Rita Pavone nella bufera per le sue dichiarazioni! Ma lei reagisce così!

Un suo post, dopo l’attentato terroristico che ha colpito Barcellona, ha scatenato polemiche a non finire. Stiamo parlando di quanto pubblicato su Facebook da Rita Pavone. La premessa è questa: alcune pagine hanno iniziato a postare articoli con un interrogativo decisamente da dietrologi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il post “galeotto””]

“Perché sulla Rambla non c’erano i soliti venditori ambulanti?”. Come a chiedersi: qualcuno ha avvisato queste persone, per lo più immigrati, di non farsi trovare lì prima dell’azione terroristica? Una provocazione che non ha trovato fondamento, dal momento che la loro assenza era dovuta alle misure adottate già da qualche tempo dalle autorità catalane. In tanti però hanno condiviso questi post, tra questi la stessa Rita Pavone… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=”Le critiche e la replica”]

Molti utenti l’hanno criticata per non aver controllato la veridicità di quanto pubblicato, ma la famosa cantante – come potete vedere dallo screenshot qui sotto – ha replicato con toni duri difendendosi dagli attacchi.

Rita Pavone piange e parla del padre: “E’ stato il mio eroe”

Una piacevole sorpresa quella fatta da Salvo Sottile a Rita Pavone nella puntata di ieri di Domenica In, dove è stato possibile rivedere un filmato de le Cronache Italiane del 1966 in cui comparivano i genitori Giovanni e Maria della celebre cantante. La donna, reduce di un grande successo a Ballando con le Stelle, non ha potuto fare a meno di piangere rivedendo quelle immagini, considerato il fatto che i suoi genitori non ci sono più dal 1990. Rita Pavone ha così deciso di raccontare alcuni dettagli riguardo la sua famiglia, dichiarando a tutti che il suo papà è sempre stato il suo più grande eroe. Ecco cos’ha dichiarato:

“Noi eravamo sei in famiglia. Papà guadagnava 120.000 lire al mese e quando sono arrivati i soldi c’è stato uno smottamento nella mia famiglia. Non tutti riescono a gestire queste situazioni e i miei non l’hanno saputa gestire. Io sono diventata adulta subito, perché ho capito che se non avessi preso in mano la situazione avrei perso anche me stessa. Papà poi prese una sbandata… i soldi hanno rappresentato uno sconvolgimento. Il rapporto bello lo avevo con mio padre. Lui ha determinato il mio successo. Mi diceva che canticchiavo già a due anni e a 9 capì che avevo carattere, avevo la capacità di dvidere il pubblico: o mi si amava o mi si odiava. Era lui a portarmi in giro in Lambretta a comprare gli spartiti a Torino e che mi accompagnava a fare le serate quando avevo già 12 anni. Se sembravo 12enne quando ne avevo 18 e facevo Gian Burrasca, immaginate a 12 anni come potevo sembrare. Papà è stato il mio eroe, mia mamma è stata una donna straordinaria, ma papà è stato il mio eroe”. CONTINUA A LEGGERE