La sclerosi multipla non basta: “Picchiato a morte da chi doveva prendersi cura di lui…”

Christopher McAllister, un ragazzo inglese di 30 anni, ha picchiato violentemente Paul Roddy, un uomo di 56 anni affetto da sclerosi multipla che McAllister assisteva dal 2015. In seguito alle lesioni riportate dai calci e dai pugni inferti da chi doveva prendersi cura di lui, Roddy è morto circa otto mesi dopo. La causa ufficiale è la polmonite… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La condanna”]

ma i medici hanno accertato che siano state determinanti le ferite riportate. McAllister è stato condannato a 10 anni di reclusione per omicidio colposo. Questa la sentenza dei giudici: “Hai causato tutte le ferite e accetto il fato che alcune di esse siano state accidentali, ma sono convinto che in un certo numero di occasioni tu abbia perso la calma e sia diventato violento. Avresti dovuto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole della figlia”]

essere a conoscenza dell’impatto di certi danni su persone che sono nelle condizioni in cui era Roddy”. Zoe, la figlia di Roddy, ha commentato: “Era mio padre e non l’avrei mai trattato in quel modo. Ora mio figlio dovrà crescere senza il suo nonno: nei miei sogni avrebbe dovuto accompagnarmi all’altare, ma ora so che questo non potrà mai accadere”.