“Ho trovato i ladri nel mio ristorante, ecco quello che mi hanno fatto”

La vicenda di Mario Cattaneo continua a far discutere l’Italia intera. Il ristoratore di 67 anni è tornato al suo ristorante Dei Amis, che ha riaperto dopo che l’uomo aveva ucciso un ladro entrato nel suo locale. Ai giornalisti presenti, Cattaneo ha mostrato le ferite riportate nella colluttazione: “Ecco guardate, questi sono i lividi. Uno di loro mi ha afferrato con forza il braccio e cercato di strapparmi il fucile”. Presente anche Giovanni Petrali, il tabaccaio che nel 2003 uccise a sua volta un ladro dopo essere stato aggredito… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La ricostruzione”]

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“Sono stato assolto e lo rifarei ancora, sono i figli che non hanno più voluto darmi la pistola che invece i giudici mi hanno restituito. Lo dirò sempre e mio figlio lo ha detto nel processo anche ai giudici: se quelle persone fossero state a casa loro tutto questo non sarebbe successo”. Secondo la ricostruzione, dal fucile da caccia di Cattaneo è partito un solo colpo, che ha centrato alla schiena il malvivente entrato nella tabaccheria annessa al ristorante. Nell’interrogatorio, lo stesso ristoratore ha raccontato… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La testimonianza del vicino”]

che “uno ha tirato la canna del fucile ed è partito un colpo”. Il proiettile non avrebbe colpito organi vitali, dal momento che il ladro si è allontanato per diversi metri, scavalcando due recinzioni prima di accasciarsi per strada. Un vicino di casa di Cattaneo ha raccontato ai carabinieri di aver sentito la moglie del ristoratore dire: “Lascia quel fucile”, mentre il figlio avrebbe chiesto: “Perché l’hai caricato?”.

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