anni. Ecco però cosa ha raccontato la donna.
La ragazza ha rivelato di essere stata più volte picchiata a minacciata. L’uomo ha pesino minacciato di darle fuoco prima.CONTINUA A LEGGERE

Una ragazzina di 15 anni non è invitata al matrimonio della zia. Il motivo è straziante…

La teenager non è stata invitata al matrimonio per un motivo molto triste. La ragazza ha voluto condividere con i social il motivo di un tale gesto. Ecco le parole della ragazza: CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole della ragazza”]

“Sono molto dispiaciuta perché ho appena saputo che non potrò andare al matrimonio di mia zia. Lei non mi ha invitato. Sono disabile e ho bisogno delle stampelle per muovermi ma posso gestirmi da sola, come faccio da sempre. L’invito era rivolto solo ai miei genitori e ai miei fratelli. Mio padre ha parlato con mia zia e ha chiesto spiegazione sul perché non mi abbia invitato. Per lei la sede non è accogliente e confortevole per una nelle mie condizioni e così ha deciso di evitare ogni tipo di problema. Se solo quella è la ragione, non è qualcosa che dovrei decidere io? Forse posso stare in quella sede. Forse mio fratello e mio padre potevano aiutarmi se ne avessi avuto bisogno. Lei mi ha escluso solo perché sono disabile”. Ecco cosa le hanno detto i genitori. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il pensiero dei suoi genitori”]

I genitori hanno parlato alla ragazza le hanno spiegata, che giusta o ingiusta che sia, era una decisione che aveva preso la sposa e quindi andava rispettata. Con un post successivo però, la ragazza, spiega che la zia non vuole che gli altri invitati vedano la propria nipote non riuscire a fare determinate azioni perché ci sarebbero state anche persone della sua età e tutto questo poteva farla sentire inadeguata. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco la decisione della ragazza”]

Al momento, la ragazza non vuole più parlare con la propria zia, i fratelli vogliono boicottare il matrimonio mentre i genitori non accettano che la figlia abbia preso male la decisione della sposa. Ma forse è proprio il fatto che i suoi genitori non capiscono, quello che ferisce di più la ragazza. CONTINUA A LEGGERE

Gemelle nate tenendosi per mano: dopo 2 anni sono ancora “inseparabili” – FOTO

Quando vennero alla luce, queste due gemelline, fecero il giro del mondo. La loro storia non lasciò indifferente nessuno: le piccole, sono due gemelle monoamniotiche, avevano commosso il mondo afferrando l’una la mano dell’altra solo due anni fa. Ecco la loro storia. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco la loro storia”]

Vennero alla luce dopo una gravidanza non semplicissima. Le due, infatti, per un insolito caso, condividevano il sacco amniotico. La loro mamma aveva dovuto trascorrere 57 giorni distesa a letto prima di partorire. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”I problemi della piccola”]

Le piccole avevano poi dovuto affrontare alcuni lievi problemi di salute dopo la nascita. Ma al momento la mamma rivela:“Non hanno alcun problema di salute, sono normalissime bambine di 2 anni. Corrono intorno, danno la caccia al fratello maggiore che insegna loro cosa non fare e poi lo fanno lo stesso”. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La somiglianza delle gemelle”]

Le piccole sono praticamente identiche. Jillian però ha una piccola vena blu che le attraversa il naso. Entrambe amano scalare, nuotare, affermare la loro volontà, soprattutto se si parla di giochi. La particolarità delle due piccoline. CLICCA SUL PUNTO 5 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il loro essere inseparabili”]

Pur amando il fratello maggiore, le gemelline riescono a sopportare di stare lontane da lui, ma non di essere separate le une dalle altre. Ecco cosa rivela la loro mamma:“Tutti e tre sono molto vicini, ma le bambine hanno un legame inesplicabile. In realtà se proviamo a dividerle piangono. Non vogliono stare lontane le une dalle altre. Detto questo non hanno problemi a spettegolare l’una contro l’altra. Si incolpano e si mettono reciprocamente nei guai”. CLICCA SUL PUNTO 6 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco come vivono oggi”]

Il rischio era che si strozzassero col cordone, invece, le piccole si tenevano la mano come se già si amassero alla follia. Qualche giorno fa, le piccole hanno festeggiato il loro 2° compleanno. Ecco un video che ve le mostrerà in tutta la loro bellezza. CLICCA SUL PUNTO 7 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il video”]

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Islamico entra in chiesa e distrugge un antico crocifisso del 700…

E’ un periodo caratterizzato da forti tensioni religiose e di profonde spaccature. L’Italia, tuttavia, si distingue per l’ospitalità e l’accoglienza ma, nonostante questo, non riceve (non sempre, ben s’intenda…) il giusto plauso dagli ospiti. L’episodio in questione evidenzia proprio l’intolleranza di chi non intende integrarsi e rispettare il credo altrui. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere cosa ha fatto questo giovane magrebino [nextpage title=”Ecco cosa ha fatto all’interno della chiesa”]
L’uomo è entrato in chiesa imbufalito iniziando ad inveire contro i presenti. Tutto ha avuto luogo nella bellissima chiesa San Geremia di Venezia, che custodisce le spoglie di Santa Lucia. Il giovane magrebino, arrivato dalla Francia, ha gridato: “E’ sbagliato!” ha afferrato un prezioso crocifisso del ‘700 e lo ha gettato a terra, danneggiandolo tra lo sgomento dei presenti. Il custode e alcuni parrocchiani lo hanno bloccato e immobilizzato, prima del tempestivo arrivo dei carabinieri. CONTINUA A LEGGERE

A 15 anni violentata dal fidanzato e dagli amici. Il racconto shock: “Mi portavano in garage…”

Una storia orribile, fatta di abusi, violenze ed umiliazioni. Una ragazzina di appena 15 anni, di Pimonte, piccolo comune dei Monti Lattari, è stata ripetutamente violentata da un gruppo di 11 ragazzi, tutti minorenni. Le indagini sono scattate dopo la denuncia della 15 enne che ha raccontato ai carabinieri tutte le violenze di gruppo subite. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere il racconto della vittima [nextpage title=”Ecco il racconto della vittima”]
Del branco faceva parte anche il fidanzato della vittima. Le violenze sarebbero avvenute in un garage e sarebbero state filmate con smartphone. Dopo aver consumato il primo rapporto con fidanzato, la ragazza era stata costretta ad averne altri con gli amici del ragazzo sotto la minaccia della pubblicazione su social network di un filmato riguardante il precedente rapporto. Le indagini hanno evidenziato dei riscontri con i terribili racconti della vittima Dei dodici indagati undici sono stati sottoposti alla misura cautelare del collocamento in comunità. Per uno solo, minore degli anni 14, si procede separatamente. CONTINUA A LEGGERE

L’Italia piomba di nuovo nel lutto tremendo, purtroppo è tutto vero, è appena morto Paolo…

Era partito con gli amici per un tour in moto nel nord Europa. Aveva lasciato la Sardegna per vivere questa bell’avventura con gli amici di sempre. Gian Paolo Cubeddu, 40 anni, si trovava in Svezia e stava viaggiando con i compagni sull’autostrada E6, a poca distanza da Tanum. A pochi metri da un’area di servizio l’improvvisa tragedia. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per leggere iparticolari del terribile incidente[nextpage title=”Ecco la dinamica dell’incidente”]
Un animale, attraversa la strada, Gian Paolo prova a evitare l’impatto, ma perde il controllo della moto finendo a terra. Un impatto terribile dicono alcuni testimoni. Quando arrivano i soccorsi per Cubeddu non c’era più nulla da fare. il padre Paolino, barbiere storico di Sassari, è distrutto e ricorda con orgoglio quel figlio unico, laureato, con la passione sfrenata per le moto. Era un bravo ragazzo, amato dalla famiglia e dagli amici. CONTINUA A LEGGERE

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