Una ricorrenza MACABRA E CRUDELE! Ecco che cosa è costretto a SUBIRE!

Siamo già nel terzo millennio, la tecnologia avanza e migliora costantemente la nostra vita ma alcuni rituali del passato rimangono vivi e spesso a farne le spese sono dei poveri animali. Nella sola Spagna sono state recensite oltre tremila feste nelle quali viene messa in scena la mattanza di un animale, con l’unico scopo d’intrattenere. Tra queste ricorrenze…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Festival della Fortuna”]

Tra queste ricorrenze, una delle più macabre si svolge in Cina. L’etnia Dong, originaria nel sud del paese, da ormai 470 anni, celebra il festival della Fortuna nell’ambito del quale viene sacrificato un toro, appeso ad un albero dove viene lasciato morire. Prima della sua condanna, l’animale è accuratamente ornato di fiori e abbellito. Un rituale per la buona sorte, il bel tempo, un raccolto pieno, per la pace e la prosperità. La festa si svolge…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Migliaia di turisti”]

La festa si svolge ogni 2 giugno nel villaggio Baojiang, nella regione del Guangxi Zhuang e attira ogni anno migliaia di turisti. Secondo alcuni testimoni l’animale morirebbe solo dopo una lunga agonia e atroci sofferenze. Ma è giusto continuare a togliere la vita a questi animali?

E’ importante conoscere e ricordare il vero motivo per cui si “festeggia” l’8 Marzo…

Molte donne festeggiano questa ricorrenza. Ma sapete da cosa nasce questo giorno che solo negli anni ha assunto una connotazione commerciale e ludica? L’8 Marzo, in realtà, dovrebbe essere un giorno di commemorazione, di ricordo che dovrebbe spingere molte persone a riflettere sulla condizione delle donne e in particolare su quello che avvenne l’8 Marzo del 1908. Piochi giorni pima della ntoa ricorrenza, a New York, le operaie dell’industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. A pochi giorno dalla protesta accadde però qualcosa di incredibile. Il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire.
quel girono allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all’interno morirono arse dalle fiamme. È per ricordare queste donne morte in un modo assolutamente tragico che c’è questa ricorrenza, voluta soprattutto da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.CONTINUA A LEGGERE