Non ho mai capito perchè le necessità sessuali degli uomini e delle donne sono così differenti fra loro… e non ho mai capito perchè gli uomini pensano con la testa mentre le donne con il cuore.
Però una notte mia moglie ed io siamo andati a letto.
Abbiamo cominciato ad accarezzarci, massaggiarci, bacini e così via…
La questione è che io ero già pronto, ma proprio in quel momento lei mi dice: ‘Adesso non ne ho voglia, amore mio. Voglio solo che mi abbracci’
Ed io esclamo:
‘COOOOOOOOSA?!?!?!’
Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne: ‘Non sai connetterti con le mie necessità emotive di donna’.
Il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta.
Ho messo a posto gli oli afrodisiaci, ho spento le candele, ho tolto il disco di Baglioni (in quei momenti funziona quasi sempre) ho spento lo stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne.
Sono andato a farmi una doccia fredda per vedere se potevo calmare ‘la bestia’ e mi sono messo a guardare Discovery Channel a tutto volume per non fare dormire la figlia di mia suocera…
Dopo un pò mi sono addormentato.
Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale e mi sono messo a guardare orologi mentre lei si provava tre modelli carissimi di Armani.
Come tutte le donne non sapeva decidersi, così le ho detto di prenderli
tutti e tre. A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe
nuove da mettere con i nuovi vestiti… 350 euro al paio… Le ho detto che andava bene.
Di lì siamo andati nella sezione casual dalla quale ha preso un piumino
ed una borsa di Louis Vuitton.
Era così emozionata! Credo pensasse che fossi diventato pazzo, ma ad ogni modo le ha prese lo stesso. Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnellino corto da tennis.
Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a Tennis.
E’ rimasta sioccata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva.
Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo, ed ha cominciato a chiamarmi con tutti i nomignoli più affettuosi e stupidi che le donne usano. ‘Cucciolone mio’; ‘Topolino amoroso’ e così via.
Siamo andati alla cassa a pagare.
E’ stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto:
‘No amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto
questo’…
Se aveste potuto vederle la faccia, diventò pallida quando le ho detto:
‘Voglio solo che mi abbracci’.
Sembrò quasi che stesse per svenire, le si è paralizzata la parte sinistra del corpo, le è venuto un tic nervoso all’occhio.
A questo punto le ho detto:
‘Non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo’.
Autore: Susy
Miracoli di conversione Medjugorje Simona Amabene e la nascita de’ La Costola Rosa
Simona Amabene, una brava ragazza che lavorava come pr al Twiga, famoso locale della Versilia, prima di essere toccata dalla Madonna.
Ecco come parla della sua esperienza di conversione: “Inaspettatamente al corso ho conosciuto Sarah, una modella americana che mi ha introdotta nel mondo degli eventi e dello spettacolo. Ho iniziato come ragazza immagine in Aprilia per il motomondiale, allora esordiva un giovanissimo Valentino Rossi…facevo il lavoro che desideravo, viaggiavo e conoscevo gente “importante”. Poi ho sempre avuto il pallino di organizzare eventi e ci sono riuscita, cominciando a collaborare con diverse agenzie, teatri, festival soprattutto in Toscana: La Versiliana, Il Pucciniano, Giorgio Gaber…”.
All’inizio del 2008, poi, una nuova occasione: “Un mio amico, Maurizio Bendinelli, divenne direttore nel famoso beach club Twiga di Forte dei Marmi, frequentato da personaggi famosi, mi volle tra i suoi collaboratori. Accettai subito. Pensavo di essere gratificata così, facevo quello che volevo ma in realtà non ero mai contenta. Dentro di me mancava sempre qualcosa. In estate andai a trovare mamma in Liguria e lì ci fu uno dei primi segni: mi diede una foto della Madonna di Medjugorje che una sua cliente le aveva portato al rientro da un pellegrinaggio. La guardai e pensai: ’Medjugorje..come suona dolce questa parola. Avevo un ricordo vago riguardo alle apparizioni in quel paesino, ma non sapevo neppure dove si trovava’. Misi la foto nella mia camera e ripresi la mia vita di sempre.”
Nel 2009, la svolta: “Sento anch’io parlare del cambiamento di Paolo Brosio, socio del Twiga insieme a Briatore, Marcello Lippi e la Santanchè. Ci conoscevamo superficialmente ma devo dire che, dopo la sua conversione, avevo notato in lui un viso più sereno. Ho pensato ‘Cavolo che bella cosa è capitata a quest’uomo’. Mi ha colpita. Ritorno di nuovo dai miei genitori in Liguria, era aprile, e mi concedo una passeggiata ai piedi di un colle vicino casa dove c’è anche un santuario mariano. Sentivo la natura, sentivo la pace. Sono entrata nella chiesetta. Premetto che non era nelle mie abitudini la Messa, andavo solo nelle ricorrenze importanti, Natale, Pasqua….e l’ultima mia confessione risaliva alla Cresima. Ho pregato la Madonna e le ho chiesto di aiutarmi a mettere ordine nella mia vita perché da un po’ di tempo era come se mi sentissi un pesce fuor d’acqua a lavorare in quell’ambiente mondano, tutto iniziavo a starmi molto stretto”.
E, incredibile, dopo quattro giorni arriva proprio la “chiamata” della Madonna che la vuole accanto a sé. Il suo tramite è stato, neanche a dirlo, Paolo Brosio: “Dopo quella preghiera mi telefona il direttore e mi dice che Brosio vuole il mio numero: ‘Vorrà parlarti della Madonna’ mi dice”. E infatti così è stato: “Paolo al cellulare: ‘Simona ti ho notata sei una mosca bianca in quel mondo, vorrei che mi aiutassi a organizzare pellegrinaggi nella Bosnia- Erzegovina’. Tra tutte le proposte, questa era la più inaspettata e originale. E ho accettato ”.
Da lì è cominciata l’avventura: “Partenza per Medjugorje e il Twiga pian piano diventa il ricordo di una vita che non è più. Per Simona adesso c’è la messa quotidiana, l’adorazione Eucaristica. “Il vuoto che avevo, Gesù l’ha riempito. Niente e nessuno mi gratificava mai abbastanza, con Gesù tutto ha iniziato ad avere un senso”. Dopo l’intensa collaborazione tra pellegrinaggi, eventi di preghiera e beneficenza, libri e programmi tv con Brosio, Simona ha capito, nel silenzio della preghiera e nella serenità del Podbrdo, che la sua “missione” sarebbe stata quella di occuparsi delle donne.”
E’ nata così la Costola Rosa che guarda all’esempio di Maria, la donna per eccellenza, coraggiosa, accogliente, delicata che ha creduto, sperato e amato, soprattutto nei momenti più difficili. L’iniziativa ha dato frutto: un ritiro a Medjugorje nel mese di marzo per sole donne che “è un’occasione per prenderci cura della nostra vita spirituale, per rinnovarci e, per portare poi a casa il bene che abbiamo ricevuto, per essere mogli, mamme, figlie, lavoratrici migliori”; una rubrica “rosa” sulla rivista “Medjugorje. La presenza di Maria”, tutti i mesi in edicola, che racconta le straordinarie esperienze di vita e di fede di figure femminili provate da grandi dolori ma capaci di aprire il loro cuore a Dio e di rialzarsi più forti di prima: “Il primo articolo, senza volerlo, è stato pubblicato il 15 giugno 2014, in coincidenza con l’inizio della Novena alla Madonna Regina della Pace, e ho potuto toccare con mano gli effetti positivi della rubrica: Ausilio, un padre distrutto dalla tragica morte del figlio, “per caso” mi ha raccontato che grazie a una di queste storie ha deciso di andare a Medjugorje e lì ha ha ritrovato la fede e la speranza”; tra i frutti i “Cenacoli con Maria”, una sorta di flash mob mensile per riscoprire una sana abitudine: la preghiera in famiglia. E ha già dato i suoi frutti, una riappacificazione tra Luigia e Cesare, moglie e marito, separati da tempo. La Costola Rosa è anche una pagina Facebook, gestita con l’amica Isabella, che vuole diffondere i valori cristiani, e dare ossigeno a chi è schiacciato dalle tante fatiche quotidiane.
Tornato dall’aldilà, Dio Esiste L’ho incontrato. Ero morto e sono rinato
Avete mai immaginato cosa avviene dopo la morte? Beh ora c’è qualcuno che sembra potercelo rivelare. Lui si chiama Mickey Robinson e pare sia tornato dall’ aldilà sulla terra dopo un incontro con Dio.
A seguito di un incidente aereo,Mickey descrive il suo ritorno dal “luogo dei morti” e il suo personale incontro con Dio e l’ Oscurita’ della sua stessa vita, le sensazioni provare sono indescrivibili. porta sul suo corpo ancora i segni del terribile incidente. Ecco il video della sua intervista con sottotitoli in italiano.
[youtube http://www.youtube.com/watch?v=AcW8dNw4DCc]
Allerta nei supermercati Coop, ritirato prodotto potenzialmente mortale: ecco dove
La Coop ha annunciato il ritiro dagli scaffali del prodotto gastronomico “Girellone farcito” con le olive, della marca Il Forteto. In questo prodotto potrebbero esservi sostanze molto pericolose come
la Listeria Monocytogens, un pericoloso batterio che cresce in un range di temperatura molto ampio (tra i + 3 °C e i 45 °C) con un optimum tra i 30 °C e i 38 °C, ma che presenta buona resistenza anche ad altre temperature, caratteristica che lo rende un potenziale contaminante di alimenti, anche se conservati in frigorifero.
La Listeria Monocytogens è responsabile della listeriosi una malattia che nei neonati potrebbe rivelarsi anche mortale. Per gli adulti invece i sintomi sono quelli a un’influenza, ma può provocare setticemia, meningite purulenta e l’aborto nelle donne in gravidanza. Il lotto interessato è il 40115 con scadenza il 14/10/2015, venduto nel solamente nel Lazio, in Toscana, Umbria e Campania. Nel caso in cui qualcuno dovesse avere in casa il prodotto deve riportarlo al supermercato in cui è stato acquistato. Per ogni ulteriore informazione è possibile chiamare il numero 0555370574.
Amedeo, senza casa, va a dormire dalle suore: ma il giorno dopo il conto è salatissimo
Amedeo di Sempione lo conoscono in molti. Sin da giovane quest’uomo ha avuto problemi di salute e non ha una casa. Operato da poco al cuore, l’uomo è costretto a vagare intorno a piazza Sempione per racimolare qualche spicciolo e potersi permettere un tetto, anche solo per una notte. In questa zona ci sono diversi alberghi e pensioni, ma Amedeo non può permetterseli, e quindi ha pensato di pagare il pernottamento in un istituto di suore a Montesacro. Al mattino seguente, al momento di saldare, l’amara sorpresa: per una sola notte il conto segnava la bellezza di 35,50 euro.
Fabrizio Cascapera del Centro Democratico rivela al RomaPost.it: «Amedeo non si ferma mai, anche se non è in gran salute, e lo si vede spesso pulire piazza Sempione in cambio di qualche spicciolo, ed è normale quando uno è abituato a lavorare. Va aiutato, perché per una vita intera ha lavorato e pagato le tasse. Trovo scandaloso che istituti religiosi, esenti dal fisco, facciano un simile business sulla pelle delle persone, e spero che il Comune o il Municipio possano aiutare Amedeo. Forse la pubblicità e gli incentivi saranno minori rispetto ad altre categorie, ma per una volta aiutiamo gli italiani».
Romena pirata: 5 anni fa lo aveva rifatto. Sui social i video della sua guida spericolata
Paula Alina Matei, la 25enne romena, qualche giorno fa, ha investito e ucciso Gino Stevanato, un uomo di 79 anni che stava passeggiando col cane. La donna è fuggita ma è tornata sul luogo dell’incidente poco dopo, per far sparire la targa che aveva perso nell’impatto.
Agli inquirenti la donna, senza patente e forse ubriaca, ha poi ammesso le proprie colpe, fornendo come parziale alibi l’asfalto bagnato della strada. Ora, un video getta ombre agghiaccianti sull’investitrice. Paula si è fatta riprendere mentre, con una bottiglia in mano, guida all’impazzata usando i piedi. Il particolare più inquietante arriva pochi istanti dopo: sul sedile posteriore c’è la figlia della donna, una bimba piccola, che sembra molto divertita e che forse dovrebbe essere assegnata all’assistenza sociale che si prenderebbe cura di lei con più maturità e sicurezza.
Bonus di 5000 Euro per Giovani Genitori: Cosa è e Come si Ottengono
Da qualche giorno circolava in rete una notizia data per certa e attuale di tale Bonus di 5000 euro per giovani genitori, che il Governo Renzi aveva stanziato per il 2016.
Questo bonus avrebbe dovuto essere devoluto dunque ai genitori di età inferiore ai 36 anni
Controllando bene però, oltre alle testate che diffondevano la notizia, nelle fonti ufficiali, dunque siti di Inps e Governo, questo Bonus non era menzionato, o meglio c’era in ballo un bonus di 5000 euro per giovani genitori. La verità: dopo avere scandagliato circolari e messaggi, e avere anche tentato un chiarimento direttamente alla fonte, telefonando al numero verde Inps, mi è stato chiaro che il Bonus di 5000 euro per giovani genitori esisteva, ma non era affatto una novità.
E infatti la legge era del 2010.
Per la precisione, la circolare Inps n. 115 del 05/09/2011 recita così:
“Con Decreto del 19 novembre 2010, pubblicato nella G.U. 27 dicembre 2010, n. 301 (allegato n. 1) il Ministro della Gioventù ha stanziato l’importo di € 51.000.000, per la realizzazione di interventi in favore dell’occupazione di persone di età non superiore a trentacinque anni e con figli minori.”
Il decreto, emesso dal Governo Berlusconi, aveva comprendeva dunque un accordo firmato con l’Inps per il finanziamento di 51 milioni da destinare ai giovani genitori disoccupati con figli piccoli.
L’Inps successivamente al Decreto aveva istituito una “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.
Per essere iscritti a tale banca dati bisognava avere determinati requisiti quali:
• età non superiore a 35 anni (da intendersi fino al giorno precedente il compimento del trentaseiesimo anno di età);
• essere genitori di figli minori – legittimi, naturali o adottivi – ovvero affidatari di minori;
• essere titolari di uno dei seguenti rapporti di lavoro:
– lavoro subordinato a tempo determinato
– lavoro in somministrazione
– lavoro intermittente
– lavoro ripartito
– contratto di inserimento
– collaborazione a progetto o occasionale
– lavoro accessorio
– collaborazione coordinata e continuativa.
Questa banca dati doveva gestire questo benedetto Bonus di 5000 euro per giovani genitori, e regolarne anche l’erogazione, attraverso i datori di lavoro.
Infatti, sempre la circolare Inps stabiliva la procedura che i datori di lavoro dovevano seguire per erogare il bonus da 5000 euro.
L’incentivo spettava (uso l’imperfetto per questione di tempo, è una legge, ripeto, del 2010) per l’ assunzione a tempo indeterminato, anche parziale, o per la trasformazione a tempo indeterminato (anche con orario parziale) di un rapporto a tempo determinato.
Il lavoratore avrebbe dovuto essere iscritto alla banca dati dell’Inps per godere del bonus.
La circolare indicava anche tutta una serie di condizioni per erogare l’incentivo, che era anticipato ai lavoratori dai datori di lavoro, e restituito ai datori tramite conguagli di tasse e imposte.
Questo succedeva circa 5 anni fa.
In realtà questa cifra non è altro che la rimanente somma di un finanziamento frutto di quel benedetto decreto di 5 anni fa.
Se infatti ci si iscrive a questa banca dati, o si entra sul sito dell’Inps con un Pin, ci si accorgerà che“niente di nuovo sotto il sole”!
Il Bonus di 5000 euro per giovani genitori disoccupati esiste, ed è a disposizione, entro i limiti fissati per tutti coloro che posseggono i requisiti esposti.
Banane, il consiglio degli esperti: “Non toccare la polpa dopo averla sbucciata con le mani”
Ci sono persone che ancora non sanno che la banana va mangiata in un certo modo. Siamo abituata a sbucciarla e mangiarla con naturalezza, ma questo gesto nasconde delle incredibili insidie. La buccia delle banane tende a macchiarsi di marrone, macchie che sono dovute all’antracnosi, la proliferazione di muffe dei generi Guignardia e Phyllosticta.
Le maculature nere (simili a piccoli cerchietti) non vanno confuse con le macchie marroni (di forma irregolare) che si formano sulla buccia di una banana matura. Queste dipendono da reazioni enzimatiche che fanno parte del normale processo di maturazione. Nei bananeti, per prevenire l’antracnosi ed altre malattie del banano, si è soliti avvolgere i caschi in sacchetti di plastica, che possono anche essere imbevuti di antiparassitari.
Dato che residui di questi prodotti fitosanitari possono finire sulle nostre tavole, sarebbe opportuno evitare di toccare la polpa del frutto dopo averlo sbucciato con le mani, lavandole con cura prima di portarla alla bocca. Un gesto semplice che potrebbe evitare tantissimi problemi di salute.
Cliente dimentica di pagare conto: spedisce i 3 euro al bar per Posta e si scusa
Nel “Bar Franceschi” di Gavinana, in provincia di Pistoia, poche ore fa è avvenuto un fatto alquanto sconcertante: è arrivata una lettera raccomandata con dentro tre euro (due monete da 1 e 2 euro), come potete vedere dall’immagine in allegato.
Sul biglietto c’era anche una nota: “All’interno ci sono tre euro-si legge nel biglietto-per succo di frutta e caffè consumati il 1-10-2015 tardo pomeriggio e dimenticato di pagare. Scusate”. La storia è riportata dal Tirreno: praticamente giovedì 1° ottobre, due clienti si sono recati nel bar e hanno preso due consumazioni. Poi, dopo aver bevuto succo e caffè, se ne sono andati, dimenticandosi appunto di pagare il conto: 3 euro.
I gestori si erano accorti del mancato pagamento e hanno dichiarato che dall’accento : “Mi sembra che fosse gente di Prato. Sinceramente mi sono accorto che erano usciti senza pagare ma mi vergognavo a richiamarli. Invece dopo pochi giorni abbiamo ricevuto questo piacevole biglietto con tanto di scuse”. Un bel gesto che i baristi hanno voluto condividere, pubblicando la foto del biglietto su Facebook. E come era prevedibile, il post è diventato virale. Magari tutti i clienti fossero così!
Come curare le afte con rimedi naturali
Sono fastidiose, dolorose e ci mettono molto a guarire. Queste piccole ferite che appaiono nella zona interna delle labbra e delle guance, sul palato oppure sulla lingua possono essere curate con rimedi fatti in casa.
Le ulcere e le afte sono più comuni nelle donne che negli uomini e non esiste un’età più propensa. Durano tra i 7 e i 20 giorni e di solito ricompaiono.
Le caratteristiche delle ulcere orali sono:
• Dolore.
• Prurito.
• Ferite a forma di cratere.
• Bruciore.
Ma quali sono le cause?
• Carenze del sistema immunitario dovuto a malattie o problemi nutrizionali.
• Lesioni nella bocca come, per esempio, uso della dentiera, spazzolamento brusco dei denti, morsi, strofinamento dei denti, ecc.
• Cambiamenti ormonali (sono frequenti nelle donne durante il ciclo mestruale).
• Reazioni allergiche a certi alimenti, come i cibi acidi, gli agrumi o piatti troppo conditi.
• Intolleranza al glutine.
• Stress.
Le afte e le ferite orali di solito si curano da sole, anche se è possibile facilitarne la cicatrizzazione e la scomparsa usando certi rimedi.
Se dopo 3 settimane le ferite non migliorano, allora è il caso di consultare un medico per farsi prescrivere la cura più appropriata. Come?
Miele: è meglio usare il mielegrezzo, invece di quello liquido, per poterlo usare come un unguento.
Salvia: Questa pianta è molto usata nella medicina naturale per qualsiasi tipo di lesione o ferita della pelle, tra cui le afte e le ferite orali. Per usarla, dovete preparare un infuso.
Acqua ossigenata: Diluite una parte di acqua ossigenata in due parti di acqua del rubinetto (potete anche fare metà e metà). Usate questo mix per fare degli sciacqui 3 volte al giorno.Si tratta di un rimedio un po’ fastidioso ma efficace.
Alcuni optano per impregnare un cotton fioc con questo mix e applicarlo direttamente sulla ferita. Brucerà un po’, ma è molto efficace.
Acqua e sale: Questo rimedio può irritare un po’ la zona, ma è molto efficace.
Aloe vera: Come ormai saprete, le proprietà dell’aloe vera sono infinite, sia per il nostro organismo sia per la nostra bellezza. Per questo motivo, vale davvero la pena averneuna pianta in casa.
Lievito di birra: Si tratta di un rimedio eccellente contro le ferite orali, poiché riduce la quantità di batteri che proliferano nella bocca.
Semi di pompelmo: Potete acquistare l’estratto di semi di pompelmo in erboristeria o usare direttamente i semi. Il pompelmo è un frutto altamente antisettico e molto efficace contro le afte.
Bicarbonato di sodio Si tratta di un rimedio fatto in casa usato ormai da millenni per le sue incredibili proprietà, soprattutto contro virus e batteri.
Aceto di mele: Ha delle proprietà simili a quelle del bicarbonato e aiuta a curare le afte in modo rapido. Tuttavia, dovete sopportare un po’ il bruciore.