Introduzione

Arisa ha deciso di confessarsi in una lunga intervista rilasciata per Vanity Fair in cui ha raccontato i soprannomi che i colleghi di lavoro le attribuiscono: “Ros, bocconcino e anche rompico*lioni perché un po’ rompico*lioni sul lavoro sono. Un disco è come un quadro e a me piacciono le cose fatte bene. Se vedo passione e gente che ci mette l’anima, con gli errori altrui sono indulgente, se invece capisco che dominano sciatteria e pressappochismo mi inca*zo”.

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