Medjugorje, la svolta. Monsignor Hoser: “Dopo 36 anni posso dirlo, è impossibile…”

Monsignor Henryk Hoser è l’arcivescovo polacco designato da Papa Francesco come capo della commissione incaricata di esaminare i fatti di Medjugorje. Le sue parole rappresentano una vera e propria svolta: PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Sei veggenti”]

“Difficilmente ci potrà essere una decisione diversa, perché è impossibile che sei veggenti abbiano mentito per 36 anni. Sono stati accuratamente visitati da specialisti, psichiatri e psicologi. Non c’è alcuna malattia.”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Altre dichiarazioni”]

Ha poi affermato:
“Anche Santa Faustina Kowalska ha parlato quotidianamente con Gesù per un certo numero di anni. Non dovrebbe essere un problema. Credo che tutto stia andando nella giusta direzione (del riconoscimento). PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Il compito della commissione”]

La mia missione non aveva il compito di chiudere il caso Medjugorje, ma soltanto di valutare la pastorale locale e verificare l’adesione del fenomeno con gli insegnamenti della Chiesa.”.

Caso Mollicone: Dopo 16 anni dalla morte incredibile svolta nelle indagini

Sono passati ben sedici anni dalla morte di Serena Mollicone, studentessa di cui si erano perse le tracce ad Arce, in provincia di Frosinone, nel 2001. Ora si è capito che la ragazza era entrata viva nella caserma locale dei Carabinieri da viva, uscendone morta. L’informazione è stata resa nota da un brigadiere poi…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Perizia calligrafica”]

…morto suicida, senza dimenticare l’importante perizia calligrafica che dimostra come Serena avesse firmato realmente il registro d’ingresso nella caserma stessa. Ma chi sarebbe l’assassino? Si parla del maresciallo Franco Mottola, il quale avrebbe avuto come complici il figlio e la moglie. Le novità sconcertanti sono..PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Un particolare importantissimo”]

…state rese pubbliche dopo aver esaminato la perizia dell’anatomopatologa Cristina Cattaneo. Ecco le parole del giornalista Gian Piero Fiore:

“Cristina Cattaneo per sedici mesi ha esaminato il cadavere della povera Serena e ha appurato un particolare importantissimo: le lesioni…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La stazione dei Carabinieri”]

…presenti sulla sua testa sono compatibili con lo sfondamento di una delle porte di un alloggio della stazione dei carabinieri di Arce, all’epoca disabitato”.

A convincere gli inquirenti ad esaminare la stanza era stata l’insolita richiesta del maresciallo Mottola di fare pulire immediatamente quell’ambiente il giorno dell’omicidio.

“Finalmente! Finalmente!”. La svolta è vicina: Federica Sciarelli lo annuncia in lacrime

Si riapre a 16 anni dalla scomparsa l’inchiesta su Manuela Taverini. Indagato per omicidio e occultamento de cadavere , dopo la riapertura del caso, il marito della stessa Manuela. Del caso si era occupato anche a lungo il programma Chi l’ha Visto, raccontandone la storia. Manuela scomparve nel 2000, la donna allora 31enne, svanì nel nulla, lasciando …PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il racconto del marito”]

in casa la figlia di quattro anni. Il marito riferì agli inquirenti che la sera del 5 aprile si addormentò accanto alla figlia. Quando la mattina si svegliò, non trovo Manuela in camera. Il letto era intatto e in casa non mancava nulla. Nel garage però non c’era l’auto. “Ho pensato fosse scappata, come spesso aveva minacciato di fare, visto cha la sera prima avevamo avuto una discussione” raccontava Alessandri. Solo poche ore dopo, uno dei fratelli di Manuela ritrovo la sua macchina, parcheggiata vicino alla stazione di …PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Nessuna notizia”]

Cesena, ma di Manuela ancora nessuna notizia. L’arresto per il marito arrivò nel 2002 con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere. In un’intercettazione l’uomo parlò dell’omicidio della moglie con la prostituta che frequentava, rivelando poi davanti agli investigatori che si trattava solo di una voluta provocazione, visto che sapeva di essere intercettato. Ad aggravare i sospetti anche la presenza di un’assicurazione sulla vita stipulata da Manuela poco prima della sua scomparsa. Il cadavere non venne mai ritrovato, e …PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La scarcerazione”]

costante Alessandri fu scarcerato. La figlia, ora ventenne, ai microfoni di “Chi l’ha visto” ha chiesto la riapertura del caso:“Voglio tutta la verità”. La procura ha provveduto a perlustrare lare dell’abitazione di Franco Alessandri, fratello di Costante, dalla quale non è emerso nulla. La seconda perlustrazione nei pressi dell’abitazione del marito della scomparsa, effettuata con l’ausilio di cani molecolari specializzati nella ricerca di resti umani, e col georadar in dotazione alla Polizia Scientifica di Roma.“