Il papà di Carolina: “Ti sei fatta toccare, ti è piaciuto eh?… Queste frasi hanno ucciso mia figlia”

Si è sfogato così, Paolo Picchio, a distanza di quasi 4 anni da quel maledetto gennaio 2013 che gli portò via la figlia, troppo fragile per reggere all’attacco di cyberbullismo che la spinse al suicidio: un mese prima, a Novara, sei ragazzi minorenni e un maggiorenne la fecero bere fino al punto da renderla incosciente. Lei iniziò a vomitare e quei ragazzi mimavano atti sessuali nei suoi confronti. Ecco lo sfogo del padre:

Mia figlia aveva una forte personalità, aveva già respinto alcuni di quei ragazzi. L’invidia, la gelosia, il maschilismo di questi ragazzi che lei aveva mollato hanno creato una coalizione micidiale per isolare Carolina dal consesso in cui viveva. Aspetto dal ministero dell’istruzione 180mila euro di finanziamenti stanziati e mai arrivati.

La cosa più grave è…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Lo sfogo”]

che questi ragazzi non si rendono ancora conto di cosa hanno fatto. Hanno approfittato di una loro coetanea in trance, probabilmente le hanno dato delle sostanze che l’hanno ridotta in quello stato.

L’hanno messa alla berlina, quei commenti sono pieni di insulti infamanti. ‘Che schifo, stai vomitando, ti fai palpeggiare da quelli’, cose di questo genere. La legge è ferma alla Camera, magari per sbloccare l’iter aspettano una nuova vittima… E il progetto è stato snaturato completamente. Infatti l’ultimo comma di questo disegno di legge fa riferimento allo stalking. Nel senso che qualsiasi persona che si vede insultata via internet può chiedere la rimozione di ciò che lo lede al Garante della privacy. Che viene quindi sommerso da…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il cyberbullismo”]

centinaia di migliaia di richieste d’intervento, tra le quali ci sono minorenni e maggiorenni.

I ragazzi saranno i genitori del futuro. Se coloro che hanno fatto del male a Carolina non passeranno per l’espiazione di una colpa, che genitori saranno? Hanno commesso un reato gravissimo, concorso in pubblicazione di materiale pedopornografico. E nemmeno i loro genitori si sono resi conto di ciò che è successo, nessuno ha chiesto nemmeno scusa. Il percorso di recupero di questi ragazzi sarà molto duro e pesante, com’è giusto che sia. Non voglio che la loro dichiarazione di colpevolezza e la richiesta di essere messi alla prova siano un tentativo di evitare il carcere minorile”.

Perugia: studentessa cade dal terzo piano

Era arrivata a Perugia dalla lontana Florida, la studentessa 20enne di origini americane ricoverata in gravissime condizioni in ospedale in seguito ad una caduta dalla finestra dell’appartamento sito in via Oberdan.
L’incidente pare sia avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì: la ragazza faceva parte di una comitiva arrivata nel capoluogo umbro nei giorni di Umbria Jazz. La studentessa è letteralmente precipitata dal terzo piano del palazzo al civico 51, da un’altezza di dieci metri circa. Ovviamente la polizia ha già iniziato ad indagare sul caso e pare ci sia il sospetto che la ragazza fosse troppo ubriaca e abbia fatto una sciocchezza.
Solo col tempo riusciremo a capire come è avvenuto esattamente l’incidente, sperando che la giovane si riprenda al 100%.