Hanno salvato vite all’Hotel Rigopiano: sono morti anche loro

La tragedia dell’elicottero precipitato in Abruzzo, nell’area di Campo Felice, si lega all’altra drammatica vicenda dell’Hotel Rigopiano. Delle sei persone a bordo del velivolo, due avevano infatti partecipato alle prime operazioni di soccorso all’albergo travolto dalla slavina. Si tratta del medico Walter Bucci e del tecnico del Soccorso alpino, Davide De Carolis… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Lo sfogo della cugina di De Carolis”]

“Lui è mio cugino Davide, esperta guida alpina, facente parte del soccorso alpino, colui che è stato tra i primi ad intervenire nella tragedia di Rigopiano, colui che ha estratto vivo uno dei sopravvissuti, colui che dedicava la maggior parte della sua vita ad aiutare gli altri. Bene… Nell’incidente di oggi in quell’elicottero c’era anche lui…”, il ricordo triste della cugina… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le altre vittime”]

Il dottor Bucci lascia invece una moglie e una figlia: medico cardiologo, non doveva neanche essere in servizio nel giorno dello schianto. Le altre persone decedute sono: Giuseppe Serpetti, infermiere del 118; Ettore Palanca, lo sciatore ferito soccorso proprio dall’elicottero; Gianmarco Zavoli, il pilota; Mario Matrella, tecnico di volo.

I sopravvissuti ringraziano i soccorritori, loro si commuovono e rispondono così…. – VIDEO

La tragedia di Rigopiano ha monopolizzato l’attenzione mediatica italiana in queste ore. I soccorritori stanno continuando a scavare anche in questi momenti alla ricerca di un “miracolo” e di trovare nuovi superstiti sotto la coltre di neve e macerie. Uno tra i primi a raggiungere l’hotel è stato…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”I primi soccorritori”]

Uno tra i primi a raggiungere l’hotel è stato Gianluca Giangiacomo, assistente capo del distaccamento della Polizia stradale di Penne e rappresentante del Sap (sindacato autonomo di polizia). In una breve intervista rilasciata a “Il Giornale” ha detto “Speravamo di trovare qualcosa di meno drammatico . Conosciamo bene quei posti, perché ci lavoriamo. Eravamo stati su neanche due giorni prima. Ci è apparso davanti un ammasso di neve e la parte superiore dell’albergo con piani rialzati divelti e spostati in avanti di diversi metri. Non c’era più nulla…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Si scava a mani nude”]

“Ho visto piangere anche i soccorritori. Magari avessimo potuto scavare a mani nude ma la neve era troppo dura. Abbiamo solo fatto il nostro lavoro, nella speranza di trovare persone ancora vive”. Conclude dicendo “Non chiamateci eroi”. Come vogliamo chiamare una persona così!?!

Hotel Rigopiano: “I soccorritori ora rischiano di morire tutti, ecco perchè…”

I soccorsi nella zona in cui si trovava l’hotel Rigopiano sono ancora in corso, ma bisogna muoversi con estrema attenzione e gli stessi soccorritori sono a forte rischio. Le condizioni delle…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Rischio valanghe”]

…operazioni sono a dir poco estreme e il rischio valanghe è addirittura aumentato. Non è escluso che una nuova slavina si rimetta in movimento e travolga pompieri e soccorritori. Tutti stanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Strumentazione necessaria”]

…indossando obbligatoriamente la strumentazione che consente di rintracciare le persone dopo le valanghe. Mancano all’appello ancora 23 persone e le possibilità di ritrovarle in vita si riducono…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Cosa è successo ai dispersi”]

…di giorno in giorno. Sembra che le voci di aiuto non siano più udibili, ma potrebbe anche essere successo che i dispersi si siano rifugiati nel bunker e nelle zone non distrutte dalla valanga.

“Abbiamo capito dove potrebbero essere i superstiti. Ecco cosa ci impedisce di raggiungerli…”

La tragedia dell’Hotel Rigopiano ci racconta la straordinaria forza di volontà dei soccorritori: “Non ci fermiamo, continuiamo a scavare. Stiamo cercando di accedere al bunker e alle cucine”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’incontro con le famiglie dei dispersi”]

È quanto hanno detto ai famigliari dei dispersi ancora presenti nella struttura travolta dalla slavina. I soccorritori hanno spiegato anche le modalità di lavoro: dopo aver ispezionato la stanza del camino, sono passati a quella del biliardo dove hanno salvato gli altri tre bambini… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le operazioni”]

Ora è necessario aprirsi nuovi varchi per controllare il più possibile il piano terra e la zona della spa, le uniche rimaste quasi intatte.

Gabriele, volontario della Croce Rossa che aiutava gli altri, morto in hotel aspettando aiuto

Nel dramma che ha colpito l’Hotel Rigopiano in Abruzzo, le storie dei salvataggi dei dispersi e quelle delle vittime della slavina s’intrecciano. Tra le ultime, purtroppo, anche Gabriele D’Angelo. Cameriere 31enne, era volontario della Croce Rossa Italiana: “Gabriele era di Penne e adorava la sua terra, le sue montagne – ricorda l’amico Diego Carota -. Ogni volta che tornavo da Milano facevamo delle lunghissime passeggiate. È incredibile che proprio la montagna lo abbia ucciso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Volontario anche per il terremoto dell’Aquila”]

Se non fosse capitato a lui adesso sarebbe con noi a dare una mano qui, con l’altruismo oltre ogni limite che aveva. Sarebbe stato tra i primi a muoversi. Aveva avuto una benemerenza della Protezione civile per il volontariato dopo il terremoto dell’Aquila”. L’impegno sociale di Gabriele era senza sosta: già nel 2009 aveva prestato soccorso agli sfollati del terremoto abruzzese, tanto da meritarsi una benemerenza dalla Protezione Civile. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa di questa splendida persona… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il cordoglio della Croce Rossa”]

tra questi quello pubblicato su Facebook dal Comitato della Croce Rossa di Penne: “Lascerai in ognuno di noi un vuoto incolmabile, ma siamo sicuri che nel tuo piccolo anche questa volta hai messo davanti prima la vita degli altri e poi la tua. Ti abbracciamo eroe…”.