L’episodio avvenuto a Treviso lascia interdetta tutta Italia. Un ragazzo di 27 anni, investigatore privato e amministratore di sostegno, stava rientrando a piedi verso il centro della città veneta dopo essere stato in carcere a visitare un suo assistito. All’improvviso ha lamentato dei problemi di respirazione: immediatamente ha chiamato il 118, senza riuscire però a comunicare con l’operatore per via dell’impossibilità di parlare… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’incredibile rifiuto”]
Per questo motivo, il giovane è entrato in un negozio, indicando disperatamente il cellulare al commerciante per farlo parlare con l’operatore al posto suo. Per tutta risposta, l’uomo l’ha cacciato via dal suo locale: “Mi ha solo detto che dovevo andare fuori di là”, ha raccontato il 27enne dopo essersi rimesso in sesto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]
Il ragazzo è stato infatti aiutato da un uomo che si è fermato con la sua auto e che ha subito chiamato i soccorsi: “Non voglio soldi, è una questione di umanità: stavo per morire e non ha fatto nulla”, l’accusa del giovane al negoziante.