Alfonso Signorini shock: “Voglio un figlio, ma l’utero in affitto lo lascio a…”

Alfonso Signorini ha deciso di confessarsi in un’intervista rilasciata ad Alessandro per il quotidiano Libero in merito al suo desiderio di diventare padre e ai continui scoop pubblicati sulla splendida Belen Rodriguez. In merito a questo, il direttore del settimanale Chi ha dichiarato: “E’ un personaggio immarcescibile, che è amato o odiato, divide, ma regala sempre grandi risultati. I lettori si fidelizzano a una storia, come se fosse un fotoromanzo a puntate. Poi interessano i calciatori della Nazionale, se sopravvivono alla Spagna. E il mondo della tv generalista”.

Alfonso Signorini torna serio quando si parla di paternità: “Mi manca un figlio, ma sono contro ciò che non fa parte del corso della natura. Quando ero insegnante al liceo avevo tanti figli. Da professore ho toccato tutte le corde della paternità. Quando avevo la fidanzata e vivevamo insieme volevamo un figlio ma non avevamo il coraggio, non avremmo potuto mantenerlo. Adesso potrei mantenere una squadra di calcio, ma la vita è cambiata. L’utero in affitto? Lo lascio a Vendola ma non giudico nessuno, vedendo le foto con il figlio, così piene di amore. Dico solo che non è bello vivere in un Paese che non dice nulla sulle adozioni da parte di coppie, single o gay non importa. Ci sono tanti bambini negli orfanotrofi ma per adottare un figlio bisogna fuggire all’estero”. CONTINUA A LEGGERE

Tiziano Ferro: la rivelazione commovente al Lazio Pride

Tiziano Ferro è un celebre cantante italiano che da sempre riesce a far emozionare grazie alla sua splendida voce, ma a quanto pare ci è riuscito benissimo anche in occasione del Lazio Pride di sabato 25 giugno, dove presso il piazzale Gaetano Loffredo a Latina ha commosso tutti i presenti con parole decisamente toccanti. Una giornata all’insegna dei diritti verso gay, lesbiche e transessuali, a cui Tiziano Ferro non ha potuto fare a meno di partecipare. Ecco il suo lungo e significativo messaggio:

“Buonasera Latina, gli impegni mi portano altrove, ma in una serata così importante dedicata ai diritti civili e all’amore, volevo dire la mia leggendo alcune righe del mio diario. L’amore chiama amore. Nelle mie canzoni l’ho sempre scritto, eppure non me ne rendevo veramente conto. È come se, per anni, avessi chiesto a tutti di amare e di amarsi incondizionatamente. Come fosse una missione, come se sperassi che ci riuscissero almeno gli altri, non riuscendoci io. E dietro ogni canzone c’era un piccolo avvertimento: l’amore per non finire male, per non finire soli, per non finire… come me. Quale Dio mi ha concesso il miracolo di non vedermi più come il mio peggior nemico? Credo sia stato il mio Dio, quello che ho pregato con fede per anni, nonostante il timore che il primo a non accettarmi per quello che sono fosse Lui. Il Dio che non ho mai smesso di interrogare, sforzandomi di credere che – qualsiasi cosa dicano gli altri – Lui ama tutti, sempre e comunque, vittoriosi o sconfitti, felici o disperati”.

Tiziano Ferro ha inoltre deciso di regalare consigli a tutti coloro che stanno attraversando ciò che lui ha già vissuto in passato: “Oggi vorrei dire a chi sta male di non aver paura, oggi vorrei prendere tutto il dolore che mi sono portato dentro e raccontarlo a chi è soltanto all’inizio di questo cammino e sta soffrendo. Gli spiegherei che ci vogliono tempo e pazienza… e poi ancora tempo e ancora pazienza. Perché non siamo tutti uguali, ed è bene così, e ognuno va avanti a modo suo, con i suoi tempi e i suoi modi. È vero, imparare ad amarsi è difficile e auguro a tutti di riuscirci. Perché il mondo ha bisogno di fede. Il mondo ha bisogno di amore. E l’amore è di tutti. Grazie Latina”. CONTINUA A LEGGERE

Vi è mai capitato di sognare un cane? Ecco che cosa significa…

Nella vita di tutti i giorni, il cane rappresenta il migliore amico dell’uomo e, per questa ragione, sognare un cane può indicare la necessità di sentirsi amati e protetti. Tuttavia, esistono molteplici significati che possiamo attribuire a questa splendida creature e oggi cercheremo di illustrarveli tutti. Sognare un cane potrebbe rappresentare l’emergere della nostra parte più istintiva, ma anche aggressività o persone care che stanno cercando di aiutarci in qualche modo. Se il cane nel sogno è grande e molto aggressivo, potrebbe significa che, nella vita, avete a che fare con persone aggressive che vi rimproverano e urlano. Se il cane vi insegue, significa che qualcuno vi perseguita o vi sta tormentando; se morde, rappresenta l’avvertimento verso una persona considerata pericolosa.

Sognare il proprio cane significa che, inconsciamente, lo state associando a una persona a cui volete bene, come un figlio o il proprio partner, ma in moltissimi casi (anzi, nella maggior parte), raffigura noi stessi: se nel sogno sta male, significa che anche noi stiamo soffrendo nella vita reale. Se sognate dei cuccioli particolarmente affettuosi, significa che avete bisogno di affetto e di sentirvi apprezzati. Se il cane si presenta triste o malato, magari piangendo, potrebbe rappresentare la nostra parte più istintuale repressa; se il cane muore, la nostra linfa vitale si sta esaurendo perché eccessivamente maltrattata. Se il cane si presenta randagio e sporco, potrebbe rappresentare una persona abbandonata dalla famiglia e potremmo anche essere noi stessi. CONTINUA A LEGGERE

Emma Marrone shock: “Vergognatevi, violare la privacy è un reato”

Emma Marrone continua a far parlare di sé e, come ogni volta, sempre per giuste motivazioni. La celebre cantante, nel corso delle ultime settimane, si è sfogata in merito alle critiche e alle polemiche di alcune persone nei suoi confronti, mentre più di recente, su Twitter, si è lamentata di alcun fan particolarmente accaniti che avrebbero addirittura violato la sua privacy. Emma Marrone ha un bel caratterino, ma come darle torto in queste circostanze? La giovane ex vincitrice e coach di Amici non riesce ad essere tranquilla nella vita reale, poiché a quanto pare la gente non conosce limiti. Ecco le sue parole:

“Va bene tutto,ma appostarsi fuori da casa mia ogni giorno violando la mia privacy non vi rende fan migliori di altri! #rispetto #grazie. Essere fan è una cosa fare gli appostamenti sotto casa della gente è un’altra… se mi ritenete una stronza fatemi la cortesia di andare a sporcare di cretinate le bacheche degli altri… Se vi chiamano bimbe minkia non vi lamentate… crescete ragazze crescete!!!”. Ancora una volta Emma Marrone fa sentire la sua voce e non ci stiamo riferendo a concerti o particolari abilità canore. Speriamo che il suo appello venga colto dalle dirette interessate e che si limitino a seguirla solo sui social. CONTINUA A LEGGERE

Veronica Maya: “Prossima tappa? Il matrimonio!”

Al battesimo della terza figlia di Veronica Maya c’era anche il settimanale Gente, insieme a circa 80 invitati. La splendida donna ha quindi deciso di rilasciare alcune dichiarazioni sulla sua vita privata in un giorno così speciale: “Se oggi siete qui con noi è perché siete la nostra famiglia e i nostri amici più cari. Quelli con cui non solo volevamo condividere questo giorno di festa, ma coloro che con affetto e attenzione ci aiuteranno a tracciare il cammino di Katia Eleonora. Ho condotto lo Zecchino d’Oro per quasi dieci anni, con Padre Alessandro si è instaurato un rapporto di stima e affetto profondi. Averlo accanto in queste giornate così intime dà ancora più valore al momento. Mi rimbalzano nella testa le frasi “lasciate i vostri figli liberi di crescere ed esprimersi, rispettando la loro natura, le loro inclinazioni, anche se distanti o diverse da ciò che avreste voluto voi. Abbiate sempre pazienza. E amateli nella loro unicità”. Il compito più difficile di un genitore è assicurare le radici a un figlio, ma allo stesso tempo donare loro un paio di ali per spiccare il volo da soli”.

Veronica Maya, dopo aver dedicato tutta la sua vita alla carriera, ha deciso di concentrare tutte le sue attenzioni sui figli e il compagno Marco, con cui dovrebbe sposarsi l’anno prossimo: “Se oggi ho tre figli è perché accanto ho un uomo come Marco, il mio compagno. Stiamo insieme da sei anni e abbiamo costruito una famiglia solida. Il nostro sogno sarebbe sposarci a Li Galli, l’isola dove visse Rudolf Nureyev….”. CONTINUA A LEGGERE

Lino Banfi shock: “Ho pensato al suicidio a causa del mio peso”

Lino Banfi, storico attore del cinema italiano, si è raccontato in una lunga intervista rilasciata per il settimanale Oggi in cui ha rivelato di avere una profonda amicizia con Papa Benedetto XVI: “Ci siamo incontrati per la prima volta a Valencia, in Spagna, in occasione del V° Incontro Mondiale delle Famiglie. Ero stato invitato insieme ad altri artisti, italiani e non. Il cerimoniale mi chiese di parlare alla folla e in un batter d’occhio mi ritrovai in piedi accanto a Papa Benedetto. Ero emozionatissimo e decisi di fare un saluto alla piazza parlando uno spagnolo maccheronico. Ogni tanto mi giravo e incontravo gli occhi del Santo Padre, visibilmente divertito dal mio intervento. Subito dopo vengo a sapere del suo apprezzamento: conosceva Nonno Libero!”.

“Il nostro rapporto si è sviluppato negli anni. Dopo le sue dimissioni io scrissi una poesia ispirata da una visione: avevo sognato che ci sarebbero stati due Papi. La poesia venne poi pubblicata da Avvenire e da Famiglia Cristiana. Scrissi poi una lettera a Padre Georg chiedendogli di poter riabbracciare il Papa Emerito. Dopo qualche mese mi arriva la telefonata. L’appuntamento lo fissiamo per il giorno dopo. Arrivo nel piccolo monastero dove alloggia Benedetto, all’interno dei giardini vaticani. I un salottino tutto bianco era seduto ad aspettarmi Papa Benedetto che, aprendo le braccia, mi dice: ‘Banfi, adesso lei mi racconta tutta sua vita’. Gli ho raccontato così anche i cinque anni passati in Seminario. Ad un certo punto mi chiede perché non ho continuato con l’esperienza sacerdotale: “’Non era quella la mia strada, non la sentivo mia. Volevo fare l’attore’, gli rispondo io. “Anche fare l’attore è una missione”: grazie a queste parole del Santo Padre è come se avessi fatto finalmente pace con il mio passato e con le mie scelte”.

Inoltre, Lino Banfi ha confidato una verità sconcertante, in cui avrebbe pensato al suicidio a causa del suo peso: “Siamo tutti uguali davanti a Dio. Ho timore solo di una cosa: quando quei quattro mi prenderanno con la cassa, mi auguro che non dicano ‘Mortacci sua, come pesa questo!’. Quindi sto tentando di dimagrire drasticamente in vista della grande occasione. Ho il complesso di essere grassissimo: nel mio cervello credo di essere 6 o 700 chili, altro che 100 quale sono. Gia trent’anni fa l’idea di arrivare a 100 chili mi spaventava talmente tanto che mi sarei voluto suicidare. Poi non l’ho mai fatto, ma non mi sono mai piaciuto, lo devo ammettere. Infatti non rivedo mai le cose che giro. Ho avuto bisogno di tempo per trasformare i miei complessi in buffe caratteristiche. Ho avuto bisogno di tempo per imparare a volermi bene”. CONTINUA A LEGGERE

Laura Pausini shock: “Ecco che cosa mi succede dopo ogni concerto”

Laura Pausini si è confessata in una lunghissima intervista rilasciata a Vanity Fair, in cui ha rivelato le sensazioni più intime che prova alla fine di ogni concerto: “Avverto inquietudine per la solitudine. Mi fa e mi ha sempre fatto paura. Forse cerco sempre di stare in compagnia anche per questo. Quando finiscono i concerti, svaniscono le mani che ti hanno toccato e le voci che hanno gridato il tuo nome, sei solo e si crea un grande vuoto”.

Laura Pausini ha inoltre parlato della sua infanzia e dell’esperienza di canto vissuta insieme a suo padre, nei piano bar, con i coetanei che la prendevano in giro: “Ero più che ingenua. Da ragazza non vedevo mai il brutto nelle persone che mi si muovevano intorno e nelle cose che mi succedevano. Per distinguere c’è voluto tempo. E per un certo periodo, a forza di prudenze, ero diventata così controllata e guardinga da non riuscire più a essere spontanea. Nei sentimenti l’equilibrio non è una cosa automatica. Per fortuna la leggerezza è tornata. I miei coetanei i mettevano in fila per prendermi per il cu*o. […] Io non avevo nessuna aspirazione ad andarmene”.

“Volevo suonare, accompagnare mio padre nelle sue serate da piano bar, cantare le mie cinque canzoni e tornarmene a casa a dormire. A casa stavo benissimo. Una volta io e il mio babbo andammo a suonare in Germania, a Treviri, la città di Marx. C’era una festa della birra, dormimmo in albergo per una settimana. Soffrii per ogni singolo giorno che passammo lì. Il posto era lontano e l’albergo era tremendo, ma il punto era che io stavo male anche se mi toccava dormire a Cervia. Quando a Sanremo vinsi tra le Novità, andai dal mio babbo molto preoccupata: ‘Adesso che succede? Mica mi toccherà andare a dormire negli hotel?”. CONTINUA A LEGGERE

Luciana Littizzetto nel panico per il figlio: “Eri così piccolo, mentre ora…”

Luciana Littizzetto è una donna dal cuore d’oro, poiché oltre a garantirci sonore risate, è anche in grado di regalare tanto amore e affetto a chi ne ha più bisogno. Nel 2012, durante Quello che (non) ho, la donna dichiarò: “Quello che non ho sono due figli che mi assomigliano, quello che ho è che ci ho guadagnato, perché sono bellissimi”. E’ proprio in questo contesto che la donna parlò dei suoi figli, Vanessa e Jordan, presi in affido insieme al compagno Davide Graziano. In quel periodo, i due ragazzi mantennero il loro cognome originario, con la possibilità di essere cambiato una volta raggiunta la maggiore età. Per Repubblica, Luciana Littizzetto dichiarò:

“I figli non sono venuti, non era destino e il desiderio di maternità non era così pressante. L’inseminazione? Non me la sono mai sentita. Ero una donna abbastanza serena e contenta, però all’idea di diventare madre non avevo rinunciato, ho sempre avuto il tarlo dell’affido. Il mio approccio è stato molto sociale, frequentavo la comunità “La difesa del fanciullo” di Torino e l’ho capito subito: i ragazzi hanno bisogno di amore e di una casa”. Oggi, a distanza di tempo, scrive su Facebook: “Eri così e oggi maturi! ‪#‎minchiacheansia‬ ‪#‎buongiorno‬ maturandi ‪#‎merdamerda‬‪#‎secondaprova‬ ‪#‎maturità2016‬”. CONTINUA A LEGGERE

Enrico Brignano: “Ho sempre pensato al lavoro, ora desidero un figlio”

Enrico Brignano ha sempre dedicato la sua vita al lavoro, pensando prevalentemente alla carriera. Oggi, a 50 anni, pare sia pronto e deciso ad avere un figlio dalla compagna Flora. Il celebre comico si è raccontato in un’intervista molto personale rilasciata a Vanity Fair, che noi riportiamo: “Ogni anno dalle fotografie scompare un parente, una persona vicina. E il proprio dna va lasciato. Un figlio può allungarti la vita. Io ho dedicato gran parte della mia al successo, ora credo di averlo raggiunto, e quindi si può fare […] Con Flora ci pensiamo seriamente. Diciamo che le pratiche psicologiche sono assolte. Magari uno a 50 anni si mette meno in ginocchio a giocare, ma sicuramente è più maturo che a 20. Mio padre era più irascibile con mio fratello, che ha 6 anni più di me, meno disposto al dialogo. Un figlio ha bisogno non solo di un padre forte, ma anche di un padre saggio”.

Se per l’amore e i figli Enrico Brignano non mostra alcun dubbio, troviamo alcune discrepanze alla parola matrimonio: “Non lo so. Il matrimonio è spossante: la prenotazione della chiesa, la scelta delle posate… Lavori ma devi trovare il tempo per il catechismo, le prove, il meno: ci vuole coraggio. Così, la felicità dell’abito bianco è appannata dall’abbinamento dei parenti a tavola”. CONTINUA A LEGGERE

La confessione shock di Eleonoire Casalegno: “Parlo con mia nonna morta”

Elenoire Casalegno tornerà sul piccolo schermo da metà luglio, in occasione di una nuova edizione di Mistero. Nel frattempo, ha deciso di raccontarsi al settimanale Vanity Fair in merito alla sua fede, rivelando di essere credente, ma non praticante: “Mi spiego: con la religione ho un rapporto libero da condizionamenti e dogmi. Credo nell’immortalità dell’anima e nell’auto-coscienza. E penso che la fede non solo sia un dono, ma anche una conquista, perché a volte vacilla e bisogna combattere per mantenerla accesa. Infine, non sento il bisogno di un intermediario per dialogare con Dio perché ho un rapporto diretto con l’Illustrissimo. Immagino già che qualcuno mi prenderà per matta… Ogni tanto parlo con lo spirito della mia nonna materna che non c’è più”.

Elenoire Casalegno ha inoltre parlato dei suoi genitori e della sua vita privata da ragazzina: “I miei genitori sono giovanissimi: papà oggi ha 58 anni e mamma 62. Abbiamo sempre avuto un rapporto di empatia e una comunicazione sincera, aperta e diretta. Eppure sono stata educata con intransigenza. Considerata la mia esperienza, mi aspettavo che i miei, diventati nonni, avessero lo stesso atteggiamento con Swami, invece con lei si sono comportati all’opposto! Sia chiaro… mi rendo conto che i ruoli sono diversi e alla fine mi sono abituata all’idea, ma all’inizio mi era difficile da comprendere e mi arrabbiavo molto!”. CONTINUA A LEGGERE