Sono trascorsi già 9 anni dalla morte di Chiara Stasi e, dopo sentenze davvero controverse e molto dibattere, Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni di reclusione. Lui che imprimo grado era stato assolto, si ritrova a trascorrere i migliori anni della sua vita in carcere. Ma nelle scorse ore…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Incredibile novità”]
Nelle scorse ore è arrivata una incredibile novità. Infatti una perizia richiesta dalla difesa avrebbe dimostrato che il dna del materiale biologico trovato sotto le unghie di Chiara non apparterrebbe a Stasi, ma ad un’altra persona che lei conosceva. Lo ha confermato la mamma di Alberto, Elisabetta Ligabò al Corriere della Sera….PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Clamorosa riapertura”]
La donna ha detto che le analisi sono stata condotte da un noto genetista su incarico degli avvocati dello studio Giarda che si sono affidati a una società di investigazioni di Milano. Una rivelazione che se confermata potrebbe portare alla clamorosa riapertura del caso e del processo. “Non ho fatto che ripeterlo e finalmente ne ho la conferma….PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Giovani fidanzati”]
Mai e poi mai Alberto avrebbe potuto uccidere Chiara. Si amavano e avevano progetti in comune. La sera prima erano andati a cena insieme. Di lì a poco sarebbero partiti per le vacanze. Erano felici, uniti, erano spensierati, vivevano con la gioia e la fiducia nel futuro tipica dei giovani fidanzati. Alberto stava per laurearsi e se c’era una persona che più di ogni altra lo spronava e gli dava forza, che lo incoraggiava e lo appoggiava, quella era Chiara. Amo mio figlio…
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L’avrei amato anche da colpevole ma chi sa del delitto ha continuato a non parlare e a stare nascosto, scegliendo il silenzio, un silenzio terribile, asfissiante, un silenzio atroce che ha coperto e depistato. Così facendo non ha reso giustizia a una ragazza morta e, allo stesso tempo, sta uccidendo una seconda persona…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE [nextpage title=”Non ha ucciso Chiara”]
“Alberto è stato privato della vita. Io ho combattuto a lungo, a volte anche in solitaria, specie da quando è venuto a mancare mio marito. Ho combattuto contro le convinzioni dei tanti che a cominciare da qui, da Garlasco, subito avevano decretato la colpevolezza di mio figlio senza alcuna esitazione. Alberto il killer dagli occhi di ghiaccio… Non ho creduto nemmeno per un istante a una sua responsabilità. Non ha ammazzato Chiara. E se finora era una convinzione, adesso è una certezza: quella persona deve spiegarmi la presenza del suo Dna sotto le unghie della ragazza. Lo deve a me, lo deve ai genitori di Chiara, lo deve a tutti”.