Botta e risposta sul referendum costituzionale tra Matteo Renzi e Beppe Grillo. Nella sua consueta diretta su Facebook, il premier ha mostrato un fac-simile della scheda elettorale del Senato che entrerebbe in funzione se il 4 dicembre vincesse il “sì”: “I cittadini sceglieranno quali consiglieri regionali andranno a Palazzo Madama…
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[nextpage title=”Le parole di Renzi”]
Si vota, c’è la legge elettorale, non c’è trucco e non c’è inganno. I senatori però conteranno meno di prima”, ha sottolineato il presidente del Consiglio. A queste dichiarazioni ha replicato invece Beppe Grillo: “Renzi, il capo, vuole vincere il referendum a tutti i costi e ha capito che agli italiani non va giù il non poter più votare i senatori: perché dovrei votare per dimezzare il mio diritto di voto?
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[nextpage title=”La replica di Grillo”]
Il problema è che la Costituzione che vuole far approvare prevede che i senatori siano votati dai consigli regionali, non dai cittadini. Ci si aspetterebbe che il premier dicesse quanto è bello non votare i senatori, ma si renderebbe ridicolo. Starà zitto… Invece no, ne spara un’altra: inventa la scheda elettorale per il Senato, la stampa e la fa vedere a tutti”. E poi ancora: “Il problema è che non esiste: è un falso…
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[nextpage title=”“Non esiste”]
Non c’è neppure scritto “facsimile” proprio perché non esiste un documento originale, ma viene spacciata come vera. Se non esiste nessuna legge elettorale per i senatori e la sua riforma dice che saranno votati dai consigli regionali, come può esistere una scheda per il Senato? Da quando il Pd fa le schede elettorali per i cittadini di tutta Italia?”.