È una storia incredibile quella che vi stiamo per raccontare: per oltre venti anni ha sofferto di crampi e dolori allo stomaco, in alcuni casi anche forti, ma non ne aveva mai fatto cenno a nessuno fino a quando è stata malissimo e ha dovuto ricorrere ad un’operazione chirurgica d’urgenza durante la quale le è stato asportato parte dell’intestino. A raccontare la vicenda ai media locali è stata la stessa protagonista della storia, la britannica Candice Haines.
La donna ha spiegato che si sentiva troppo imbarazzata per discutere delle sue abitudini intestinali con la sua famiglia e gli amici, e così ha mantenuto segreti i sintomi del malessere per quasi 20 anni. Quando i dolori sono diventati così forti da farla rotolare sul pavimento, la donna però si è decisa a confidarsi con il marito e insieme hanno deciso di rivolgersi ai medici. Solo così alla 31enne è stato diagnosticato il morbo di Crohn, una malattia che causa l’infiammazione dell’intestino e che se non curata col tempo è potenzialmente letale. La donna infatti si è dovuta sottoporre ad una operazione d’urgenza visto che l’intestino si era bloccato al tal punto che avrebbe potuto perforarsi in qualsiasi momento. La signora Haines dopo l’operazione si sta riprendendo e ha voluto condivide la sua storia per consigliare agli altri di non ignorare i sintomi del proprio corpo.
La prevenzione è l’arma più adatta a sconfiggere queste malattie sul nascere.
Autore: Susy
Social card straordinaria, fino a 400 euro al mese per i disoccupati
Sarebbe una cifra che potrebbe sfiorare i 400 euro al mese quella prevista dal governo per i disoccupati italiani. Questa la cifra messa in campo dal governo per chi ha perso lavoro. La social card straordinaria, che non va confusa con la social card ordinaria da 40 euro al mese, è lo strumento con cui l’Inps dà un sostegno alle famiglie in difficoltà attribuendo una vera e propria carta prepagata su cui far confluire una somma, variabile tra i 231 e i 400 euro in base al reddito Isee dichiarato dal nucleo familiare, spendibile per i pagamenti POS e per prelevare i contanti dagli sportelli automatici di Poste Italiane.
Si parla parecchio di social card 2015 per disoccupati in questi giorni, ma c’è un po’ di confusione su questa carta acquisti straordinaria: presentata come una novità del governo Renzi è in realtà quella social card sperimentale già attiva da due anni in Italia ma disponibile a “macchia di leopardo” perchè in molti Comuni, soprattutto del Sud, non c’erano i fondi lo scorso anno e non si può ancora fare richiesta quest’anno perchè i documenti per la domanda sono ormai vecchi, relativi alla fase sperimentale.
La carta viene erogata dall’Istituto nazionale di previdenza sociale in collaborazione con il Comune di residenza a patto che vi siano i fondi e, sebbene dopo la prima fase della sperimentazione avviata nel 2013 sia stata estesa a tutto il territorio nazionale, non sono poche le difficoltà per alcune amministrazioni di offrire tale possibilità. Ufficialmente, per il 2015, la carta acquisti straordinaria è richiedibile dai cittadini residenti nelle regioni Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania e nelle città Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona, ma come detto, bisogna tenere conto della disponibilità dei fondi dei rispettivi comuni.
IMPORTO MENSILE – La carta acquisti per disoccupati eroga per 12 mesi un importo mensile in base al numero di componenti il nucleo familiare: 231€ per famiglie di 2 membri, 281€ per famiglie di 3 membri, 331€ per famiglie di 4 membri, 404€ per famiglie con più di 5 membri. La carta viene mandata al domicilio del titolare dal Comune e viene caricata dall’INPS ogni due mesi.
Attenzione: chi ottiene la social card per disoccupati deve obbligatoriamente partecipare ad un percorso di riqualificazione lavorativa, a progetti occupazionali, avere rapporti e incontri con i servizi sociali ed i Centri per l’Impiego.
REQUISITI – Oltre ad abitare in una delle regioni o città indicate, per fare domanda di social card straordinaria occorre rispettare i seguenti requisiti (ricordando che non è richiesta la presenza nel nucleo familiare di over 65 anni o di bambini under 3 anni, in tali casi si ha diritto alla carta acquisti ordinaria):
• nella famiglia ci deve essere almeno un minore di 18 anni;
• ci deve essere almeno un membro della famiglia in età da lavoro -tra 15 e 66 anni- disoccupato, che abbia perso il lavoro negli ultimi 36 mesi; in alternativa uno o più membri con contratto di lavoro dipendente o flessibile il cui reddito totale nei sei mesi precedenti la domanda non abbia superato i 4000€;
• essere cittadini italiani o comunitari UE o extracomunitari con permesso di soggiorno CE;
• risiedere da almeno un anno nel Comune in cui si fa domanda;
• reddito ISEE non oltre i 3000€, un patrimonio mobiliare valido ai fini ISEE sotto i 8000€ (cfr la guida Novità Calcolo ISEE 2015);
• non percepire più di 600€ al mese di indennità come pensioni o altro di natura previdenziale o assistenziale;
• non avere un autoveicolo immatricolato nell’ultimo anno, non avere un’auto oltre i 1300cc o una moto oltre i 250cc immatricolate negli ultimi tre anni;
• se si ha una casa di proprietà non deve avere un valore ai fini IMU superiore a 30.000€.
I DATI NECESSARI – Nella domanda di social card straordinaria 2015 andranno indicati tramite autocertificazione questi dati, che poi saranno verificati dagli enti competenti e che in caso di dichiarazioni false porteranno a sanzioni penali ex art. 76 del D.p.r. 28 dicembre 2000, n.445: residenza – cittadinanza – stato di famiglia – assenza di lavoro – trattamenti economici – autoveicoli, motoveicoli di proprietà – disagio abitativo.
Andranno poi allegati: copia fronte/retro documento di identità – codice fiscale / tessera sanitaria – copia del permesso di soggiorno in caso di extracomunitari – eventuale certificato stato di gravidanza e data presunta del parto – modello richiesta carta acquisti fornito dall’Ufficio Postale – modello ISEE 2015.
Il papà guarda la tele quando il figlio piccolo gli chiede..
Forse questa già l’avete sentita in passato ma vale sicuramente la pena rileggerla: Papà sta guardando la tele quando il figlio più piccolo gli chiede: “Papà, che differenza c’è tra potenzialmente e realmente?”
Il papà risponde:”Mh… vediamo… vai a chiedere alla mamma se per un milione di Euro andrebbe a letto con Kevin Costner, a tua sorella se per un milione di Euro andrebbe a letto con Tom Cruise e a tuo fratello se per un milione di Euro andrebbe a letto con Brad Pitt”.
Dopo poco il bambino torna e dice al papà: “La mamma ha detto che ci andrebbe anche per meno, mia sorella ha detto che sarebbe il suo sogno e mio fratello ha detto che per un milione si farebbe anche Elton John”.
Allora il papà risponde: “Ecco, ora ti sarà più chiaro, potenzialmente saremmo milionari, realmente abbiamo in casa due t***e e un culatone”.
Meno dormiamo più ingrassiamo: 200 calorie in più per ogni ora di sonno persa
Secondo uno studio condotto da Fan He, professore presso la Penn State University College of Medicine, per capire in che modo il sonno e l’abitudine di dormire poco possa influire sul proprio peso. Sono state analizzate le abitudini quotidiane di 342 adolescenti ed è stato dimostrato che perdere anche una sola ora di sonno li faceva ingrassare.
In media, dormivano tutti sette ore ogni notte, ma quando quest’abitudine variava per qualche ragione, cominciavano a mangiare circa 200 calorie in più ogni giorno, praticamente l’equivalente di un gelato al cioccolato. Dormire di meno aumenterebbe infatti la possibilità di mangiare durante le ore notturne e sarebbe proprio per questo che si tenderebbe ad ingrassare. Fan He ha spiegato: “Secondo i dati del nostro studio, non è la durata del sonno a contare, ma piuttosto le variazione che quest’ultimo subisce giorno dopo giorno”.
Volkswagen ammette: abbiamo barato sulle emissioni gas
Nessuno si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. E’ un “disastro” per la Volkswagen. La casa automobilistica tedesca ha riconosciuto di aver falsato la misurazione sugli scarichi di gas dei veicoli diesel venduti negli Stati Uniti per aggirare gli standard ambientali.
Un portavoce dell’azienda, riporta lo Spiegel online, ha affermato: “Lo abbiamo ammesso davanti alle autorità. Corrisponde a verità. Collaboriamo attivamente con le autorità”.
L’ad della Volkswagen, Martin Winterkorn, ha annunciato l’avvio di un’inchiesta indipendente per chiarire l’accaduto. “Mi scuso personalmente in tutti i modi, per aver perso la fiducia dei nostri clienti e del pubblico”, ha detto Winterkorn.
“Quanto accaduto ha per tutti noi del direttivo e per me personalmente la massima priorità”. “Una cosa deve essere chiara – ha continuato Winterkorn, citato dallo Spiegel – la Volkswagen non tollera alcuna violazione delle regole o delle leggi” e quindi “farà tutto il possibile per recuperare la fiducia persa. Lavoriamo con le autorità in modo completo e per chiarire tutta la vicenda in modo rapido e trasparente”, ha detto il numero uno della casa automobilistica.
La casa automobilistica avrebbe usato un software capace di rilevare quando la macchina è sottoposta ai test sulle emissioni, in modo da tenere attivo il sistema di controllo sulle emissioni solo in quel periodo di tempo. Negli altri momenti, è l’accusa dell’Epa, i veicoli inquinano molto più di quanto comunicato dalla casa produttrice.
Aleppo, salvata bimba nata con un proiettile in testa
I medici dell’Aleppo City Medical Council hanno fatto un lavoro davvero estenuante per salvare la piccola bimba colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria
Condannata alla nascita dopo essersi trovata insieme alla madre sotto il fuoco delle bombe. Ma il suo destino, evidentemente, non era ancora stato scritto.
Un’operazione salvavita eccezionale quella dei medici dell’Aleppo City Medical Council. Con un cesareo d’urgenza sono riusciti a far nascere una bimba siriana nonostante una scheggia di proiettile impiantatosi nella piccola fronte.
La bimba era stata colpita nella pancia della madre durante un attacco missilistico in Siria.
L’operazione è documentata anche in un video che sta facendo il giro della rete (sebbene contenga immagini forti e sconsigliate a un pubblico sensibile).
L’operazione è riuscita perfettamente. I medici hanno prima rianimato la bambina, strofinandola e massaggiandola all’uscita dal grembo, fino a farla finalmente respirare e piangere. Per loro la bimba si chiama Amal, che in arabo vuol dire “speranza”.
Incidente a Romanengo: sette feriti, gravissima bimba di 8 anni
Un evento assolutamente tragico: uno schianto terribile lungo l’ex strada statale Serenissima, quella che collega Crema a Orzinuovi. L’incidente è avvenuto intorno alle 21.40, nel territorio di Romanengo. Due le vetture coinvolte: si sarebbero scontrate all’altezza di un incrocio.
Il bilancio per ora è terribile: sette feriti, di cui tre sarebbero bambini. Tra di loro anche una bimba di otto anni.
Proprio la più piccola ha subìto le ferite più profonde, ed è stata immediatamente ricoverata al Civile di Brescia. Sul posto in tutto sono arrivate sette ambulanze, per altrettanti feriti: poi i vigili del fuoco, i carabinieri e la polizia locale.
Tre i bambini rimasti feriti, tutti a bordo di una Opel Corsa guidata probabilmente dai genitori. Auto che poi si è scontrata con una Chevrolet, su cui c’erano altre due persone.
Addio piccola Letizia: il suo cuoricino si è fermato e 8 giorni
Il padre Stefano Ascione, 52enne ha dichiarato: «È stata brava fino alla fine, piena di forza e di voglia di vivere. Se Dio se l’è presa vuol dire che forse non voleva che soffrisse». Il padre era in lacrime mentre raccontava la notizie della morte della sua piccola di soli cinque mesi e otto giorni.
Una vita breve, quella di Letizia, ma già carica di sofferenza e un’operazione al cuore. «Era forte, malgrado il suo cuoricino avesse problemi. È stata a casa con la mamma e me, si rotolava sul letto era piena di energia, pensavamo ce la potesse fare, invece…».
Purtroppo non è stato così e questa tenera piccolina ha dovuto salutare il mondo troppo presto.
Invalsi 2015: le risposte più divertenti ai test
Qualche giorno da si sono tenute le temutissime prove Invalsi 2015 per tutti gli studenti al secondo anno di scuola superiore. Si tratta di test che servono a misurare le competenze e il livello di apprendimento degli studenti e che quindi servono a valutare, implicitamente, anche insegnanti e programmi di studio.
La prova, come anticipato, è stata accompagnata da proteste e burle, specie sul web.
Irisina: l’ormone che brucia I grassi senza palestra
A quanto pare esiste un ormone che ha gli stessi benefici della palestra: rafforza le ossa e, in dosi maggiori, aiuta anche a bruciare più grassi e quindi a dimagrire. Si chiama irisina ed era stato scoperto nel 2012, ma solo adesso tutte le sue funzioni sono state oggetto di studio.
L’irisina viene prodotta fisiologicamente dai muscoli e la prospettiva ”è di utilizzare questo ormone in futuro come farmaco”, ha detto Saverio Cinti, direttore del centro sull’Obesità dell’università di Ancona, coautore della ricerca con Maria Grano, anatomista e istologa dell’università di Bari, che ha coordinato il lavoro.”
Ulteriori studi condotti su animali utilizzati come modello dell’osteoporosi si stanno rilevando promettenti”, ha detto Grano. ”Probabilmente – ha aggiunto – il principale ruolo della molecola sullo scheletro agisce a piccole concentrazioni, mentre a dosi più elevate agisce anche sul grasso”.
Un gruppo di scienziati di Harvard, in uno studio pubblicato su Cell Press, ha verificato che l’irisina c’è davvero e ha redatto un protocollo provvisorio che permette di dosarlo nel sangue.
Tutto, quindi, dipenderebbe dalle dosi somministrate. Certo è che irisina aiuta a bruciare i grassi.
Se per i più pigri è suggestiva l’idea di un farmaco che possa far bene come la palestra, il primo obiettivo dei ricercatori è comunque un altro. ”Puntiamo ad avere un farmaco per chi non ha la possibilità di fare attività fisica, come gli anziani che non possono muoversi o persone paralizzate, ma anche per gli astronauti che quando sono in orbita perdono massa ossea a causa della mancanza di gravità”. Un ottima rivoluzione in campo medico che potrebbe cambiare la vita di molti.