Fermano l’imbarcazione per un controllo, quello che trovano a bordo è la vergogna più grande di sempre!

Una vera e propria strage dai numeri allucinanti. Una nave con a bordo 6.600 squali morti: è l’orribile carico che è stato trovato nelle acque delle Isola Galapagos, su un’imbarcazione battente bandiera cinese. Le misure sono scattate immediate… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Durissime punizioni”]

La nave è stata messo in stato di fermo e il comandante è stato condannato a quattro anni di reclusione: per gli altri marinai la pena è di un anno di carcere, mentre i collaboratori del comandante gli anni inflitti sono tre. A ciò si aggiunge una sanzione da fissare tra i 127 mila e i due milioni di dollari… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso più grave di sempre”]L’imbarcazione si trovava nelle acque dell’arcipelago cileno senza alcun tipo di permesso e avrebbe fatto ritorno in Cina in piena clandestinità. Negli ultimi anni erano già avvenuti episodi simili, ma le proporzioni di questa vergogna la rendono il caso di pesca illegale più grave di sempre nel delicato ecosistema delle Galapagos.

Allerta squali: uomo azzannato e ferito gravemente in mare

Situazione di massima allerta per i bagnanti del North Carolina, considerato il fatto che è stato diramato un vero e proprio allarme rosso nei confronti degli squali. Un uomo è stato azzannato e ferito gravemente sia alle gambe che alle braccia da uno squalo lungo tre metri sull’isola di Ocracoke. Non si tratta di un episodio isolato, poiché si contano ben sette vittime di squali nell’ultimo mese lungo le coste della località americana.

Numerosi i testimoni presenti che hanno assistito alla scena, dichiarando che l’uomo stava nuotando vicino alla riva quando è stato attaccato, iniziando a perdere tantissimo sangue. La frequenza di queste aggressioni violente da parte degli squali non ha precedenti e ha fatto scattare l’allarme nei confronti di tutti i bagnanti decisi a fare un bagno in mare. A quanto pare, sono giunte delle richieste di off-limits nei confronti della spiaggia durante il weekend del 4 luglio, festa nazionale negli Stati Uniti.

Gli attacchi da parte degli squali sono iniziati all’inizio di giugno: la prima vittima è stata una ragazzina, la quale fortunatamente non ha riportato lesioni di grave entità, ma solo qualche graffio. Successivamente è toccato a Hunter Treschl, aggredito lo scorso 14 giugno. Il ragazzino di soli 16 anni ha perso un braccio. La stessa sorte è toccata a una ragazzina di soli 12 anni a distanza di poche miglia. Tra le vittime troviamo anche un bambino, un ragazzo di 18 anni e un uomo adulto, feriti lievemente.