Potrebbe esserci una incredibile svolta nel caso della scomparsa di Roberta Ragusa. Stando a quanto emerge nel corso delle ultime ore, Antonio Logli sarebbe intenzionato a chiedere il rito abbreviato se il prossimo 18 novembre verrà rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio volontario e distruzione di cadavere. A darne notizia… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”L’indiscrezione”]
A darne notizia è il giornalista investigativo del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci. Sul suo profilo Facebook scrive “Come annunciato nei giorni scorsi da questo gruppo di Giornalismo Investigativo, la decisione sul rinvio a giudizio del marito della povera Roberta, attesa per l’udienza del prossimo 18 novembre, è destinata a saltare. Il rito abbreviato consentirebbe… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Secondo quanto trapela…”]
“Il rito abbreviato consentirebbe all’indagato di non comparire al cospetto di una Corte d’assise e di sollecitare, attraverso i suoi legali, un forte sconto di pena. Verrebbe anche meno la possibilità di acquisire nuove prove dal libero dibattimento e confronto tra le parti in aula”. In base a quanto trapela l’uomo sarebbe giunto a questa decisione in seguito alla recente condanna in primo grado a 27 anni di carcere per padre Gratien Alabi, giudicato responsabile del presunto omicidio di Guerrina Piscaglia.