Fa il test di Gravidanza per Scherzo: ecco cosa scopre

La sua ragazza aveva lasciato in bagno un test di gravidanza intatto. Per scherzo, il ragazzo lo prova ed è risultato positivo. Ecco cosa può significare questo dato:
Il ragazzo ha deciso di farsi visitare da un medico e infatti è uscito qualcosa di molto grave, aveva un tumore ai testicoli. Il tumore era molto piccolo e questo bastava a non causare fastidi. Ecco le parole dell’oncologo Mark Pomerantz dell’Istituto Dana Farber di Boston:

“I test di gravidanza usati dalle donne determinano i livelli di Beta Hcg (beta gonadotropina corionica umana) nelle urine. Succede che un numero di tumori testicolari producano lo stesso ormone. Pochi sono gli organi che fanno ciò, e i testicoli sono tra questi”.

Pubblicità ingannevoli: eccone cinque da smascherare

Una delle pubblicità ingannevoli è quella che ci proponeva Activia: per esempio, tra il 2010 e il 2011 è stato trasmesso un messaggio pubblicitario di Activia che faceva pensare che il cartone fosse stato completamente eliminato dalle confezioni.
La segnalazione della possibilità di fraintendimento era stata lanciata da Assografici, secondo la quale, per altro, negli spot veniva screditata la filiera della carta.
Altro spot ritenuto ingannevole è quello dell’Acqua Sant’Anna di Vinadio: nel 2013 l’azienda Fonti di Vinadio, è stata costretta a pagare all’Antitrust una multa a causa di dati ritenuti non corretti a proposito della sostenibilità di alcune sue particolari bottiglie, le cosiddette BioBottle, realizzate in polimeri naturali, anche perché solo due bottiglie su mille dell’intera produzione venivano confezionate in queste bottiglie speciali.
Celebre, e molto discusso a livello nazionale, è stato il caso delle patatine Ica Foods, delle patatine Pata, delle patatine Amica Chips e delle patatine San Carlo, i cui spot sono stati ritenuti colpevoli di avere suggerito caratteristiche salutistiche o nutrizionali non corrispondenti alla realtà.
Anche un prodotto tipico del nostro Paese come la pasta è finito nell’occhio del ciclone, per “colpa” della Dolce Vita di Inuvance Healthcare, che secondo lo Iap ha adottato messaggi ingannevoli che inducevano il fruitore a pensare che la pasta stessa fosse in grado di favorire una perdita di peso e di far dimagrire.
Infine, l’Agcom, cioè l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha puntato il dito contro un claim adottato da Confcommercio e Federcarni: lo slogan “Sì alla carne. Piacere senza rischi“ è stato accusato di fuorviare il consumatore e di stimolare a un consumo più elevato di carne, senza tenere in considerazione i potenziali rischi che un messaggio del genere potrebbe presentare, soprattutto in relazione ai problemi di salute che una assunzione eccessiva di carne potrebbe determinare.
Insomma, quando si tratta di spot, è sempre bene stare molto attenti e in guardia.

Le vere 8 cause più frequenti di morte in acqua

Quale genitore a meno non ha prounuinciato almeno una volta: “Non fare il bagno dopo mangiato“. Una tortura, però, che sembrerebbe essere del tutto inutile, come spiega a Tgcom24 il pediatra Alberto Ferrando, che è anche istruttore di rianimazione cardiopolmonare.
E’ una sciocchezza, una leggenda senza fondamente: “Sì, peraltro molto italiana, visto che negli altri Paesi non è consueto. In realtà non esiste un’esigenza scientifica che prescriva di aspettare prima di fare il bagno. Non bisogna naturalmente abbuffarsi, quindi il primo suggerimento che posso dare è di evitare pranzi pantagruelici. Gli adulti, inoltre, non devono assumere sostanze alcoliche. La cosa più importante è che l’immersione in acqua sia graduale. Bisogna evitare i tuffi da accaldati, non tanto per il rischio di congestione ma più per quello di sincope”.
E per le immersionio troppo rapide?
“Ci può essere uno shock termico che può generare crisi vagali con conseguente svenimento in acqua”.
Quali sono le otto più diffuse cause di morte in acqua?
1. La presenza di una piscina privata in una casa dove ci sono bambini fra 1 a 4 anni.
2. Non aver imparato a nuotare
3. La mancanza di barriere che impediscano ai bambini di accedere alla piscina
4. La mancanza di supervisione costante sui bambini nei luoghi a rischio
5. Per i ragazzi al di sopra dei 15 anni, invece, l’annegamento è più probabile in acque di fiume, mare o lago, a causa di comportamenti incauti come ad esempio fare il bagno in condizioni climatiche avverse o con l’acqua agitata, andare troppo al largo e stancarsi eccessivamente nuotando.
6. Il mancato uso di giubbotti di salvataggio sulle imbarcazioni
7. L’uso di alcol. A questo proposito, i ragazzi italiani cominciano ad essere sempre più consumatori problematici di questa sostanza!
8. La presenza di epilessia o disturbi neurologici analoghi.

Farmaci da reflusso: rischio morte per 6 medicinali

Se soffrite del disturbo relativo ai farmaci da reflusso gastico, dovrete fare attenzione ad alcuni farmaci. Quali sono? Quelli che hanno il principio attivo: DOMPERIDONE, Farmaco di classe C, a carico del cittadino.
Indicazioni farmacologiche: Attenuazione della nausea e del senso di pienezza e pesantezza gastrica; trattamento coadiuvante della malattia da reflusso gastroesofageo; dispepsia; rigurgito.Medicinali di marca contenenti domperidone:
Digestivo Giuliani-di Giuliani Spa-
Fobidon -di Biomedica Foscama
Permotil -di Sofar Spa
Stalcare -di Epifarma S.R.L-
Peridon -di Italchimici Spa-
Motilium – di Janssen Cilag S.P.A
Medicinali generici contenenti domperidone
Vengono venduti con il nome del principio attivo seguito da quello del produttore.
Domperidone Copernico srl
Domperidone Laboratori Alter
Domperidone JET GENERICI
Ma quali sono gli effetti collaterali? Questi famaci potrebbero addirittura provocare la morte per aritmia ventricolare, arresto cardiaco, morte improvvisa.

Reflusso gastrico? Ecco la dieta adatta a voi

Ecco alcune raccomandazioni per trattare il reflusso ed evitarne i sintomi che vi possono essere utili:
Evitate di fumare tabacco, visto che la nicotina debilita e rilassa il muscolo;
Evitate di masticare gomme o mangiare dolci molto duri, perché aumentano la quantità di aria che si ingerisce e questo causa il problema del reflusso;
Non andate a dormire troppo presto dopo aver cenato (si consiglia di aspettare tre ore) e se possibile evitate di cenare con alimenti pesanti;
Evitate gli abiti troppo attillati e cercate di non fare sforzi e di non chinarvi dopo aver mangiato;
Mangiate porzioni più piccole ma con una maggiore frequenza;
reflusso
Se siete in sovrappeso, cercate di dimagrire o di perdere qualche chilo, perché l’obesità aumenta la possibilità di soffrire di reflusso;
Rialzate la testiera del letto di circa 15 cm;
Cercate di non mangiare troppe patatine fritte, latticini interi (soprattutto latte), cioccolato, olio, peperone, creme e cibi pronti;
I succhi agli agrumi, il caffè, il tè e le bibite gassate irritano l’esofago, quindi è meglio evitarli;
Non consumate troppi alimenti acidi e piccanti;
Fate un po’ di attività fisica leggera o due ore dopo aver mangiato;
Cercate nel possibile di non bere alcol e moderatene il consumo: non più di 2 bicchieri al giorno per le donne e 3 per gli uomini;
Cercate di dormire girati sul lato sinistro, perché è lì che si trova lo stomaco; evitate il lato destro, la posizione supina o a pancia in giù.
Ecco un elenco dei migliori rimedi naturali per trattare il reflusso:

Aceto di mele: aggiungete due cucchiaiate (10 ml) di aceto in una tazza di acqua, mischiate bene e bevetelo tre volte al giorno
Succo di carota o di cavolo: bevetene una tazza al giorno
Piante digestive: utilizzate il rosmarino, l’alloro, la salvia o il timo come condimento nei vostri pasti
Papaya: consumare spesso questo frutto, specialmente la mattina, aiuta a digerire le proteine
Bicarbonato di sodio: una cucchiaiata (5 ml) di bicarbonato sciolto in un bicchiere d’acqua calma i sintomi del reflusso
Zenzero: tagliate qualche rondella di zenzero e fatelo bollire in abbondante acqua per qualche minuto; bevete come se fosse un tè, aggiungendo del miele per addolcire
Mandorle: devono essere crude; aiutano a bilanciare il pH dello stomaco, oltre a proporzionarvi del calcio se non potete bere latte
Aloe vera: bevete 60 ml di linfa di aloe vera disciolta in acqua ogni giorno
Acqua tiepida con limone: da consumare a digiuno, 15 minuti prima di fare colazione. Il limone nella maggior parte dei casi bilancia i livelli di acidità dell’apparato digerente riducendo il reflusso.
Tè di camomilla o di trigonella: controllano i sintomi del reflusso
Una buona dieta quotidiana può anche includere mele rosse, radice di zenzero, foglie di basilico, tè alle erbe, semi di finocchio, senape gialla e cetriolini.
Immagini per gentile concessione di I am, Emilian Robert Vicol, IRRI Photos, Mike Haller, Koon, Miheco, Siona Karen.

Attenzione alle passeggiate: è arrivato il bruco killer dei cani

Sembra, a prima vista, un bruco come un altro, innocuo. Si chiama processionaria ed è un lepidottero. Una farfalla notturna, non troppo appariscente né colorata né leziosa, ma le farfalle si sa, non fanno male a nessuno. Il ciclo vitale delle processionarie si divide in quattro fasi: uovo, larva (o bruco), crisalide e infine farfalla. Ed è proprio lo stadio di larva (bruco), quello pericoloso al punto da essere letale per i nostri amici a quattro zampe.
In Italia si trovano soprattutto le processionarie del pino (le cui larve si spostano in fila indiana, una dietro l’altra) e della quercia, i cui bruchi invece si spostano sempre con un comportamento gregario, ma disposti a ventaglio: un capofila seguito da due bruchi, a loro volta seguiti da tre, quattro e così via, fino ad allargarsi a 10-15 individui. I suoi peli possono essere anche liberati nell’aria e portati in giro dal vento, quindi può capitare di esserne colpiti senza venire in diretto contatto con i bruchi.
I cani, annusando il terreno, possono inavvertitamente ingerire i peli urticanti che ricoprono il corpo dell’insetto. I cuccioli spesso tentano direttamente di giocare coi bruchi o di “assaggiarli”.
Quali sono i sintomi? Il primo è l’improvvisa e intensa salivazione, provocata dal violento processo infiammatorio principalmente a carico della bocca ed in forma meno grave dell’esofago e dello stomaco.
I peli urticanti, entrando in contatto con la lingua, causano una distruzione del tessuto cellulare: il danno può essere talmente grave da provocare processi di necrosi con la conseguente perdita di porzioni di lingua.
Altri sintomi rilevanti sono: la perdita di vivacità del soggetto, febbre, rifiuto del cibo, vomito e diarrea e soprattutto quest’ultima può essere anche emorragica. Vi raccomando di mantenere l’attenzione viva durante le passeggiate con i vostri amici a 4 zampe.

Malattia di Lyme: Foto da condivedere per salvare i bambini

Karen McGregor è una mamma come tante altre che lo scorso 20 giugno ha pubblicato sul suo profilo Facebook delle immagini che ritraggono porzioni del corpo del suo bambino interessate da uno sfogo cutaneo del tutto peculiare: le chiazze hanno una tipica forma a bersaglio o a occhio di bue. Sono sintomo e conseguenza della malattia di Lyme.
La mamma si è immediatamente preoccupata grazie ad un post letto pochi giorni prima sul social network. E’ proprio così che ha scoperto che quello che aveva il suo piccolo è la nota malattia di Lyme. Karen ha voluto lanciare un appello allarme:
“Si prega di leggere (e condividere): sono molto grata ad un post simile a questo che ho visto tre giorni fa … un post che potenzialmente ha salvato la vita di mio figlio o almeno lo ha salvato da una vita molto diversa da quella che vive e ama in questo momento. Il mio bambino non ha ancora due anni! Ieri ho notato una macchia sulla sua tempia, assomigliava molto a un rush cutaneo a occhio di bue che avevo visto in un post dedicato ad una bambina colpita dalla malattia di Lyme. Ho telefonato al nostro medico, e ho preso un appuntamento subito. In poche ore il bambino presentava sempre di più macchie di questo tipo, erano visualizzati sul suo viso, sulle gambe e sulle braccia. Il medico ha prescritto una terapia antibiotica per il trattamento della malattia di Lyme e speriamo che di averla diagnosticata in tempo!! Il dottore non aveva mai visto, prima d’ora, questa malattia su un paziente giovane come mio figlio…Questa mattina, siamo stati al McMaster Childrens Hospital per un secondo parere perché non volevamo davvero rischiare e volevamo esse certi della diagnosi della malattia di Lyme”
La mamma ha condiviso su Facebook queste immagini perché altre mamme in tutto il mondo abbiano a mente come si manifesta l’eruzione cutanea indicativa della malattia di Lyme.

Bimba malata torna a sperare grazie ad una nuova cura

I genitori di una piccola malata di sma hanno lottato e lottano ancora adesso per poterle garantire almeno una speranza.
La bimba si chiama Vittoria ha un anno e mezzo ma ha visto tanti ospedali e subito cure che la maggior parte di noi non vede neppure in una vita intera. E’ nata con la sma, spinal muscular atrophy , ovvero un’atrofia muscolare spinale, una malattia degenerativa che colpisce il midollo spinale da dove si dipartono i nervi che comunicano direttamente con i muscoli. Vittoria non presenta una forma recessiva bensì la forma più grave della malattia, il tipo 1, che sarebbe destinato a portare la piccola alla lenta ma inesorabile paralisi di arti e muscoli fino a toglierle il respiro e la possibilità di alimentarsi autonomamente.
I genitori della bimba malata, Sonia e Gerardo, non si arrendono e lottano fin dal primo momento. I sacrifici sono innumerevoli, la cura della piccola assorbe tutte le loro energie, la mamma non riesce più a lavorare ed è in congedo parentale anche se non sa per quanto riuscirà ad andare avanti, il papà, che lavora come parrucchiere, cerca di essere più presente possibile.
La loro tenacia è stata ripagata: un nuovo farmaco sperimentale che non è ancora commercializzato ma può essere autorizzato per le cosiddette “cure compassionevoli” e può essere dato ai malati gravi con il consenso del Ministero della Salute.
Il nuovo farmaco potrebbe rappresentare per lei una speranza per poter resistere, per poter stare meglio e potersi curare.Speriamo che riesca a provare e a ad avere una vita come tutte le bambine della sua età.

Incidente in Tangenziale: Aniello Mormile rifiuta di rispondere al giudice

E’ l’unico sopravvissuto dell’incidente che lui stesso ha causato andando controsenso sulla tangenziale di Napoli. Stiamo parlando di Aniello Mormile, l’automobilista che la mattina di sabato 25 luglio ha causato il pauroso incidente sulla Tangenziale di Napoli, costato la vita a due persone. L’uomo ha rifiutato di rispondere al giudice durante l’interrogatorio. Il dj 29enne è accusato di duplice omicidio volontario aggravato da guida in stato di ebrezza.
La Procura, intanto, aggrava il capo di imputazione a suo carico, passando da omicidio colposo a omicidio volontario, aggravato da guida in stato di ebrezza. Secondo i pm infatti, quando Nello K, ha compiuto la manovra di inversione sulla autostrada partenopea, immettendosi sulla corsia di sorpasso in senso opposto a quello di marcia, era consapevole del pericolo che costituiva per la vita di altre persone.
Ad oggi si aspetta che l’arresto venga confermato con l’accusa l’accusa di “duplice omicidio volontario”. A morire nel terribile incidente è stata la fidanzata 22enne di Mormile, Livia Barbato e Aniello Miranda, un automobilista 48enne che stava andando al lavoro.
Il dj 29enne invece se l’è cavata con una frattura alla caviglia, alla quale sarà operato e alcune ecchimosi sul corpo, mentre gli esami alla testa e agli organi interni mostrano che non ci sono lesioni lesioni interne. Si attendono ancora i risultati dei test tossicologici. Intanto il dj alla guida della Renault Clio che ha investito la Fiat Panda, resta in silenzio.
Si è avvalso della facoltà di non rispondere, rifiutandosi di rispondere alle domande del gip Claudio Marcopido. Gli investigatori ora stanno valutando le immagini riprese dalle telecamere nelle quali si vede chiaramente l’auto mentre fa inversione prendendo la direzione opposta.
Alla ricostruzione, basata anche sull’esame dei veicoli coinvolti e su quelli medico legali, manca ora, soltanto la testimonianza dell’unico sopravvissuto.

Si rompe la scala mobile: la mamma viene inghiottita dagli ingranaggi (il video shock)

Questo video è consigliato a chi non è particolarmente sensibile. La donna protagonista di questo drammatico episodio ha vissuto un vero e proprio incubo. È accaduto a Jingzhou, in Cina, la mamma con il figlio erano sulla scala mobile, quando all’improvviso la botola degli ingranaggi si è aperta e ha letteralmente risucchiato la donna.
Il piccolo è stato miracolosamente salvato da tre dipendenti che in quel momento erano proprio lì vicino, ma per la mamma non c’è stato nulla da fare. Inermi, hanno assistito alla morte della donna. Le immagini da brividi. Suo figlio non dimenticherà mai il modo in cui sua madre ha perso la vita proprio davanti ai suoi occhi.