Questi rom sono nullatenenti. Ma ciò che scopre la Finanza è incredibile

La notizia è di qualche giorno fa, due rom di Udine che si dichiaravano nullatenenti sono stati trovati in possesso di automobili extralusso, oltre che di camper, per un valore totale oltre i 300 mila euro. Oggi si scopre un fatto ancora più incredibile… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Redditi minimi, maxi acquisti”]

In questi ultimi 30 anni, la famiglia di cui loro fanno parte (in tutto sono 74 persone) ha dichiarato un massimo di 117 mila euro: a testa sono meno di 100 euro annuali. Questo reddito minuscolo non ha impedito loro di immatricolare però qualcosa come 1.600 auto e acquistare case e immobili, per un valore complessivo di circa 40 milioni di euro. È quanto portato alla luce dalla… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’indagine e i provvedimenti”]

Guardia di Finanza e dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bergamo. Secondo la loro indagine, che ha portato a 6 provvedimenti di obbligo di dimora e maxi sequestri, i componenti della famiglia Horvat-Nicolini non hanno mai svolto “alcuna attività lavorativa in maniera lecita”, mentre “hanno accumulato diverse condanne irrevocabili e numerosissimi precedenti di polizia (294 deferimenti all’Autorità giudiziaria a carico di 37 individui), di cui il 50% per reati contro il patrimonio (truffe, usure, appropriazioni indebite, etc.)”.

“Metto una taglia su questa donna, è la rom che ha ucciso mio padre”

Lo scorso 12 maggio, Oreste Giagnotto era stato ucciso da Laura Sulejmanovic, una giovane rom di 21 anni che l’aveva investito con un camper a Torino: fatale un’inversione a U compiuta in maniera incauta. La ragazza è riuscita ora a evadere dal carcere delle Vallette… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’appello della figlia”]

La figlia di Oreste, Gemma Giagnotto, ha scritto un post che ha i contorni di una vera e propria taglia sulla nomade: “Da ieri la democrazia è finita. Tra poco metterò una ricompensa per chiunque, anche dei loro, ci aiuterà a ritrovarla. Visto che la legge e lo Stato è complice, combatteremo anche lui”. La Sulejmanovic… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’evasione”]

era stata arrestata poche ore dopo l’incidente fatale. Nel tentativo di bloccare la sua evasione, un agente ha riportato alcune contusioni. Gli inquirenti sospettano ora che la donna sia diretta verso la Francia.

Il rom che ha bruciato vive tre bimbe: la decisione del giudice lascia senza parole

Serif Seferovic, il nomade 20 enne accusato dell’omicidio delle sorelline morte nel rogo del camper a Centocelle, è tornato libero. Il Giudice per le Indagini Preliminari ha disposto la scarcerazione del giovane, il quale…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Un’altra accusa grave”]

… è anche accusato del furto alla giovane cinese morta poi investita da un treno a Tor Sapienza. La giovane era stata derubata e aveva rincorso i ladri fino ad arrivare pericolosamente sui…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Test del dna”]

…binari. Seferovic era stato fermato giovedì scorso con la conseguente convalida del fermo, in queste ore si è parlato anche del test del Dna per provare le sue responsabilità nel rogo mortale.

“La scuola mi ha mandato a fare lo stage in un campo rom”

Uno studente ha criticato apertamente la propria scuola a causa di un progetto che lo ha mandato a fare uno stage in un campo rom. Ha deciso di scrivere una lettera al quotidiano Libero:
“Sono uno studente del quarto anno di un liceo classico della provincia di Milano e posso dire che questo provvedimento è stato non solo confusionario e caotico nel realizzarsi, ma ha causato diversi problemi nello svolgimento dei programmi previsti (…). Dopo due anni di alternanza scuola-lavoro ho abbastanza esperienza per dire che il progetto è stato organizzato male”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Stage che non avevo scelto”]

“Quest’anno mi sono trovato ad affrontare degli stage che non avevo scelto, ma che mi sono stati imposti per una mancanza di ore. Ho dovuto frequentare un corso sulla cultura e la storia del popolo nomade. Non so precisamente in che ambito del progetto alternanza scuola-lavoro possa essere collocato in quanto non si trattava di un ente culturale, ma di un corso di quaranta ore tenuto in un centro di istruzione da un professore”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Lezioni in sede”]

“Il programma prevedeva delle lezioni in sede in cui vi era la possibilità di conoscere la storia del popolo rom, integrate con ospiti rom e sinti che raccontavano la loro esperienza, e alcune visite presso campi rom di Milano. (…) Le lezioni sono state svolte in modo poco oggettivo: i rom venivano giustificati anche per quanto riguarda la criminalità che caratterizza i campi nomadi. Quando, dalla nostra scuola siamo stati portati in un campo rom, tutti – compreso me – siamo rimasti sorpresi da quanto fossero ben tenuti, ricchi e ordinati. I rom che abbiamo conosciuto sono stati molto gentili ed educati, ci hanno offerto da bere ecc… Quello che mi stupisce è che ci sia stato fatto vedere solo questo lato dei campi rom. Non abbiamo sentito neanche una voce fuori dal coro rispetto al loro modo di vivere”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Ho paura di essere bocciato”]

“Sono convinto che sia sbagliato generalizzare parlando male di tutti i rom – continua il ragazzo – (…) è che ancora non capisco come un progetto di questo tipo fosse inerente all’alternanza scuola-lavoro, io l’ho accettato solo perché mi avrebbe portato quaranta ore da togliere alle duecento, ma penso che sarebbe stato più utile per qualcuno che è interessato. Scusate se non firmo con il cognome questo sfogo, ma ho paura di essere bocciato”.

IL NUOVO TRUCCO DEI LADRI: ECCO COME PRENDONO LE INFORMAZIONI SU DI TE

In provincia di Caserta ci sono state molte segnalazioni simili sui furti subiti negli appartamenti. Ecco allora che il quotidiano locale “CasertaCe” ha deciso di spiegare le nuove tecniche dei ladri… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il trucco”]

Il trucco principale vede una donna che porta a spasso un cane: con una scusa qualsiasi, avvicina la possibile vittima di furto facendo finta di chiedere informazioni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La donna col cane”]

Questo vale soprattutto in zone di nuova costruzioni, dove verrebbero chieste informazioni su appartamenti abitati, nomi dei residenti e quant’altro. Nel giro di pochi giorni, ecco messi a segno i furti.

Rom chiuse in gabbia, Salvini: “Vi spiego perchè i lavoratori hanno ragione…”

“Io sto con i LAVORATORI (a cui offriamo sostegno legale) e non con le rom frugratrici'”. Lo ha scritto su Twitter il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, prendendo le difese dei due dipendenti Lidl che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il video diventato virale”]

…giovedì scorso hanno chiuso in un gabbiotto adibito alla raccolta rifiuti due nomadi intente a rovistare tra i rifiuti, immortalando il gesto in un video divenuto virale sui social. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Quanto urla!”]

“Ma quanto urla questa disgraziata???”, ha aggiunto lo stesso Salvini commentando le urla proferite da una delle due donne nel filmato. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”I commenti su Facebook”]

A sostegno dei due uomini anche la maggior parte dei commenti degli utenti sotto il post di Facebook tramite il quale Lidl Italia ha voluto prendere le distanze dal video diffuso in rete.

Carabiniere ferma auto con dentro tre rom: ecco cosa gli fanno

L’auto non si era fermata all’ALT e così un carabiniere ha deciso di rincorrere la vettura e fermare il conducente e coloro che erano all’interno. Arrivato a ridosso dell’auto ha visto che all’interno c’erano tre ROM e così ha intimato loro di scendere, Marco Pitarra, questo il nome dell’appuntato dei Carabinieri di soli 27 anni…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il fermo dell’auto”]

Marco con la sua auto, nonostante non fosse in servizio, si è messo di traverso su una rotonda ed ha fermato la vettura sulla quale viaggiavano i tre ROM. I tre ROM sono scesi dalla vettura ed hanno iniziato a pestare il Carabiniere. A quel punto sono…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Il pestaggio”]

A quel punto sono intervenuti i colleghi della Polizia che, pistole alla mano, hanno interrotto il pestaggio ed hanno arrestato i tre. Solo uno di loro era di poco maggiorenne, gli altri due sono minori. Pitarra, raggiunto dal 118 ha detto ai soccorritori “Il mestiere non lo fai solo quando indossi la divisa. Uno è carabiniere 24 ore su 24, sennò è meglio che faccia un altro mestiere. Questa volta ho avuto la peggio perché sono stato il primo che li ha affrontati. Ma era necessario farlo, e sono contento di avere avuto questa prontezza”.

56 rom finti poveri: avevano un tesoro nascosto. E ora festeggiano. Ecco perchè…

Le indagini della Procura di Roma avevano messo in luce che 56 ROM che vivevano per lo Stato Italiano in condizioni di povertà, in realtà possedevano un impero. E non un impero nascosto ma avevano dei conti correnti bancari intesati sui quali erano presenti migliaia di euro. Per questo nei loro confronti è stata mossa l’accusa di truffa al Comune anche per aver occupato in maniera illecita dei moduli abitativi assegnati dall’amministrazione, oltre che per appropriazione indebita finalizzata al riciclaggio e possesso ingiustificato di beni di valore. Però l’indagine si è conclusa con…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Conclusione dell’indagine”]

L’indagine si è conclusa nel peggiore dei modi: gli imputati sono stati assolti con formula piena perché il fatto non sussiste, secondo una sentenza del tribunale che ha accolto la richiesta del pubblico ministero. Secondo il giudice, i cinque milioni sui conti correnti non…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Conti correnti”]

Secondo il giudice, i cinque milioni sui conti correnti non sono frutto dei reati contestati ma appartengono a loro stessi, senza che sia stato commesso alcun illecito. Ogni cosa posta sotto sequestro è stato immediatamente restituita e tutte le accuse sono cadute.