Hanno nascosto miliardi di lire: ecco cosa succederà ora a quel tesoro incredibile…

Un tesoro è sfuggito al fisco, alla forze dell’ordine e alla magistratura. Si tratta di cinquemila miliardi di lire nascosto per oltre quindici anni, l’equivalente di 2 miliardi e mezzo di euro. Cosa sono? Le ricchezze accumulate da un pezzo di economia sommersa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La posizione del loro legale”]

Luciano Faraon, 72 anni, presidente dell’Associazione Internazionale Vittime Giudiziarie, è l’avvocato che difende gli interessi di questi evasori, per lo più palazzinari e imprenditori. “Questi soldi potrebbero anche non essere immacolati, anzi diciamo pure che sono per lo più frutto di evasione fiscale. Ma in un momento di crisi economica come questa, dove gli investimenti servono come il pane, perché dovremmo perderli? Non sarebbe meglio usarli per immetterli nell’economia legale? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Ecco come chiedono il condono”]

Io penso che in mezzo a tanti condoni non guasterebbe farne uno in più al fine di far ripartire l’economia”, ragiona Faraon. I suoi clienti sono infatti disposti, pur di farsi convertire i soldi in euro, a lasciare allo Stato il 3% della somma totale. Un altro 2-3% verrebbe invece devoluto al Centro Beata Maria Bolognesi. Ma perché questi evasori non hanno mai convertito questi soldi? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Ma come mai non le hanno mai convertite?”]

Perché il governo Monti anticipò dal 12 febbraio 2012 al 6 dicembre 2011 la scadenza per restituire le lire: in tal modo, non ci fu la possibilità per loro di denunciare queste ingenti somme senza rischi, dal momento che dopo 10 anni il loro reato sarebbe caduto in prescrizione. Nel 2015 la Corte Costituzionale ha però dichiarato illegittima la norma voluta dal governo Monti e la cosiddetta “banda della lira” ora vorrebbe riappropriarsi legalmente di questi soldi.

Avete conservato vecchie lire? Ora valgono un tesoro. L’esperto: “Mille euro per ogni banconota da…”

Un articolo pubblicato sul quotidiano La Stampa rivela che chi ha conservato le vecchie banconote da 50mila lire potrebbe avere in casa un piccolo tesoro. I numismatici svelano che quelle banconote da 1000 o 50mila lire, in edizioni particolari, potrebbero valere ben più del loro valore di cambio con l’euro. Una banconota da 50mila lire con la faccia di Bernini, per esempio, vale tra i 300 e i 1000 euro.

La Stampa precisa che “chi avrà la possibilità di cambiarle otterrà dalla Banca d’Italia solo il valore facciale. Cioè, poniamo, per 50.000 lire incasserà circa 25 euro. Ma ci sono alcune banconote che hanno un valore numismatico ben superiore, dovuto alla loro rarità. Interessano ai collezionisti”. Esempio: le 50.000 lire con la faccia di Bernini valgono “da 300 a 1.000 euro”, dice Gabriele Tonello, esperto di numismatica della Bolaffi.