Indennità di accompagnamento, cambia tutto! Ecco come…

La Cassazione si è espressa: non basta l’invalidità al 100% per ottenere l’indennità di accompagnamento. Le semplici difficoltà di deambulazione o nella vita quotidiana non sempre sono sufficienti. Con la sentenza 19545/2016… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La spiegazione della Corte”]

la Corte ha infatti ricordato come la legge richiede anche la presenza dell’impossibilità di deambulazione senza supporto di un accompagnatore o dell’impossibilità di compiere atti quotidiani senza sostegno continuo. I giudici hanno comunque specificato come tali impossibilità non debbano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il caso specifico”]

essere esclusivamente fisiche, ma anche di comprensione del significato degli atti quotidiani. Questa sentenza è stata espressa dopo che una signora aveva fatto ricorso per ottenere l’indennità senza il requisito necessario dell’accompagnatore.

Il mercato delle extension con capelli veri sfrutta donne e bambini – FOTO

Questo è un dramma che non tutti conoscono, ma che si ripete nel silenzio generale. In India, la pratica di tagliarsi i lunghi capelli affonda le radici nelle tradizioni religiose, come dono dei pellegrini per purificarsi. Le donne, in particolare, si rasano per una seconda tradizione: quella di accantonare la loro vanità. Le chiome… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”I capelli tagliati in massa”]

vengono raccolte nei templi: nel solo tempio di Tirupati, centinaia di barbieri tagliano ogni anno 70 tonnellate di capelli. Non solo di donne e uomini, ma anche di bambini. I capelli una volta venivano bruciati, mentre ora vengono venduti per alimentare il mercato delle extension, ma anche – come riporta Cosmopolitan – dei fertilizzanti e degli amino acidi. I soldi vengono… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il commercio che c’è dietro”]

incassati da chi sfrutta questo commercio, senza che i proprietari dei capelli ricevano nulla. Il timore però è che solo una percentuale arrivi dai templi, mentre il resto sia ricavato tramite violenze commesse ai danni dei bambini. Il commercio non riguarda solo l’India, ma anche la Cina.

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Claudio Lippi CHOC: “Ho perso tutto, mi rimangono 7mila euro”

Claudio Lippi ha goduto della sua massima popolarità come personaggio televisivo verso la metà degli anni Novanta, conquistando una grande fetta di pubblico. L’ultima presenza sul piccolo schermo risale a un anno fa: era uno dei presentatori della serata dedicata al Capodanno, ma accusò un malore che poi l’ha costretto a un lungo stop. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le accuse”]

Ultimamente ha rivelato di essere praticamente sul lastrico. Le accuse principali di Lippi sono state rivolte al suo ex manager, responsabile della crisi economica. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il debito”]

Lippi non ha più nulla, nemmeno la barca a cui teneva tanto. Il debito è di circa 500mila euro a causa della pessima gestione dei guadagni: sul conto corrente sono rimasti circa 7mila euro.

SCANDALO: “Genitori donate per il Sisma, ma i soldi vanno sui conti del …”

È un vero scandalo quello che è venuto fuori: la dirigente dell’istituto comprensivo 20 di Bologna, ha invitato più volte i cittadini a fare donazioni in favore delle persone terremotate. Ma si è scoperto che i soldi finiscono direttamente sul conto corrente del PD. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa richiedeva l’avviso”]

Ecco l’avviso: “Gentilissimi, vi scrivo perché addolorata per le vittime colpite dalla tragedia del sisma del Centro Italia”.
Questo è quello che c’è scritto nella lettera inviata dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 20 di Bologna, Daniela Turci. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La questione che fa storcere il naso”]

La donazione non è sbagliata, ma il fatto è che i soldi vadano sul conto corrente del PD suona molto strano. Andranno davvero ai povere terremotati o finiranno nelle tasche di qualche politico? Ecco la lettera al completo. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

A chi ha protestato, la preside a rivelato che probabilmente si tratta di un errore di segreteria. A voi sembra normale? CONTINUA A LEGGERE

Hai Un LIBRETTO POSTALE? ATTENTO, POTRESTI PERDERE I TUOI SOLDI: Ecco COSA STA SUCCEDENDO

Dovrete fare molta attenzione se possedere un libretto postale. A quanto pare, i contribuenti rischiano di perdere i propri soldi, in particolare sono i conti dormienti, a rischiare di più. I fondi di investimento e i libretti postali dimenticati, infatti, presto saranno trasferiti in un fondo pubblico creato appositamente per risarcire il risparmio frodato e mai diventato operativo. Ma non andate in panico! Al momento è ancora possibile recuperare le vostre somme.

La prima cosa da fare, è verificare appunto se si è titolari o meno di conti dormienti, o se magari se ne è ereditato uno. Dovrete porre queste domande alla Consap, l’incaricata dal Ministero del Tesoro di gestire le domande di rimborso dei conti. La domanda deve essere presentata sul sito online dell’ente appena citato.CONTINUA A LEGGERE

Fonte: Supernotizie

Bonus Bebè e aiuti alla Mamme

Il 2016 si apre con una buona notizia per le neo mamme, un bonus Bebè che permetterà a tutte le donne in dolce attesa di usufruire di un assegno di 80 euro al mese ( per un totale quindi di 960,00 euro all’anno). Ovviamente, il bonus vale per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 per la durata massima di 3 anni di età.

Come forse già saprete l’assegno, partito già dal gennaio dello scorso anni, è destinato alle famiglia che hanno un reddito complessivo familiare inferiore o pari ai 25mila euro. C’è un ulteriore incentivo previsto per le famiglie a bassissimo reddito (fino a 7mila euro), l’importo dell’assegno è doppio: sono quindi 160 euro a figlio. Come richiedere oil bonus? Vi basterà compilare la domanda e presentarla all’Inps, potrete trovare tutto quello che vi serve anche sul sito.
Fonte: Retenews24

Legge 2016 PRELIEVO FORZOSO dai vostri risparmi: ecco come difendersi

È un problema che potrebbe verificarsi da un momento all’altro e molti si chiedono cosa fare se la Banca può attingere al vostro conto corrente?
BRRD è un acronimo che a molti non dirà nulla ma è una direttiva che è entrata in vigore in Italia dal 1 gennaio 2016. La “Bank recovery and resolution directory” commuta il classico meccanismo “bail-out” in cui era lo Stato e tutti i suoi contribuenti (tramite le tasse) a salvare l’istituto in “bail-in” in cui saranno i obbligazionisti, gli azionisti e i correntisti a sobbarcarsi questa responsabilità. In poche parole se c’è una falla che mette a rischio la vita della banca saranno i privati relazionati a quell’istituto e non le casse pubbliche a rimediare. Fermi tutti, non correte a chiudere i vostri conti bancari!

I correntisti infatti saranno l’ultima soluzione, a fronte dell’onere degli azionisti. Se questo non bastasse, toccherebbe agli obbligazionisti con obbligazioni subordinate, poi agli obbligazionisti e infine agli obbligazionisti senior che sono la categoria meno a rischio dei tre. Qualora anche questi interventi fossero vani allora entrerebbero in scena i correntisti ma anche qui ci sono delle clausole. I correntisti interessati alla manovra saranno solo quelli con un fondo maggiore di 100mila euro grazie alla tutela del deposito interbancario. Se il conto è cointestato a una coppia? Allora la banca coprirà fino a 200mila euro.
E se un cliente ha diversi conti? In questo caso il fondo non è moltiplicato per il numero di conti correnti ma rimarrà sempre fisso a 100mila euro. Ovviamente la richiesta della banca varrà solo per il conto corrente aperto in quella determinata banca e l’esistenza di altre fonti non verrà minimamente intaccata.
Fonte:Retenews24

Arriva il BONUS da 1.200 € al mese per chi assiste un familiare. (Fate girare, tutti devono sapere!)

C’è qualcosa che tutti dovrebbero sapere. Avete in familiare un anziano non autosufficiente o un parente diversamente abile? Sappiate che questa persona ha diritto ad un bonus fino a 1200 euro al mese. Il progetto, denominato Home care premium, è un premio che spetta a chi si prende cura, assiste e supporta a domicilio familiari con handicap gravi, è promosso dall’Inps e rivolto a tutti i dipendenti e pensionati pubblici, utenti dell’INPS che gestisce i Dipendenti Pubblici per effetto del Decreto Ministeriale numero 45/078, e qualora i soggetti in questione siano ancora in vita, i coniugi che convivono e congiunti di primo grado. Del progetto possono beneficiare anche i minori disabili figli di dipendenti pubblici o pensionati deceduti.

Chi volesse richiedere il bonus ma anche i servizi socioassistenziali, potrà fare la domanda dal mese di maggio del 2015, presentando gli appositi modelli a mano oppure online. Per presentare le domande per via telematica sul sito dell’Inps è necessario essere provvisti di un codice Pin e mettersi anche in contatto con quegli enti che aderiscono a questo progetto. L’effettiva possibilità può essere verificata sul sito dell’Inps controllando nella sezione “Nuovi bandi”.
Quando si invierà la domanda per il contributo bisognerà presentare anche il modello ISEE, indispensabile affinché la richiesta venga accolta. La persona non autosufficiente (disabile o anziano) deve fare richiesta di iscrizione quale componente familiare all’interno della banca dati del dipendente pubblico o del pensionato INPDAP.

Ecco come pagare la bolletta della luce evitando il Canone

È diventato un incubo per molto il pagamento del Canone Rai. Come già saprete, infatti, il canone sarà aggiunto alla bolletta della luce e per voi diventerà un dovere pagarlo purtroppo. Ci sono dei modi per evitarlo però, quali? Beh, innanzitutto non tutti possediamo degli apparecchi televisivi e quindi se dichiariamo di non averne non dobbiamo pagarlo.
Non tutti hanno la televisione a casa e quindi non sono vincolati da questa tassa, oppure hanno dato una casa in affitto e quindi non usufruiscono loro di quel servizio. Ecco come procedere per evitare di effettuare un versamento inutile:
– Prima di tutto bisogna munirsi dell’autocertificarsi fatta ai sensi dell’articolo 46 del d pr numero 445 del 28 dicembre 2000.
– compilate in ogni suo campo l’autocertificazione
–  Spedire l’autocertificazione con raccomandata a.r. all’agenzia delle entrate di Torino ( o a mano presso l’ufficio più vicino).
– versamento già effettuato dal coniuge con bollettino postale tradizionale
– casa data in affitto dove la bolletta della luce è intestata al titolare ma la tv è disponibilità degli inquilini.
– Non possesso della tv.

Bonus Baby Sitter e Asilo Nido: 600€ per Mamme Lavoratrici

Se sei una mamma lavoratrice? Ecco cosa potresti avere dallo stato. Aspetta di diritto a tutte ma nessuno ha ancora divulgato la notizia.
Stiamo parlando del bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 per madri che lavorano. Chi può fare questa domanda?
• lavoratrici dipendenti pubbliche o private;
• imprenditrici;
• libere professioniste non iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non pensionate;
• lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS ( che però usufruiscono di soli 3 mesi di beneficio);
• lavoratrici autonome non parasubordinate (non iscritte alla gestione separata INPS);
Non possono accedere al bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 le mamme:
• lavoratrici che data la loro posizione contributiva e fiscale non sono tenute al pagamento di nessun servizio per l’infanzia sia del settore pubblico che privato convenzionato;
• lavoratrici che già usufruiscono di altre agevolazioni previste dal Fondo per le Politiche relative alle pari opportunità.

Come si presenta la domanda?
La domanda deve essere presentata per via telematica. Alla mamma richiedente verrà chiesto di immettere i seguenti dati e prestare le seguenti certificazioni:
• dichiarazione ISEE conforme alla normativa in vigore,
• indicazione precisa del tipo di beneficio richiesto,
• dichiarazione di rinuncia al congedo parentale,
• indicazione precisa della durata del beneficio.

La domanda deve essere presentata negli undici mesi successivi al congedo di maternità purché la mamma non abbia usufruito del congedo parentale.

Il bonus è di circa 600 euro (liquidati sempre in forma di voucher).