La Bambina Cade In Piscina, Ma La Mamma Non Interviene: Guardate Cosa Succede Dopo

La mamma della piccola Josie Morrison non è intervenuta ed è rimasta ferma ed immobile ad osservare la figlia caduta in piscina. Il motivo di questa illogica scelta risiederebbe in una tragica vicenda accaduta qualche anno fa. I coniugi Morrison, infatti, persero il loro primogenito di 2 anni annegato durante una vacanza. CLICCA SUL PUNTO 2 dell’indice per conoscere il motivo della scelta di questa madre [nextpage title=”Ecco perchè la donna no è intervenuta”]
Per reagire, fondarono la Infant Swimming Resource (ISR), un’iniziativa atta a promuovere metodi per insegnare ai bambini come restare a galla da soli. Il video ha ricevuto pesanti critiche, ma il coraggio e la fermezza dei genitori di Josie dimostrano come sia possibile per i bimbi restare a galla da soli. CONTINUA A LEGGERE  

TERREMOTI E VULCANI: Misteriosa anomalia nel golfo di Napoli

Il rigonfiamento, denominato ‘duomo’, che emette gas, è stato scoperto sul fondo marino del Golfo di Napoli. E’ alto circa 15 metri e si estende su un’area di 25 chilometri quadrati. La scoperta, annunciata sulla rivista Scientific Reports, è dovuta ad una campagna oceanografica coordinata da Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e università di Firenze. CLICCA sul punto 2 dell’indice per conoscere i dettagli di questa clamorosa scoperta [nextpage title=”Ecco dovesi trova ed i rischi che comporta”]
Il “duomo” dista 5 chilometri dal porto di Napoli e 2,5 chilometri da Posillipo e ‘si trova a metà strada tra i vulcani attivi dei Campi Flegrei e del Vesuvio, a profondità variabili tra 100 e i 170 metri, come spiega Salvatore Passaro, dell’Istituto per l’Ambiente Marino Costiero del Cnr. Nel rigonfiamento vi sono 650 piccoli crateri legati a emissioni di gas avvenute negli ultimi 12.000 anni. Di questi sono 35 quelli attivi oggi. Il fenomeno potrebbe ricordare l’attività dei Campi Flegrei, ‘dove i gas giocano un ruolo importante nella deformazione del suolo, come spiega Guido Ventura dell’Ingv. A differenza dei Campi Flegrei, nel golfo sarebbe in azione un fenomeno vulcanico secondario, poichè il meccanismo che lo innesca non coinvolge direttamente il magma. Secondo i ricercatori, a provocare il rigonfiamento del fondale marino sarebbe la risalita di gas da una profondità compresa fra 10 e 20 chilometri, attraverso condotti verticali del diametro che va dai 50 ai 200 metri, che piegano e fratturano i sedimenti marini. I gas del ‘duomo’ sono freddi e, secondo Ventura, strutture di questo tipo potrebbero precedere la formazione di vulcani sottomarini o campi di sorgenti idrotermali, ‘come indicano precedenti esperienze in Giappone, Canarie e Mar Rosso. CONTINUA A LEGGERE

Vive senza acqua, luce e gas: ‘Nemmeno in guerra ho sofferto tanto’. Ecco perché…

Si può vivere, nel 2016, peggio che in tempo di guerra? La drammatica storia di Rita, anziana signora di 81 anni, residente a Marghera, sembrerebbe rispondere piuttosto chiaramente al quesito. “Neppure ai tempi della guerra ho sofferto tanto”, afferma Rita, in riferimento alla difficile situazione economica in cui riversa. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come è costretta a vivere [nextpage title=”Ecco come è costretta a vivere”]
L’appartamento in cui vive è in condizioni pessime, con il gas staccato da cinque mesi ed elettricità sufficiente per sole due lampadine. In casa, in base al racconto dell’anziana, manca persino l’acqua. Rita, come non bastasse, è stata colpita da ictus alcuni anni fa: il suo stato di salute è davvero preoccupante. Il gas le è stato staccato a settembre poiché non era stata in grado di pagare una bolletta da 1500 euro.“Non è ammissibile che una donna della mia età debba vivere in queste condizioni”, ripete sfogandosi. Cinque anni fa la donna si sarebbe dovuta trasferire in un altro appartamento e aveva raccolto le sue cose da portare nella nuova abitazione. Il trasferimento poi saltò e lei è rimasta nella casa in cui si trova oggi. Un’abitazione divenuta oramai una sorta di discarica, con gli scatoloni sparsi ovunque… La signora Rita ha deciso di chiedere aiuto e l’appello è stato raccolto da diverse persone, che hanno hanno aiutato economicamente l’anziana signora. CONTINUA A LEGGERE

+++ Sventato attacco all’aeroporto… L’Italia è nel mirino! Raddoppiate le misure di sicurezza +++

Fermato in tempo, prima che succedesse una tragedia. Almeno questo è quanto ricostruito dall’intelligence italiana, che ha fermato ed espulso un pakistano, pronto a colpire l’aeroporto di Bergamo. Si tratta di Farook Aftab, magazziniere accusato di essere un aspirante combattente arruolato tra le fila dell’Isis. Aveva progettato un suo martirio e secondo le indiscrezioni avrebbe rivelato di considerare gli attentati di Parigi una “legittima” reazione alle operazioni dalla Francia.

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[nextpage title=”Le prove”]
Nonostante si sia professato “non terrorista” prima della sua espulsione dall’Italia, secondo gli accertamenti del Ros di Milano, Farook – in Italia dal 2003 – ha lasciato delle tracce sul web, in cui ha esaminato documenti e filmati riconducibili al fondamentalismo islamico e al terrorismo di matrice jihadista. Non solo: sono state trovate prove anche di un suo giuramento, seppur in modo anonimo, di sottomissione al Califfo davanti a un video on line, seguendo così il rito previsto dall’Isis per gli aspiranti affiliati che si trovino in uno stato occidentale.

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[nextpage title=”Le sue parole”]

L’uomo ha tentato di difendersi così: “Sono un musulmano ma non un terrorista, tutti mi conoscono come una persona disponibile. Non mi sono convertito al Califfato. Non sono mai andato sui siti degli estremisti”.

Panico sulle spiagge italiane, quello che hanno trovato in mare è orribile

Se state pensando di andare al mare, meglio che leggiate prima questo articolo. Già, perché in alcune zone d’Italia è stato addirittura imposto il divieto di balneazione, a causa di valori riscontrati non conformi per il parametro di escherichia coli. Si tratterebbe, in sostanza, del pericolo di…

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[nextpage title=”Il pericolo”]
contrarre un batterio che generalmente si può trovare negli alimenti, ma anche nell’acqua, e può provocare infezioni a intestino e reni. Queste possono sfociare poi in diarrea, anemia, insufficienza renale e infezioni del tratto urinario. La presenza di questo batterio è stata riscontrata in…

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[nextpage title=”La zona a rischio”]

Puglia, precisamente nelle acque di Siponto, dove il dirigente del settore Ambiente, Antonello Antonicelli e il sindaco di Manfredonia, Angelo Riccardi, hanno ordinato il divieto di balneazione. Nessuno potrà fare il bagno per un un tratto di costa di circa 927 metri, dove il Comune di Manfredonia – come specificato nell’ordinanza numero 30 del primo agosto 2016 – apporrà specifici cartelli con la dicitura ”Acque inquinate, divieto di balneazione temporanea”. Non resta che fare molta attenzione.

Grave lutto nel mondo della musica, ci ha lasciato poco fa il grande…

È una delle band più famose del pianeta, ha perso uno dei suoi pezzi più importanti. Lo hanno comunicato direttamente “The Police”, con una nota apparsa sui loro profili social ufficiali. È scomparso Nigel Grey, produttore dei primi tre celebri album della band – “Outlandos d’Amour” (1978), Regatta De Blanc (1979) e Zenyatta Mondatta (1980) – formata da Sting, Steward Copland e Andy Summers.

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Proprio quest’ultimo ha voluto ricordare Summer con queste righe:

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[nextpage title=”La prima parte del messaggio”]
Sono veramente dispiaciuto di apprendere la notizia della morte di Nigel Grey. Grey produsse i primi tre album dei Police: tre album che hanno costruito la nostra carriera. Era un produttore comprensivo e di talento, un uomo simpatico e generoso che ha accolto tre ragazzi ottimisti nel suo studio senza chiedergli niente in cambio, dandoci la possibilità di…

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[nextpage title=”La seconda parte del messaggio”]

produrre il nostro primo album “Outlandos d’Amour”. Con e grazie agli incoraggiamenti di Nigel, la sua pazienza e i giorni e le notti passate nel suo studio, il Surrey Studio, siamo stati in grado di costruire il nostro stile, quasi in opposizione alla rabbia del punk di Londra che la faceva da padrona in quesi giorni. È stato molto importante per noi e ci ha spinto sempre a fare meglio. Il ricordo di Nigel Grey e il tempo passato assieme con lui resta vivido e prezioso. Pace Nigel”.

Il cane si getta ferocemente contro la bimba, ecco cosa è successo subito dopo

Spesso, ci capita di avere dei sospetti nati da pregiudizi fuori luogo contro persone, ma anche animali. Sappiamo che i cani sono i migliori amici degli uomini, ma può capitare di avere pausa di loro, soprattutto se si ha dei bimbi piccoli e se si ha a che fare con cani di grossa taglia. Anche in questo caso si tratta di un cane di grande stazza, che ha una fama non proprio bellissima. Ecco di qualche cane di tratta. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il gesto del cane”]

Il protagonista della vicenda, l’eroe, è un dobermann di nome Khan, adottato dal canile da una famiglia di Atherton, in Australia. da quando è entrato a far parte della famiglia, Khan ha subito legato tantissimo con la piccola di 17 mesi. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il giorno dell’incidente”]

La piccola di chiama Charlotte e sembrava davvero entusiasta di giocare con il nuovo arrivato. Un giorno, Khan stava giocando nel giardino di casa con la piccola Charlotte, quando ad un tratto i genitori si sono accorti che il cane la stava trascinando sul prato. Ovviamente, i genitori sono andati in panico hanno pensato che il cane la stesse aggredendo. Così si sono immediatamente lanciati verso il cane, e solo allora si sono accorti che stava trascinando la piccola solo per metterla in salvo da un pericolo. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il motivo del gesto”]

Il dobermann aveva sollevato la bambina prendendola dal pannolino perché nascosto tra l’erba vi era un serpente. Ecco cosa rivela Catherine Sylicics al quotidiano The Advertiser: “Se non l’avessi visto con i miei occhi, non ci avrei mai creduto. Khan era davvero concentrato e agiva in modo aggressivo verso Charlotte e cercavo di capire perché la stessa spingendo, poi l’ha afferrata sulla parte posteriore del pannolino e l’ha lanciata a distanza di un metro. Quando mi sono avvicinata, ho capito subito che era un serpente e Khan aveva cercato di frapporsi tra la bambina e il serpente, ecco perché l’aveva allontanata”, ha poi aggiunto la donna.
Oggi il cane si è guadagnato la fama di una piccola star, riscattando un passato di violenza e miseria.CONTINUA A LEGGERE

Valigia abbandonata sul treno, si teme la bomba. La verità è molto peggiore

Con tutto quello che è accaduto per via del terrorismo nel mondo, ormai tutto spaventa anche una semplice valigia lasciata in treno, dimenticata da qualche passeggero. Anche se in questo caso non si trattava di una semplice valigia. Lo spavento questa volta se lo sono presi i passeggeri di un treno in Marocco. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco dove hanno trovato la valigia”]

Il treno partito in mattinata da Fes e arrivato in serata Marrakech ed è qui che è stato controllato dalle forze dell’ordine, dopo aver ricevuto numerose segnalazioni riguardo una strana valigia abbandonata sul mezzo. Ecco cosa hanno trovato al suo interno. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Non era una bomba”]

Gli inquirenti, scongiurato il pericolo bomba, hanno aperto il bagaglio trovando al proprio interno qualcosa di raccapricciante. La polizia, infatti, ha rinvenuto un cadavere di una giovane donna fatto brutalmente a pezzi. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’identità della donna”]

Al momento, ancora non si conosce l’identità della donna che sembra avere sulla 20ina. Il corpo è stato praticamente mutilato degli arti superiori ed inferiori. Ora la polizia sta indagando sull’assassino grazie alle telecamere della stazione. Tra l’altro, questa a notizia arriva a pochi giorni dal ritrovamento in Lipsia di alcuni cadaveri ugualmente mutilati. Sarà forse lo stesso killer?CONTINUA A LEGGERE

Si prende uno sputo in faccia dopo 7 mesi la Poliziotta muore

Oggi vi racconteremo la storia di una poliziotta che ha commosso il mondo. È una vicenda tanto assurda quanto triste. Lei è Arina Koltsova una poliziotta ucraina, morta a seguito di una malattia contratta proprio a causa del suo lavoro. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Come è avvenuto tutto”]

Una delle tante persone moleste che ha acciuffato durante la sua carriera, le ha sputato in faccia. Una cosa da nulla, che capita molto spesso. Ma, purtroppo, questa volta non è bastata una doccia a risolvere il problema. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il motivo della malattia”]

Aveva arresto l’uomo il giorno di Capodanno: si era beccata alcuni insulti e anche uno sputo, ma non poteva di certo sospettare che quell’uomo, che ha resistito all’arresto, fosse affetto da tubercolosi. La 35enne Arina Koltsova non si è accorta della malattia per diverso tempo. Un giorno però ha perso i sensi nel suo ufficio e i medici le hanno diagnosticato una grave malattia polmonare infettiva e per la poliziotta è iniziata una vera e propria odissea tra ospedali e cure mediche. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il ricordo dei colleghi”]

Il suo fisico ne è uscito fortemente indebolito. Qualche giorno fa ha lasciato parenti amici e colleghi che hanno commentato così la sua perdita: “Si tratta di una perdita insostituibile per tutta la polizia di Kiev”.CONTINUA A LEGGERE

Sara, costretta a letto fin dalla nascita: “Sono una persona fortunata…”

Ai suoi genitori i medici avevano rivelato che la piccola Sara sarebbe vissuta al massimo un paio d’anni. Eppure oggi Sara ha 18 anni e sopravvive grazie alla sua tenacia e alla voglia di vivere. Sara Pavan però è costretta a vivere in un lettino sin dalla nascita a causa di una gravissima forma di atrofia muscolare spinale. Purtroppo questa malattia la limita fortemente: non riesce nemmeno a comunicare normalmente. Ecco però il messaggio che ha fatto trapelare dai suoi genitori: CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il messaggio della ragazza”]

“Il mio diciottesimo compleanno è la mia rivincita. La rivincita verso chi diceva che avrei vissuto solo due anni. Sono una persona fortunata perché ho conosciuto persone che si sono avvicinate a me per quello che sono, e si sono rivelate persone meravigliose che hanno riempito la mia vita. In questa festa di compleanno ho ricevuto tanto, tanto amore”. La sua storia. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La storia di Sara”]

Sara è di Rovigo ed è diventata maggiorenne all’Hospice pediatrico di Padova un luogo che frequenta ormai da cinque anni. Per la sua malattia non esiste una vera e propria cura. La ragazza è seguita da psicologi e medici ed è diventata in qualche modo il simbolo delle cure palliative pediatriche. L’incontro col papa. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’incontro col papa”]

Nel novembre scorso Papa Francesco diede alla ragazza una carezza in piazza San Pietro e l’occasione era stata proprio la presentazione della carta delle cure palliative finalizzate ad alleviare il dolore dei bambini. Di quel giorno rivela: “Quando Papa Francesco mi accarezzò sentii la pace”. Una storia che fa riflettere molto sulle cure e su queste assurde malattie.CONTINUA A LEGGERE