Ictus a 3 anni, la bimba non cammina più: “Colpa della varicella”

La salute dei figli è ovviamente preziosa e fondamentale, anche se non mancano i casi al limite: Claire Marriott è la mamma di Lottie, una bimba di 4 anni. Come ha raccontato la donna:

“Avevamo fatto tardi la notte precedente, quindi ho pensato che fosse solo stanca quando non voleva mangiare, si lagnava e non parlava correttamente. In più si comportava in modo maldestro: le continuavano a cadere le bevande, non stava ben ferma e quando si è seduta è scivolata dalla sedia sul pavimento. Le ho dato una medicina e ho pensato che sarebbe stata bene dopo un pisolino, non credendo che fosse una cosa seria”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Un passo indietro”]

“E ‘stato come tornare ad avere un neonato. Aveva già tolto il pannolino, ma abbiamo dovuto fare un passo indietro e fare tutto di nuovo, ed era quasi come se fossimo tornati allo svezzamento con lei. Quando mangiava correva il rischio di soffocarsi, anche se il cibo era morbido, perché i muscoli della parte destra della gola non funzionavano”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Malattia comune”]

“E’ spaventoso pensare che una malattia così comune nei bambini abbia provocato qualcosa di così grave, ma è stato un sollievo per noi. Significava che potremmo smettere di preoccuparci che stava per avere un altro ictus. I bambini hanno un ictus se hanno difetti cardiaci o altri problemi, ma per un bambino sano se ne sente a malapena parlare: anche il mio medico è rimasto scioccato”.

Bimba di 3 anni dopo la varicella smette di camminare: l’appello della mamma

La salute dei figli è ovviamente preziosa e fondamentale, anche se non mancano i casi al limite: Claire Marriott è la mamma di Lottie, una bimba di 4 anni. Come ha raccontato la donna:

“Avevamo fatto tardi la notte precedente, quindi ho pensato che fosse solo stanca quando non voleva mangiare, si lagnava e non parlava correttamente. In più si comportava in modo maldestro: le continuavano a cadere le bevande, non stava ben ferma e quando si è seduta è scivolata dalla sedia sul pavimento. Le ho dato una medicina e ho pensato che sarebbe stata bene dopo un pisolino, non credendo che fosse una cosa seria”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Un passo indietro”]

“E ‘stato come tornare ad avere un neonato. Aveva già tolto il pannolino, ma abbiamo dovuto fare un passo indietro e fare tutto di nuovo, ed era quasi come se fossimo tornati allo svezzamento con lei. Quando mangiava correva il rischio di soffocarsi, anche se il cibo era morbido, perché i muscoli della parte destra della gola non funzionavano”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Malattia comune”]

“E ‘spaventoso pensare che una malattia così comune nei bambini abbia provocato qualcosa di così grave, ma è stato un sollievo per noi. Significava che potremmo smettere di preoccuparci che stava per avere un altro ictus. I bambini hanno un ictus se hanno difetti cardiaci o altri problemi, ma per un bambino sano se ne sente a malapena parlare: anche il mio medico è rimasto scioccato”.

Una mamma condivide le foto del figlio malato per avvertire i genitori – FOTO

Hayley Lyons ha dovuto gestire una situazione difficilissima ed ha deciso di condividere la sua esperienza su Facebook. Il suo bimbo ha contratto la varicella e, per contrastarla, alcuni medici gli hanno prescritto l’ibuprofene: farmaco antinfiammatorio che ha provocato seri danni alla pelle del piccino. I danni della cura sono stati documentati dalla giovane mamma con alcuni scatti terminati sul noto social. Le sue condizioni sono peggiorate con l’infezione batterica che ha colpito il sistema immunitario. All’Alder Hey Hospital è stato spiegato a Hayley che qui medici non avrebbero dovuto somministrare l’ibuprofene al bimbo. Infatti, con la varicella, le pustole affondano ancora di più nella pelle utilizzando quel farmaco. Per fortuna il piccolo si è ripreso completamente. Il post di mamma Hayley è diventato subito virale: 350 mila condivisione in meno di 48 ore. CONTINUA A LEGGERE   

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