Alessandro Cattelan ha fatto notevoli progressi nel mondo dello spettacolo, considerato il fatto che, nell’arco di poco tempo, è diventato uno dei conduttori più apprezzati dal pubblico italiano. Tuttavia, se da un lato lo vediamo sempre perfetto e impeccabile, dall’altro nasconde dettagli interessanti che mai ci saremmo aspettati. Ebbene, Alessandro Cattelan ha deciso di rivelarsi al quotidiano Libero, partendo dalla sua adolescenza:

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Ho concluso il liceo con un bel 62 alla maturità, ovvero il minimo. Il mio sogno era quello di fare il calciatore. Ho giocato nella squadra della mia città, il Derthona. L’anno in cui venni ceduto acquistarono Manuel Pasqual, diventato poi capitano della Fiorentina. Direi che ci hanno guadagnato. Adesso gioco per diletto, anche se sempre meno. A febbraio, con la nascita della mia seconda figlia, ci è rimasto davvero troppo poco tempo. Mi piace stare a casa, leggere libri e giocare alla playstation. Siete voi che mi dipingete perfettino, non è che esco da una cella frigorifera! Mangio come una bestia, non sono vegano, non fumo ma bevo molta birra. Sono una persona normale“. Inoltre, Alessandro Cattalan desidera ricordare di evitare l’associazione all’artista Maurizio Cattelan: “Era il compleanno di mia mamma e abbiamo prenotato a Tortona un tavolo al ristorante a nome Cattelan. L’artista? Ho risposto di sì, ma non sono io che ho venduto a 17 milioni di euro la statua di Hitler, a casa mia i ladri troverebbero ben poco“. CONTINUA A LEGGERE

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