Tra qualche mese non sarà più un dovere del cittadino esporre il contrassegno cartaceo: il controllo della copertura assicurativa del veicolo avverrà attraverso il riscontro del numero di targa. In caso di incidente si dovrà esibire il certificato di assicurazione. Ecco cosa cambia per gli assicurati.
La rivoluzione prende il via dall’art. 31 del decreto Liberalizzazioni del gennaio 2012, con il fine di contrastare la contraffazione dei contrassegni relativi ai contratti di assicurazione. In Italia, quello della contraffazione dell’Rc auto è un fenomeno ancora ampiamente diffuso, e di conseguenza molto elevato anche il numero di veicoli che circolano senza regolare copertura assicurativa. Stime dell’Ania, l’Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici, parlano di 3,9 milioni di veicoli che viaggiano sulle nostre strade senza assicurazione, l’8,7% del parco circolante in Italia.
Attraverso i controlli elettronici sarà quasi impossibile circolare sprovvisti di assicurazione – sottolinea l’Ania – i nuovi più efficaci controlli rappresenteranno armi fondamentali nella lotta a chi non paga l’assicurazione”.
Il controllo della copertura assicurativa verrà effettuato attraverso la verifica del numero di targa, nel corso di posti di blocco o sfruttando i dispositivi di controllo a distanza come tutor, autovelox, telepass, telecamere Ztl e il nuovo Targa System. Le Forze dell’ordine verificheranno se il numero di targa è presente nella banda dati dei veicoli assicurati istituita presso la Motorizzazione Civile, durante il controllo o su segnalazione dei sistemi elettronici o telematici. Le compagnie assicurative, invece, hanno l’obbligo di comunicare, in tempo reale, le informazioni sui nuovi contratti o i rinnovi di polizza alla banca dati.
In via sperimentale, in questa prima fase, le compagnie assicurative continueranno a consegnare agli assicurati il tagliando cartaceo a finalità informative e che non dovrà essere esposto sul parabrezza. Terminato tale periodo, il contrassegno non verrà più consegnato. In caso di incidente, per identificare la compagnia dei veicoli coinvolti occorrerà richiedere all’altro conducente l’esibizione del certificato di assicurazione, ovvero il documento che attesta l’esistenza di una copertura assicurativa Rc auto. Idem per chi circola nei paesi dell’Unione Europea, oltre ad Andorra, Svizzera e Serbia, dove sarà obbligatorio avere a bordo il certificato di assicurazione. Negli Paesi extraeuropei continuerà ad essere obbligatoria la carta verde.

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Chi circola sulle strade italiane senza la copertura assicurativa obbligatoria commette un illecito e rischia multa da un minimo di 841 euro a un massimo di 3.366 euro (art. 193 del Codice della Strada) oltre al sequestro che viene poi prelevato e depositato in luogo non soggetto al pubblico. Maggiori informazioni sono contenute nella guida “Rc Auto 2.0: addio tagliando di carta” realizzata da Ania e pubblicata sul sito internet dell’Associazione.

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