Siamo già nel terzo millennio, la tecnologia avanza e migliora costantemente la nostra vita ma alcuni rituali del passato rimangono vivi e spesso a farne le spese sono dei poveri animali. Nella sola Spagna sono state recensite oltre tremila feste nelle quali viene messa in scena la mattanza di un animale, con l’unico scopo d’intrattenere. Tra queste ricorrenze…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Festival della Fortuna”]
Tra queste ricorrenze, una delle più macabre si svolge in Cina. L’etnia Dong, originaria nel sud del paese, da ormai 470 anni, celebra il festival della Fortuna nell’ambito del quale viene sacrificato un toro, appeso ad un albero dove viene lasciato morire. Prima della sua condanna, l’animale è accuratamente ornato di fiori e abbellito. Un rituale per la buona sorte, il bel tempo, un raccolto pieno, per la pace e la prosperità. La festa si svolge…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Migliaia di turisti”]
La festa si svolge ogni 2 giugno nel villaggio Baojiang, nella regione del Guangxi Zhuang e attira ogni anno migliaia di turisti. Secondo alcuni testimoni l’animale morirebbe solo dopo una lunga agonia e atroci sofferenze. Ma è giusto continuare a togliere la vita a questi animali?