Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, si è recato in Sicilia, per la precisione a Caltanissetta, e ha avuto modo di parlare con gli amministratori locali. Il discorso non poteva non andare a finire sul lavoro, visto che la disoccupazione è una delle principali “piaghe” del Mezzogiorno. L’ex sindaco di Firenze ha annunciato che le aziende che decideranno di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Jobs Act”]
…investire al Sud avranno una decontribuzione totale nel corso del 2017, come avvenuto nel primo del Jobs Act. Non ci sarà lo stesso trattamento per chi punterà, ad esempio su Firenze o Verona, visto che in queste due città settentrionali i livelli sono tornati al 2008. La consueta frecciatina all’Unione Europea non è mancata. Renzi si è detto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Locomotiva d’Europa”]
…sicuro di poter far ripartire il Sud, facendo diventare l’Italia la “locomotiva” europea. L’austerity è stata giudicata dal premier una “perdita di tempo” e ora il prodotto interno lordo sarebbe addirittura superiore rispetto a quello tedesco e framcese. La differenza tra Nord e Sud rimane comunque un dato di fatto preoccupante. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Opere pubbliche”]
Renzi ha anche sottolineato come i tagli alle opere pubbliche siano anche un taglio al futuro: il presidente del Consiglio ha spiegato di non gradire la cultura tipicamente italiana di interrompere i cantieri e gli appalti ogni volta che ci sono problemi, una tendenza che ha creato l’attuale gap infrastrutturale.