6 vip italiani con il vizio del gioco d’azzardo

Marco Baldini

L’ex spalla di Fiorello è ormai noto che abbia il vizio del gioco d’azzardo. L’attore non ne ha mai fatto mistero, anzi, più volte si è recato nei salotti televisivi a parlare pubblicamente di questa sua dipendenza. Iniziata quando aveva solo 12 anni, con una vincita di 600 lire giocandone 100 all’ippodromo, Baldini paga ancora oggi il conto salato della ludopatia. Ha perso il lavoro, si è separato dalla moglie Stefania Lillo, che ama ancora e ha subito minacce di ogni tipo. La sua storia è diventata un libro (Il giocatore) e un film (Il mattino ha l’oro in bocca)… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Pupo”]

Pupo

Anche Enzo Ghinazzi se l’è vista brutta a causa della dipendenza del gioco d’azzardo. In un’intervista di qualche anno fa ha dichiarato di essere arrivato sul punto di suicidarsi a Venezia: “Ero al casinò tutte le sere, bruciavo il fido concesso ai giocatori abituali in pochi minuti, poi arrivavano gli strozzini, quelli che ti chiedono un 10% di interesse al giorno. Ho dovuto vendere tutto quello che avevo comprato: un albergo, una fattoria con 20 ettari, una società orafa, le case”. Ad aiutarlo i colleghi Costanzo e Bonolis… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Emilio Fede”]

Emilio Fede

Il giornalista è stato per anni un assiduo frequentatore di casinò. Negli Anni ‘80 fu  sospettato di adescare imprenditori e uomini ricchi per poi spennarli sui tavoli del casinò. Fede fu assolto ma la vicenda si concluse con il licenziamento volontario dalla Rai. Anche la sua carriera a Mediaset ha rischiato di subire più di uno scossone a causa della ludopatia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Katia Ricciarelli”]

Katia Ricciarelli

Sapevate che il celebre matrimonio tra la cantante lirica e Pippo Baudo naufragò anche per colpa del vizio di lei di giocare?  In una vecchia intervista su Oggi (correva l’anno 2005), Baudo raccontava: “Eravamo in tre: io, Katia e il demone del gioco. Anche il 19 novembre, in piena separazione, lei era a Montecarlo a giocare grosse somme”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE[nextpage title=”Mara Maionchi”]

Mara Maionchi

Oggi, l’ex giudice di X Factor non può più entrare nei casinò più famosi, compreso quello di Montecarlo? È stata lei stessa, grazie a una procedura poco nota, a chiedere – tramite lettera autografata – di farsi bloccare all’ingresso.  “Ho chiesto che mi si tenga fuori da tutti i casinò nel caso mi dovessi presentare. È una procedura poco nota, ma c’è. Ora sono nel loro schedario”… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 6 DELL’INDICE[nextpage title=”Giuseppe Signori”]

Giuseppe Signori

L’ex attaccante della Lazio e della Nazionale è stato coinvolto nello scandalo calcioscommesse qualche anno fa. Anche in questo caso, il brivido di un guadagno facile, ha causato solo disastri. Su di lui aleggiano diverse storie che testimoniano il livello della sua ludopatia. Su Lettera 43 si legge che una volta Signori “arrivò a sfidare chiunque volesse provarci a mangiare una merendina Buondì in 30 passi, offrendo una taglia di 1 milione di lire per chi ci fosse riuscito e l’avesse dimostrato”.

Il papà va via di casa quando era bimba. Lo cerca per 15 anni e lo trova tra i senzatetto…

Anna Maffone dopo 15 anni è riuscita a riabbracciare suo padre. La 24enne non vedeva il padre dal lontano 2001, anno in cui il genitore si allontanò da Savona facendo perdere le proprie tracce. La figlia, tuttavia, non si era mai data per vinta, cercando il padre ovunque. Non si è mai risparmiata, pubblicando annunci e foto persino sui giornali. Alla fine è arrivata la risposta di un ragazzo genovese, Lassad, che sosteneva di aver visto l’uomo tra i senzatetto della città. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere le parole che hanno commosso il web [nextpage title=”Ecco l’incontro tra Anna e suo padre”]
Anna è quindi partita alla volta di Genova senza troppa fortuna. La ragazza ha lasciato il proprio numero di telefono e una lettera da consegnare al padre al ragazzo che le aveva fatto la segnalazione. Quando Lassad ha rincontrato l’uomo gli ha parlato di Anna e gli ha consegnato la lettera. Dopo circa una settimana i due si sono sentiti al telefono per fissare un incontro. “Non appena ci siamo visti, senza dire una sola parola, ci siamo abbracciati. Siamo rimasti stretti fortissimo l’uno all’altra per un quarto d’ora. Vedersi dopo così tanto tempo è stata un’emozione sconvolgente, io ero soltanto una bambina quando mio papà è scomparso. Nonostante viva in strada, lui era molto ben tenuto, aveva una maglietta grigia e un cappellino dello stesso colore. Ci siamo seduti al tavolino di un bar e abbiamo parlato per ben tre ore di fila senza mai fermarci. Io gli ho raccontato di me, del mio lavoro e delle mie ambizioni. Poi è toccato a lui. Mi ha spiegato che si è allontanato da casa tanti anni fa perché stava vivendo un periodo difficile. È un uomo fragile e non ha saputo reggere a un insieme di problemi personali, tra incomprensioni con mia madre e difficoltà economiche, che gli sono piombati addosso come macigni. Mi ha raccontato che ora vive in strada, dorme spesso accampato con altri senzatetto e in inverno riesce a combattere il freddo con l’aiuto di qualche coperta. Allora gli ho chiesto come faceva a guadagnarsi da vivere. Lui mi ha risposto che quei pochi soldi che aveva, li guadagnava giocando al centro scommesse. A volte mangia alla mensa della Caritas e per lavarsi si arrangia come può”, racconta Anna. CONTINUA A LEGGERE