A parlare è Lorenzo Kari, il superteste che nel luglio del 2015 confessò agli inquirenti della cosiddetta “Pista bresciana” in relazione al duplice omicidio di Teresa Costanza e Trifone Ragone. Il delitto avvenne il 17 marzo del 2015 e la confessione di Lorenzo arrivò solo quattro mesi dopo ma… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lorenzo ha confermato tutto”]
Ma ora Lorenzo Kari ha confermato tutto in tribunale davanti ai giudici. “Mi offrirono 100 mila euro per uccidere Teresa e Trifone. Accettai ma non li avrei uccisi, volevo solo prendere i soldi”. Lorenzo è stato chiamato come teste dalla difesa di Giosuè Ruotolo, unico imputato del delitto del parcheggio del palazzetto dello sport, Kari ha sostenuto di essere stato avvicinato nel 2014 nel carcere di San Vittore da un altro detenuto che gli avrebbe offerto il denaro per assassinare Teresa. Ma perché Teresa doveva morire? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Una volta uscito dal carcere…”]
Stando a quanto riferito dal supertestimone, il detenuto aveva paura che Teresa parlasse di un altro omicidio (irrisolto) avvenuto nel bresciano nel 2013, il delitto Stabile. Una volta uscito dal carcere, Kari sarebbe stato contattato un paio di volte da un collaboratore del detenuto conosciuto a San Vittore che gli avrebbe dato indicazioni sulle modalità con cui compiere il delitto e consegnato due anticipi di diecimila e ottomila euro. Incassato il denaro, Kari… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”“Li ho visti in tv e…””]
Incassato il denaro, Kari non si sarebbe più fatto vivo. “Li ho visti in televisione, li ho riconosciuti e ho avuto paura. Ne ho parlato con il mio avvocato. Io non volevo dire nulla, mi ha convinto lui a venire qui”.