Buon senso e delicatezza dovrebbero essere sempre tenuti a mente quando si affronta un tema terribile come quello del cancro. Alla Usl di Belluno, tuttavia, non sembrerebbero pensarla allo stesso modo. Nei referti i pazienti leggono l’ammontare delle spese sostenute dall’azienda per le cure. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il costo del trattamento”]
Non deve essere piacevole per i malati di cancro conoscere il costo del trattamento. Il caso è stato esposto così da alcuni pazienti ed è arrivato al tribunale del malato che ora chiede all’azienda sanitaria di cancellare almeno per i malati sottoposti a cure oncologiche quell’appunto (francamente inopportuno) presente sui referti. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La radioterapia a Verona”]
Nelle scorse settimane, alcuni malati di cancro afferenti all’Istituto oncologico veneto con sede a Padova avevano denunciato di essere “indirizzati” quotidianamente all’ospedale di Negrar, in provincia di Verona, per essere sottoposti a prestazioni di radioterapia. In sostanza, tanti pazienti dovevano farsi 220 chilometri tra andata e ritorno per Negrar. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La denuncia”]
Luigino Zuin della Uil Fpl di Padova denunciava: “Lo Iov vanta alte competenze ma non può essere ospitato in una struttura talmente stretta e inidonea da poter essere un casinò o un albergo, non certo un ospedale che tratta pazienti così delicati. Non c’è fisicamente posto, per questo si è costretti a cercare alternative, anche lontano, troppo lontano”.