È ALLARME: con il primo caldo arriva la VESPA KILLER! Ci sono già le prime situazioni PREOCCUPANTI

Allarme nella provincia di Rovigo per la presenza della vespa vetulina. Si tratta di un insetto che sta causando parecchi problemi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Calabrone asiatico”]

ed è noto anche come “calabrone asiatico”. Questa vespa non è una specie autoctona e attacca le api locali… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Tanti euro di danni”]

i danni provocati finora agli allevamenti di api della zona veneta risultano di diverse migliaia di euro. 

Lui perde il lavoro, lei fa lavoretti saltuari, hanno una bimba. Ecco cosa sono costretti a fare…

Questa storia arriva da Rovigo. Una coppia ha dovuto vendere le proprie fedi, per fare fronte al duro stato di difficoltà che sono costretti a vivere. Diego, 48 anni, ha perso quattro anni fa il suo impiego alle Poste e non ha ancora trovato un impiego stabile… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

La moglie invece lavorava saltuariamente come collaboratrice domestica. I due hanno anche una figlia di 8 anni da mantenere. Sia il Comune che la Caritas li aiutano… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

ma per le altre spese questa famiglia ha gravissime difficoltà ad andare avanti. La loro storia ha visto almeno in parte un lieto fine, con un prete che ha acquistato le loro fedi per restituirle alla coppia.

“Sembrava una cosa da poco…”: incredibile morte di una giovane cameriera a Rovigo

Andreea Barbu era una ragazza di 31 anni, originaria della Romania ma residente a Ficarolo, in provincia di Rovigo. Faceva la cameriera al White House, un ristorante del paese, e viveva insieme al compagno Filippo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”È tornata a casa, ma…”]

Tornata in patria per rivedere i propri cari, la giovane avrebbe però contratto la patologia che le è stata fatale. È stata ricoverata per una crisi glicemica, quindi le è stata diagnosticata una broncopolmonite. Le cure non sono risultate sufficienti e Andreea è morta. “Aveva sempre un sorriso per tutti e personalmente posso dire di non averla mai vista giù”, ricorda l’amica Erika… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ricordo degli amici”]

“Nel suo lavoro era davvero professionale, non una cameriera qualunque ma una vera professionista”, ricorda invece Marco. “Condividevano la grande passione per gli animali. Mi dispiace davvero molto per quello che è successo, 31 anni sono troppo pochi per morire”, è il pensiero di Angelica.

Due pattuglie della Polizia per sfrattarlo: “Ho un bimbo autistico, la mia colpa è essere italiano”

Carlo Baratella ha 46 anni, è sposato con Amalia di 34 anni e i due hanno un figlio autistico di tre anni. Questa famiglia non può più pagare l’affitto del proprio appartamento a Rovigo ed è stata quindi sfrattata… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Senza tetto”]

senza tetto sulla testa, si trovano a dover combattere contro il gelo di questi giorni. Alla vicenda di questa famiglia veneta… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il sottosegretario si è interessato alla vicenda”]

si è interessato l sottosegretario alla Salute Davide Faraone, che ha interpellato il sindaco di Rovigo, Massimo Bergamin, e il governatore del Veneto, Luca Zaia.

Giovanni, morto per una banale influenza: “Si sarebbe potuto salvare così…”

Il rischio per almeno due medici dell’ospedale di Rovigo è quello di rinvio a giudizio e quindi processo. Stiamo parlando del caso della morte di Giovanni Morello, il bambino morto lo scorso 13 gennaio a causa di un’insufficienza multi-organo provocato da un malfunzionamento dell’intestino. Secondo la perizia sul decesso del piccolo, un consulto con… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ricovero”]

un esperto di chirurgia pediatrica avrebbe potuto salvargli la vita. Giovanni, che frequentava la prima elementare, era stato ricoverato due giorni prima che morisse. L’influenza che l’aveva colpito gli aveva provocato un blocco intestinale, ma le conseguenze si sono poi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’indagine sui reparti”]

aggravate. Il fascicolo di indagine per omicidio colposo ha messo sotto la lente d’ingrandimento tre reparti dell’ospedale veneto: il Pronto soccorso, il reparto di Pediatria e la Rianimazione.

++ LA TERRIBILE MALATTIA CHE STA CONTAGIANDO CENTINAIA DI ITALIANI ++

L’allarme è di quelli da alto livello ed è contro il contagio di Chikungunya in provincia di Rovigo, dove c’è una situazione massima lotta alla zanzara tigre. A spiegarlo è l’azienda Ulss 18 attraverso una nota ufficiale:

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La nota dell’Ulss (parte1)”]
“Oggi è pervenuta al Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ulss 18 di Rovigo la segnalazione di un caso sospetto di Chikungunya in un migrante ospitato presso una comunità in provincia di Rovigo. Il paziente è ora ricoverato presso l’Ospedale di Rovigo. In attesa dei necessari test di conferma, l’Ulss 18 in ottemperanza alle direttive regionali in materia, ha disposto la disinfestazione delle aree ove la persona ricoverata aveva soggiornato in epoca recente. La Chikungunya è una malattia che non si trasmette da persona a persona, ma viene trasmessa esclusivamente dalle zanzare, che, dopo aver punto una persona infetta, possono trasmetterla con la puntura ad altre persone. La chikungunya è una malattia virale che si presenta con sintomi simil-influenzali fino a importanti dolori articolari anche debilitanti e di lunga durata”.

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La nota dell’Ulss (parte2)”]

“La presenza del virus nel sangue dell’uomo si registra nei primi 4-5 giorni di malattia, i primi sintomi si sono manifestati in data 17 luglio e il ricovero all’Ospedale di Rovigo è avvenuto il 21 luglio. Nel corso del ricovero è stato eseguito un test rapido che ha posto il sospetto dell’infezione. Per avere, però la certezza della malattia occorre attendere il risultato del test di conferma, attualmente in corso. Considerato che il ricovero è stato effettuato a pochi giorni dalla comparsa della malattia, si può ragionevolmente ritenere che il paziente non abbia rappresentato una possibile fonte di infezione, se non per un periodo brevissimo. Per abbattere il maggior numero delle zanzare tigri che possono essere eventuali vettori si stanno attuando le operazioni di disinfestazione nelle aree interessate”.

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La reazione del sindaco”]

“Considerato il meccanismo di trasmissione delineato, si confida di interrompere definitivamente il rischio di diffusione della malattia attraverso gli interventi di disinfestazione delle zanzare disposti nelle aree individuate a cura dell’Ulss 18 di Rovigo”.

Il sindaco di Rovigo Massimo Bergamin di Rovigo ha firmato un’ordinanza per debellare la popolazione di zanzare infette, disponendo che tutti i “residenti, amministratori di condominio, operatori commerciali, gestori di attività produttive, ricreative, sportive” e quanti hanno disponibilità di aree aperte sul territorio comunale, consentano l’accesso al personale che sarà inviato sul territorio per le operazioni di disinfestazione.

Pergine: arrestato Marco Quarta, l’uomo che aveva ucciso la moglie con 15 coltellate

Dopo diversi giorni da fuggiasco è stato finalmente catturato Marco Quarta, l’uomo che il 12 Marzo scorso uccise la moglie Carmela Morlino con ben 15 coltellate.

Il latitante è stato arrestato all’interno del centro commerciale “La Fattoria” di Rovigo mentre stava tranquillamente facendo la spesa. A dare l’allarme è stata una donna che aveva riconosciuto la sua Dacia Daster vista al programma televisivo “Chi l’ha visto ?”.

I Carabinieri si sono immediatamente recati sul posto ed hanno circondato il centro commerciale. Marco Quarta, però, non ha apposto resistenza, appena ha visto le forze dell’ordine si è fatto arrestare.

Si conclude così una vicenda che aveva tenuto Pergine con il fiato sospeso per parecchi giorni. L’uomo dovrà rispondere dell’accusa di omicidio. Uccise la moglie dopo una furibonda lite sotto casa mentre i due figli della coppia si rifugiavano dai vicini.