Una notizia che torna a squarciare il velo su uno dei momenti più tragici e tristi della storia italiana: le stragi di mafia che nel 1993 colpirono Roma, Milano e Firenze. Proprio la Procura del capoluogo toscano ha riaperto ora l’indagine sui mandati occulti, iscrivendo di nuovo nel registro degli indagati Silvio Berlusconi e Marcello Dell’Utri… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le intercettazioni”]
La decisione dei magistrati è arrivata dopo le intercettazioni in carcere dell’ex boss mafioso Giuseppe Graviano, che dalla galera parlava con un compagno della cosiddetta “Trattativa Stato-mafia”: “Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c’è stata l’urgenza”, una delle frasi pronunciate dal criminale condannato per le stragi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”“Non dice Berlusconi, ma…””]
“Illazioni e notizie infamanti prima del voto, non avendo mai avuto alcun contatto il presidente Berlusconi né diretto né indiretto con il signor Graviano”, replica il legale dell’ex premier, Nicolò Ghedini. Seguito a ruota dall’avvocato di Dell’Utri: “Graviano non dice Berlusconi, ma bravissimo”. Gli esperti nominati dalla Corte d’Assise confermano però che parli proprio di Berlusconi.