Sorelle inseparabili, scendono insieme queste scale: un orrore improvviso distrugge le loro vite…

Jenny Santos, un ‘insegnate di educazione fisica del New Jersey che perde la vita, per una fatale distrazione che la porta a precipitare dalle scale mobili dell’Oculus: il Transportation Hub che smista gran parte del traffico in arrivo e in partenza dal World Trade Center, a New York. La donna si era sporta dalla balaustra delle…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Scale “]scale mobili, per afferrare un cappello dalla mani della sorella gemella che era lì con lei. Ha purtroppo perso l’equilibrio, precipitando da quasi dieci metri, morendo sul colpo. “Non c’è stato…

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niente da fare – ha raccontato un uomo che ha assistito alla scena – . Era impossibile salvarla. C’era sangue dappertutto. Purtroppo è andata così”. Gessica, la sorella, è stata trasferita in ospedale in…

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stato di shock. “Era una persona molto affettuosa, molto sensibile, molto legata alla sua famiglia. Una persona molto felice”, ha detto un’amica della ragazza davanti all’abitazione della famiglia Kearny, dove le gemelle ancora vivevano con la madre. Gessica, ha aggiunto la ragazza, è “devastata”.

Il conducente vede salire sul bus un uomo con un bambino di 3 anni. Quando guarda i loro piedi un brivido freddo gli percorre la schiena

Non potevamo che essere negli Stati Uniti per questa scioccante storia. Tim Watson, è un conducente di autobus che lavora vicino a San Francisco. Un giorno come un altro, durante il suo turno di lavoro, nota un giovane uomo e un bambino di 3 anni che salgono sul bus, sedendosi in ultima fila. L’autista ha solo un brutto …

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Presentimento 

presentimento, ma quando sente il bimbo piangere tutto gli appare più chiaro:  infatti  il piccolo è la vittima di un rapimento avvenuto un’ora prima in una biblioteca. A questo punto l’autista escogita un piano. Ferma l’autobus, fingendo di dover cercare uno zaino smarrito, e si avvicina assicurandosi che gi suoi…

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Indumenti 

indumenti corrispondessero alla descrizione diramata dalla polizia. Anche il bambino indossava pantaloni blu e sandali rossi. Tim continua allora la messa in scena, riuscendo nel mentre ad avvertire la polizia. Alla fermata successiva le forse dell’ordine sono già in attesa …

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Fermata 

dell’arrivo dell’autobus. Il bambino viene così salvato e il rapitore messo in custodia. “Poteva essere uno dei miei figli… ho fatto quello che ciascun padre avrebbe fatto al mio posto”, rivela Tim.

Papa Francesco chiede perdono ai fedeli: “È tutto vero, purtroppo”

Oggi alcune notizie passano alle televisione in coda ad altre, e solo pochi, in questa informazione senza connotazioni personali, ne riescono a percepire la portata. Quindi all’annuncio di una prefazione scritta da Papa Francesco, per il libro in cui lo svizzero Daniel Pittet racconta gli abusi subiti da un sacerdote, in cui afferma “Chiedo perdono per i preti pedofili: un segno del diavolo, saremo severissimi”. Forse non fa scalpore quanto dovrebbe, segnando un progresso netto, rispetto a quella Chiesa conservativa della propria immagine, pur se di forte al più…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Vittime “]

meschino dei reati. “Per chi è stato vittima di un pedofilo è difficile raccontare quello che ha subito, descrivere i traumi che ancora persistono a distanza di anni. Per questo motivo la testimonianza di Daniel Pittet è necessaria, preziosa e coraggiosa” scrive Papa Francesco. Una ventata di realtà: perché in fondo sono semplici uomini quelli che compongono la chiesa, che come tutti posso sbagliare e al pari di tutti devono per questo pagare. Bergoglio racconta di aver conosciuto…

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Daniel in Vaticano, voleva raccogliere le testimonianze di religiosi e religiose, di preti e di consacrati, diffondendole con un libro intitolato “Amare è dare tutto”. Non potevo immaginare che quest’uomo entusiasta e appassionato di Cristo fosse stato vittima di abusi da parte di un prete. La sua storia colpì molto il Papa.”Ho visto ancora una volta i danni spaventosi causati dagli abusi sessuali e il lungo e doloroso cammino che attende le vittime. Sono felice che altri possano leggere oggi la sua testimonianza e scoprire a che punto il male può entrare nel cuore di un servitore della Chiesa” conclude Papa Francesco, riservando una preghiera:…

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“Come può un prete, al servizio di Cristo e della sua Chiesa, arrivare a causare tanto male? Come può aver consacrato la sua vita per condurre i bambini a Dio, e finire invece per divorarli in quello che ho chiamato “un sacrificio diabolico”, che distrugge sia la vittima sia la vita della Chiesa? Alcune vittime sono arrivate fino al suicidio. Questi morti pesano sul mio cuore, sulla mia coscienza e su quella di tutta la Chiesa. Alle loro famiglie porgo i miei sentimenti di amore e di dolore e, umilmente, chiedo perdono”.

Tragedia al centro commerciale: aveva solo 10 anni

Succede nel Regno Unito. In un centro commerciale di Reading, un bambino di 10 anni è rimasto ucciso, schiacciato da un pesante mobile. Tempestivi i soccorsi, che il piccolo aspettava disteso a terra con un trauma cranico. Fatta la prima…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Trasporto”]

medicazione sul posto, i medici lo hanno trasportato d’urgenza al Royal Berkshire Hospital, ma tutti i tentativi fatti per salvargli la vita sono risultati vani. “In questo momento il decesso della giovane vittima è trattato come ‘inspiegabile’, ma la…

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polizia sta conducendo ulteriori indagini”, comunicano gli agenti, sottolineando che al momento non sono emerse responsabilità. Si riporta una caso analogo, risalente al 2013, in cui un bambino di…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Condanna “]quattro anni, rimase schiacciato da un grande specchio in un negozio Hugo Boss. L’azienda fu condannata a pagare 1,2 milioni di sterline alla famiglia dopo la tragedia.

Occhio alle termocoperte, così la casa va in fiamme

Un incendio in piena regola, la scorsa notte a Palermo. In via dei Nebrodi, dopo dopo le 2, in un appartamento all’undicesimo piano è divampato un rogo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Anziana salvata in extremis”]

Le tre squadre di vigili del fuoco hanno tratto in salvo in extremis una signora anziana. A causare l’incendio, una termocoperta. Per domare le fiamme sono servite alcune ore… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Un ferito”]

È rimasto ferito il vicino di casa del piano di sotto, colpito dai calcinacci e dai frammenti di vetro che cadevano dall’appartamento superiore. 

Silvia, 15 anni, il fratello la vede con 4 ragazzi: “Torna a casa”. Ecco cosa è accaduto dopo

La cittadina di Schio, in provincia di Vicenza, è in stato di choc dopo la scomparsa di una 15enne di origini moldave. Silvia Bojoga, questo il suo nome, frequenta la terza media all’istituto secondario di primo grado “Fusinato”. La sorella Veronica ha diffuso un appello anche durante la trasmissione “Chi l’ha visto?”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Insieme a 4 ragazzi”]

“Abbiamo denunciato la scomparsa ai carabinieri. Io e mia mamma siamo distrutte, chiediamo solo che torni a casa. Silvia è una brava ragazza e non è mai stata via di notte senza avvertire”. Il fratello invece l’avrebbe vista insieme ad altri quattro ragazzi, rimproverandola e dicendole di andare a casa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’identikit”]

Questo l’identikit di Silvia: è alta 1,62 m, ha gli occhi azzurri e i capelli biondi. Quando è scomparsa aveva addosso una giacca nera, un paio di jeans e un paio di scarpe nere. Inoltre aveva con sé il proprio zaino, un trolley viola e nero.

Profugo con la tubercolosi, ecco a chi potrebbe averla trasmessa

L’Asl di Pesaro lo conferma: un profugo nigeriano di 34 anni è stato colpito da tubercolosi polmonare. Attualmente si trova ricoverato in isolamento nel reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Marche Nord. I medici fanno sapere che la terapia antibiotica sta dando risultati positivi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La profilassi”]

Per scongiurare il pericolo che qualcuno sia stato contagiato, il Servizio Igiene e Sanità Pubblica ha disposto la profilassi per chiunque potrebbe essere venuto a contatto con lui. Ovviamente un’operazione tutt’altro che semplice, dal momento che il richiedente asilo è stato registrato nella struttura di Cagli lo scorso aprile… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Test per gli operatori del centro”]

Intanto sono stati individuati gli operatori venuti a contatto con lui: verranno sottoposti al test Mantoux, prima di un’eventuale radiografia e visita pneumologica.

Mamma scomparsa da un mese, l’appello disperato della figlia Sara

A Chi L’ha Visto, la 25enne Sara Bordon ha lanciato un appello disperato: “Mamma, se ci vedi o ci senti, mandaci anche un solo messaggio per dirci che stai bene”. Cristina Zebeo, 52 anni, è scomparsa dalla sua abitazione lo… CLICCA SU PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Appelli”]

scorso 8 gennaio. Ancora, nonostante gli appelli lanciati dalla figlia Sara, non si hanno sue notizie. La donna dopo aver abbandonato il marito e i due figli per seguire un altro uomo, attualmente viveva… CLICCA SU PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Cellulare”]

da sola. L’ultima volta il suo cellulare è stato agganciato in piazzale Cantiere a Dolo, lo stesso punto in cui è stata ritrovata anche la sua auto, parcheggiata e chiusa a chiave. La pista attualmente seguita è quella di un probabile allontanamento volontario, ma non si esclude nemmeno la tragedia.

Questa infermiera scrive con le lacrime agli occhi al Ministro Lorenzin, vergognatevi ecco come ci avete ridotti

Ormai vige una sorta di malessere generale di molte categorie di lavoratori, che non si sentono tutelate dai loro rappresentati ai ministeri. Onesti lavoratori, imprenditori che devono ogni giorno lottare con una legislazione lenta, che non interviene tempestivamente là dove deve intervenire, e che il più delle volte risulta essere più un ostacolo che un vero supporto. Così svolgere la propria professione, a cui si è dedicata una vita, può diventare avvilente e mantenere la propria famiglia oltremodo difficile. Esistenze messe a dura prova e in pericolo dall’incompetenza di persone che forse, dall’alto del loro olimpo, hanno dimenticato cosa voglia dire vivere, oggi, la vita di tutti i giorni. Come la cronaca racconta : Ecco l’estratto di una lettera di Elsa Frogioni, inviata al “Quotidiano Sanità” qualche giorno fa. “Gentile Ministro Beatrice Lorenzin, sono una infermiera di 57 anni che lavora nel blocco operatorio di un ospedale dell’ASUR Marche. Le scrivo per porre alla Sua attenzione l’increscioso caso che coinvolge nello specifico un collega infermiere dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Ancona. Il mio personale interesse è palesato dalle medesime condizioni di lavoro che ci affliggono e forte preoccupazione dell’influenza negativa che queste esercitano sulla salute dei sanitari. In breve, il collega 60enne, prossimo alla pensione, con uno stato di servizio esemplare, assegnato presso il blocco operatorio dell’AOU di Ancona, il prossimo 16 febbraio si presenterà in commissione disciplinare. Dovrà rispondere e discolparsi per aver tutelato la sua salute e quella degli assistiti…. CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Diritto di riposo”]

Il fatto contestato dall’azienda riguarda il diritto al riposo. Il collega dopo aver espletato un turno regolare di mattino di ore 6,30, era in pronta disponibilità nel turno notturno ed è stato richiamato in sala operatoria in urgenza, dalla mezzanotte sino alle ore 8 del giorno seguente, ha lavorato 14 ore su 24. Avrebbe dovuto, secondo disposizione turnistica, prendere nuovamente servizio per il turno pomeridiano, dalle ore 13,37 fino alle 20,10, ma, essendo comprensibilmente stanco, prima di lasciare il servizio, ha richiesto e segnalato per iscritto al coordinatore di avere la necessità di riposare e di non essere in grado di lavorare quel giorno nel turno pomeridiano. Al di là di ogni logica e rispetto di parametri di sicurezza, qualità assistenziale e non ultima, anche se mai stimata e tutelata, la salute del lavoratore, l’azienda ha deciso di considerare questa necessità di riposo come “inosservanza alle disposizioni di servizio, rilevante ai fini disciplinari.”. Noi operatori sanitari siamo basiti e indignati di questo atteggiamento e ci appelliamo al Ministro della Salute, alla donna e come utente dei Servizi Sanitari pubblici, di conoscere il suo parere in merito alla incresciosa situazione descritta, sperando nel suo sostegno. E’ nostro il dovere di garantire al cittadino l’esito delle prestazioni sanitarie, ma in quali condizioni?…. CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Inail”]

I nostri carichi di lavoro sono accresciuti, i nostri diritti sottratti. Donne operatrici sanitarie che a causa del proprio lavoro (fonte INAIL), in questi anni stanno sviluppando malattie e infortuni sul lavoro e molteplici evidenze scientifiche lo attestano. Oggi gli operatori sanitari che lavorano nei Blocchi Operatori cumulano mediamente circa 180-200 ore/anno di straordinario lavorato in pronta disponibilità attiva. Significa che di frequente lavoriamo di notte e durante le festività, con programmazioni turnistiche che non ci consentono di riposare a sufficienza ne di avere una vita privata e familiare normale. Le nostre Dirigenze Sanitarie, sono orientate a interpretare leggi nazionali europee e contrattuali, secondo dettami convenienti a soddisfare esigenze economiche e formali adempimenti istituzionali. Quanto descritto è una minima parte della situazione del degrado del lavoro dei sanitari, che incidono ancor più gravemente sulla salute delle donne e nella gestione della nostra vita personale e familiare. In occasione del caso Nola, ci ha definiti “Eroi quotidiani che fanno il loro lavoro e la loro missione.”. Ora, nell’attuale circostanza, i sanitari fino a che punto devono spingere il proprio sacrificio e abnegazione alle disposizioni di servizio? La storia troppo spesso consegna agli eroi una tragica fine.”.

Ragazzina ai genitori: “Esco un attimo di casa…”. Quello che accade dopo sconvolge un Paese – FOTO

Leonne Weeks aveva appena 16 anni. Questa ragazza inglese è stata trovata morta, dopo essere andata a un incontro con un ragazzo conosciuto su Internet… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il corteo funebre”]

Un centinaio di persone ha voluto partecipare ai suoi funerali, che si sono tenuti a Dinnington (South Yorkshire): il feretro – una vara rosa con incisi il suo nome e alcuni cuori – è stato accompagnato da un carro trainato da cavalli… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”Due arresti”]

Il suo corpo è stato ritrovato sul ciglio di una strada, dopo che sua madre Paula aveva chiamato la polizia per denunciare la scomparsa della figlia. Leonne sarebbe stata pugnalata a ripetizione: sono stati arrestati un 18enne, accusato di aver compiuto l’omicidio, e una ragazza di 26 anni ritenuta sua complice… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Devastati””]

“Siamo devastati per la perdita della nostra bella Leonne. Era molto amata e mancherà a tutti noi. Chiediamo che la nostra privacy sia rispettata in questo momento difficile”, ricorda i suoi familiari.