Schianto nella notte, ecco chi erano i quattro ragazzi che hanno perso la vita

Ambra Shailiani, Gjesika Gjnaj, Federico Baldi e Riccardo Murdaca, sono questi i nomi dei giovani, tutti tra i 17 e i 18 anni che hanno perso la vita in seguito al terribile incidente della scorsa notte a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Chi erano i giovani”]

…Guidonia, lungo la via Tiburtina. Uno di loro era italiano, gli altri tre erano di origini romene. L’auto è andata a finire contro un muro all’altezza del chilometro 18.700, non lontano dalla zona…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Impatto contro il muro”]

…dell’Albuccione di Guidonia. I giovani erano a bordo di una Mini Cooper e l’impatto contro il muro di un pub non ha lasciato scampo a tutti, sbalzati fuori dall’abitacolo. La dinamica non è ancora…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Sorpasso azzardato”]

…chiara, anche se si teme che il conducente abbia effettuato un sorpasso azzardato e non sia più riuscito a tenere il controllo del veicolo. I soccorsi del 118 sono stati purtroppo inutili.

Ultimo addio a Silvana e Luciano, ecco Arisa che canta per loro: struggente

Ha cantato “L’amore della mia vita”, emozionando la folla presente. Arisa ha omaggiato così Luciano Caporale e Silvana Angelucci, due delle vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”I funerali”]

I funerali si sono svolti nella chiesa di Santo Stefano di Castel Frentano, in provincia di Chieti. In uno degli ultimi video pubblicati sui social dalla coppia, si vedono infatti i due coniugi cantare a squarciagola il brano di Arisa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’omaggio”]

La cantante e giudice di X Factor è rimasta nascosta durante la cerimonia, per poi prendere il microfono e omaggiare la coppia defunta. Un momento davvero emozionante.

Rigopiano, il papà di Stefano distrutto: “Di lui mi resta una catenina. Ecco cosa farò…”

Tra le vittime della tragedia dell’Hotel Rigopiano, c’è anche Stefano Feniello. Il padre del 28enne, Antonio, si è sfogato mostrando i tre oggetti che gli hanno restituito appartenenti al figlio: una catenina, un orologio e un braccialetto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo del padre”]

“Questo è quello che mi è rimasto di mio figlio – dichiara distrutto il genitore -. E grazie a chi? Grazie a Bruno (il direttore dell’hotel, ndr), grazie al presidente della Regione, grazie al Prefetto. Grazie a chi? Dove sono le autorità ora? Chi devo ringraziare adesso? Io mi batterò fino alla fine a costo di vendere tutte le mie proprietà, ma qualcuno dovrà pagare. Io soldi non ne voglio, io voglio, ho bisogno solo di avere giustizia affinché tutto questo non succeda più… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Io vado tutti gli anni in Trentino a sciare dove ho un altro figlio che vive là, questo schifo in Trentino non sarebbe successo. L’Abruzzo non è in grado di fare questo, gli hotel in Abruzzo devono chiudere. Un 4 stelle deve avere il gatto delle nevi, deve avere il trattore che spazza la neve tutta la notte. Bastava un trattore dei contadini, non si aspetta per far morire le persone. Si parlava da giorni del rischio valanghe”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Il messaggio al cantante de Il Volo”]

Antonio legge poi il messaggio che il proprietario dell’albergo aveva inviato al cantante de Il Volo, per invitarlo a non recarsi nella struttura a causa del maltempo: “Perché a mio figlio hanno detto che non c’era alcun problema e che poteva tranquillamente andare al Rigopiano?”, si chiede amaramente Antonio Feniello.

Hanno salvato vite all’Hotel Rigopiano: sono morti anche loro

La tragedia dell’elicottero precipitato in Abruzzo, nell’area di Campo Felice, si lega all’altra drammatica vicenda dell’Hotel Rigopiano. Delle sei persone a bordo del velivolo, due avevano infatti partecipato alle prime operazioni di soccorso all’albergo travolto dalla slavina. Si tratta del medico Walter Bucci e del tecnico del Soccorso alpino, Davide De Carolis… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo della cugina di De Carolis”]

“Lui è mio cugino Davide, esperta guida alpina, facente parte del soccorso alpino, colui che è stato tra i primi ad intervenire nella tragedia di Rigopiano, colui che ha estratto vivo uno dei sopravvissuti, colui che dedicava la maggior parte della sua vita ad aiutare gli altri. Bene… Nell’incidente di oggi in quell’elicottero c’era anche lui…”, il ricordo triste della cugina… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le altre vittime”]

Il dottor Bucci lascia invece una moglie e una figlia: medico cardiologo, non doveva neanche essere in servizio nel giorno dello schianto. Le altre persone decedute sono: Giuseppe Serpetti, infermiere del 118; Ettore Palanca, lo sciatore ferito soccorso proprio dall’elicottero; Gianmarco Zavoli, il pilota; Mario Matrella, tecnico di volo.

Il papà di Stefano: “Ministri gentaglia! Se mio figlio è morto faccio una strage…”

“Ci sentiamo dopo, che andiamo alla spa. È pieno di neve. Nevica, però questa Panda è uno spettacolo. Siamo saliti senza catene”. Questa l’ultima nota audio che Stefano Feniello ha inviato su WhatsApp al padre Alessio: “Ok, ci sentiamo dopo. State attenti, buon divertimento”, la risposta del genitore. Che ha deciso di far ascoltare questo file ai cronisti presenti all’ospedale di Pescara. Stefano, 28 anni, è infatti uno dei dispersi della valanga che ha travolto l’hotel abruzzese. La sua fidanzata, Francesca Bronzi, è stata recuperata in vita. Stefano invece rimane ancora tra i dispersi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La dura accusa del padre”]

Il padre lancia allora la sua accusa alle autorità: “Quelli che sono morti sono stati uccisi, quelli che ancora non rientrano sono stati sequestrati contro il loro volere perché volevano rientrare. Li hanno sequestrati. Avevano le valigie pronte. Li hanno riuniti tutti vicino al caminetto come carne da macello”. Nella sua intervista al Corriere della Sera, Alessio Feniello continua il suo duro attacco: “Sono venuti il presidente della Regione, il questore e il prefetto di Pescara a dirci una cosa precisa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Il prefetto ci ha detto: tutto quello che vedete sui media e quello che sentite dire non conta niente, vale solo quello che vi dico io. E ci ha detto che i lavori, lì sulla valanga, andavano avanti, che avevano individuato cinque persone vive delle quali lui aveva i nomi. Fra quelle persone mio figlio era il secondo della lista. La sua fidanzata Francesca era al terzo posto. Che dice lei? Ero autorizzato o no a sperare di vederlo arrivare su qualche ambulanza? E invece…”. Alessio è sconvolto da questa tragedia: “Mi hanno dato la speranza e poi me l’hanno tolta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo in aula magna”]

Io ho contato i minuti da ieri sera, ho guardato dentro ogni ambulanza che arrivava qui. Ho immaginato di abbracciare Stefano a ogni sportellone che si apriva. Prima che mi dicessero del suo nome in quella lista di sopravvissuti, io ero già morto al solo pensiero di sapere Stefano da qualche parte lassù. Mi hanno fatto rinascere e adesso è come se fossi morto di nuovo”. Nell’aula magna in cui erano riuniti i rappresentanti della Protezione civile, Alessio si è poi lasciato andare a questo sfogo: “Se Stefano è morto faccio una strage”.

Hotel Rigopiano, il grido dei vigili del fuoco: “Ci sono persone qui…”

Proseguono senza soste le operazioni di soccorso all’Hotel Rigopiano. I vigili del fuoco e i volontari hanno recuperato i corpi di altre sette vittime: il totale è salito quindi a dodici. In uno stanzino vicino alla cucina è stata ritrovata senza vita Linda Salzetta, sorella del manutentore dell’albergo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il corpo del cameriere?”]

Si sta cercando di liberare anche il corpo di un’altra vittima, che dovrebbe essere Faye Dame: il ragazzo, di origini senegalesi, lavorava come cameriere nella struttura. In ogni caso, i soccorritori non hanno perso la speranza di trovare ancora qualcuno vivo: “La nostra ipotesi operativa è che la slavina possa non aver raggiunto e saturato tutti i locali, che ci sia un cuore della struttura non raggiunto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La speranza dei vigili”]

Se poi lì dentro possano esserci condizioni di vita, questo naturalmente non lo sappiamo. Siamo molto concentrati su questo obiettivo”, ha spiegato a SkyTg24 Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco. “Il lavoro è ininterrotto, le nostre squadre si alternano. Proseguiamo nell’esplorazione dei locali dell’interno, seguendo la speranza di trovare ancora persone in vita, anche se non c’è nessuna certezza… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Stiamo procedendo da locale a locale, stiamo aprendo varchi in muri anche da ottanta centimetri. Siamo riusciti a sfondare con un escavatore quel muro di neve che ci impediva di far giungere i mezzi pesanti fino alla struttura”.

Frontale tra autobus colmo di bambini diretti a scuola, UNA STRAGE

Un terribile incidente ha spezzato la vita di 25 studenti indiani di età compresa tra 7 e 10 anni, mentre altri 36 sono rimasti feriti. Lo schianto è avvenuto nello Stato di Uttar Pradesh… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo schianto”]

dove l’autobus su cui viaggiavano si è scontrato in un frontale con un camion. L’autista dello scuolabus non è riuscito a evitare in un sorpasso il camion che sopraggiungeva in direzione opposta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’inchiesta”]

Il governo ha decretato l’apertura di un’inchiesta, perché oltretutto le scuole dello stato sarebbero dovute rimanere chiuse a causa del freddo.

Crolla palazzo di 17 piani, morti tutti i vigili del fuoco

Una vera tragedia, quella che ha colpito la città di Teheran. Il palazzo Plasco, uno dei grattacieli più antichi della capitale dell’Iran, è crollato a causa di un incendio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”I vigili del fuoco rimasti uccisi”]

Come riporta Press Tv, tra le macerie dell’edificio di 17 piani sono rimasti uccisi 30 vigili del fuoco, ma si teme che ci siano ancora tra le 50 e le 100 persone intrappolate… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Escluso atto terroristico”]

Esclusa dalle autorità la matrice terroristica. Il palazzo era stato inaugurato nel 1962 per volontà dell’imprenditore ebreo iraniano Habib Elghanian.

FA PIU’ VITTIME DEL CANCRO E DELLA MALARIA. LA MALATTIA CHE STA SCONVOLGENDO GLI SCIENZIATI

Una delle malattie più pericolose al mondo, peggiore di altre di cui si parla spesso (con il giusto e dovuto allarmismo), è anche la più sottovalutata. Una ricerca dell’Università scozzese di Aberdeen sarà utile per dare il giusto peso a questa minaccia per la saluta umana, con dati che non possono essere trascurati e nemmeno letti in maniera diversa. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Tipi di funghi”]

Secondo il professor Neil Gow esistono al mondo oltre cinque milioni di tipi di funghi, in grado di provocare ogni anno la morte di un milione di persone in tutto il mondo, una cifra che farebbe “impallidire” il cancro e la malaria. Solo tre di questi cinque milioni di tipi fungini sono letali per l’uomo, vale a dire l’Aspergillus (polmoni), il Cryptococcusb (cervello) e la Candida (membrane e mucose, tra cui anche bocca e genitali). PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Piede d’atleta”]

Nella maggior parte dei casi le infezioni lievi provocate dai funghi non hanno fatto morire nessuno, come ad esempio in un caso molto diffuso, quello del cosiddetto “piede d’atleta”. Allo stesso tempo, però, ci sono persone che sono a maggior rischio, in particolare se il loro sistema immunitario è molto debole. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Pazienti con Hiv”]

Si sta parlando di pazienti affetti da HIV oppure da quelli oncologici che sono sottoposti a cicli di chemioterapia, ma anche chi assume farmaci immunosoppressori in seguito a un trapianto. Questi funghi sono molto resistenti ai medicinali e nella parte sud-orientale dell’Inghilterra si è verificata di recente una epidemia di Auris Candida che ha colpito 40 persone. Altri casi sono stati registrati in Asia e in Sud America.

Sara uccisa a Natale, aveva 12 anni. Il sacerdote: “Ecco chi sono i colpevoli…”

Sara è una delle tantissime e soprattutto giovani vittime della Terra dei Fuochi. La denuncia è stata fatta da Don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde di Caivano, da sempre in prima linea nel contrastare i reati ambientali e quelli della camorra. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Solo 12 anni”]

Sara aveva 12 anni ed è morta di cancro. Abitava insieme ai genitori a Chiaiano e fino all’ultimo ha supplicato la madre di non lasciarla spirare. Se n’è purtroppo andata e ha smesso almeno di soffrire. Non è il primo caso di questo tipo, con un bimbo coinvolto. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le altre vittime”]

A inizio dicembre è morto anche Davide, appena sette mesi, stroncato da un tumore provocato dalla scarsa salubrità del suolo in questa parte della Campania. Stessa sorte è toccata purtroppo a un bambino di cinque anni, residente a Frattaminore: il tumore non gli ha lasciato scampo ed è stato l’ennesima vittima innocente. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Mesi di agonia”]

L’inquinamento della Terra dei Fuochi sta mietendo una vittima dopo l’altra. La scorsa estate se n’era andato Antimo, un 17enne che voleva diventare parrucchiere, mentre Domenico di anni ne aveva 39 e un figlio appena nato: da due anni lottava contro il male che se l’è portato via.