Le Sue Scarpe Emanavano Sempre Cattivi Odori E Non Sapeva Più Come Fare, Poi Ha Provato Questo!

C’è chi le prova davvero tutte per sconfiggere la puzza che emanano le scarpe, eppure, alcuni metodo tradizionali, come suolette traspirati e cose simili, si rivelano del tutto inutili. Ecco qualche rimedio davvero molto utile ed efficace. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco rimedi utili”]

1. Bicarbonato di sodio: è in grado di assorbire odori, macchie ed umidità. Come usarlo? Mettete 1 cucchiaio di bicarbonato di sodio su ciascuna soletta e poi spargetecelo bene. Lasciate che faccia effetto tutta la notte. La mattina seguente sentirete che effetto!
2. Borotalco: potreste, o spargerlo sulle solette o lasciarlo agire tutta la notte. Potreste anche metterlo sulla pianta del piede prima di indossare le scarpe. In questo modo limiterete la sudorazione. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Metodi antichi ma efficaci”]

3. Salvia e lavanda: inserite in ciascuna scarpa qualche foglia di salvia e qualche rametto di lavanda. Mettete le calzature all’aria aperta in modo che vengano eliminati i batteri.
4. Arancia, limone e pompelmo: non gettate mai le bucce di arancia, limone e pompelmo. Sono molto efficaci per eliminare gli odori. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Un olio utile”]

5. Tea tree oil: Il più efficace tra gli oli essenziali con proprietà disinfettanti. odori.
Spesso il cattivo odore è dato dall’eccessiva sudorazione sudorazione dei piedi, ma a volte è colpa delle scarpe. Per questo motivo, cambiatele spesso e, qualora non fosse possibile, applicate sui piedi delle pomate per proteggervi dalla puzza e dai batteri. CONTINUA A LEGGERE

Muore in ospedale: quelle che le telecamere riprendono è impressionante – VIDEO

Alcune cose, siamo abituati a vederle nel film, eppure accadono anche nella realtà. Un esempio, è proprio quello che è accaduto ad una donna in un ospedale cinese. Le immagini, per quanto incredibili, stato facendo il giro del mondo. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa di vede nel video”]

Si tratta di un video ripreso grazie alle telecamere a circuito chiuso dell’ospedale, in cui, a partire dal secondo 00.14, si assiste ad uno strano fenomeno: un’ombra chiara sembra “staccarsi” dal corpo in barella e lasciarlo per sempre. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le ipotesi”]

Alcuni sostengono che si tratta dell’anima della donna, lo spirito che si stacca dalla sua componente terrena. Ovviamente, non sono mancate polemiche: alcuni ritengono che il video non sia del tutto autentico e che sia stato manipolato. Ecco il video: CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

Credi che il video sia autentico? In ogni caso, le immagini sono davvero impressionanti!CONTINUA A LEGGERE

Nonnina muore, ha 230mila euro ma non li lascia ai figli: la scelta shock

Alcune decisioni, a prima vista, sembrano alquanto insensate o quanto meno assurde. Ma sono davvero così incredibili? Anche la scelta di questa nonnina ha fatto discutere in tanti. La donna, infatti, prima di morire ha deciso che la sua eredità non sarebbe finita ai figli ma ai bambini poveri di Robbio, comune in provincia di Pavia. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa ha fatto la donna”]

La donna in questione è Lorenzina Frattini, morta a 88 anni il 18 agosto 2015, nella casa di riposo di Palestro. La donna ha lasciato una somma molto ingente di denaro: la sua eredità ammonta a 230mila euro. Il comune ha accettato il lascito e raggiunto un accordo con gli eredi per destinare la generosa somma ai più bisognosi. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il volere della donna”]

La donna aveva preso questa decisione ben 4 anni prima di morire. Ecco c’è scritto sul testamento: “Lego le mie disponibilità finanziarie ai bambini poveri della città di Robbio”. A registrare il controverso testamento della donna è stato il suo notaio di fiducia di Vigevano, Luigi Ligori. A quanto pare, anche gi eredi sono d’accordo: il denaro servirà ad aiutare le famiglie più povere.CONTINUA A LEGGERE

Insetti, feci e peli di topo nelle sigarette. Le regioni di Italia più colpite! DIFFONDETELO!

Un tempo le sigarette di contrabbando erano semplicemente quelle falsificate, prodotte semplicemente con diversi materiali, più economici. Oggi, invece, alcune sigarette sono prodotte con materiali pericolosissimi. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa contengono queste sigarette”]

Si va dal veleno per topi, a uova di insetti, filmanti di metallo, pesticidi, coleotteri, plastica, piombo, escrementi, arsenico e tanto altro ancora. Tutti “ingredienti” altamente dannosi. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le marche più contraffatte “]

A diffondere questa scoperta sono stati i tecnici della British American Tobacco. Le sigarette più contrabbandate sono quelle relative alle marche più famose come la Malboro e la Wiston, ma in giro ce ne sono anche altre meno conosciute. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le zone dove il contrabbando è più forte”]

Gli sbarchi di queste sigarette contraffatte riguardano soprattutto il sud Italia, in particolare la città di Napoli. Ma anche Salerno, Gioia Tauro, Bari, Brindisi e Taranto sono il centro di questo illegale traffico. Ovviamente, da qui il commercio si estende in tutto il resto del paese. Le Queste sigarette partono in genere dall’Europa dell’est, vengono spesso prodotte in Bielorussia, Moldavia e Ucraina. CONTINUA A LEGGERE

Asl, la circolare shock: “Dimettete i pazienti, fate spazio ai migranti”. Ecco dove è successo

È veramente una circolare che ha lasciato negli occhi dei pazienti tanta indignazione. Al circolare è riservata del direttore del presidio di Cagliari, chiede ai medici le dimissione dei pazienti per far posto all’arrivo di migranti da Porto Torres. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le reazione al documento”]

Il documento ha creato immediatamente scompiglio in Sardegna: la foto del documento inoltrato dal Direttore dell’asl di Sassari ai dipendenti è stata poi pubblicata dal deputato di Unidos Mauro Pili, denunciando la trasmissione ai reparti ospedalieri di tale circolare. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le pretese a discapito dei cittadini”]

I cittadini migranti hanno forse più diritti di quelli italiani? La circolare farà sicuramente parlare tanti cittadini che non acconsentiranno a farsi mettere da parte nel loro paese, come cittadini di serie B.CONTINUA A LEGGERE

Bambina di 7 anni al pronto soccorso: una mozzarella al posto del ghiaccio

La storia di questa bambina ci fa riflettere sulle situazioni incresciose che spesso si vengono a creare nel nostro paese, soprattutto per quanto riguarda la sfera sanitaria: la mamma di questa bambina, racconta di una storia che pare non essere poi un caso isolato nella realtà del Sistema Sanitario Calabrese. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa succede all’ospedale”]

Era i prima agosto quando la mamma della piccola, porta la figlia poco prima delle 18:00, per una caduta dalla bici. La piccola ha colpito il viso, i denti si muovono facendo fuoriuscire sangue rovinosamente. La mamma lascia il fratellino di 3 anni a dei conoscenti e porta immediatamente la piccola al pronto soccorso.
La bimba ha addirittura i conati di vomito per quanto sangue le fuoriesce dalla bocca. Al pronto soccorso c’è una situazione di disastro totale: non c’è ghiaccio, non ci sono posti e ci sono tante persone in attesa di una visita. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La richiesta di ghiaccio ignorata”]

L’attesa di prolunga in maniera assurda. La donna richiede ghiaccio, ogni volta che si scioglie, ma uno degli infermieri, non avendo del ghiaccio le porta una mozzarella ghiacciata. La donna si sente come in un incubo. In tutto questo, da quando è arrivata sono passate circa 4 ore.
La donna si decide allora a denunciare la situazione alla Polizia ma il cellulare non ha campo, non vuole allontanarsi dalla sua bambina: insomma, si sente in trappola! Solo alle 22.20 arriva il loro turno. Ma dopo la visita tocca aspettare l’RX per scongiurare danni interni. Per questo è necessario aspettare fino alle 00.20. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’epilogo della vicenda”]

All’1:30, effettuano sul labbro della piccola un punto di sutura. La donna e la sa bambina escono dal Pronto soccorso solo alle 2.08. Una situazione vergognosa. Quando che l’Italia inventerà un pronto soccorso riservato a bambini, accanto a quelli riservati per adulti? Questa mamma ha voluto denunciare con forza una situazione piuttosto sconcertante.CONTINUA A LEGGERE

Orrore in Cilento: bagnanti in FUGA: in mare un enorme palla di Mer…GUARDA!

Non potevano credere ai loro occhi quando l’hanno vista sono rimasti estere sfatti. Il ritrovamento bizzarro è avvenuto a Casal Velino, località del Cilento insignita della Bandiera Blu. Ci troviamo su spiagge da sogno, stupende, piene di turisti. Il mare è meraviglioso ma negli ultimi giorni è stato “invaso” da una massa informe che come si può immaginare ha causano il panico sul bagnasciuga. Si tratta di una palla fatta interamente di feci. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La reazione della gente”]

A dare una risposta a quanti si chiedevano cosa fosse di preciso, è stato proprio l’olezzo nauseabondo. Quando è stata accertata la sua entità, tutti i bagnanti sono corsi via inorriditi dal mare. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il destino delle feci”]

Le forze dell’ordine hanno ipotizzato che le feci sono state depositate da uno scarico fognario e trascinate da mare prima di arenarsi in spiaggia. I bagnanti si sono fortemente lamentati per le condizioni igieniche delle acque. Non sono in pochi quelli che pretendono un risarcimento per le condizioni che sono stati costretti a vivere.CONTINUA A LEGGERE

Pericolo nel Mare italiano: allarme da Bollino rosso in queste 5 città

Ci sono ancora molti italiani e turisti sulle belle spiagge del nostro paese, purtroppo però, non tutti si stanno godendo una vacanza con i fiocchi, soprattutto chi ha scelto di fare una vacanza a Molfetta, Bari, Bisceglie, Otranto e Giovinazzo. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’allarme”]

In queste 5 città la concentrazione dell’alga è più alta. Non si tratta di alga comune, ma di Ostreopstis Ovata, un’alga tossica che sta invadendo la Piglia. L’Agenzia regionale per l’ambiente, indica le città suddette come quelle più a rischio. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Gli effetti di queste alghe”]

Già all’inizio di luglio quest’alga è stata avvistata. Con il passare del tempo, la situazione è andata via via peggiorando. Quest’alga è tipica di luoghi tropicali, ed è stato introdotta accidentalmente nel Mediterraneo per via delle acque di zavorra delle navi. Il pericolo è ch possa causare malessere passeggero ai bagnanti: faringiti, laringiti, bronchiti, febbre, dermatiti…Fate attenzione!CONTINUA A LEGGERE

Padre e figlio prendono a pugni i ladri e li buttano giù dal balcone. Ecco dove…

Sembrava una scena da film quella che si è palesata davanti agli occhi di questo padre e figlio che si sono visti invadere casa da un ladro che era arrivato al loro appartamento dal balcone. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa è accuduto”]

La vicenda è accaduta a San Rocco: padre e figlio si sono trasformati in veri e propri giustizieri faidate. Non hanno chiamato la Polizia, si sono accorti subito del ladro e hanno pensato bene di dargli una lezione a modo loro. Come? CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Come si sono accorti dei ladri?”]

Secondo quanto riportato da Barbara Apicella su Il cittadino, i due stavano per cenare quando si sono accorti della presenza del ladro sul balcone. In realtà, il ladro non era solo, aveva un socio. Così padre e figlio sono usciti sul terrazzo del loro secondo piano e hanno affrontato a viso aperto i malintenzionati. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La reazione del figlio”]

Uno dei due, è riuscito a scappare ma il collega no. È stato il figlio ad occuparsi di lui: gli ha sferrato un pugno in pieno volto e la costretto a lanciarsi dal balcone per sfuggire alla sua rabbia. Di certo, dopo questo epilogo, i ladri non faranno loro mai più visita. Non credete? CONTINUA A LEGGERE

Esce dallo stato vegetativo dopo tanti anni, quando inizia a parlare sconvolge tutti

Non tutti i bambini nascono in salute purtroppo, è spesso i genitori sono costretti a vivere un vero calvario per stare loro accanto e supportali con amore e affetto. Anche la vita di Martin Postorius è stata molto difficile. Quando aveva appena 12 anni gli venne diagnosticata una meningite criptococcica, un’infezione fungina delle membrane che avvolgono il cervello e il midollo spinale. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le condizioni del ragazzo”]

Giorno dopo giorno, le sue condizioni peggioravano, fino a quando entrò in coma, in stato vegetativo. Non poteva muoversi, non parlava più, in pratica non era più in grado di fare niente. I medici rivelarono ai genitori di Martin che se lo avessero portato a casa, con ogni probabilità lui sarebbe morto n pochi minuti. Eppure, i genitori di Martin sono stati al suo capezzale, per oltre 10 anni facendo tutto il necessario per mantenere in vita Martin. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La routine del padre per aiutarlo”]

Non ci furono miglioramenti purtroppo. Suo padre, ogni giorno si svegliava alle 5, lo vestiva e lo portava a fare fisioterapia. Gli faceva poi il bagno e gli dava a mangiare. Di notte, il suo papà metteva la sveglia ogni due ore per andarlo a girare nel letto per evitare che gli si formassero piaghe da decubito. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le parole della mamma “]

Tutti questi sacrifici per 12 anni: la mamma Joan, è letteralmente impazzita, un giorno ha persino detto al figlio in un attimo di disperazione totale “Spero che tu muoia”. Oggi la dona si è pentita di quelle parole, anche se le aveva dette sperando che con la sua morte, avrebbe attenuato le sofferenze del figlio stesso e di conseguenza, di tutta la famiglia. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il risveglio”]

Dopo 12 anni Martin si è ripreso e ha raccontato la sua storia rivelando che non era in uno stato vegetativo, bensì in un corpo che non riusciva a controllare. Purtroppo, Martin non è mai riuscito a dimenticare le parole di sua mamma.CONTINUA A LEGGERE