Forse l’avete già sentita questa parla di una figlia di un contadino. Volete leggerla? Eccola per voi.
“La figlia di un contadino è cresciuta e non trovando nessun compagno nella campagna si sente male.
Quindi suo papà la porta dal dottore per vedere come farla star meglio.
Il dottore vede questo pezzo di figa e gli tocca una tetta.
Lei salta dalla felicità e il dottore si scatena, si toglie i vestiti e ci va dentro.
E il papà gli dice:
“Ma cosa sta facendo?!? ”
E il dottore:
” Ehm… questo sarebbe una specie di massaggio interno…”
E il padre:
” Ma che miracoli che fa la scienza. Io avrei giurato che se la stava inculando!!!”
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Una donna si sveglia una mattina e si accorge che il marito non è a letto
Forse avete già sentito questa storia ma vale la pena rileggerla.
Una donna si sveglia una mattina e si accorge che il marito non è a letto.
Indossa la vestaglia e va nel soggiorno per cercarlo.
Lo trova seduto al tavolo della cucina mentre tiene una tazza di caffe.
Lo guarda mentre si pulisce una lacrima da un occhio e sorseggia il caffe.
“Cosa c’e caro?” Lei gli sussurra.
“Come mai sei qui a quest’ora di notte?”
Il marito si gira verso di lei,
“Ti ricordi vent’anni fa quando uscivamo le prime volte ed avevamo solo 16 anni?”
“Certo che mi ricordo” risponde lei.
“Ti ricordi quando tuo padre ci ha sorpresi nel sedile posteriore dell’auto mentre facevamo l’amore?”
“Si che mi ricordo!”
Esclama lei avvicinandosi alla sedia dove e seduto.
Il marito continua…….
“E ti ricordi quando tuo padre mi ha puntato il fucile in faccia dicendo
“O sposi mia figlia o ti mando in galera per vent’anni?”
“Certo amore, mi ricordo anche questo” replica lei teneramente.
Mentre si pulisce un’altra lacrima dalla guancia lui dice
“Be, sarei uscito oggi!”
Morta si risveglia dopo 9 minuti: “Ho parlato con Dio”
“Ho parlato con Dio”: sono queste le parole di Crystal McVea. È una donna di 36 anni, insegnante dell’Oklahoma, madre di quattro figli, era finita all’ospedale in arresto cardiaco dove era stata data per morta anche dai medici.
Il isuo cuore si era completamente fermato, ma dopo nove minuti si è risvegliata e ha detto: “Sono stata in Paradiso e lì ho incontrato Dio, ero in piedi avvolta in una luce abbagliante e sapevo dove mi trovavo, ho visto Dio ma non in forma umana”. La donna ha raccontato la sua storia nel libro “Waking Up In Heaven”, nel 2009 Crystal era stata ricoverata per una pancreatite quando i medici accidentalmente le hanno somministrato un overdose di antidolorifici e il suo cuore in pratica ha smesso di battere, per circa nove minuti la donna era praticamente morta, ma i medici sono riusciti a rianimarla e in quel breve tempo la donna sostiene di essere stata in paradiso.
Queste le sue parole: “Ero in piedi avvolta in una luce abbagliante e sapevo dove mi trovavo”. Ha aggiunto poi che vicino a lei c’erano anche due angeli che non somigliavano a nessuno delle persone che conosce.
La donna ha poi raccontato di aver incontrato Dio che non aveva una forma umana. “Volevo restare in Paradiso ma poi ho sentito mia madre gridare in ospedale e allora ho deciso di tornare”.
La storia dell’asino: l’aforisma sul giudizio
E’ una storia vera che viviamo quotidianamente. Quale? Quella dei pregiudizi che investono tante persone e che spesso si traducono in odio e in cattivo giudizio nei confronti di chi non conosciamo se non superficialmente. C’era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e un asino. Decisero di viaggiare, di lavorare e di conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il loro asino. Arrivati nel primo paese, la gente commentava: “guardate quel ragazzo quanto è maleducato…lui sull’asino e i poveri genitori, già anziani, che lo tirano”. Allora la moglie disse a suo marito: “non permettiamo che la gente parli male di nostro figlio.” Il marito lo fece scendere e salì sull’asino. Arrivati al secondo paese, la gente mormorava: “guardate che svergognato quel tipo…lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino l’asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa”.
Allora, presero la decisione di far salire la moglie, mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare l’asino. Arrivati al terzo paese, la gente commentava: “pover’uomo! dopo aver lavorato tutto il giorno, lascia che la moglie salga sull’asino. E povero figlio, chissà cosa gli spetta, con una madre del genere! Allora si misero d’accordo e decisero di sedersi tutti e tre sull’asino per cominciare nuovamente il pellegrinaggio. Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva la gente del paese: “sono delle bestie, più bestie dell’asino che li porta. Gli spaccheranno la schiena! Alla fine, decisero di scendere tutti e cammina il paese seguente, non potevano credere a ciò che le voci dicevano ridendo: “guarda quei tre idioti: camminano, anche se hanno un asino che potrebbe portarli!” Conclusione: ti criticheranno sempre, parleranno male di te e sarà difficile che incontri qualcuno al quale tu possa andare bene come sei. Quindi: vivi come credi. fai cosa ti dice il cuore…ciò che vuoi…una vita è un’opera di teatro che non ha prove iniziali. Quindi: canta, ridi, balla, ama…e vivi intensamente ogni momento della tua vita…prima che cali il sipario e l’opera finisca senza applausi.”
Bisogna sempre fare ciò che si vuole tanto le critiche non mancheranno mai in ogni caso.
Un giovane si fidanza e va a dirlo al padre: ma qualcosa va storto…
Un racconto davvero particolare che vi farà riflettere sull’importanza della sincerità e soprattutto sul finale vi serberà una divertente sorpresa. Un giovane si fidanza e va a dirlo al padre:
– Papà ho trovato l’amore della mia vita. Abbiamo deciso di sposarci!
– Ah sì? E chi è la fortunata?
– Giovanna, la figlia del macellaio.
– Giovanna? Uhm… figlio mio, mi dispiace, però con questa ragazza non ti puoi sposare, perché in realtà è tua sorella. Vedi… beh… io in gioventù vivevo alla grande e non mi sono mai perso le occasioni che mi capitavano. Speravo di non rivelartelo, ma ora lo devo fare. Giovanna è tua sorella…
Il giovane se ne va disperato.
Ad ogni modo, dopo otto mesi, si ripresenta dal genitore:
– Papà, ho finalmente trovato la donna della mia vita: Gina, la figlia del calzolaio.
– Gina?! Non può essere. Guarda, figliolo… non so proprio come dirtelo, ma anche lei è tua sorella. Cerca di capire, io ero giovane… tra me e tua madre era un periodo difficile e quindi…
Nuovamente disperato, il giovane lascia anche la seconda ragazza.
Tuttavia, dopo un anno e mezzo, si ripresenta ancora dal padre:
– Papà, questa volta ho trovato davvero la donna della mia vita. Amina, orfana di madre. E inoltre è di colore!
– Vedi figliolo…
– Ah, no… Un’altra volta no, eh!?!
– Figlio mio, vedi… Ero volontario della Croce Rossa, ero molto giovane e tu molto piccolo. Tua madre ed io avevamo deciso di vivere al meglio la nostra vita…
Il ragazzo sconsolato scoppia a piangere e si rifugia in camera sua.
Sentendolo, la madre entra nella stanza e gli chiede perché stesse piangendo. Il giovane, tra i singhiozzi, le spiega la triste storia:
– Mamma, volevo sposarmi con Giovanna e scopro che è mia sorella, perché papà da giovane… beh, insomma. Poi incontro Gina e succede lo stesso. E perfino con Amina! Non ne posso più, mamma!
– Figlio mio… – gli risponde la madre, consolandolo – …sposati pure con chi vuoi. Lui non è tuo padre!
Il capo lo sgrida il primo giorno di lavoro ma la risposta del ragazzo è formidabile
Probabilmente non avrete mai letto questa storia ma vi consigliamo di farlo perché vi sorprenderà sicuramente soprattutto sul finale. “Il Responsabile: “Hai già qualche esperienza come venditore?”
Il giovane: “Ma certo, nella città da cui vengo facevo il venditore!”
Il responsabile trova che il giovane sia simpatico e lo assume.
Il primo giorno di lavoro è davvero duro, ma il giovane riesce ad arrivare alla fine.
Dopo la chiusura del negozio, il responsabile va dal giovane: “Quante vendite hai realizzato oggi?”
“Una!”
“Solo una? i nostri venditori in un giorno realizzano dalle venti alle trenta vendite! Per quanti soldi hai realizzato la vendita?”
“101.237 €”
“101.237 €??! Ma cosa hai venduto?”
“Beh, è entrato un cliente e gli ho venduto un piccolo amo da pesca, quindi gli ho venduto quello medio; poi sono riuscito a vendergli anche quello grande e quello gigante.
Alla fine gli ho venduto anche una nuova canna da pesca.
Poi gli ho chiesto dove sarebbe andato a pescare e lui mi ha detto di voler andare sulla costa sud. Allora gli ho detto che avrebbe avuto bisogno di una barca. Cosi siamo scesi al piano imbarcazioni e gli ho fatto comprare un Chris Craft cabinato da otto metri con due motori da 100 CV.
A quel punto ha cominciato a pensare che forse la sua Fiat Punto non ce l’avrebbe mai fatta a tirare quella barca, quindi siamo andati dal nostro concessionario e gli ho venduto un Pajero 4×4 iniezione.”
Il Responsabile: “Vorresti dirmi, che un cliente è entrato qui per comprare un amo da pesca e tu gli hai venduto anche una barca a motore e un fuoristrada???”
“Oh, no no no! Lui era venuto qui per comprare una scatola di assorbenti per sua moglie. Allora gli ho detto: beh, visto che questo fine settimana non si scopa, perché non va a pescare?”
Il dialogo di due gemelli che vi lascerà senza parole
Ecco una storia che vi farà riflettere sull’incapacità di vedere oltre a tutto ciò che i nostri sensi possono. L’incapacità di sentire, avvertire e provare può rendere ciechi davanti al vero senso della vita.
Questa storia vi aiuterà a capire
Nel ventre di una donna incinta si trovano 2 bambini, uno dei due chiede all’altro:
• Gemello #1 : Credi ci sia vita dopo il parto?
• Gemello #2 : Qualcosa deve esserci. Forse siamo qui di passaggio per un qualcosa che vi sarà più tardi.
• Gemello #1 : Sciocchezze! Non ci sarà nulla dopo il parto. Come sarebbe quella vita? Non è logicamente possibile!
• Gemello #2 : Non lo so, ma immagino che vi sarà più luce che qua. Magari ci muoveremo liberamente e mangeremmo dalla bocca.
• Gemello #1 : Ma è assurdo! Muoversi è impossibile. E mangiare dalla bocca? Ridicolo e impensabile! Il cordone ombelicale è l’unico modo d’alimentazione, ne sono sicuro. Senti, gemello, la vita dopo il parto è da escludere. Il cordone ombelicale è troppo corto.
• Gemello #2 : Gemello, io invece credo che debba esserci un qualcosa. E forse sarà talmente diverso da quello cui siamo abituati che risulta inconcepibile per te.
• Gemello #1 : Nessuno è mai tornato dall’aldilà dopo il parto, il parto è la fine della vita. In fin dei conti, la vita non è altro che un’angosciante esistenza statica ed immobile nel buio che in pochi mesi se ne và, e ci conduce al nulla.
• Gemello #2 : Io non so esattamente come sarà la vita dopo il parto, ma sicuramente vedremmo la mamma e lei si prenderà cura di noi.
• Gemello #1 : Ahah Mamma?! Tu davvero credi nella mamma? E dove credi che sia lei ora? Come sei credulone.
• Gemello #2 : Dove?! Tutta in torno a noi! A volte, se si sa ascoltare, la si percepisce in ogni suo movimento. E’ Lei che ci ha donato la vita! Senza di lei tutto questo mondo non esisterebbe.
• Gemello #1 : Mah io non ci credo! Non ho mai visto la mamma, per cui, è logico che non esista.
• Gemello #2 : Quando siamo in silenzio, la riesco a sentire e a percepisco come accarezza il nostro mondo. Sai? Io credo fermamente che ci sia una vita più reale ed autentica dopo questa esistenza buia e transitoria, ora soltanto stiamo preparandoci per essa. Quando saremo in una culla insieme immersi nella luce dovrai sradicare le tue credenze, fratello.
• LA MORALE:
Quando l’occhio non è in grado di vedere, la ragione e il cuore guardano per esso, esse però daranno visioni antitetiche dell’essere.
India, bambino nasce con 3 peni. Accade una volta ogni 5 milioni
Un bambino indiano è nato una rarissima anomalia: il suo corpo ha dalla nascita 3 peni.. Il piccolo, dell’età di due anni, soffriva di diphallia, una condizione estremamente rara che vede la crescita di un secondo organo sessuale maschile. Nel caso del bimbo la situazione era ancor più anomala, essendone spuntato anche un terzo. Oggi, uno dei tre è stato del tutto eliminato, mentre gli altri due sono stati letteralmente integrati uno all’altro dopo una operazione delicatissima che ha visto l’impiego di alcuni tra i più esperti medici dell’India. Il bambino potrà avere una vita sessuale assolutamente normale e sarà perfettamente fertile.
“Desideravamo solo che nostro figlio potesse condurre una vita normale – hanno detto i genitori del bimbo – e siamo grati ai medici che sono riusciti in un’intervento molto complicato. La diphallia è una patologia estremamente rara che colpisce un bambino ogni 6 milioni di nati. Solo un centinaio di casi sono stati registrati dalla letteratura medica a partire dal 1609. Finalmente l’incubo dei genitori è terminato.
Si sposa e uccide il marito in viaggio di nozze: “Ecco perché l’ho fatto…”
Come per Jordan Linn Graham, una ragazza di soli 22 anni che ha ucciso il marito, Cody Lee Johnson, 8 giorni dopo il matrimonio. Nel corso del processo ha ammesso la colpevolezza ma non ha accettato l’accusa diomicidio di primo grado. “Non era premeditato, l’ho ucciso dopo un litigio”. Perché il due hanno litigato?
La donna avrebbe spinto il marito 25enne giù da un dirupo presso il Glacier National Park, nel Montana, in seguito ad una forte discussione. Jordan ha ammesso di aver avuto ripensamenti sul matrimonio e la scontro verbale con Cody si è fatto animato fino ad arrivare alle mani. A quel punto la spinta decisiva della moglie. “Volevo solo allontanarlo da me, non volevo ucciderlo e non mi sento di averlo fatto”. Per ora i suoi avvocati cercano di evitarle la pena più grave: l’ergastolo.
Vittorio Brumotti: ecco la verità sull’aggressione
Come sapete Vittorio Brumotti, ha subito una brutale aggressione di cui è stato vittima qualche giorno fa e lo fa replicando alle dichiarazioni dei suoi presunti aggressori. Ecco le sue parole:
“Ho letto con profondo rammarico e amarezza le dichiarazioni rese dagli aggressori per mezzo del loro avvocato in vari organi di stampa Non solo non ammettono le loro colpe, come avevo chiesto apertamente per tentare di svelenire una situazione che ha dell’incredibile e che poteva concludersi ancor peggio per me ed i miei compagni di allenamento, con il rischio di sfociare in pericolose reazioni xenofobe, ma tentano di ‘nascondersi’ dietro ad una rissa mai avvenuta“.
Ecco la verità:
“La realtà, come dimostrano i video ed i numerosi testimoni dell’accaduto, è una sola: io, mio padre ed i due amici che erano con noi durante l’allenamento di martedì siamo stati aggrediti selvaggiamente ed immotivatamente da due brutali soggetti, coadiuvati poi da una terza di sesso femminile che mi ha colpito al petto mentre ero a terra inerme. Gli aggressori, non solo non hanno avuto remore a ridurmi nello stato in cui sono, con il serio e concreto rischio di compromettere definitivamente la mia carriera, ma prima ancora — fatto esemplare ed evidente delle loro intenzioni — hanno sbarrato la strada alla macchina che ci faceva da safety car per aggredire con incomprensibile ed ingiustificata ferocia il suo conducente. L’intervento mio e di mio padre per evitare il peggio al conducente è stato evidentemente di stimolo agli aggressori per dare ulteriore sfogo alla loro brutalità, confermata dall’utilizzo di un corpo contundente — verosimilmente un tirapugni — da parte di uno dei due che nel colpirmi ripetutamente, mi ha sfondato la parete orbitale dell’occhio destro”.
Brumotti ha poi concluso: “Se non fosse stato per i caschetti che portiamo in allenamento, rimasti scalfiti dai terribili colpi, oggi probabilmente non saremmo qui nè io, nè tantomeno mio padre, a raccontare la vera storia di una tanto brutale, quanto inspiegabile aggressione”.