Se la leggi e la condividi, forse, sarà una Pasqua migliore per tutte le famiglie

A volte delle belle parole possono cambiare la giornata e più in generale alcuni momenti della nostra vita che sono particolarmente difficili da vivere. Oggi vi consigliamo di leggere questa storia che potrà sicuramente vi darà tantissimo.

“Un vecchietto fragile ed anziano andò a vivere con suo figlio, la nuora, e il nipotino di quattro anni.
Le mani del vecchietto tremavano, la vista non era buona, e le gambe non lo tenevano più con stabilità.
La famiglia mangiava insieme al tavolo. Ma le mani dell’anziano nonnino tremavano così forte e ci vedeva così male che gli restava difficile riuscire a mangiare. I piselli gli cadevano dal cucchiaio sul pavimento.
Quando afferrava un bicchiere, il latte si rovesciava sulla tovaglia.
Il figlio e la nuora si irritavano per tutta la confusione che creava.
“Dobbiamo fare qualcosa riguardo a papà,” disse il figlio.
“Non ce la faccio più a sopportare il suo modo di mangiare rumoroso, il latte rovesciato
e il cibo sparso sul pavimento.”
Così il marito e la moglie apparecchiarono un piccolo tavolino in un angolo.
Là, il nonno mangiò da solo mentre il resto della famiglia si godeva la cena.
Poiché il nonno aveva già rotto uno o due piatti, il cibo gli venne servito un una ciotola di legno.
Quando la famiglia lanciava uno sguardo nella direzione del nonno, a volte vedevano che
aveva una lacrima all’angolo degli occhi, mentre mangiava da solo.
Nonostante ciò, le sole parole che la coppia aveva per lui erano taglienti ammonizioni
quando faceva cadere una forchetta o rovesciava del cibo.
Il nipotino di quattro anni osservava tutto in silenzio.
Una sera prima di cena, il padre notò che suo figlio stava giocando con la pialla sul pavimento.
Chiese al figlio dolcemente: “Cosa stai facendo?”
Altrettanto dolcemente, il bambino rispose: “Oh, sto costruendo una piccola ciotola per te e mamma
in modo che possiate mangiare il vostro cibo quando sarò cresciuto.”
Il bimbo di quattro anni sorrise e ritornò al suo lavoro.
Le parole del figlio colpirono i genitori così tanto da lasciarli senza parole.
Allora lacrime iniziarono a scorrere sulle loro guance.
Sebbene non fosse stata pronunciata nemmeno una parola, entrambi sapevano cosa doveva essere fatto.
Quella sera il marito prese la mano del nonno e gentilmente lo accompagnò nuovamente al tavolo della famiglia.
Per il resto dei suoi giorni egli mangiò ogni pasto con il resto della famiglia.
E per ragioni inspiegabili, né il marito né la moglie sembravano prestare più alcuna attenzione
quando una forchetta cadeva, o del latte veniva versato, o la tovaglia sporcata”.
Se la storia ti è piaciuta condividila esprimendo la tua opinione.CONTINUA A LEGGERE

Se la leggi e condividi, forse sarà una Pasqua migliore per tutte le famiglie

Questa storia sicuramente vi farà riflettere su una delle tematiche piuttosto moderne. Vi consigliamo anche di condividerla con le persone più care.
Un vecchietto fragile ed anziano andò a vivere con suo figlio, la nuora, e il nipotino di quattro anni.
Le mani del vecchietto tremavano, la vista non era buona, e le gambe non lo tenevano più con stabilità.
La famiglia mangiava insieme al tavolo. Ma le mani dell’anziano nonnino tremavano così forte e ci vedeva così male che gli restava difficile riuscire a mangiare. I piselli gli cadevano dal cucchiaio sul pavimento.
Quando afferrava un bicchiere, il latte si rovesciava sulla tovaglia.
Il figlio e la nuora si irritavano per tutta la confusione che creava.
“Dobbiamo fare qualcosa riguardo a papà,” disse il figlio.
“Non ce la faccio più a sopportare il suo modo di mangiare rumoroso, il latte rovesciato
e il cibo sparso sul pavimento.”
Così il marito e la moglie apparecchiarono un piccolo tavolino in un angolo.
Là, il nonno mangiò da solo mentre il resto della famiglia si godeva la cena.
Poiché il nonno aveva già rotto uno o due piatti, il cibo gli venne servito un una ciotola di legno.
Quando la famiglia lanciava uno sguardo nella direzione del nonno, a volte vedevano che
aveva una lacrima all’angolo degli occhi, mentre mangiava da solo.
Nonostante ciò, le sole parole che la coppia aveva per lui erano taglienti ammonizioni
quando faceva cadere una forchetta o rovesciava del cibo.
Il nipotino di quattro anni osservava tutto in silenzio.
Una sera prima di cena, il padre notò che suo figlio stava giocando con la pialla sul pavimento.
Chiese al figlio dolcemente: “Cosa stai facendo?”
Altrettanto dolcemente, il bambino rispose: “Oh, sto costruendo una piccola ciotola per te e mamma
in modo che possiate mangiare il vostro cibo quando sarò cresciuto.”
Il bimbo di quattro anni sorrise e ritornò al suo lavoro.
Le parole del figlio colpirono i genitori così tanto da lasciarli senza parole.
Allora lacrime iniziarono a scorrere sulle loro guance.
Sebbene non fosse stata pronunciata nemmeno una parola, entrambi sapevano cosa doveva essere fatto.
Quella sera il marito prese la mano del nonno e gentilmente lo accompagnò nuovamente al tavolo della famiglia.
Per il resto dei suoi giorni egli mangiò ogni pasto con il resto della famiglia.
E per ragioni inspiegabili, né il marito né la moglie sembravano prestare più alcuna attenzione
quando una forchetta cadeva, o del latte veniva versato, o la tovaglia sporcata.
A volte, basta leggere un piccolo racconto per cambiare la propria giornata in meglio, non credete? CONTINUA A LEGGERE

Credo che tutti noi dovremmo leggerla! la storia più bella che abbia mai letto!

Avete voglia di una storia che sappia insegnarvi qualcosa? Che vi comunichi qualcosa oltre la banalità del tutto? Allora dovrete semplicemente leggere questa storia.
“Un commerciante aveva appeso un cartello sulla sua porta, “cuccioli di cane in vendita”.
Questo messaggio attraeva i bambini. Ben presto un ragazzino apparve e gli chiese: “A quanto li vendi i cuccioli?” Il proprietario rispose “tra 30 e 50 euro.” Il ragazzino mise la mano in tasca e tirò fuori qualche moneta. “Ho solo 2,37 €, posso vederli?”
Il proprietario sorrise e fischiò. Dalla cuccia apparve la sua cagna di nome Lady seguita dai suoi cinque piccoli cuccioli. Uno di loro era solo e molto indietro rispetto agli altri.
Immediatamente il ragazzo fu colpito da questo cagnolino che zoppicava vistosamente. Egli chiese all’uomo “cosa ha quel cane?”
L’uomo spiegò che quando nacque il veterinario riscontrò che aveva un’articolazione rotta e che quindi avrebbe zoppicato per il resto della sua vita. Il ragazzino, molto eccitato, replicò, “è lui il cagnolino che voglio comprare!” L’uomo rispose: ” Tu non puoi volerlo comprare… lui non potrà mai nè correre nè saltellare, ma se proprio lo vuoi te lo regalerò!” Di rimando il bambino: “Io non voglio che tu me lo regali perchè lui ha lo stesso valore degli altri ed io voglio pagare per lui lo stesso prezzo. Adesso ti do 2,37 € e poi 50 centesimi al mese finché non te l’ho pagato tutto.”
Il ragazzo si chinò e tirò su la gamba dei pantaloni, scoprendo un arto steccato con una bacchetta di metallo di spessore. Alzò lo sguardo verso l’uomo e disse: “beh, non posso correre così bene neanche io e il cagnolino ha bisogno di qualcuno che lo capisce.” L’uomo si morse il labbro inferiore. I suoi occhi si riempirono di lacrime, sorrise e disse:
“Figlio mio, spero e prego che ognuno di questi piccoli cuccioli avranno un proprietario come te.”
Cari amici, questa meravigliosa storia apre gli occhi sul fatto che molte persone si sentono piccole e senza valore. Non credono di essere abbastanza valide e pensano che non sono brave persone. E nel caso anche tu la pensi così, allora ti prego di prendere a cuore questo: Il valore di una persona non si misura da quanto perfetto tu sei, bensì da quanti cuori riesci a toccare e da quante persone fai sorridere o piangere perché nella vita, non importa quello che sembri, o chi sei, ma il fatto che qualcuno ti apprezzi per quello che sei. Devi liberarti da tali pensieri: tali limiti esistono solo nella tua testa. Sappi che nessuno è perfetto e quindi vai a testa alta!
Tutti noi postiamo cose banali su Facebook senza pensarci. Ma quando si tratta di diffondere contributi per qualcosa di buono, allora molti esitano. Se non condividete questa storia, non succederà nulla, tutto sarà come prima. Se lo fai, forse potrai ridare fiducia a chi oramai da tempo ha perso la fede in se stesso e contribuire a fargli ritrovare un po’ di dignità.”

Questa storia ti farà capire come un’insegnante può fare la DIFFERENZA. Bellissima!

È una storia che tutti dovrebbero leggere soprattutto in questi giorni prossimi ad un giorno molto importante: “Mentre se ne stava davanti alla sua classe di quinta elementare, il primo giorno di scuola, la maestra disse ai bambini una falsità. Come la maggior parte degli insegnanti, guardò i suoi studenti e disse che lei li amava tutti allo stesso modo.
Tuttavia, ciò era impossibile perché lì in prima fila, accasciato sulla sedia, c’era un ragazzino di nome Teddy Stoddard. La signora Thompson aveva osservato Teddy l’anno precedente e aveva notato che non giocava serenamente con gli altri bambini…
I suoi vestiti erano disordinati e spesso avrebbe avuto bisogno di farsi un bagno. Inoltre, Teddy era scontroso e solitario.
Arrivò il momento in cui la signora Thompson avrebbe dovuto evidenziare in negativo il rendimento scolastico di Teddy; prima però volle consultare i risultati che ogni bambino aveva raggiunto negli anni precedenti; per ultima, esaminò la situazione di Teddy.
Tuttavia, quando vide il suo fascicolo, rimase sorpresa.
In prima elementare il maestro di Teddy aveva scritto: “Teddy è un bambino brillante con una risata pronta. Fa il suo lavoro in modo ordinato e ha buone maniere”.
Il suo insegnante, in seconda elementare, aveva scritto: “Teddy è uno studente eccellente, ben voluto dai suoi compagni di classe, ma è tormentato perché sua madre ha una malattia terminale e la vita in casa deve essere una lotta”.
Il suo insegnante di terza elementare aveva scritto: “La morte di sua madre è stata dura per lui e tenta di fare del suo meglio, ma suo padre non mostra molto interesse e, se non verranno presi i giusti provvedimenti, il suo contesto famigliare presto lo influenzerà”.
Infine l’insegnante del quarto anno aveva scritto: “Teddy si è rinchiuso in se stesso e non mostra più interesse per la scuola. Non ha amici e qualche volta dorme in classe”
A questo punto, la signora Thompson si rese conto del problema e si vergognò di se stessa. Si sentì anche peggio quando i suoi studenti le portarono i regali di Natale, avvolti in bellissimi nastri e carta brillante, fatta eccezione per Teddy. Il suo dono era stato maldestramente avvolto nella pesante carta marrone di un sacchetto di generi alimentari.
La signora Thompson però aprì il regalo prima degli altri. Alcuni bambini cominciarono a ridere quando videro un braccialetto di strass con alcune pietre mancanti e una bottiglietta di profumo piena per un quarto, ma lei soffocò le risate dei bambini esclamando quanto fosse grazioso il braccialetto e mettendo un po’ di profumo sul polso.
Quel giorno Teddy Stoddard rimase dopo la scuola, giusto il tempo di dire: “Signora Thompson, oggi profumava come la mia mamma quando usava proprio quel profumo”.
Dopo che i bambini se ne furono andati, la signora Thompson pianse per almeno un’ora; da quel giorno si dedicò veramente ai bambini e non solo per insegnare loro le sue materie. Prestò particolare attenzione a Teddy e, con la sua vicinanza, la mente del piccolo iniziò a rianimarsi. Più lei lo incoraggiava, più velocemente Teddy rispondeva. Alla fine dell’anno, Teddy era diventato uno dei bambini più intelligenti della classe e, nonostante la sua bugia che avrebbe amato tutti i bambini in ugual modo, la maestra si accorse che Teddy divenne uno dei suoi “preferiti”.
Un anno dopo la fine della scuola, la signora Thompson trovò un biglietto sotto la porta: era da parte di Teddy; la lettera diceva che era stata la migliore insegnante che avesse mai avuto in vita sua. Passarono sei anni prima che ricevesse un altro messaggio da Teddy. Terminato il liceo, terzo nella sua classe, riferiva che la signora Thompson era ancora la migliore insegnante che avesse mai avuto in vita sua.
Quattro anni dopo, ricevette un’altra lettera, dicendo che quando le cose erano difficili, a volte, era rimasto a scuola, si era impegnato al massimo e ora si sarebbe presto laureato al college con il massimo degli onori. Confermava che la signora Thompson era sempre la migliore insegnante che avesse mai conosciuto in tutta la sua vita, la sua preferita.”

Io vado a letto, ma prima faccio la mamma, la moglie, la casalinga la dirigente della mia impresa familiare e poi … poi arrivo nel letto stanca morta:

In rete abbiamo trovato un racconto molto interessante dal titolo Io vado a letto, che fa riflettere molto sul ruolo della donna in una società moderna. Il racconto è reale dimostra quanto una donna, mamma e moglie debba fare nelle sue giornate.
Io vado a Letto (Fonte web), leggetela:
Marito e moglie stanno guardando la tv quando lei dice ‘Sono stanca, è tardi, penso che andrò a letto’
Va in cucina a preparare i panini per l’indomani.
Sistema le tazza per la colazione, estrae la carne dal freezer per la cena del giorno dopo, controlla la scatola dei cereali, riempie la zuccheriera, mette cucchiai e piattini sulla tavola per la mattina successiva.
Poi mette i vestiti bagnati nell’asciugatrice, i panni nella lavatrice, stira una maglia e sistema un bottone, prende i giochi lasciati sul tavolo, mette in carica il telefono, ripone l’elenco telefonico e dà l’acqua alle piantine.
Sbadiglia, si stira e mentre va verso la camera da letto, si ferma allo scrittoio per una nota alla maestra, conta i soldi per la gita, tira fuori un libro da sotto la sedia e aggiunge tre cose alle lista delle cose urgenti da fare.
Firma un biglietto d’auguri per un’amica ci scrive l’indirizzo e scrive una nota per il salumiere e mette tutto vicino alla propria roba.
Va in bagno, lava la faccia, i denti, mette la crema antirughe, lava le mani, controlla le unghie e mette a posto l’asciugamano.
‘Pensavo stessi andando a letto?’…. commenta il marito!!!
Ci sto andando’, dice lei.
Mette un po’ d’acqua nella ciotola del cane mette fuori il gatto, chiude a chiave le porte e accende la luce fuori. Dà un’occhiata ai bimbi, raccoglie una maglia, butta i calzini nella cesta e parla con uno di loro che sta ancora leggendo. Lo aiuta a mettere a posto il libro, gli spegne la luce e gli dà il bacio della buona buona notte.
Finalmente nella sua stanza. Tira fuori i vestiti e scarpe per l’indomani, mette la vestaglia, programma la sveglia e finalmente è seduta sul letto.
In quel momento, il marito spegne la tv e annuncia: “Vado a letto”.
Va in bagno, fa la pipì’, si gratta il sedere mentre da un’ occhiata allo specchio e pensa: ‘“Che scocciatura domani devo fare la barba” e senza altri pensieri va a dormire.
Dedicato a tutte le donne, mogli, madri ed anche nonne impegnate nella cura dei nipoti e nell’aiuto dei figli. Dedicato a tutte quelle donne che dicono: “Io vado a letto”, ma prima c’è da fare le mogli e le mamme ed ogni sera il letto è una concessione dovuta che ci facciamo quando siamo veramente stanche morta.

Una donna, ogni volta che il marito va a lavorare, riceve il suo amante ma, qualcosa non va….

Una donna, quando il marito va a lavorare, riceve il suo amante in casa, senza sapere che il figlio di 9 anni si nasconde nell’armadio. Un giorno il marito rientra a casa senza avvisare la moglie, e la donna nasconde l’amante nell’armadio, proprio dove si trovava il bimbo.
Il piccolo dice: “Com’è buio qui!”
L’uomo, preso alla sprovvista, risponde: “Eh, si!”
Il bimbo: “Io ho una bella mazza da baseball!”
L’uomo risponde: “Bene, che bello!”
Il bambino, così, risponde: “Vuoi comprarla?”
“No, grazie!”, risponde l’uomo.
Bimbo: “Là fuori c’è mio padre!”
“Ok, quanto vuoi per la tua mazza da baseball?”, risponde infastidito l’amante della madre.
Bimbo: “750 euro”
Qualche giorno dopo, il bimbo si ritrova di nuovo nell’armadio con l’amante della madre. Di nuovo, come la prima volta, dice: “Com’è buio qua dentro!”
E l’uomo risponde: “Già!”
Il bimbo così dice: “Io ho un guanto da baseball!”
L’uomo, memore della volta prima, chiede: “Quanto vuoi per il guanto?”
Bimbetto: “250 euro”
L’uomo: “Va bene!”
Giorni dopo il padre dice al bimbo: “Prendi il tuo guanto e la tua mazza che andiamo al parco a fare qualche lancio!”
E il bimbo: “Non li ho più. Ho venduto tutto!”
Il padre: “Come li hai venduti? Quanti soldi ti sei fatto?”
Il bimbo, tutto fiero: “Mille euro!”
Il padre: “Ah, ciò che hai fatto non è bello! Non si vendono le proprie cose ad un prezzo così alto agli amici. Ehi molto di più di quello che ho pagato io! Ora andremo insieme in chiesa e ti confesserai”
Poco dopo si recano in chiesa e il padre accompagna il bambino al confessionale, lo fa entrare e chiude la porta.
Subito dopo essere entrato il piccolo dice: “Com’è buio qua dentro!”
E il prete: “Non ricominciamo, eh!…”

Il nonno mangia da solo perché sporca troppo. La reazione del nipote fa cambiare idea alla famiglia

Un vecchietto fragile ed anziano andò a vivere con suo figlio, la nuora, e il nipotino di quattro anni.
Le mani del vecchietto tremavano, la vista non era buona, e le gambe non lo tenevano più con stabilità.
La famiglia mangiava insieme al tavolo. Ma le mani dell’anziano nonnino tremavano così forte e ci vedeva così male che gli restava difficile riuscire a mangiare. I piselli gli cadevano dal cucchiaio sul pavimento.
Quando afferrava un bicchiere, il latte si rovesciava sulla tovaglia.
Il figlio e la nuora si irritavano per tutta la confusione che creava.
“dobbiamo fare qualcosa riguardo a papà,” disse il figlio.
“non ce la faccio più a sopportare il suo modo di mangiare rumoroso, il latte rovesciato
Eàò il cibo sparso sul pavimento.”
Così il marito e la moglie apparecchiarono un piccolo tavolino in un angolo.
Là, il nonno mangiò da solo mentre il resto della famiglia si godeva la cena.
Poiché il nonno aveva già rotto uno o due piatti, il cibo gli venne servito un una ciotola di legno.
Quando la famiglia lanciava uno sguardo nella direzione del nonno, a volte vedevano che
Aveva una lacrima all’angolo degli occhi, mentre mangiava da solo.
Nonostante ciò, le sole parole che la coppia aveva per lui erano taglienti ammonizioni
Quando faceva cadere una forchetta o rovesciava del cibo.
Il nipotino di quattro anni osservava tutto in silenzio.
Una sera prima di cena, il padre notò che suo figlio stava giocando con la pialla sul pavimento.
Chiese al figlio dolcemente: “cosa stai facendo?”
Altrettanto dolcemente, il bambino rispose: “oh, sto costruendo una piccola ciotola per te e mamma
In modo che possiate mangiare il vostro cibo quando sarò cresciuto.”
Il bimbo di quattro anni sorrise e ritornò al suo lavoro.
Le parole del figlio colpirono I genitori così tanto da lasciarli senza parole.
Allora lacrime iniziarono a scorrere sulle loro guance.
Sebbene non fosse stata pronunciata nemmeno una parola, entrambi sapevano cosa doveva essere fatto.
Quella sera il marito prese la mano del nonno e gentilmente lo accompagnò nuovamente al tavolo della famiglia.
Per il resto dei suoi giorni egli mangiò ogni pasto con il resto della famiglia.
E per ragioni inspiegabili, né il marito né la moglie sembravano prestare più alcuna attenzione
Quando una forchetta cadeva, o del latte veniva versato, o la tovaglia sporcata.

Esiste una sola copia al mondo di questo video! Diffondilo prima che lo censurino!

È uno di quei video che presto non vedrai più circolare su internet perché potrebbe essere presto censurato. La storia che riportiamo necessità di una doverosa premessa: si tratta di poche informazioni reperite in rete e di un documentario trasmesso in esclusiva dalla rete televisiva americana sci-fi nel 1998, chiamato “the secret kgb abduction files”. L’unico parere autorevole fu
fornito dalla stessa rete televisiva americana all’epoca della trasmissione, secondo la quale il team di specialisti incaricato di valutare la pellicola ne confermò l’autenticità. L’emittente
Televisiva americana sci-fi ha mandato in onda il filmato una sola volta e nessun altra copia del video è disponibile, tranne quelle che sono disponibili grazie a chi all’epoca penso di registrare la trasmissione.
Come potete vedere il video mostra le varie fasi di una spedizione segreta organizzata dal kgb in egitto come
Parte del “progetto iside”, durante la quale I servizi segreti sovietici avrebbero scoperto ro scoperto l’esistenza di quello che per molti potrebbe essere una mummia aliena. Da premettere che prima della trasmissione del documento visivo, il kgb era intenzionato a mantenere segreta
La scoperta che per molti potrebbe rappresentare un falso ben elaborato e particolarmente costoso I cui autori si prefiggevano di mostrare la “tomba di un alieno ” la cui scoperta
Avrebbe potuto rappresentare un evento capace di rivoluzionare la comprensione sulle origini della civiltà umana. Tutto è iniziato con le scioccanti rivelazioni di viktor ivanovich, neurologo e astrofisico russo ingaggiato dal cremlino come un consulente scientifico incaricato dello sviluppo di alcuni sistemi di propulsione molto avanzati. Come si evince dal documentario sci-fi, ivanovic avrebbe avuto accesso ad alcuni archivi segreti del kgb in cui si parlava di una spedizione avvenuta nel 1961 facente parte del ” progetto iside”, il quale si proponeva di riscoprire le tracce e le conoscenze dell’avanzata tecnologia dell’antico egitto che alcuni scienziati ritenevano essenziale per lo sviluppo di future applicazioni militari top secret. Il team della missione era costituito da alcuni egittologi dell’accademia sovietica delle scienze, tra cui spiccava un certo herman alekseen, un egittologo che lavorava presso il museo dell’ermitage, insieme ad alcuni esperti militari specializzati in chimica e radioattività, astronomi, tra cui vladimir yuri, e sami sharaf , il segretario di gamel abdel nasser il secondo presidente della repubblica d’egitto. Se si considera il periodo storico in cui la spedizione avrebbe avuto luogo, non c’è da meravigliarsi a cosa sarebbe andato incontro l’asse politico che vincolava l’egitto con l’unione sovietica dopo che il conflitto del 1956, vide lo stato d’israele invadere il territorio egiziano a seguito della crisi del canale di suez, costringendo l’unione sovietica a schierarsi
A favore dell’egitto. Si stima che quando iniziò a prendere forma il progetto iside, il regime sovietico avrebbe schierato in egitto una forza militare costituita da 20 000 unità.
La spedizione fu organizzata dopo la scoperta da parte di due beduini del magbarat di una misteriosa tomba rinvenuta all’interno di una delle piramidi di giza. Dopo aver scoperto la
Tomba, I due beduini si ammalarono inspiegabilmente per cui vennero ricoverati in un ospedale dove furono interrogati dagli agenti del kgb e dall’intelligence egiziana. Dall’interrogatorio emerse che I due testimoni avrebbero scoperto quello che per molti erano I resti di un “dio alieno”.
Da allora, il “progetto iside” assunse la massima priorità per I ricercatori russi, questo dopo
Aver tentato di analizzare la tomba scoperta dai due beduini e giungere a una conclusione
Accettabile da parte della comunità scientifica.
La spedizione era stata organizzata congiuntamente dai due paesi in gran segreto, per paura che la cia ne fosse venuta a conoscenza . Secondo il rapporto redatto da ivanovic, i
Sovietici scoprirono che all’interno della tomba erano stati allocati una moltitudine di artefatti. Così si legge in una nota indirizzata a un alto ufficiale del kgb: “i miei agenti hanno
Assicurato la totale protezione agli scienziati impegnati nei lavori all’interno di quella che sembra essere la tomba di un visitatore alieno”.Nella relazione preparata da uno dei primi scienziati che sono entrati nella tomba si legge: “durante l’ispezione delle pareti abbiamo notato una strana forza repulsiva che sembrava sprigionarsi dalle mura la cui spiegazione scientifica lungi dall’essere fornita.”
Infine, dalla relazione preparata da uno dei crittografi che parteciparono alla decodifica parziale delle incisioni rilevate sulle pareti della tomba, si evince che I simboli miravano a
Rappresentare il ritorno di un “dio alato”. Ma la scoperta più sorprendente riguarda proprio la mummia che sembra avere un’altezza di oltre 2 metri, molto superiore alla media che caratterizzava gli abitanti dell’antico egitto.
Le analisi al carbonio-14 condotte dal biologo molecolare boris timoyev hanno rivelato che il Corpo risalirebbe a circa 12.000 anni fa, migliaia di anni prima del periodo dinastico Egiziano. A chi potrebbe appartenere il corpo mummificato rinvenuto all’interno nel sarcofago? Secondo la mitologia egizia, una famiglia di dei discese dalle stelle insegnando agli egiziani. La conoscenza e la saggezza. Più tardi, quando gli dei terminarono il loro lavoro ,essi Lasciarono la terra per tornare al cielo, con l’eccezione di osiride, al quale fu affidato il Compito di proteggere e mantenere la conoscenza ancestrale. Dopo che osiris portò la civiltà tra gli uomini, insegnando loro come coltivare la terra e produrre vino, egli venne amato dal popolo della terra che dopo la sua morte fu mummificato e sepolto in una località segreta. Sulla base di questo antico mito, poco dopo la scoperta della tomba del presunto viaggiatore dello spazio, un gruppo di scienziati, programmatori di computer, medici e altri accademici si riunironono per discutere la portata dell’evento convinti che il corpo mummificato contenuto all’interno della bara potesse appartenere a osiride, il re alieno! In seguito il gruppo adottò il nome “i seguaci”, un movimento che si ispirava a concezioni pseudo-religiose, dedite al culto dei “visitatori dalle stelle”. Ovviamente il cremlino aveva preso la questione sotto un profilo più pragmatico visto che al tempo della guerra fredda, sarebbe stato utile nascondere un qualche tipo di invincibile tecnologia aliena il cui scopo era quello di depistare I servizi segreti della potenza avversaria. Inoltre, gli scienziati sovietici cominciarono a chiedersi seriamente qual’era la vera funzione delle piramidi e se fossero state progettate per uno scopo ben preciso. Alcuni di loro avevano ipotizzato che quell’enormi strutture avrebbero potuto far parte di un qualche tipo di dispositivo in grado di canalizzare una certa energia proveniente dal cosmo o una sorta di trasmettitore interstellare. Il kgb e l’incontro con l’astronauta alieno il video sottostante, trafugato presumebilmente dagli archivi del kgb insieme a delle immagini top secret mostra la scoperta del misterioso sarcofago alieno la cui autenticità è stata confermata da alcuni esperti russi. Il video in bianco e nero mostra un certo numero di soldati e ufficiali che entrano in quella che sembra essere una camera funeraria egizia, sprovvisti di maschere antigas. Nel momento in cui viene aperto il sarcofago, è possibile vedere una nube di gas tossico che invade l’ambiente e la reazione degli atterriti soldati colpiti dalle esalazioni mentre osservano la mummia disposta all’interno della bara. Non vi è alcun dubbio che nel video vi è una certa concordanza con I dati contenuti nei documenti di ivanovic che secondo alcuni, rappresenterebbe un’ulteriore prova circa l’autenticità del film. Solo attraverso le fonti dei più alti ranghi del kgb si potrebbe avere la certezza su quelli che sembrano essere dei resti appartenenti a una presunta creatura aliena imbalsamata 10.000 mila anni fa. fonte attivotv.it

Sprecate un minuto della vostra vita per leggere questa storia! Ne vale veramente la pena!

Ecco una storia che vale davvero la pena leggere, potrà cambiare la vostra giornata o addirittura la vostra vita.
Un uomo portò suo padre ad un ristorante per godere di una deliziosa cena. Suo padre era abbastanza anziano, e quindi, un po’ debole anche.
Mentre mangiava, un po’ di cibo cadeva di quando in quando sulla sua camicia e i pantaloni. Gli altri clienti osservavano l’anziano con i loro volti imbronciati per il disgusto, ma suo figlio
rimase in totale tranquillità. Una volta che entrambi finirono di mangiare, il figlio, senza mostrarsi neanche lontanamente imbarazzato, aiutò con assoluta tranquillità suo padre ad alzarsi e lo portò in bagno. Gli ripulì gli avanzi di cibo dal viso, e provò a lavare le macchie dai suoi vestiti; amorevolmente gli pettinò i capelli grigi e finalmente gli rimise gli occhiali. All’uscita dal bagno, un profondo silenzio regnava nel ristorante.
Tutti erano rimasti indignati dal modo di mangiare di quell’uomo e si chiedevano come ci si potesse rendere così ridicoli in pubblico dentro ad un ristorante. Le uniche cose che si sentivano erano bisbigli e risatine di scherno. Il Figlio allora si apprestò a pagare il conto, ma prima di arrivare alla cassa, un uomo, di età avanzata, si alzò di scatto tra i commensali e chiese al figlio del vecchio: “non ti sembra di aver lasciato qualcosa qui?” Il giovane rispose: “No, non ho lasciato nulla”. Allora l’anziano gli disse:” Sì hai lasciato qualcosa! Hai lasciato qui una lezione per ogni figlio, e una speranza per ogni genitore!” L’ intero ristorante a quel punto rimase in silenzio ed in molti si iniziarono a vergognare per aver deriso e giudicato l’uomo anziano e il figlio. Uno dei più grandi onori che esistono, è poter prendersi cura di quegli anziani che una volta si sono presi cura di noi, I nostri genitori, gli stessi che hanno sacrificato le loro vite, il loro tempo ed il loro denaro per noi. Loro meritano il nostro massimo rispetto, SEMPRE. Se anche tu provi rispetto per gli anziani, condividi questa storia con tuoi amici.

La storia del pescatore del sud Italia e il turista di Milano

Sul molo di un piccolo porto del sud Italia un turista di Milano si ferma vicino ad un pescatore e gli domanda: “quanto tempo hai impiegato per pescare tutto quel pesce?”
Il pescatore risponde: “non ho impiegato molto tempo“.
E il turista: “ma allora, perché non è stato più tempo a pesca, per pescare più pesce?“
Il buon uomo gli spiega che quella esigua quantità è esattamente ciò di cui ha bisogno per soddisfare le sue esigenze, quelle della sua famiglia e per mantenere la sua modesta attività.
Il turista allora chiede: “ma come impiega il resto del suo tempo?“
E il pescatore risponde: “dormo fino a tardi, pesco un po’, gioco con I miei bimbi e al pomeriggio passo un po’ di tempo con mia moglie. La sera vado al villaggio, ritrovo gli amici, beviamo insieme qualcosa, suono la chitarra, canto qualche canzone, e via così. Trascorro delle belle giornate e godo le belle cose della mia vita.“
Allorché il turista aggiunge: “mi perdoni se la interrompo. Sono laureato alla bocconi e se mi permette vorrei darle utili suggerimenti su come migliorare la sua attività. Prima di tutto dovrebbe pescare più a lungo, ogni giorno di più. Così, logicamente pescherebbe di più. Il pesce in più lo potrebbe vendere e comprarsi una barca più grossa. Con una barca più grossa pescherebbe poi più pesce; avrebbe quindi più soldi e arriverebbe a gestire più barche… potrà permettersi un’intera flotta! In seguito, invece di vendere il pesce solo ai suoi concittadini, potrà negoziare direttamente con le industrie della lavorazione del pesce. In un futuro a medio termine potrà aprire una sua industria di lavorazione del pesce. Potrà magari lasciare il suo piccolo villaggio e trasferirsi in una città del nord, come genova o venezia, addirittura milano! Da lì potrà dirigere un’enorme impresa!“
Il pescatore lo interrompe: “per raggiungere questi obiettivi quanto tempo mi ci vorrebbe?“
Il milanese laureato risponde: “20 o 25 anni forse.“
Quindi il pescatore chiede: “… e dopo?“
Il ragazzo: “ah dopo… viene il bello! Quando I suoi affari avranno raggiunto volumi grandiosi, potrà vendere le azioni e guadagnare milioni!“
E il pescatore: “milioni?! E poi?“
Turista: “poi finalmente potrà ritirarsi dagli affari e andare in un piccolo e tranquillo villaggio vicino alla costa, dormire fino a tardi, giocare con I suoi nipoti, pescare un po’ di pesce, passare il tempo con sua moglie, passare le serate con gli amici bevendo qualcosa, suonando la chitarra e trascorrere appieno la vita”